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Autore: giorgia123    24/06/2014    1 recensioni
Diamond, è una ragazza di 18 anni, che viveva a Manhattan con il padre, ma dopo che la madre le confessa di avere una malattia, e che non le resta un granché da vivere decide di trasferirsi da lei, e trascorrere questi ultimi giorni insieme e recuperare il tempo perso.
Genere: Dark, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DIAMOND
 
"mi dici cosa sono quelle cicatrici??"chiede harry quando La professoressa esce dalla stanza, io abbasso lo sguardo sulle mie mani e inizio a tortutarle, rendendole leggermente rosse, e  continuo cosi fino a quando una mano non si posa sulle mie, la mano di Harry, io tengo lo sguardo basso fino a quando Harry non mi obbliga ad alzare la resta, e fa incrociare i nostri sguardi, il suo è serio e preoccupato allo stesso tempo, e mi guarda costantemente, senza distogliere un attimo lo sguardo, Io non riesco a leggere, e mi metto a cercare il cellulare nella borsa, e appena trovato, cerco di distrarlo dalla sua precedente domanda...
 
"D-devo chiamare mia mamma per farle sapere che non torno a casa" dico guardando lo schermo del mio telefono, Harry sospira, e toglie le mani dal mio viso, poi guarda dall'altra parte, cerca qualcosa nelle tasche dei jeans, ma non lo trova, poi mi guarda nuovamente
 
"Dille che sei con me, e chiedile se può avvisare pure mia madre che non ho con me il cellulare" dice, e poi continua a guardarmi mentre io aspetto che mia madre mi risponda, infatti, dopo una serie di squilli che non ho contato, risponde...
 
"pronto??"risponde, molto probabilmente non ha letto il mio nome sullo schermo del telefono, e ha corso per prenderlo, come suo solito lo lascia in giro
 
"mamma, sono io, ho chiamato per avvertirti che non torno a casa per pranzo perchè il preside mi ha messo in punizione, sono con Harry, e vorrei chiederti se puoi avvertire Anne, perchè harry non ha con se il cellulare" dicco tutto veloce per non essere interrotta, come è suo solito fare con domande, e infatti...
 
"come in punizione?? cosa hai combinato?? stai bene??" ecco le sue domande da mamma premurosa...
 
"mamma ti spiego tutto quando torno a casa, puoi avvisate Anne, o la chiamo dal mio telefono" dissi io esasperata, e sinceramente non mi andava di spiegarle tutto per telefono, anche se quando glielo avrei spiegato non so come avrebbe reagito...
 
"non ti preoccupare, la avviso io, ma voi non fate cose che non dovreste fare"dice, e la posso sentire sorridere dall'altra parte del telefono, io arrossisco, anche se in una situazione del genere non potrebbe succedere niente di quello che pensa lei, così prima che possa dire altre scemenza la attacco il telefono, ma prima la saluto, con un veloce 'ciao'. metto via li telefono, e mi siedo comoda sulla sedia, una mano mi si appoggia sulle mie che sono appoggiate sul banco, e mi fanno sussultare, ricordandomi che non sono sola in quella stanza...
 
"allora??" dice il riccio, io cerco di prendere sempre più tempo, non ne ho mai parlato ad alta voce di quel periodo della mia vita, e non so se ce la faccio, appena il pensiero mi fa salire le lacrime agli occhi
 
"a-allora cosa??" chiedo io facendo finta di non capire, quando è da quando ha visto le cicatrici sul mio fianco che penso a cosa dire, ma la mia mente sembra vuota, nella mia mente ci sono le immagini solo di quel giorno..
 
"dai Diamond non fare finta di non capire, che so che non me lo vuoi dire, lo leggo nei tuoi occhi, ma di me ti puoi fidare, poi abbiamo due ora da passare qui dentro, e lo verrò a scoprire comunque, poi, come ho già detto, di me ti puoi fidare, e stanne certa, sono un ottimo ascolatatore (?) e non mi permetterei mai di dire qualcosa che mi confidi a qualcun'altro" dice, alzandomi il mento, costringendomi a guardare i suoi occhi, più profondi, che mi spingono a fidarmi di lui, e mi sento pronta a raccontargli una parte importante di me, e finalmente confidarmi con qualcuno...
 
prendo un profondo respiro, e lo rilascio, abbasso lo sguardo sulle mie mani, non riuscirei a parlare guardandolo in faccia, e inizio a raccontare...
 
