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Autore: happylittleraven    23/06/2014    3 recensioni
'Devo ancora capire come mi hai convinto'' borbottò a mezza voce l’uomo vestito di nero.
La donna a braccetto con lui, rise della sua espressione corrucciata.
''Be' Ade caro, è tutto merito del mio irresistibile fascino'' disse ondeggiando i capelli con simulato charm, non riuscendo a trattenere l’ ennesima risata.
AdeXMaria Di Angelo
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ade, Maria Di Angelo
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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~Adam E. Thomason poteva  essere tranquillamente definito un tipico ragazzo americano: studiava sodo, giocava a football e  disintegrava mostri nel tempo libero.
Certo il fatto che suo padre fosse un dio greco, Zeus per essere precisi, non aiutava per niente. Ne’ lo tranquillizzava in quel frangente,  ma in un modo o nel l’altro poteva, doveva, farcela: era armato di un mazzo di fiori e del suo fisico da super eroe, cosa poteva andare male?
Conosceva Maria fin da quando erano bambini, da quando lui e sua madre avevano iniziato a passare l’estate a Venezia. Se ne era innamorato pian piano, passando attraverso l’antipatia totale e  una fragile amicizia, e si era proprio affezionato al suo prenderlo in giro continuamente.
E poi erano mesi che non la vedeva,  gli mancava un sacco  e questa era decisamente una ghiotta occasione per dichiararsi e dirle del campo mezzosangue e di tutto il resto.
In più doveva  portarla subito al sicuro, suo zio Ade ultimamente lo odiava più del solito e non voleva assolutamente che Maria ci finisse di mezzo.
Pochi passi e sarebbe arrivato.
Non stava più nella pelle.
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Era una domenica mattina come tante.
Maria, con una faccia piuttosto assonnata,  era comodamente accoccolata sul divano affianco ad Ade.
Entrambi ignari, per il momento,  che un semidio,  altamente geloso e follemente innamorato, stesse per interrompere la monotonia della loro giornata.
<<   Ho un sonno che non hai idea!   >>
Esclamò d’un tratto Maria, nel mezzo di uno sbadiglio.
<<   Così impari. Stare sveglia tutta la notte  ad ascoltare una partita di calcio alla radio* non  si addice ad una ragazza per bene, lo sai?  >> La rimbeccò Ade,  circondandole le spalle con un braccio.
<<  Ma era la prima partita dell’Italia ai mondiali!  >> Si difese la giovane, cercando compassione negli occhi del dio dei morti.
Il quale, con noncuranza, soggiunse <<  Sì, lo so, una gran bella vittoria, no? >>
<<   Per una ragazza per bene, italiana, non si addice tifare l’Italia, mentre ad dio greco per bene si addice?! >>
<<  Ma io non sono un dio  per bene.  >> Le disse Ade con un sorriso beffardo.
<<  Questo vuol dire che io non sono una ragazza per bene. >> Gli rispose Maria  imitando il sorriso del dio, con tanto di linguaccia.
<< Sei una personcina adorabilmente irritante quando vuoi. Quasi quasi batti quel… Adam Terry? Com’è che si chiama? Tornson?Th..>>
<<  Adam Edward Thomason? >> Lo interruppe Maria, sperando vivamente che si stesse sbagliando.
Ade annuì sorpreso.
Ora era tutto più chiaro. Tutte le cose strane che accadevano quando veniva a trovarla, tutte le bugie che le diceva, i tipi inquietanti che gli stavano sempre attorno! Adam era un semidio!!
<<  Lo conosci?   > >
<<  Adam..un..un.sem-sem-semidio?  >>
Non poteva essere! No! Doveva esserci un errore!
<<  Sì mia cara. A quanto pare lo conosci bene, eh? >>  esclamò burbero il dio dei morti.
Se non avesse ricevuto quella sconvolgente notizia sarebbe scoppiata a ridere: Ade, dio dei morti, signore  degli inferi eccetera, era geloso, moolto geloso.
Ma, come già detto in precedenza, aveva ricevuto una notizia  piuttosto scioccante e quindi si limitò a fissarlo con tanto d’occhi.
<< E’ decisamente insopportabile, si comporta peggio di mio fratello, per quant’è borioso e incosciente!  >> continuò Ade, non notando lo sguardo perplesso di Maria.
