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Autore: __avatar__    24/06/2014    2 recensioni
In questa storia i nostri cari Vendicatori più Loki sono umani e devo affrontare i casini, le difficoltà e tutte le cose pazze che la vita dell'università ti dona. Anche l'amore. Contiene Thorki, quindi se non gradite non passate
Genere: Comico, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Loki, Thor, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Di comune accordo, nei giorni seguenti, Thor e Loki si evitarono per non far insospettire Tony, già pronto a diventare lo Sherlock Holmes dei poveri. Un giorno Tony e Bruce  si ritrovarono in un locale, poco fuori l’università, per la cena e la partita di football alla televisione. Poco dopo li raggiunse anche Loki, con un sorriso sulle labbra.

“Dove sei stato?” chiese Tony, mentre l’amico si sedeva

“Ho trovato un lavoro! Rispose semplicemente l’altro, mentre guardava il menù

“E dove?”

“Ma sei diventato un poliziotto? Non te lo dico, così evito di fare figuracce.”

Tony voleva ribattere, ma in quel momento arrivò il cameriere per prendere le ordinazioni. La serata passò tranquilla, tra una risata e l’altra. Quando ad in certo punto, il cellulare di Loki prese a squillare insistentemente per avvisare dell’arrivo di un messaggio. Quello lo lesse, e gli si dipinse un sorrisino; ripose l’oggetto nella tasca dei pantaloni si alzò e salutò gli amici con una scusa.
Dopo una quindicina di minuti i due vennero raggiunti da Thor, che prese il posto di Loki.

“Ciao a tutti.” Si sedette e ordinò un dolce

“Ehi, ti sei perso Loki. È appena andato via” buttò li Tony, mangiucchiando distratto la fetta di torta che aveva nel piatto

“Sarebbe scappato comunque” replicò il biondo, addentando il suo dessert
Restarono al locale fino alla fine della partita, poi Tony e Thor salutarono Bruce dicendo che dovevano raggiungere subito i dormitori.

Maledetto coprifuoco. Camminarono parlando della partita appena vista, Tony non sapeva bene le regole, ma all’altro non importava.
Quando arrivarono nel cortile principale Tony si fermò e disse

“Allora hai risolto con Loki? O comunque gli hai chiesto perché si comporta così con te?”

“No, se vorrà me lo dirà lui.” Alzò le spalle Thor, cercando di essere disinvolto

“Se vuoi provo a chiederglielo”

“No, lascia stare. Non muoio se una persona mi evita.” Ridacchiò l’amico.
I due si salutarono, Thor aspettò che l’amico fosse lontano prima di dirigersi non verso la sua palazzina ma verso il cortile e sedersi su una panchina in attesa. Pochi minuti dopo venne raggiunto da Loki, che si sedette accanto a lui.

“ Tony continua  a fare domande.” parlò il biondo guardando l’altro

“Si lo so, ma non gliela darò vinta” ridacchiò il moro, avvicinandosi di più verso l’altro.
Restarono un po’ in silenzio, godendosi quella bellissima serata, adornata di pace e serenità quando Thor, un po’ titubante chiese

“So che potrà sembrare sdolcinata come cosa, ma ti ve se ci vediamo domani sera? Solo tu e io, lontani dal campus”

“Domani sera non posso. Ho un impegno.” Replicò vago il moro, sperando che l’altro non chiedesse altro, ma ovviamente non fu così

“Del tipo? Gruppo di studio?”
Non sapeva perché lo stava facendo, ma lo fece “No individuale. Devo studiare per algebra informatica. L’ultimo compito non è andato bene.”

“Allora non voglio essere la causa dei tuoi brutti voti. Sarà per un’altra volta.”

“Quando sai se hai passato le prove della confraternita?” Loki prese spunto per cambiare immediatamente discorso, non voleva altri interrogatori

“In questi giorni. Spero proprio di farcela”

 Così presero a parlare della confraternita, e di tutto quello che avrebbe portato una volta che il biondo ci fosse entrato. Persero la cognizione del tempo, e quando si accorsero dell’orario erano ormai le due di notte passate. Loki dovette fare quasi i salti mortali per non farsi beccare, ma il bacio di buonanotte ricevuto qualche minuto prima gli portò fortuna.

Come aveva predetto Thor, un paio di giorni dopo gli venne recapitata una lettera che gli diceva di presentarsi davanti all’ingresso della biblioteca il sabato sera alle nove. Solo lui e altri quattro ragazzi avevano ricevuto l’invito. Qui i quattro ricevettero le giacche con lo stemma della casa e ottennero a tutti gli effetti membri della confraternita.

“Dai voglio festeggiare. Prima di dover andare pianta stabile alla casa. Fino a domani sono libero di fare quello che voglio.” Thor era nella stanza di Loki e Tony, i due seduti sul letto del moro, liberi della presenza dell’amico.

“Non posso. Ho troppo da studiare. E poi non capisco, entri in una confraternita non stai andando in carcere. Perché non puoi fare quello che vuoi?”

“Hanno anche loro delle regole. Soprattutto per i neo iniziati. Dai almeno per sta sera non studiare” il biondo gli si avvicinò e prese a baciarlo sul collo

“Th-Thor. Smettila.” Loki si allontanò, si sentiva troppo in colpa per avergli mentito. Ma se gli avesse detto la verità sarebbe stato peggio

“Non ti capisco. Sono gli ultimi giorno che possiamo fare come ci pare. E te fai così”

“Possiamo sempre vederci di nascosto. Fa molto più intrigante” gli disse il moro sorridendo malizioso.

“Eh va bene. Lo studio prima di tutto, almeno per te” concluse il biondo, riprendendosi il moro e lasciandogli un bacio leggero sulle labbra.

“Allora, signor confraternita. Dove si va a festeggiare?” Tony e Thor erano nel cortile che aspettavano Bruce per andare a festeggiare il biondo

“Mah non saprei. Qualcosa di tranquillo. Niente di che”

“Bruce, finalmente. Come mai ci hai messo così tanto?” Tony si rivolse all’amico che li raggiunse senza fiato

“Scusate, ma ho incontrato Stain e mi ha detto che il compito di algebra non è andato bene.”

“Si lasciamo stare. Anche a me è andato male. Non capisco come faccia Loki” Tony prese a lamentarsi mentre si incamminavano verso il cancello

“Perché, cosa fa Loki?” Thor non voleva sembrare troppo curioso, ma quella frase gli accese un campanello dall’allarme

“E’ uno dei pochi che riesce a stare al passo con quella materia. Stain lo adora.” Continuò Tony.

Thor non riuscì a dire niente, era come se qualcuno le avesse schiaffeggiato. Perché Loki doveva dirgli una bugia? Finalmente era riuscito a farsi accettare, stava bene insieme. Certo all’oscuro di tutti, ma col tempo avrebbero detto tutto.
Si riscosse quando Tony lo chiamò per un paio di volte, chiedendogli dove volesse andare. Il biondo optò per il pub li vicino. Doveva scoprire perché si era meritato quelle bugie.




Angolo autrice
Ebbene, eccomi qui. Questo è solo un capitolo di transizione. Non sono riuscita a scrivere altro perché il mio cervello è fuso per gli esami di maturità. Sono riuscita a scrivere perché ho la pausa pre orali.
Spero vi piaccia comunque :)
Buona lettura
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