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Autore: anakinskywalker    24/06/2014    3 recensioni
Nico si trova a prendere lezioni di nuoto da un maestro che lui vede come un po' più di un semplice maestro
-sono gradite recensioni!-
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Annabeth Chase, Hazel Levesque, Nico di Angelo, Percy Jackson, Will Solace
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non appena Nico mise un piede in acqua, un brivido gli attraversò la schiena. L'acqua era gelata, ma non era il freddo che lui, come figlio di Ade, conosceva bene, era uno strano freddo, più ... Più accogliente. Ma non fu questa "accoglienza" a farlo avanzare sempre più nell'acqua, bensì la mano di Percy, che si allungava per prendere la sua. Quando la sua mano fu sopra quella del figlio di Poseidone, si fermò, le guardò e riportò la sua di fianco al proprio corpo, abbassando lo sguardo per non far vedere le proprie guance che stavano arrossendo. L'altro lo fissò stupito per un attimo, ma interruppe il momento d'imbarazzo dicendo:- beh, cosa sai fare?-alzando i proprio occhi scuri dal lago, Nico scosse lievemente la testa - niente - - nemmeno galleggiare?- il tono stupito del compagno irritò non poco il figlio di Ade che, provando a ignorare l'orgoglio, ammise:- nemmeno galleggiare-. Percy si passò una mano gocciolante tra i capelli, che si modellarono sotto il suo tocco, e fece una faccia buffa " quella che fa quando pensa" rifletté Nico. - Ah! Ho trovato l'esercizio! Devi imparare a fare il morto!- Nico lo guardò interrogativamente, ma subito dopo cambiò il suo sguardo in uno che diceva " Jackson, se sei qui per sfottermi me ne posso anche andare". Percy arrossì lievemente per l'imbarazzo - non ... Non intendevo fare una battuta, è, è che c'è un esercizio chiamato "il morto" ... Te lo faccio vedere!" e così dicendo si stese sull'acqua, come se fosse adagiato su una morbida poltrona. Nico era letteralmente terrorizzato. - Ma io come ci resto su?!- -è l'acqua! L'acqua ti sostiene!- disse il figlio del dio del mare mentre si rimetteva in piedi -e poi Nico, se non stai a galla ti riprendo io! Starò sempre dietro di te, promesso-.
Percy si allungò, gli prese il polso e lo tirò a se. Non appena furono uno di fronte all'altro, il figlio di Poseidone lo fermò un attimo e lo fissò intensamente negli occhi, come per provare a leggervi dentro. "Non riuscirai a trovarci niente Jackson, sono troppo bui per te" pensò amaramente il figlio Ade. Qualche istante dopo, Percy tornò quello di prima, lo prese e lo fece girare, in modo che lui gli desse le spalle e poi gli ordinò - si stenda, signor Di Angelo-. Nico, titubante, iniziò ad abbassarsi. Quando alcune sue ciocche di capelli iniziarono a galleggiare nell'acqua limpida, alzò timorosamente una gamba e, su suggerimento del suo istruttore, sollevò il bacino. Quando fu il momento di staccare da terra anche la seconda gamba, gli occhi di Nico cercarono quelli azzurri dell'amico, che, provando a rassicurarlo, gli promise che lo avrebbe aiutato in caso di difficoltà e, come per confermare ciò che aveva appena detto, gli appoggiò entrambe le mani sulla schiena. Con gli occhi colmi di emozione e di gratitudine, il figlio di Ade si lasciò andare, alzando la seconda gamba, ma abbassando piano piano il bacino. Poiché stava lentamente sprofondando, Percy, cercando inizialmente di non far notare particolarmente il gesto, provava a far conversazione, mentre una delle sue due mani si stava muovendo con cautela verso il posteriore di Nico. Quando la mano fu arrivata a destinazione, l'altro ovviamente se ne accorse, ma non protestò, né interruppe la loro piacevole conversazione, pensando che fosse solamente a scopo istruttivo.
Al contrario di ciò che aveva pensato il figlio di Ade, dopo che Percy ebbe risollevato il bacino del compagno, non tolse la mano dal posteriore, anzi, iniziò a palparlo, cercando di spacciare quel gesto per necessario per riportare il bacino in una posizione corrette. Però la voglia vinse la circospezione di Percy che strinse il sedere di Nico repentinamente, facendo scattare il ragazzo che smise di galleggiare e finì con la testa sott'acqua.
  
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