Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: AymlerShaunCampbell    23/06/2014    1 recensioni
Crackfic ambientata nella terza stagione dopo il ritorno da Neverland.
Allarmati dal repentino cambio di comportamento di Hook, i Charmings decidono di rivolgersi alle figure magiche più potenti della città. Una nuova, bizzarra maledizione si sta abbattendo su Storybrooke, trascinandone gli abitanti in una spirale di assurdi eventi...
Disclaimer: Non possiedo né il telefilm, né i personaggi, ecc.. Elementi femslash (principalmente SwanQueen) e non solo, siete avvisat*!
Genere: Commedia, Demenziale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: David Nolan/Principe Azzurro, Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Regina Mills, Un po' tutti
Note: Nonsense, What if? | Avvertimenti: Mpreg
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Snow ed Emma, con occhiaie da panda e colorito verdognolo, stavano sorseggiando caffè bollente sedute al bancone della cucina. Per madre e figlia era stata una lunga giornata di una lunga settimana. Solo poche ore prima entrambe erano state coinvolte nell'ennesimo litigio con Charming e Hook, ormai la situazione a casa era insostenibile ed entrambe tentavano di passare fuori casa più tempo possibile. Il problema dei portali non era ancora stato risolto e nonostante gli incantesimi di protezione su tutti gli edifici della città le strade rimanevano poco sicure, con creature più o meno indisturbate per Storybrooke, tanto che Snow aveva preso l'abitudine di portarsi arco e frecce per il tragitto casa-scuola e abbattendo con pazienza ogni nemico, mentre Emma come prevedibile investiva o sparava senza troppi complimenti a ogni non umanoide che incontrava.
Il fatto che fossero le 4 e 35 del mattino sicuramente non era d'aiuto.
“'ltro 'ucchero?” bofonchiò Biancaneve afferrando un barattolo e versando metà del contenuto dentro la tazza.
“Gnh.” rispose Emma scuotendo la testa.
Perché sono qui? Si stava tanto bene da Regina.. Playstation, bagno personale, niente zuppa di chimera.. pensò Emma, mentre la mente volava a lenzuola dal delicato profumo di mele.
“Come mai già in piedi?” sorrise Hook avvicinandosi alle due, poi si grattò il fondoschiena boxerato con l'uncino e imprecò. Le due donne lo salutarono con un grugnito poi tornarono a sorseggiare caffè immerse nei propri pensieri.
Il corsaro esaminò la dispensa dubbioso Ma dove avrà nascosto la Nutella stavolta?
“Eccola! Ti troverò, ti troverò sempre!” esultò il pirata sbaciucchiando l'agognato barattolo e saltellando contento per tutta la casa, mentre le due donne lo guardavano con sufficienza.
“Com'è che sono incinto io e state male voi?” ridacchiò il pirata, poi si piegò in due e rimise l'anima e buona parte della cena sul parquet.
Un secchio di ferro, un flacone di detergente e uno scopettone volarono in direzione del pirata in rapida successione, colpendolo in faccia e facendolo cadere a terra, mentre senza batter ciglio le due donne si diressero al piano di sopra per sbrigare le faccende mattutine.
All'urlo di “Zuppa di chimera!” dalle scale scese correndo David in mutande brandendo la spada, tentò di scartare moglie e figlia che salivano, si girò di scatto urlando un “Buongiorno!”, si rigirò, colpì il muro con la spalla, mancò tre scalini e cadde rovinosamente sul pavimento, a pochi centimetri da una pozza nauseabonda e sospetta. Fortunatamente per David e per il parquet, la spada volò lontano e si conficcò nel divano.
“David, il divano!” due voci femminili lo rimbeccarono dal primo piano.
“Chimere.. zuppa.. pericolo..” balbettò confuso il principe, tentando di sollevarsi.
“Aspetta tesoro, lascia che ti dia una mano.” sorrise il pirata allungando l'uncino, mentre il principe lo guardava senza capire.
“Chimera?” il biondo si tirò su traballante, raccolse la spada e la mise nel portaombrelli, osservò la confusione in cui versava la cucina e riportò lo sguardo sul corsaro, sperando in qualche chiarimento.
“No, colazione. Però se vuoi è avanzata un po' di zuppa” rispose Hook “lascia solo che mi occupi di questo pasticcio, prima.” e si mise a pulire canticchiando un'odiosa canzoncina pop.
Dal piano di sopra scese dapprima Snow, sistemandosi la faretra sul cappotto, poi Emma con Henry mezzo addormentato in braccio, la cartella del piccolo nell'altro. Snow sparì al di fuori della soglia senza una parola, con gran dispiacere dei due uomini.