<< E’ stata solo fortuna che fino ad ora sia scampato alle mie Furie! Quel..>>
<<  HAI TENTATO DI UCCIDERE IL MIO ADAM?!?!?!  >>
Maria si alzò di scatto, fissando con orrore  il dio.
<<  Il  tuo Adam?! >> replicò Ade con gelida rabbia.
La donna sostenne coraggiosamente lo sguardo del dio.
<<  Il tuo Adam?!  >> ripeté  Ade, avvicinandosi pericolosamente.
<<  E’ il mio migliore amico, che ti aspetti?! Che ti ringrazi per averlo quasi ammazzato?!  >>
Un passo avanti verso il dio.
<< Sei piuttosto intima con lui, per chiamarlo il tuo Adam, o sbaglio?! >>
Un altro passo.
<< Perché ti deve importare come chiamo i miei amici?! >>
Ancora un altro passo.
Erano vicinissimi, se solo Maria si fosse messa in punta di piedi e Ade si fosse chinato si sarebbero potuti baciare.
Ma nessuno dei due ne aveva la minima intenzione.
                             _____________________________
Ancora poco e sarebbe arrivato da Maria.
Adam E. Thomason , senza sapere che cosa solo la pronuncia del suo nome stava provocando,  marciava allegramente verso la sua meta.
Ma venne bruscamente fermato da una vecchietta, dal viso coperto, che gli andò a sbattere contro.
<< Signora, tutto bene? >> chiese, rivolto alla anziana signora finita per terra.
La quale, come risposta, tirò fuori le zanne e si preparò ad attaccare.
<< ..che dolce, graziosa, vecchia signora. >>borbottò il semidio.
                                                                                                        _______________________
Erano passati minuti, o forse ore, e la situazione non era minimamente cambiata.
Maria rabbrividì.
 Era in momenti come questi che sentiva sulla propria pelle tutte le loro differenze. Un abisso del quale non aveva ancora trovato la fine.
Ed era in momenti come questi che capiva quanto lo amava.
<< Perché io non sono un dio per bene >>
Le sussurrò Ade all’orecchio, all’improvviso.
<<  Eh?  >> sussultò Maria, avvampando violentemente.
<< E’ la risposta a quello che avevamo ..  discusso prima. Te l’avevo già detto, io non sono un dio per bene. >>
<<  I-o  al-al-allora , i-io.. >> Iniziò a balbettare  la donna, sempre più imbarazzata.
Ade inarcò il sopracciglio e continuò la frase per la donna.
<< Allora tu non sei una ragazza per bene, giusto? >>
Maria annuì vistosamente, sorridendo. Anche Ade sorrise.
E , come pezzi di un puzzle, Maria sentì che tutto stava tornando al suo  posto.
<< Be’, ora non sarebbe il momento giusto per un bacio? >> mormorò suadente il dio.
Maria, ritrovando la facoltà di parlare, gli replicò.
<< .. la scelta sta a te, mio caro >>
Ade,  con il solito sorriso beffardo sul viso, si chinò fino a raggiungere il viso della giovane.
Maria socchiuse gli occhi e si mise in punta di piedi, allacciando le braccia  dietro il collo del dio.
Ancora poco e …
<< MIO SIGNORE!!! >>
Ade si raddrizzò di scatto, fulminando con lo sguardo Alecto,  chen entrava in quel momento dalla finestra aperta.
<<   Ciao Alecto   >> cinguettò Maria, sospirando.
<<   Salve mortale   >> Le rispose la Furia, riprendendo fiato.
<<   Come stanno le tue sorelle?   >>chiese la donna, non curandosi del dio, che sembrava  sul punto di esplodere.
<< Bene, sai com’è! Terrorizza e uccidi di qua, terrorizza e uccidi di là..  >>
<<  Alecto!  Cosa dovevi dirmi di così urgente?! >> Sibilò Ade , zittendo la Furia.
La quale, dopo un maldestro saluto militare, disse.
<< Il figlio di Zeus! Il figlio di Zeus sta venendo qui! >>
<< Non sei riuscita a fermarlo?! >>
<< No mio signore, ne sono molto dispiaciuta >>
Alecto chinò la testa.
<< Sta venendo Adam?  >> chiese Maria, guardando Ade negli occhi.
Il dio della morte  distolse lo sguardo, colpevole.
<< Che cosa sta succedendo? >> domandò di nuovo la giovane.
<< Ecco, il palestrato pensa che tu ..possa essere… Come dire?  Un mio.. potenziale…. bersaglio . >>  sussurrò infine  il dio, ritrovando il coraggio di guardarla  negli occhi.

