Serie TV > Braccialetti rossi
Segui la storia  |       
Autore: kuwari    23/06/2014    3 recensioni
Sai, sono gli errori e gli sbagli che ci fanno crescere… Ci temprano e ci fortificano. E’ dai nostri errori che capiamo il vero valore della nostra esistenza e capiamo gli insegnamenti. La vita è fatta anche di questo, da errori ed imperfezioni. C’è chi evita di sbagliare ma è solo da questi nostri errori che possiamo migliorarci e crescere…
...Le persone davvero forti e coraggiose sono quelle che non scappano davanti ad un problema, ma con coraggio l’aspettano e l’affrontano. Il vero coraggio non è non cadere mai, ma rialzarsi dopo ogni caduta. Il coraggio è saper scorgere la luce laddove c’è il buio… Solo chi ha sofferto davvero è davvero forte perché ha conosciuto il dolore e sa come affrontarlo...
...La paura è parte di ciò che siamo, l’unica cosa che posso dirti è di non farti sopraffare da lei. A tutti capita di avere paura, di dover affrontare qualcosa che ci terrorizza o che temiamo. La cosa più sbagliata sarebbe quella di scappare, questo però non risolve nulla. Tutto quello che ci troviamo davanti va affrontato e combattuto se necessario, anche se pensiamo di non averne la forza. Se scappiamo abbiamo già perso in partenza…
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO 5

 

Nel frattempo sul tetto l'agitazione e la paura avevano completamente preso il sopravvento. La porta era bloccata e nulla valsero gli sforzi dei ragazzi nel cercare di aprirla. Avevano tirato la maniglia e continuavano a darle dei calci ma non succedeva niente.

Toni: -Leo che facciamo? Davide sta male! Non si riprende!-

Leo, che si era unito a Ruggero e ai suoi amici per cercare di aprire quella maledetta porta, si voltò verso il Furbo constando di persona le condizioni del Bello.

La situazione stava precipitando, le condizioni di Davide stavano peggiorando velocemente, il ragazzo continuava ad ansimare e ad agitarsi.

Ad un tratto, però, smise di contorcersi e sembrò calmarsi, ma...

Toni: -Non respira! Non respira!-

Purtroppo Davide aveva smesso sì di dimenarsi ma lo aveva fatto perché il suo cuore non batteva più!

Leo si precipitò al capezzale dell'amico urlando il suo nome e dandogli dei leggeri ma decisi schiaffi per farlo rinsavire!

Leo: -Davide! Davideee!!-

Paura, terrore, panico invase l'animo dei presenti! Erano bloccati lì e Davide aveva smesso di respirare! Se non facevano subito qualcosa sarebbe morto!

Ruggero: -Leo spostati!-

Il Leader si voltò verso il ragazzo che aveva parlato, lo vide avvicinarsi a Davide e cominciare a fargli il massaggio cardiaco intervallato alla respirazione bocca-bocca. Sembrava esperto, come se lo avesse già fatto in passato.

I suoi occhi correvano da Ruggero a Davide, sperando di vedere qualche “segno di vita nell'amico”. Anche Toni guardava quella scena, continuavano a scendere copiose lacrime e chiamava Davide come se quel semplice nome lo tenesse ancorato alla vita.

In realtà tutti stavano assistendo a quella tremenda vista, uno scenario a cui nessuno avrebbe mai voluto assistere... Quella cioè della rianimazione di un ragazzino di appena 14 anni.

Anche Nicola era impietrito. Aveva, purtroppo, già assistito ad un infarto, ma un conto è vederlo accadere ad un anziano (che è comunque una cosa orrenda), un conto è essere costretti a vederlo avvenire ad un ragazzo senza poter far nulla!

Ruggero: -Sento il battito! Respira!-

Davide ricominciò a respirare, ansimava e faceva profondi e lunghi sospiri, proprio come una persona che riemerge dall'acqua. Cercava di anelare più aria possibile, per cercare di alleviare le sue sofferenze.

Leo e Toni si fecero vicino a Davide, accarezzandolo ed asciugandogli il sudore dalla fronte. Scottava e, nonostante fosse completamente madido di sudore, tremava vistosamente. Uno degli amici di Ruggero si tolse la maglietta e la mise sopra Davide a mo' di coperta.

Leo: -Grazie! Senza il tuo intervento Davide sarebbe di sicuro morto-

Toni: -Si grazie, grazie!-

Ruggero: -Non è ancora fuori pericolo... Ha bisogno subito di un dottore. Se sopraggiunge un'altra crisi non so se potrò ancora fare qualcosa!-

Nicola: -Bisogna fargli riprendere conoscenza!-

Leo: -Cosa?-

Ruggero: -Ha ragione! Bisogna farlo riprendere ed evitare che svenga di nuovo... Voi cercate di svegliarlo mentre noi cerchiamo di aprire la porta!-

Ancora una volta i tentativi fallirono tutti. Quella dannata porta non si apriva.

Sandro: -E se ci mettiamo ad urlare e cerchiamo di attirare l'attenzione della gente sotto? E' vero che siamo sul tetto ma forse qualcuno ci sente!-

Nicola: -E' un'ottima idea!-

E così i ragazzi cominciarono a dimenarsi e a sbracciarsi nella speranza che qualcuno si accorgesse di loro.