“Hey! Dove andate a quest'ora? Sono a malapena le cinque! Ed Henry deve fare colazione!” protestò David mescolando gli avanzi di zuppa, che spandeva pericolosi fumi verdi.
“Lo porto da Regina prima della scuola, facciamo colazione li!” rispose Emma, sistemandosi la cartella di Henry su una spalla e sistemando la spada nella cintura accanto alla pistola.
“Ma Henry ha i calzini spaiati! Sono di due colori diversi!” strillò sconvolto il principe.
“Tranquillo pa', la sua maestra è daltonica..” rispose la bionda afferrando le chiavi del maggiolino e chiudendo rumorosamente la porta dietro di se. David sospirò.
Che problema hanno le donne di questa casa???
Nel pomeriggio avrebbe tentato di parlare con moglie e figlia, non potevano andare avanti così in eterno. Ma ora aveva problemi più urgenti: Hook si era messo a piangere.

____________________________

A quell'ora del primo pomeriggio, il diner di Granny era solitamente semi deserto, la nutrita combriccola di lavoratori che si fermavano per il pranzo rifocillata da almeno un'ora.
Il pallido sole del Maine sbirciava all'interno delle vetrate dell'accogliente locale, dove un'annoiatissima Ruby si limava per l'ennesima volta le unghie scarlatte.
Ogni bicchiere, piatto e posata del locale era stato lavato, asciugato e riposto, ogni tavolo e bancone pulito e lucidato e i ben quattro clienti del diner serviti da tempo.
Ruby sbuffò. Aveva già fatto la litigata del pomeriggio con Granny, che leggeva un giornale sportivo placidamente appollaiata dietro la cassa e con Whale di turno in ospedale la giornata si prospettava monotona.
Non c'è neanche un orco da abbattere o qualche nemico da sgranocchiare, che noia! pensò la bruna, poi la sua mente registrò, seppur in maniera inconscia, una distrazione.
Prima ancora che il campanello della porta suonasse, la mora aveva già rivolto sguardo e sorriso verso l'ingresso, l'udito e l'olfatto lupeschi all'erta nel percepire l'amica. Rivolgendole un sorriso di rimando, Emma si trascinò stancamente verso il bancone, salutando Granny con un cenno del capo.
“Hey! Stai da schifo!” esclamò la cameriera, ridacchiando.
“Buongiorno a te! So che è tardi per il pranzo e presto per la cena, ma ho fame!” sorrise Emma, l'amica riusciva sempre a farle passare il malumore.
“Il solito? O preferisci una bella zuppa di chimera?” punzecchiò Ruby, subito interrotta da un grugnito alle sue spalle. Le due giovani scoppiarono a ridere.
Da quando questi portali random avevano iniziato a vomitare creature più o meno letali in giro per la città Snow aveva cercato di convincere tutti i locali di Storybrooke, Granny's compreso, a servire la “squisitissima” zuppa di chimera ai suoi clienti. Inspiegabilmente, nessuno aveva accettato, con grande rammarico della morettina.
“Il giorno in cui servirò quella bestiaccia puzzolente ai miei clienti sarà quando Gold smetterà di fare affari, Whale di importunare le suore e Ruby farà voto di castità!” tuonò la vecchia, sparendo in cucina per preparare l'hamburger di Emma. Le due giovani sorrisero, l'età non aveva minimamente intaccato il carattere focoso dell'anziana lupa.
“Quindi.. che mi dici? Giornata pesante?” chiese curiosa la cameriera, volgendo nuovamente lo sguardo verso l'amica.
“Pesantissima. Oggi tre orchi stavano distruggendo il parcheggio della farmacia ed Eolo ha pensato bene di tentare di cacciarli brandendo uno scopettone. Io e Mulan siamo arrivate appena in tempo!” disse la bionda alzando gli occhi al cielo, mentre la mora scoppiava nuovamente a ridere.
“E come va con le frecce? So che non sono proiettili ma..” sorrise Ruby allungandole il piatto appena arrivato dalla cucina.
“Spiritosa! Comunque bene, Snow mi sta dando qualche lezione di arco, anche se continuo a trovarmi meglio con la balestra. Comunque, salta fuori che Eolo è allergico anche agli orchi, quindi dopo averli abbattuti abbiamo dovuto portare Eolo all'ospedale per un controllo. A proposito! Whale ti saluta!” disse Emma strizzando l'occhio all'amica, che arrossì leggermente.
“Ottimo.. Mulan l'ho vista prima, a pranzato con Aurora poi è tornata di pattuglia con David, mai un attimo libero eh?” disse la mora all'amica.
