Crossover
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Autore: Suikotsu    19/08/2008    3 recensioni
Un malvagio negromante cerca di impossessarsi degli artefatti più potenti del creato per realizzare i suoi diabolici scopi: quattro eroi, riuniti dalla volontà degli dei, uniranno le loro forze per sconfiggere lui ed i suoi spietati generali. Mentre la guerra infuria, un potentissimo elfo corrotto, seguendo la volontà del suo dio, ha liberato un terrificante esercito di demoni, per poi stringere un'alleanza con gli elfi oscuri.
Questa è la mia prima fic: all’inizio sembrerà un po’ banale, ma ci saranno numerosi personaggi e alcuni colpi di scena; consigliata a chiunque piacciano le storie ricche di combattimenti. Se vi ho incuriosito leggete, e lasciate un commentino!(ma non siate troppo severi)
Ho messo “non per stomaci delicati” perché le scene di combattimento spesso sono violente.
Importante: se dovessi commettere dei plagi fatemelo sapere. Grazie!
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anime/Manga, Libri, Videogiochi
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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CAPITOLO 25: I GUARDIANI DELLA FORESTA

Rieccomi qui con il capitolo successivo. Un ringraziamento a coloro che leggono e che non commentano, ed uno speciale a chi recensisce, ovvero:

XIllidan: Sì, gli dei gli ho messi molto simili a quelli greci, anzi quelli nordici, dato che possono morire.



N.B. I due cavalieri in origine non erano un granché: ho deciso di potenziarli ed insegnarli nuovi colpi.




Durante il loro viaggio, gli eroi non poterono fare a meno di parlare di ciò che era accaduto due giorni prima.
"...e gli abbiamo battuti tutti, dal primo all'ultimo!" - disse Illius.
"E che c'è di strano? Erano debolissimi!"
"Sì Zhai, ma...avremmo dovuto crollare sfiniti ben prima...eppure abbiamo lottato con una furia immensa. Io comincio proprio a pensare che questo viaggio sia davvero utile per migliorarsi."
"E non abbiamo nemmeno riportato delle ferite gravi. Ne siamo usciti fin troppo bene." - si unì Drizzt.
Il mago assunse un'aria pensierosa.
"L'unica cosa che ancora non capisco è chi può averli inviati. Forse..."
"Cosa?"
"No no, niente."
"Rilassati un attimo, Illius! Guarda: è una bellissima giornata, e nessuno sembra volerci infastidire! Credo proprio che finalmente ce ne potremo stare un po' tranquilli!" - disse Rannek ridendo.
Dall'alto di una piccola rupe, Geki e Black stavano osservando i guerrieri.
"Eccoli!" - disse il più piccolo - "Col mio fiuto li abbiamo trovati subito!"
"Veramente prima mi hai condotto da un minotauro..."
Il cavaliere tolse un piccolo pezzo d'osso incastrato tra i denti.
"Che ci posso fare? L'istinto di predatore ha preso il sopravvento!"
"Tutte scuse! Comunque, tra poco attaccheremo. È tutto pronto?" - chiese il più grosso.
"Certo! Gli warg attaccheranno a terra, mentre i bugbear scoccheranno le frecce!"
"Perfetto! Ora!"
Venti mostri si appostarono e altrettante frecce partirono.
Il fruscio si diffuse nell'aria.
"Cosa..." - dissero gli elfi voltandosi.
Illius alzò la mano e fermò i dardi, che caddero a terra.
"Alle armi!"
Le rocce più in alto si frantumarono, scatenando una piccola frana.
"Teletrasporto!"
I guerrieri furono avvolti da una sfera bianca, poi scomparvero, ricomparendo una cinquantina di metri più avanti, al sicuro.
"Cosa diavolo è successo?" - chiese Rannek sguainando la spada.
Dal polverone fuoriuscirono delle risate, seguite da due uomini, accompagnati dai bugbears.
I guerrieri sorrisero.
"Preparatevi a morire!"
Tutti si voltarono verso lo spadaccino.
"Che c'è? Credete che sia colpa mia?"
"Sì!!!"
"Non è vero! Ma voi chi diavolo siete?" 
I due si guardarono.
"Io sono Geki l'Orso!"
"E io Black il Lupo!"
La mezza drow fece roteare i pugnali.
"Noi siamo in quattro!"
"Va benissimo! Io contro di te" - cominciò Black - "Geki contro il drow, e i bugbears contro il mago."
"E io?"
"Ha, per te ho portato qualche amichetto..."
