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Autore: Zomi    23/06/2014    3 recensioni
Il silenzio è per la meditazione.
È per allontanare la mente dal corpo.
Dai suoi dolori, dalle distrazioni, dai tremori di smarrimento e angoscia.
Il silenzio è per ritrovare se stessi.
Il silenzio è basilare nei miei allenamenti: se non c’è, non posso dare il meglio di me, non posso fondere mente e corpo in un'unica arma, allenandola e portandola al di là dei miei limiti, rendendola indistruttibile e perfetta.
Il silenzio è realmente d’oro.
Rende tutto più prezioso.
Un bacio dato senza fra rumore, brilla più di un diamante.
L’amore fatto nel silenzio della notte, è sacro e intoccabile.
Il silenzio della crescita è inesorabile e stupefacente.
Silenzio.
Silenzio.
Silenzio.
Io sono silenzio...
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nami, Roronoa Zoro | Coppie: Nami/Zoro
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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SILENT SCREAM
 
 
 
Capitolo 1: Silenzio


 
Il silenzio è per la meditazione.
È per allontanare la mente dal corpo.
Dai suoi dolori, dalle distrazioni, dai tremori di smarrimento e angoscia.
Il silenzio è per ritrovare se stessi.
Il silenzio è basilare nei miei allenamenti: se non c’è, non posso dare il meglio di me, non posso fondere mente e corpo in un'unica arma, allenandola e portandola al di là dei miei limiti, rendendola indistruttibile e perfetta.
Il silenzio è realmente d’oro.
Rende tutto più prezioso.
Un bacio dato senza fra rumore, brilla più di un diamante.
L’amore fatto nel silenzio della notte, è sacro e intoccabile.
Il silenzio della crescita è inesorabile e stupefacente.
Silenzio.
Silenzio.
Silenzio.
Io sono silenzio.
Combatto nel silenzio, affondando i nemici senza perdermi in parole, facendo scivolare le lame delle mie tre katane nei loro corpi senza alcun sibilo, senza emettere alcun rumore, se non un lieve e ultimo respiro di vita.
Ma è il mio avversario che lo emette, sempre.
Silenzio.
Silenzio.
Silenzio.
Il silenzio è d’oro.
Il silenzio aiuta a meditare.
Il silenzio è il rumore della crescita.
Ma il silenzio non mi aiuta oggi.
Continuo a marciare nella cucina, pestando i neri stivali sulle assi di legno accostate a formare il pavimento, grugnendo a ogni rumore assente.
C’è troppo silenzio.
Troppo.
Rufy non ride o invoca, urlando e facendo baccano, cibo di ogni genere.
Sta fermo e muto seduto a terra, accanto al frigo. Al tavolo, Usopp e Brook lo imitano, annullandosi con le sedie che li sostengono, dietro le loro schiene. Franky limita anche i suoi movimenti, lasciando ferme e immobili le enormi braccia metalliche, che non emettono nemmeno un singolo e tintinnante rumore da cyborg.
L’unico snervane e inutile suono che rimbomba nella stanza, e su tutta la nave ormai, è l’aspirare e sbuffare di Sanji, nel fumare.
Ringhio, continuando a marciare avanti e indietro, tra la porta della cucina e l’inizio del corridoio.
Dovrebbe urlare.
Dovrebbe sgolarsi per il dolore, dovrebbe implorare aiuto e invocare il mio nome con tutte le sue forze, ma c’è solo il silenzio a riempirmi le orecchie.
-Qualcosa non va- sbotto, digrignando i denti.
Il silenzio si inclina appena tra di noi, lo sento quasi giudicarmi, io che sono silenzio, e che ora sono l’unico che non lo rispetto.
-Va tutto bene Marimo…- sbuffa una nuvola densa e grigia di tabacco Sanji -… è in buone mani-