" tre anni fa, quando vivevo ancora a manhattan con mia madre, mio padre e mio ... fratello, uscivo con josh, era il mio primo ragazzo, e io ero innamorata di lui, e mi fidavo cecamente. Josh era più grande di me di due anni, e lui da me voleva solo una cosa, ma io lo amavo, e non ascoltavo quello che mi diceva mio fratello, loro non erano mai andati d'accordo, solo dopo qualche giorno mi resi conto che avrei dovuto ascoltare mio fratello, ma era troppo tardi..." le lacrime scorrevando ininterrotte sul mio viso, e subito dopo dei singhiozzi interruppero il mio discorso, harry mi prende la mano e mi fa alzare dalla mia sedia e mi fa sedere sulle sue gambe, e mi abbraccia da dietro, stringendomi forte a se, facendomi capire che lui per me, c'è, e io riprendo il mio 'racconto'....  "una sera eravamo usciti, io e josh, e mio fratello con la mia migliore amica, che si frequentavano da un po', andammo in una discoteca, e josh bevve un po' troppo, e ha iniziato a stuzzicarmi, dopo un po' mi trascini fuori, e mio fratello ci vide, ma josh, anche se io mi dimenavo, era più forte di me, e mi trascinò nella sua macchina, e mi portò in un magazzino abbandonato, la cosa che mi fece capire che aveva programmato ciò da molto tempo, fu il letto che c'era in una stanza del magazzino, lui mi legò al letto con delle corde, e poi con un coltello iniziò a strapparmi via i vestiti, quando mi lasciò solo in intimo, iniziò a passare la lama del coltello sul mio corpo, io continuavo a implorarlo di non farmi del male, ma lui mi tirò uno schiaffo, e quella fu la cosa più lieve che fece, poi mi fece questo taglio-"gli indicai la cicatrice più lunga sul mio fianco "- e quando mi levò pure gli ultimi vestiti che avevo in dosso, credetti che quello che stava per succedere non si poteva evitare, ma la porta si spalancò, e apparve mio fratello, che corse verso di noi, e iniziarono a picchiarsi, per un attimo ebbe la meglio mio fratello, ma poi... josh estrasse una p-pistola, e gli sparò, e appena josh si rimise in piedi arrivarono i poliziotti, che lo arrestarono, e l'ambulanza, che portò via mio fratello, coperto da un telo nero" dicci, e scoppia a piangere, harry mi fece girare e mi abbracciò, io mi rifugiai tra le sue bracci, che in quel momento erano come un calmante.
mi sfogo tra le sue braccia, verso tutte le lacrime che ho trattenuto in tutto questo tempo, e dopo un po' di mi calmo, faccio un respiro profondo, e mi stacco dalle sue braccia, poi continuo il mio racconto...
 
"dopo quell'episodio, mio padre cadde in depressione, tornava sempre a casa ubriaco, e si sfogava sulla mamma, lei non ha resistito, è ha chiesto il divorzio e si è trasferita quà, io rimasi con mio padre, per continuare la scuola, e perchè mamma quando si è trasferita non riusciva a provvedere a me. da quando mio fratello è morto mio padre mi ha rinnegata, e non mi considerava più sua figlia, non mi parlava, mi allontanava sempre di più, mi faceva fare sport, e altre cose, per tenermi più tempo possibile lontano da casa, e mi dava tutto quello che volevo.
da allora la mia migliore amica mi ha dato che era colpa mia se mio fratello era morto, e non mi ha più parlato, dopo un po' io mi sono convinta di questo, e ho vissuto isolata, non avevo amici, non avevo nessuno, e quando mia madre ha chiamato per dirmi che ha il cancro non ho esitato un'attimo a trasferirmi, quindi eccomi quà.
quando è successa la cosa con luke ho avuto paura che si ripetesse tutto." dico, e mi guardo le mani, e abbasso lo sguardo su di esse, e non lo guado negli occhi fino a quando non mi costinge lui a farlo.
 
"ascolta, tu non devi pensare che sia colpa tua, perchè non lo è, tu non potevi saperlo, e pensala così, sarà un esempio un po' egoista, ma te lo faccio lo stesso, se non fosse successo tutto quello che è successo non avresti conosciuto me" dice e sorride per rassicurarmi, io faccio un sorriso sforzandomi
 
"se devo essere sincera avrei preferito che non fosse successo niente di tutto ciò" dico, e abbasso di nuovo  lo sguardo, e harry continua con le sue domande, e speravo che avesse smesso...
 
" e le altre cicatrici??" chiede, io sempre tenendo lo sguardo sulle mie mani gli rispondo..
 
"quelle le ho fatte io, quando sono rimasta sola, soffrivo emotivamente, e quella era la mia unica soluzione, non mangiavo, e ho iniziato a tagliarmi, fino a quando una volta a scuola non sono svenuta, da allora mio padre ha iniziato a pagare una donna per stare con me e per controllarmi, lui mi ha sempre parlato attraverso lei, non mi ha mai rivolto parola dalla sua morte" Harry, mi prende le mani, e le stringe nelle sue
 
"non è colpa tua, e non lo devi pensare, non ti permettere mai più di fare una cosa simile, piuttosto di soffrirne anche fisicamente sfogati si qualcuno, o qualcosa, come faccio io quando sono arrabbiato, o frustrato" io lo guardo interrogatia "dopo ti porto in un posto, così capisci, ma ti prego, non farti del male, non sopporterei di perdere una persona a qui mi sono affezionato" dice, io lo abbraccio, e lui ricambia la stretta...
 
"ho smesso, ho buttato via quelle lamette, e ora sono libera, ma ti prego, ora basta parlare del mio passato, e aiutami a trovare una scusa da rifilare a mia madre sulla punizione" dico, e lui scoppia a ridere, io gli do uno schiaffo scherzoso sulla spalla "non stò scherzando, sono serissima io" dico e metto su un finto broncio...
 
"perché devi inventare una scusa, dille la verità, io dico sempre la verità" dice
 
"e se tua madre te lo chiede tu gli dici che mi stavi facendo un succhiotto nel corridoio della palestra??" gli chiedo io curiosa di sentire la risposta...
 
"si, le dico che non sono riuscito a resisterti,e tu non mi hai respinto" dice e mi guarda in modo orgoglioso
 
"io ho cercato di respingerti, ma non è colpa mia se tu sei più forte di me" dico facendo un finto broncio
 
"comunque sia io non racconto bugie, e non lo fai nemmeno tu, e ora andiamo, che è suonata la campana" dice, e ci alziamo, e ci dirigiamo verso la sua macchina, entriamo e ci dirigiamo non so dove...

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------mi scuso per il ritardo, e per gli errori di ortografia, spero che vi piaccia, e mi piacerebbe sapere cosa ne pensate, se vi va lasciate quelche commento, grazie a tutti qoloro che stanno leggento, alla prossima, un bacio :*

 
MI LASCIATE ALMENO 2 RECENSIONI??? NON CHIEDO TANTO :(
  
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