Dalle spalle dei combattenti vennero degli ululati. Poi sopraggiunsero una ventina di warg, lupi grossi come cavalli, con le zampe anteriori forti e robuste e quelle posteriori molto più piccole.
"Sparpagliamoci!"
I lupi attaccarono Rannek, che fece una scivolata in avanti uccidendone uno con la spada; i bugbears circondarono Illius e alzarono le asce. Lo stregone sorrise.
"Saetta d'argento!"
Il colpo annientò immediatamente tre avversari, mentre gli altri dovettero scansarsi.
"Ehi voi!" - gridò Zhai prima di affrontare l'avversario - "Se finite prima di noi, non aiutateci! Altrimenti non c'è gusto!"
Black sorrise.
"Mi sottovaluti, piccoletta!"
L'elfa non gradì il commento e si lanciò sul cavaliere: i suoi pugnali si mossero rapidi come il vento, tagliando l'aria, ma l'uomo li evitava facilmente.
"Tu ti batterai con me!"-  disse Geki facendo schioccare le nocche.
Drizzt fissò qualche istante il suo possente avversario.
"Ehi, ma tu...tu sei disarmato."
Geki fece scontrare i pugni.
"Le mie braccia sono le mie armi! Ho la forza di stritolare un bugbear!"
Il drow rinfoderò le spade.
"Non voglio combattere con le spade contro un avversario disarmato."
"E allora ti batti a mani nude?"
Drizzt si mise in posizione.
"Fatti sotto!"
"Coraggioso...o stupido?"
Con un pugno il cavaliere lanciò via il drow.
"Principiante!"
Il guerriero prese Drizzt per il collo e lo sollevò di peso.
"Senti l'aria che ti manca? Voglio proprio vedere quanto resisti!"
L'elfo dette dei colpi alle braccia, inutilmente, poi dei calci in faccia al cavaliere, senza grande risultato.
"Piccolo drow, non sei alla mia altezza!"
Drizzt cercò di allentare la presa.
"È inutile. Sarai anche forte, ma non puoi contrastarmi. Io con queste braccia ho stritolato bugbaears con facilità!"
L'elfo oscuro cominciò a sentirsi debole: l'aria mancava, e le forze lo stavano abbandonando.
"No...non posso arrendermi...per i miei compagni...per la mia gente...devo vincere!!!"
L'elfo afferrò di nuovo le braccia.
"Ma che credi di fare? Hu?"
Il ghiaccio cominciò ad avvolgerle.
"Le nostre armature non gelano facilmente! Vero Black?"
"Certo."
"Taci e affrontami! Ed io userò le armi!"
"Non ci sono problemi, ragazzina."
Infuriata, l'elfa lo attaccò.
"Ululato mortale!"
Il cavaliere sferrò un pugno devastante, che colpì in pieno la ragazza mandandola contro un albero.
"Zhai!" - la chiamarono i suoi amici, troppo impegnati a combattere per poterla aiutare.
La ragazza ansimò e sputò sangue. Quel pugno era stato davvero micidiale.
Intanto Drizzt stava ancora tentando di allentare la presa, mettendoci sempre più forza.
"Sei patetico! Non puoi fare nulla per..cosa?"
Benché protette dalla corazza le braccia cominciarono ad intorpidirsi, costringendo Geki ad allentare la presa.
Con un movimento improvviso l'elfo si liberò e dette un doppio calcio al colosso.
L'uomo, colto alla sprovvista, venne sbattuto a terra.
"Come hai fatto!?"
"Anf, anf...non sottovalutare la forza di Drizzt Du'Orden!"
Il cavaliere guardò le braccia avvolte dal ghiaccio: poi tese i muscoli, si concentrò e lo frantumò senza neanche toccarlo.
"La pagherai!"
I due ingaggiarono un corpo a corpo: Drizzt era più veloce dell'avversario e lo colpì più volte.
"La situazione si è capovolta, he?" - gli chiese sollevandolo - "Ed ora vai!"
Detto questo lo mandò contro una roccia.
"Ha! Il tuo amico tiene testa a Geki. E tu, ragazzina?"
"Non chiamarmi ragazzina!"
La ragazza attaccò Black con i pugnali, costringendolo ad indietreggiare.
Il cavaliere le afferrò un braccio.
"Sei veloce, ma vedo che ti lasci dominare dalle emozioni."
"A te che importa?"
Tentò un calcio, ma venne parato.
Drizzt dette due pugni in faccia all'avversario, stordendolo.
"Alzati!"