Stringo i pugni lungo i fianchi, e il tendere delle mie nocche è simile allo spezzarsi di un albero.
-C’è troppo silenzio- ringhio.
Come prima della tempesta.
Un silenzio innaturale, un silenzio che non annuncia nulla di buono.
-È in buone mani- mi rassicura sottovoce Usopp, quasi non voglia distruggere il silenzio che ci circonda.
Brook annuisce, oscillando l‘enorme pettinatura afro, gonfia e nera, che sembra voglia ricucire i lembi di questo silenzio che ho appena sgualcito.
Ringhio, azzannando l’aria, tentando di spezzare in mille schegge l’assenza di ogni rumore, di ogni suono, di ogni respiro.
-Dovrebbe urlare- sibilo, respirando nervosamente dal naso –Dovrebbe gridare con tutta l’aria che i suoi polmoni possono contenere-
Non mi piace questo silenzio.
Non è il concentrarsi, mente e corpo, di quando combatto.
Non è l’assenza dei rumori, persi nella concentrazione della battaglia.
Non è l’assenza del mondo in cui mi immergo quando sto con lei nella notte.
Non è lo staccarsi dai problemi quotidiani, di quando la bacio.
È un silenzio sordo, muto, cieco.
Un silenzio che non è mio.
Che non è nostro.
-Dannazione!!!- sferro un pugno sulla parete, urlando a pieni polmoni.
L’ho visto crescere in silenzio, senza mai emettere un suono.
L’ho visto scalciare, senza gridacchiare felice.
L’ho visto dare le prime spinte, senza un singolo lamento.
Perché anche lui sta zitto ora?
Dovrebbe urlare, gridare, trapassarci i timpani con le sue corde vocali, far rimpiangere a tutti noi gli strilli isterici di Nami. Dovrebbe essere la sua ugula a far tremare le pareti, e non la mia rabbia e impazienza contro questo dannato silenzio.
Ringhio ancora, premendo il pugno contro l’asse di legno divelta dal mio colpo.
Non ce la faccio più.
Voglio uno stupido, insignificante e singolo urlo.
Solo uno.
Uno solo che possa infrangere il silenzio che mi sta facendo impazzire.
Solo uno.
-Zoro…-
La mano di Rufy sulla spalla non è abbastanza.
-Sta bene, non ti preoccupare-
Un sussurro del mio capitano, che non è sufficiente per divellere il muro della calma, e renderlo di nuovo rumoroso.
-Chopper sa quello che fa-
Vorrei solo un po’ di rumore.
Di quel sano e frastornante suono che riecheggia sempre sulla nostra Sunny.
-Non ne posso più di questo silenzio- ansimo, stringendo i denti.
-Allora dovresti pulirti le orecchie…- sbuffa una densa nuvola di fumo Sanji, avvicinandosi a me, ancora con il pugno conficcato nel muro.
Una zaffata di tabacco e sale iodato mi riempie le narici, facendomi arricciare il naso.
-Cuocastro!!!- ringhio, per nulla incline a litigare.
Potrei saltargli alla giugulare, solo per il vezzo di sentir sbattere qualcosa a terra e creare un pò di rumore.
Un po’ di fottuto rumore a rompere il silenzio che mi fa impazzire.
Soffio dal naso, digrignando i denti mentre fisso il Torciglielo sorridere, nel giocherellare con il filtro sulle labbra.
-Oh dovresti veramente- sghignazza, guardandomi di striscio –Perché il silenzio è appena strato infranto… non lo senti urlare?-
 








 
ANGOLO DELL’AUTORE:
Tranquilli, se non ci avete capitolo nulla: il prossimo capitolo spiegherà tutto… in oltre avviso, che la mia assenza è dovuta alla morte improvvisa e aliena della chiavetta internet, e che le FF pubblicate oggi sono state immesse su EFP tramite cellulare, ergo se il layout fa schifo non è colpa mia (fugge a cavallo di Zoro… nudo)
Zomi
   
 
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