“E Aurora come se la cava, qui?” chiese Emma addentando il panino e, volgendo lo sguardo verso la principessa, che caracollava impacciata verso un tavolo con un vassoio stracolmo.
“Qualche bicchiere rotto ma niente di grave, si da da fare ed è cortese con tutti. Sia io che Granny siamo molto contente, essendo una reale credevamo ci mettesse più tempo ad ambientarsi.” sorrise Ruby, guardando l'amica e collega che nel frattempo aveva depositato i piatti di fronte ai legittimi clienti senza rovesciare nulla e si era accomiatata con un inchino.
Per ricambiare l'ospitalità ricevuta dalle due lupe, Mulan versava regolarmente la quota settimanale per la stanza che lei ed Aurora occupavano, mentre la principessa si era offerta di servire ai tavoli a titolo gratuito.
“Emma!” sorrise Aurora, trotterellando verso il bancone ed abbracciando l'amica “Come va? Sembri stanca..” continuò timidamente sistemandosi per l'ennesima volta la gonna cortissima.
Come avrà fatto Ruby a convincere Aurora ad usare la sua uniforme? Devo indagare con Mulan appena la vedo.. si chiese Emma.
“Tutto bene, giornata pesante.” spiegò la bionda, senza scomporsi.
“Come sta Henry? I tuoi e Hook?” chiese Aurora.
“Al solito, direi. Il clima però è abbastanza pesante, ultimamente porto spesso Henry da Regina, almeno lui sta tranquillo e vede più spesso sua madre” rispose Emma scrollando le spalle, visibilmente a disagio. Ruby aggrottò impercettibilmente le sopracciglia. Da tempo l'amica Snow era tesa e nervosa, ma la situazione non sembrava avere soluzione e la cosa non le piaceva per niente. Scrollando le spalle allontanò i pensieri negativi dalla mente e si girò verso lo sceriffo.
“Dovresti andarci anche tu da Regina, magari un bel piatto di lasagne e una bella doccia rilassante ti rimetterebbero in sesto, per non parlare della compagnia..” stuzzicò Ruby sorridendo perfida, ma Emma non sembrò colgliere l'insinuazione, concentrata a strafogarsi di hamburger.
“Magari, guarda. Non ho mai dormito così bene come a casa di Regina! Se mi fa trovare pasti caldi tutti i giorni potrei quasi abituarmi. Inoltre possiamo passare entrambe del tempo con Henry e lui ha li quasi tutta la sua roba..” disse sospirando la bionda, mentre le due cameriere si scambiarono uno sguardo d'intesa. Pur essendo di un candore quasi commovente, durante la permanenza al Granny's la principessa aveva iniziato ad apprezzare la fine arte del gossip ed a percepire le affinità amorose dei vari clienti del diner, guidata dall'esperta amica e mentore Ruby.
Inoltre l'episodio della doccia le era stato raccontato nei minimi dettagli da suddetta Ruby
“Parli del diavolo..” mormorò Ruby sorridendo e le tre si girarono verso la porta, dalla quale stava facendo il suo ingresso trionfale nientemeno che il sindaco.
“Ciao Regina!” sorrise Emma, gli occhi incollati al corpo sinuoso della bruna. Regina si limitò ad afferrarle un braccio senza dire parola e, girati i tacchi, la scalzò dallo sgabello e prese a trascinarla verso l'esterno.
“Signorina Swan, riunione urgente a casa di Gold. Adesso.” fu l'unica spiegazione.
Mentre trascinava la Swan verso l'uscita, la voce di Donna Summer esplosero nel diner e le note di Hot Stuff, sparate ad un volume imbarazzante, si fecero largo nella sala. Diverse paia d'occhi si rivolsero verso Ruby, che stava estraendo il cellulare dalla tasca del grembiule.
“Vicktor, ciao!” sorrise la cameriera, incurante degli sguardi “Certo che sono libera alle nove! Certo, a dopo!”.
Regina levò gli occhi al cielo mentre Emma ridacchiava e riprese la sua marcia inesorabile.
Protestando contro la bruna, Emma si rivolse alle amiche “Tenetemi da parte gli avanzi!” urlò lanciando venti dollari verso il bancone.
“Sarà fatto! Ciao Emma, ciao Regina!” sorrise Ruby, mentre la timida Aurora salutava con un debole cenno della mano. Ruby si girò verso Aurora con un sorriso che alla giovane non piacque per niente.
“Beh, e di te e Mulan che mi dici?” chiese la lupa. Le guance di Aurora si tinsero di un rosso vermiglio.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: AymlerShaunCampbell