Fortunatamente alcuni passanti li notarono, non capivano quello che i ragazzi stavano gridando ma tanto bastò per richiamare l'attenzione di medici ed infermieri sul posto. Anche la dottoressa Lisandri, il dottor Afredi ed il giovane specializzando Carlo arrivarono in cortile e guardarono in alto, verso la fonte di quella confusione.

Alfredi: -Ma cosa succede?-

Lisandri: -Ma quello non è Ruggero?-

Alfredi: -Si ma cosa sta facendo?-

Lisandri: -Non lo so! Oddio...-

Alfredi: -Che c'è?-

Lisandri: -Anche Leo e gli altri sono lì! Magari qualcuno si è sentito male! Forse...-

Alfredi: -Forse cosa?-

La dottoressa si rivolse al collega più giovane esortandolo a restare lì per cercare di capire cosa stesse succedendo. Lei ed il dottore Alfredi invece sarebbero corsi sul tetto. La donna non voleva pensare al peggio, ma sapeva che c'era anche Davide... Si augurava che non fosse successo nulla e che non si fosse sentito male!

Arrivarono in 5 minuti e si accorsero immediatamente che la porta era bloccata!

Lisandri: -Ragazzi che succede?-

La dottoressa cominciò ad urlare e a dare colpi alla porta, sperando che dall'altra parte la sentissero. Aveva bisogno di sapere cosa stava succedendo, se stavano tutti bene o se qualcuno era ferito.

Fu Ruggero a parlare, era, o meglio, sembrava il più calmo tra i presenti. Aveva preso lui la parola perché aveva capito che né Leo né tanto meno Toni erano in grado di farlo... Erano entrambi troppo agitati e sconvolti. In realtà anche lui era alquanto scosso per quella situazione...

Ruggero: -Dottoressa sono Ruggero! Siamo bloccati qui! La porta non si apre... Abbiamo provato a sfondarla ma niente...-

Alfredi: -Tranquilli! Ci pensiamo noi! State tutti bene?-

Ruggero: -In realtà no! Davide...-

Lisandri: -Davide cosa? Cosa succede? Spiegati!-

In breve il ragazzo raccontò quello che era da poco successo, del malore di Davide, dei suoi sintomi ed anche del tentativo andato a buon fine di rianimazione. I due medici si guardarono negli occhi, erano impietriti dal resoconto di Ruggero. Sapevano di dover intervenire all'istante, Davide stava rischiando la vita! Molto probabilmente aveva avuto un infarto o qualcosa di simile.

Nel mentre erano arrivati dei tecnici che stavano cercando in tutti i modi di aprire quella dannata porta. Dopo vari tentativi ci riuscirono, permettendo alla Lisandri e ad Alfredi di entrare. Si precipitarono immediatamente da Davide per constatare di persona le sue condizioni. Era semi-cosciente, molto pallido e respirava a fatica.

Lisandri: -Davide! Davide mi senti?-

Alfredi: -Il battito è molto debole! Ma dobbiamo comunque spostarlo!-

Il dottore allora prese in braccio il giovane con delicatezza e si avviò dentro la struttura, seguito a ruota dalla collega. Prima di andarsene la Lisandri guardò i presenti, il suo sguardo passò su tutti loro... Dire che era furente era dir poco! Non si era raccomandata altro! Avrebbe voluto dire qualcosa ma non c'era il tempo, doveva prima di tutto pensare a Davide. Alla ramanzina ci avrebbe pensato dopo! Si girò ed entrò nell'edificio.

Dal canto loro i ragazzi e Nicola non avevano osato fiatare, non avrebbero saputo cosa dire in quella circostanza. Fra tutti Leo era quello che maggiormente si sentiva in colpa! Aveva promesso alla dottoressa che avrebbe evitato a Davide qualsiasi sforzo e invece...

Ruggero: -Non è stata colpa tua...-

Intervenne il ragazzo intuendo i pensieri di Leo... Non era infatti difficile intuire cosa il Leader pensasse.

Toni: -Ha ragione...-

Nicola: -Si Leo... Non fartene una colpa!-

Leo: -Ma la Lisandri aveva detto a me di evitare a Davide un qualsiasi affaticamento!-

Il Leader era molto agitato, si sentiva terribilmente in colpa per quell'accaduto! Se fosse successo qualcosa all'amico non se lo sarebbe mai e poi mai perdonato!

Nicola: -Leo ora calmati... Nessuno poteva prevedere che sarebbe stato male... Vieni torniamo giù a sentire come sta... Sono sicuro che andrà tutto bene!-

Leo: -E se non ce la fa?-

Nicola: -Andrà bene… Ti ho mai detto una bugia?-

Leo: -No mai...-

Nicola: -Vedrai che tutto si risolverà per il meglio! Ora andiamo...-

 

 

Angolo Mio:

Buona giornataaaaa a tutti!!!

In primo luogo ringrazio tantissimo per le recensioni!!!! ^^ ^^

Sono stra-contenta che vi piaccia la storia!!!!

Spero che anche questo capitolo sia di vostro gradimento... Lo so che non è lungo...

 

Criss

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Braccialetti rossi / Vai alla pagina dell'autore: kuwari