L'uomo grugnì e si rialzò.
"Tutto qui?"
"Cosa?"
Deciso a sconfiggere il rivale, il drow dette un calcio rotante, ma Geki gli afferrò il piede con una mano.
L'uomo sorrise, poi lanciò via l'eflo, che atterrò sulle mani e si rialzò con una capriola.
"Allora prendi questo! Schegge di ghiaccio!"
Il cavaliere dell'orso frantumò il ghiaccio con pochi pugni, poi raggiunse Drizzt.
"Zampata dell'orso!"
Il colpo mozzò il fiato del drow, sbattendolo nella polvere.
Drizzt ansimò: sentì che il possente rivale si stava avvicinando.
"Stretta dell'orso!"
L'elfo lo schivò per un soffio, poi appoggiò le mani per terra, congelando il suolo; il ghiaccio avanzò finché non raggiunse i piedi di Geki, immobilizzandolo.
"Cosa?"
Il cavaliere cercò di liberarsi, ma il ghiaccio era resistente.
Drizzt fece schioccare le nocche e sorrise diabolico.
"Ora tocca a me!"
Rapido come un fulmine si avventò sul rivale: i suoi colpi erano rapidi e micidiali, e, dato che era immobilizzato al suolo, Geki non aveva la possibilità di muoversi come voleva.
"Ti avrò!" - gridò il cavaliere tentando di colpire l'elfo, ma questi si abbassò, evitando l'attacco, poi balzò in aria, dando un pugno sul mento al nemico, facendogli volare via l'elmo.
Black usò il suo pugno per colpire Zhai, ma lei lo evitò e divenne invisibile.
"Dov'è finita?" - si chiese il guerriero.
Un fruscio alle sue spalle: l'attacco era iniziato.
L'elfa stava mirando ai punti non protetti dall'armatura, ma il cavaliere era veloce e il suo udito era ancora più sviluppato come quello di un lupo, permettendogli di percepire anche il più piccolo fruscio.
La ragazza si inginocchiò, piroettò su sé stessa e cercò di colpire il rivale alle caviglie, ma questi la evitò con un salto.
"Ora!"
Mentre Black era a mezz'aria, Zhai lo attaccò con i pugnali.
Le lame furono evitate per un soffio.
"Sai graffiare...ma ora ti faccio vedere come si fa!"
Il cavaliere chiuse gli occhi, incrociò le braccia e cominciò a stringere i pugni. Le dita scricchiolarono.
Gli occhi si aprirono.
"Artigli sovrani!"
Utilizzando le proprie mani come zampe cercò di colpire la ragazza, che saltò all'indietro.
"Ha! Mi hai mancata!"
In quel momento sul viso della ragazza comparvero dei graffi: il sangue cominciò a scivolarle sul viso.
"Non hai capito come ho fatto? Ti faccio rivedere!"
Black partì di nuovo all'attacco: questa volta Zhai riuscì a schivarlo, e il colpo provocò delle crepe nel terreno.
"Ha ha! Sei sorpresa?"
La ragazza fece roteare i pugnali.
"Combatti!"
"Ululato mortale!"
Il guerriero mirò alle mani della ragazza, facendole volare via i pugnali: l'elfa era disarmata.
I due si fissarono un istante.
"Luna crescente!" - gridarono in coro.
Le gambe si incrociarono con violenza.
I due furono messi a dura prova, ma l'impatto aveva indebolito la gamba di Zhai, non protetta da una solida armatura.
Il guerriero ebbe così la meglio e la ragazza cadde a terra.
"Muori!"
Il pugno fu evitato per un soffio e sfondò il suolo, intrappolando il cavaliere.
"Dannazione!"
L'elfa prese i coltelli da lancio.
"Ed ora muori!"
Le lame partirono, ma il guerriero, usando solo la mano sinistra, riuscì ad afferrale o a deviarle tutte; poi, con un grido, si liberò.
"Non ce la farai mai così, mocciosetta!"
"Zhai! Ti aiutiamo noi!" - gridò Illius folgorando l'ultimo bugbear.
"Ci sono anch'io!" - si unì Rannek dando un pugno micidiale ad uno warg, spaccandogli il cranio.
"No. Me la sto cavando benissimo. Lasciate questi due incapaci a me e al drow."
Detto questo aggredì il rivale, che indietreggiò con una serie di balzi all'indietro.
"Ma se sto vincendo!" - disse ridendo.
"Tu credi?"
Il cavaliere sentì un dolore all'altezza dello stomaco: abbassò lo sguardo e vide il vestito graffiato e il sangue scorrere.
