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Autore: John Spangler    24/06/2014    5 recensioni
Subito dopo aver trovato Nami e Nojiko, Bellemere prese una barca e, affrontando il mare in tempesta, riuscì ad arrivare alla sua isola natìa. Cosa sarebbe successo, però, se la tempesta l'avesse spinta fuori rotta, facendola arrivare fino ad una nave della Marina comandata da un certo Vice-Ammiraglio noto per i suoi pugni?
Genere: Avventura, Azione, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri, Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Lime, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'A Thousand Pieces'
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Sei stanco dei soliti navigatori satellitari perfettini che non sbagliano mai strada? Prova uno dei Navigatori Satellitari Roronoa! Con le loro indicazioni ti porteranno sempre da tutt'altra parte! In questo modo conoscerai nuove persone, vedrai nuovi posti e farai girare l'economia ogni volta che farai il pieno! Inoltre, avrai anche la possibilità di avvicinarti alla religione, perchè dopo la seconda volta che avrai sbagliato strada inizieranno a scendere tutti i santi del cielo!
 
Navigatori Satellitari Roronoa! Il piacere di sbagliare strada.
 
 
 
Capitolo 6: L'umana violenza
 
Nami guardò Ayla con un'espressione interrogativa.
 
- CP9? Che razza di nome è?-
 
- Cipher Pol 9, una delle agenzie di spionaggio al servizio del Governo Mondiale. Io ne faccio parte, e il mio nome è Kaku.- rispose l'uomo in nero.
 
Lo sguardo di Nami saettò tra Kaku e Ayla. Quest'ultima continuava a tremare, e a fissare l'uomo in nero come se fosse stato il Diavolo in persona.
 
- E cos'è che vorresti, da questi due?- chiese Ace.
 
- Arrestarli e consegnarli alle autorità, in modo che ricevano ciò che meritano.-
 
- Ehi, aspetta un secondo.- disse Nami, mettendosi davanti ad Ayla.- Chi ci garantisce che quello che dici è vero? Per quanto ne sappiamo, potrebbe essere tutta una bufala.- La Gatta Rossa non si fidava di chi non conosceva. Soprattutto se, come l'uomo in nero, aveva un'aria inquietante. E quel naso, poi...Come ci si poteva fidare di qualcuno con un naso così?
 
- Ragazzina, sarà meglio che tu e tuoi compari vi leviate di torno. Questi due sono dei criminali, e chiunque li aiuti sarà trattato come loro. Se insisti nella tua condotta, sarò costretto a usare misure drastiche.-
 
Ace si diresse verso Kaku, guardandolo in cagnesco.
 
- Sai una cosa, amico? Se ce lo avessi chiesto gentilmente, avremmo anche potuto accontentarti. In fondo, noi siamo gente pacifica. L'ultima cosa che vogliamo è metterci nei guai con le autorità.- Strinse la mano destra in un pugno e la puntò verso Kaku.- Ma non dovevi permetterti di minacciare mia sorella! PUGNO EOLICO!-
 
La mano del Tifone Umanoide generò una massa di aria compressa che andò rapidamente verso Kaku, lo colpì allo stomaco mozzandogli il fiato e lo spedì addosso a un albero, causandone il crollo, la cui onda d'urto si estese agli alberi circostanti. Da questi si levarono alcuni strani volatili, che manifestarono il loro disappunto per il trambusto con grida irritate.
 
Sabo si avvicinò a Nami.
 
- Nami, ti sei portata il lumacofono?
 
- Sì.-
 
- Bene, allora chiama Kuina e dille di venire qui. E andate a nascondervi da qualche parte, svelti. Prevedo cazzi amari!-
 
Appena Nami, Ayla e Cutty Flam si furono allontanati, Sabo accorse al fianco di Ace.
 
- Dovevi proprio essere così brusco?- chiese il biondo.
 
- Non potevo permettergli di passarla liscia dopo aver minacciato Nami!- rispose il moro.
 
Intanto, il loro avversario si era rialzato, con una mano sullo stomaco e respirando affannosamente.
 
- Anf...anf...gran bel colpo, te lo concedo...anf. Vediamo però come te la cavi con questo. RANKYAKU!-
 
Kaku spostò leggermente la gamba destra all'indietro, portandola poi in avanti con uno scatto improvviso. Questa mossa creò una lama di vento falciforme che colpì Ace alla spalla, atterrandolo e procurandogli un taglio che iniziò subito a sanguinare.
 