Sedendosi sul divano,Maria sospirò, cercando di trovare una via di fuga.
Maledizione  a te , Adam E. Thomason! Non potevi venire un altro giorno?!
Un altro sospiro.
<< Inutile che sospiri così, non  riuscirai mai a farti passare per una caffettiera. >>  esclamò Ade, sedendosi affianco a Maria.
La donna,  che non lo aveva minimamente ascoltato , balzò improvvisamente in piedi.
<< Ho trovato! Te ne devi andare e ,quando arriva ,io farò finta di niente . Che ne dici? >>
Maria si girò entusiasta verso Ade, ma si bloccò di colpo.
 La stanza era deserta.
<< Mi ha preso alla lettera, eh? >> borbottò divertita.
Driiiiiiiiiiiiiiiin!Driiiiiiiiiiiin!
Oh no! Era arrivato!
                              ___________________________________
Era arrivato.
L’incontro ravvicinato con la Furia gli aveva fatto temere il peggio, ma  ora, con  Maria viva e vegeta sulla porta,  il suo  sollievo era  indescrivibile.
<< Ciao Adam. >>  Salutò  Maria, guardandosi intorno preoccupata.
<< Maria.  >> Rispose al saluto il giovane  <<  Posso entrare dentro?  >>
<< Mmh?.. Ah  sì,  certo entra pure. >>
C’era qualcosa che non andava..
Decise di non indagare,  probabilmente era solo troppo su di giri per averlo rivisto.
Maria lo guidò fino al salotto, dove lo fece accomodare sul divano.
Come faceva a spiegarle tutto ora?
<< Allora… >>  Pessimo inizio.
Maria annuì incoraggiante.
<<  Ecco io…  > >
<<  Tu?   >>
<<  Io.. >>
<<  Per il tartaro! Si può sapere cosa devi dirle ?! >>
L’intrusione di una terza voce, gelida e beffarda, fece sobbalzare entrambi.
Un uomo, vestito di abiti neri e dal colorito cadaverico,  era apparso sul divano , circondando con il braccio le spalle esili della donna.
<< Ade >> ringhiò  Adam.
<< Beccato .>> Il dio della morte sorrise beffardo << Dimmi un po’, chi è questa adorabile bambolina? >>


*= negl’anni  quaranta la televisione non era ancora arrivata in Italia, quindi ho dato per scontato che le partite di calcio si ascoltassero alla radio, perdonatemi se mi sono sbagliata.


Angolo dell’autrice:
*imita il tono da narratore di una telenovela* Cosa ha organizzato Ade?  Adam scoprirà la verità? E  Maria riuscirà a non avere una crisi isterica? Lo scoprirete nel prossimo capitolo! (insieme alla poesiola)
Si accettano scommesse.

Scusatemi il ritardo!! Il cosmo si era alleato per non farmi aggiornare ed io non ho potuto oppormi.
Comunque, grazie a Mnemosine_Love  che recensisce sempre.Visto? Questo non è un capitolo triste!
Grazie anche alle  dieci persone che seguono ( fatemi sentire anche i vostri pareri prima o poi) e a chiunque ha letto fino a qui.(idem con patate)

Ditemi che ve ne pare perché io non sono pienamente soddisfatta.
Ciao ciao alla prossima!

 
  
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