"Co...cosa...mi hai colpito senza che me ne accorgessi?! Ha!"
Approfittando della sua distrazione, la ragazza gli corse incontro e gli ditte un calcio volante, atterrandolo.
"Allora bestione, ti arrendi?" - chiese Drizzt a Geki.
"Mai!"
Il cavaliere accumulò energia nelle gambe.
"Terremoto!"
Un'ondata di energia ruppe il ghiaccio e l'elfo fu afferrato.
"Ed ora come ti liberi, he?"
L'abbraccio mortale di Geki non lasciava scampo: le ossa del drow scricchiolarono mentre il fiato cominciava a mancargli.
"Le tue ultime parole?"
L'elfo non rispose, ma dette una poderosa testata al rivale, poi un pugno sul naso che mandò il guerriero a terra.
Geki si rialzò di nuovo e corse a riprendere l'elmo.
"I tuoi colpi mi scalfiscono appena!"
"E allora...schegge di ghiaccio!"
Questa volta i colpi furono più rapidi e letali, travolgendo così il cavaliere.
Intanto Zhai si stava muovendo rapida come Black: i due si sferravano calci e pugni, forti quanto rapidi; tuttavia il guerriero era in vantaggio, dato che l'elfa non aveva una corazza forte come la sua.
"Per te è finita!" - le disse dopo averla atterrata.
"Non credo proprio!"
La ragazza si rialzò dandogli un doppio calcio in faccia, e prima che si riprendesse recuperò i pugnali e li fece roteare, creando delle falci bianche splendenti.
"Lame di vento!"
Il cavaliere volò per aria, atterrando con non poche ferite.
Black e Geki si rialzarono e videro i quattro eroi che avanzavano minacciosi verso di loro.
"Buoni..."
"Calmi..."
I due furono spinti sul ciglio di un burrone.
Rannek e Illius si guardarono, poi si rivolsero ai loro compagni.
"Voi avete già fatto abbastanza. Ci concedete il colpo di grazia?"
"Per me..."
"Fate pure."
La mano sinistra del mago cominciò a brillare, poi creò una serie di raggi che si infusero nella spada del guerriero.
"HO NO!" - gridarono Black e Geki in coro.
La spada fu conficcata nel suolo: il terreno cominciò a tremare, e una crepa corse verso i due.
"Maledizioneeee!" - gridarono i due precipitando nel vuoto.
Per alcuni istanti l'unico rumore nell'aria furono le urla dei due. Poi più nulla.
"Finalmente ce ne siamo sbarazzati!" - disse Rannek rinfoderando l'arma.
Drizzt si sporse dalla rupe: non sentiva più le loro grida, e non intravedeva nemmeno i corpi, forse spariti tra la vegetazione sottostante.
"Lo spero, ma chi erano? Chi li ha mandati?"
"Non dobbiamo preoccuparcene!" - disse Zhai - "Dobbiamo raggiungere il monaco, ricordi?"
"Io controllerei che siano davvero morti, se non fosse per il fatto che perderemmo del tempo prezioso, quindi muoviamoci!"
"Giusto!"
I quattro presero le loro cavalcature e partirono, senza incontrare altri inconvenienti, a parte la pioggia.
"Speriamo che il tempo migliori!" - borbottò Illius, riparato, come i suoi compagni, in una caverna.
"Non puoi cambiare il tempo?" - gli chiese Rannek.
"Cosa? Per chi mi hai preso, per un dio? Muovere una simile massa d'aria equivale a spostare una montagna!"
"Almeno non ci manca da bere!" - disse il drow riempendo un otre.
"Sì, ma non è questo il problema ora."
"E cioè?"
"Tra poco...arriveremo nel cuore della foresta. Il luogo più pericoloso."
"Vuoi dire..."
"Sì. In quelle zone regna il Dio del Bosco. Dovremo stare all'erta. Quel demone ha una potenza enorme. Se non facciamo attenzione..."
"Io non mi tiro mai indietro da una sfida!" - disse Zhai - "Ma se sei così preoccupato, non potremmo aggirarlo?"
"Potremmo, ma il viaggio si prolungherebbe parecchio. Avremmo potuto aggirare l'intera foresta, ma avremmo impiegato delle settimane in più. E poi, se ci ferma la foresta, non potremo di certo resistere all'addestramento. Dobbiamo proseguire, e che gli dei ci assistano!"



Ce la faranno a fermare il demone?(che non è una gorgone, ma un parente).
  
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