- ACE!-
 
Sabo aiutò il suo compagno a rialzarsi.
 
- Ce la fai a stare in piedi?-
 
- Sì...- si mise una mano sul taglio- Porca troia, se fa male! Ma che cos'era?-
 
Kaku sorrise.
 
- Questa mossa si chiama Rankyaku. E' la quarta delle sei tecniche Rokushiki. E ne esistono anche delle varianti, come questa...- ripetè la mossa di prima, ma stavolta la lama di vento era più luminosa, al punto che abbagliò i due pirati.
 
- Ma che...-
 
Non fecero neanche in tempo a capire cosa fosse successo che vennero colpiti alle ginocchia da un colpo che li atterrò entrambi. Alzarono lo sguardo e si trovarono davanti Kaku con un ghigno malefico stampato in volto.
 
- Questa, invece, si chiama Soru. Permette di spostarsi ad una velocità tanto alta da diventare invisibili.- Iniziò a muovere le gambe e, in pochi secondi, svanì. Rialzatisi, Ace e Sabo si guardarono attorno spaesati.
 
- Ma dove...-
 
Ace venne colpito all'istante da una raffica di calci che lo fece urlare di dolore. Sabo strinse il bastone con entrambe le mani e piegò leggermente le gambe.
 
- Dove sei, figlio di puttana? Fatti vedere!-
 
Kaku riapparve davanti a lui con le braccia incrociate e il ghigno di prima.
 
- Allora, ne hai avuto abbastanza?-
 
Con un urlo, Sabo si lanciò sull'agente della CP9 roteando il bastone. Prima che potesse colpirlo, l'avversario mormorò:
 
- Tekkai!-
 
Quando il bastone colpì la testa di Kaku, quest'ultimo rimase impassibile. Sabo sgranò gli occhi. Di solito, quel colpo funzionava benissimo. Com'era possibile che quell'uomo non avesse sentito niente?
 
- Ma che...di che cosa sei fatto?-
 
- Questa si chiama Tekkai. Con la dovuta concentrazione, rende i muscoli duri come l'acciaio.-
 
Prima che uno dei due potesse fare alcunchè, una folata di vento li avvolse. La massa d'aria iniziò a girare vorticosamente fino a raggiungere una velocità impressionante. Colto di sorpresa, Kaku venne sbalzato all'indietro, e subito dopo un'altra folata di vento lo colpì dritto in faccia.
 
Sabo si girò e vide Ace con la mano sinistra tesa, mentre con l'altra mano si copriva la ferita alla spalla.
 
- Questo è per prima, stronzo!-
 
L'agente della CP9 si rialzò e fissò con odio i due pirati, digrignando i denti.
 
- Ora state davvero cominciando a stancarmi. Geppou!-
 
Cominciò a sferrare dei calci con entrambe le gambe, sollevandosi in aria come se stesse risalendo una scala invisibile. Ace e Sabo lo fissarono a bocca aperta. Quando ebbe raggiunto una certa altezza, guardò in basso.
 
- E ora beccatevi questo. Shigan!-
 
Tendendo le braccia in avanti, calò sui suoi avversari con una velocità impressionante, colpendoli con una raffica di colpi simili a quelli di una mitragliatrice. Caddero a terra, con numerose ferite sanguinanti.
 
Kaku, ansimando, guardò i due pirati.
 
- Poveri idioti, pensavate davvero di avere qualche speranza contro di me? Avreste fatto meglio a farvi da parte e a consegnarmi quei due. Ora...- sentì un dolore lancinante. Abbassò lo sguardo e vide una lama spuntargli dallo stomaco.
 
- Ma che...- non fece in tempo a finire la frase che dalla bocca iniziò a sgorgargli del sangue. Contemporaneamente, la lama che gli aveva trapassato lo stomaco iniziò a muoversi rapidamente verso l'alto, lacerandogli tutti gli organi che incontrava. Ebbe appena il tempo di rendersi conto di cosa stava succedendo che la lama gli tagliò in due prima il cuore, poi la gola e infine il cranio. Dalla ferita iniziarono ad uscire sangue e pezzetti di materiale organico. Cadde a terra con un tonfo sordo, creando una pozza di sangue che si allargava a vista d'occhio. Dietro di lui c'era Kuina con in mano Luna Oscura. Rinfoderata la spada, si rivolse ai suoi compagni.
 
- Non vi si può proprio lasciare soli.-
 
Sabo e Ace si erano rialzati e guardavano la spadaccina con un misto di sollievo e terrore. Erano contenti che gli avesse salvato la vita, ma vederla uccidere in quel modo un uomo...comunque, l'importante era che fosse tutto finito. Sabo si avvicinò a Kuina e le mise una mano sulla spalla.
 
- E brava la mia spadaccina!- Cercò di baciarla, ma venne allontanato bruscamente.
 
- Sabo! Lo sai che odio le smancerie in pubblico!-
 
Il biondo sorrise. Era tipico di Kuina: le dimostrazioni di affetto in pubblico la mettevano in imbarazzo, anche se erano tra amici. Non che la cosa gli dispiacesse, visto che si divertiva a provocarla. Per allentare la tensione dello scontro appena terminato, colpì con uno schiaffo il sedere della spadaccina, che lo ricambiò con un ruggito e uno sguardo minaccioso, con la risata di Ace in sottofondo.
 
Tornati sulla nave assieme ad Ayla e Cutty Flam (che disse di voler essere chiamato Franky), i pirati vennero medicati da Nami (che, oltre ad essere capitano e navigatore, aveva anche qualche nozione di pronto soccorso).
 
- Ecco fatto, ora siete a posto.- disse Nami, stampando poi un bacio sulla fronte di suo fratello e di Sabo.
 
Per circa un minuto, nella stanza regnò il silenzio più totale. Ad un certo punto, Ayla iniziò timidamente a parlare.
 
- Credo di dovervi qualche spiegazione.-
 
Gli altri la guardarono senza dire una parola.
 
- Tanto per cominciare, Ayla non è il mio vero nome. L'ho solo usato come copertura negli ultimi mesi.- Si scostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
 
- Il mio vero nome è Nico Robin.-
 
***
 
Crocodile tolse il tappo dalla bottiglia e versò il vino nel suo bicchiere, poi in quello di Kuro, seduto dall'altro lato della scrivania.
 
- Allora, a cosa brindiamo?- chiese Kuro.
 
- Direi...alla riuscita del nostro piano.- gli rispose Crocodile alzando il bicchiere.
 
- Certo. Oh, quasi dimenticavo. Brindiamo anche a quei fessi della CP9. Che riposino in pace.-
 
I due uomini risero mentre i loro bicchieri si toccavano. Bevvero lentamente il vino e posarono i bicchieri sulla scrivania.
 
- Davvero magnifico. Viene dalle cantine reali?-
 
- Esatto. Il vecchio re sarà anche stato un idiota, ma aveva buon gusto.-
 
Rimasero in silenzio per un pò. Crocodile appoggiò i piedi sulla scrivania.
 
- Sai, un pò mi dispiace. In fondo, ho dovuto sacrificare molti dei miei uomini migliori...-
 
- HA!- gridò Kuro, battendosi una mano sulla gamba.- Bastardo ipocrita! E che cosa dovrei dire io, che ho dovuto sacrificare TUTTI i miei uomini?-
 
Risero ancora più forte di prima.
 
- Ora che mi viene in mente...quanto ci metterà a caricarsi?- chiese Crocodile.
 
- Non so. L'iscrizione non era completa.- gli rispose Kuro.- Comunque, credo che non ci vorrà chissà quanto. Un mese, a occhio e croce.-
 
- Va bene, aspetteremo. Un pò di tempo in più non fa differenza.-
 
- A proposito, hai già deciso come usarla? Chi attaccherai per primo?-
 
- Non ci ho ancora pensato. E comunque, per te la questione non ha alcuna importanza, visto che non ci sarai.-
 
- Cosa? Che...- La domanda di Kuro venne interrotta da una lama che decapitò il pirata. La testa finì sul pavimento, rotolando per qualche centimetro fino a fermarsi ai piedi del proprietario della lama. Guardandolo, Crocodile sorrise.
 
- Ottimo lavoro, Mr. 1.-
 
- Grazie, capo. Devo disporre del corpo come al solito?-
 
- Hmm...no. Dallo ai coccobanana. E' da tanto che quei poveretti non mangiano carne umana.-
 
Il signore di Alabasta guardò il suo sottoposto uscire dalla stanza con in braccio il cadavere del suo defunto alleato. Rimasto solo, si alzò e andò verso un'altra porta. La aprì e percorse un corridoio a malapena illuminato da alcune torce alle pareti. Alla fine del corridoio si trovò davanti un'altra porta, stavolta socchiusa. La aprì ed entrò in una stanza dall'aspetto squallido. C'erano polvere e ragnatele ovunque, un paio di sedie semidistrutte dai tarli e un tavolo sgangherato su cui erano appoggiati i resti di un misero pranzo. Affianco al tavolo c'era un letto che aveva visto giorni migliori, sul quale era sdraiata una giovane donna che appena vide Crocodile si mise a tremare dal terrore.
 
- Ciao, piccola Vivi. Ti sono mancato?-
 
Vivi non rispose, limitandosi a fissare il suo carceriere.
 
- Che...che c-cosa vuoi s-s-stavolta?-
 
Crocodile sorrise.
 
- Oh, un'inezia. Sai, ho notato che i miei stivali non vanno molto d'accordo con la polvere di questo paese. Si sporcano in continuazione.- Spostò in avanti la gamba destra.
 
- Vorrei che gli dessi una lucidatina. Con la lingua.-
 
- Che...che cosa...-
 
- Ti rifiuti? Non c'è problema. Vorrà dire che mi divertirò un pò con i tuoi ex sudditi. Ad esempio, potrei prendere un pò di persone a caso e darle in pasto ai coccobanana, come ho fatto col tuo paparino.-
 
Vivi sgranò gli occhi.
 
- N-no!-
 
- E allora fai come ti ho detto!-
 
Vivi si mise a riflettere. Anche se il suo aguzzino le chiedeva qualcosa di disgustoso, avrebbe fatto meglio ad obbedire. E poi, le aveva fatto fare di peggio. Una volta l'aveva perfino mascherata e lasciata per qualche giorno in un bordello nella zona malfamata di Alubarna, solo per il gusto di umiliarla. Ciò che le chiedeva in quel momento non era niente, in confronto. Inoltre, anche se in quelle condizioni, era pur sempre la principessa di Alabasta (o meglio, regina, ora che suo padre era morto), ed era suo preciso dovere fare di tutto per evitare al suo popolo ulteriori sofferenze.
 
Continuando a tremare, scese dal letto e si mise a quattro zampe. Si avvicinò allo stivale di Crocodile, tirò fuori la lingua e iniziò a leccare, mentre la risata malvagia del suo aguzzino riempiva la stanza.
 
 
 
NOTA DELL'AUTORE: Uff, che caldo. Non so da voi, ma qua in Campania fa un caldo boia. Per combatterlo, sto provando il metodo delle supposte di ghiaccio. Funzionano abbastanza bene, anche se si sciolgono presto...
 
Boiate a parte, spero che il capitolo vi sia piaciuto, soprattutto per quanto riguarda la scena d'azione (le scene di questo tipo sono molto difficili da scrivere), Crocodile (a proposito, come vi è sembrato? Troppo malvagio? Poco malvagio?) e lo sponsor.
 
Quasi dimenticavo: ci sono alcune cose che mi sono dimenticato di scrivere nelle note dei capitoli precedenti.
 
1-Le taglie dei membri della ciurma. Sono state assegnate in base alla pericolosità dei vari membri: Sabo ha una taglia di 21 milioni di berry, Nami 38 milioni, Ace 49 milioni e Kuina 75 milioni (perchè gli ultimi due hanno le taglie più alte? Semplice. Ace ha mangiato un Frutto del Diavolo, mentre Kuina è una spadaccina a dir poco letale, come avete visto in questo capitolo).
 
2-Il periodo temporale. Se fossimo nell'originale, sarebbero passati un paio di mesi dalla battaglia di Marineford (se vi sembra che ci sia qualche incongruenza, prendetevela con l'effetto farfalla).
 
3-Avete presente Shiki, il Leone d'Oro (quello psicopatico comparso in quel capolavoro che è il film Strong World)? In questo AU è stato ucciso da Shanks. Com'è possibile, direte voi? Ricordatevi che in questo mondo Shanks ha passato molto più tempo in mare.
 
Come sempre, vi do appuntamento fra due settimane col prossimo capitolo, in cui:
 
-Avremo un bel pò di spiegazioni.
 
-A Nami succederà una certa cosa che le è capitata anche nell'originale...
 
-Vedremo come è andata a finire la missione di Shanks contro Crocodile.
 
Alla prossima, cari lettori.
  
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