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Autore: LauraPalmerBastille    26/06/2014    14 recensioni
“Dei Percy,sei così ottuso.”-dice,mentre il suo sguardo si perde negli occhi color verde mare del più grande.
“Non capisco Nico,cosa intendi?”-risponde,e sembra quasi che un piccolo sorriso di sfida sia comparso sulle sue labbra.
“Questo.”-si affretta a dire,prima di poggiare la sua bocca su quella di Percy.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jason Grace, Nico di Angelo, Percy Jackson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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I had a crush on Percy.

Pernico/Percico?

Percy si sveglia,e si stropiccia gli occhi.
Non riconosce la stanza in cui si sveglia. È scura e buia,ma quando dei capelli neri gli solleticano il naso,tutti i ricordi gli balzano alla mente.
La litigata,le urla,il bacio.
Si,Percy ricorda di aver baciato Nico,e di sua spontanea volontà. E avrebbe voluto farlo di nuovo se solo il suo cuore non avesse minacciato di uscire fuori dal suo petto.
Ricorda di aver toccato le labbra del più piccolo con le sue,e poi erano rimasti a fissarsi negli occhi per un tempo indeterminato.
Secondi,minuti,ore.
Si erano studiati con un sorriso dolce sulle labbra.
Alla fine Percy si era steso affianco al corpo di Nico,e lo aveva abbracciato stretto. E si erano addormentati in quella posizione,chiusi in quel dolce
abbraccio.

Ora Nico gli da le spalle,e Percy non può che sorridere. Sembra così piccolo,così bambino. Invece dentro di sé ha una forza pari ad un uragano.
Vorrebbe lasciarlo dormire e continuare ad osservarlo,ma sa che non può. Quindi poggia delicatamente una mano sul suo fianco,e lo scuote leggermente.
“Nico,svegliati.”-sussurra nel suo orecchio.
Il più piccolo apre poco gli occhi,borbotta qualcosa di incomprensibile-che Percy interpreta come un “ancora cinque minuti”-e poi si rimette a dormire.
“Nico! Svegliati!”-ripete con tono più deciso.
Il più piccolo sente le mani del moro sul suo fianco,e apre gli occhi immediatamente quando le immagini della sera prima si affollano nella sua mente.
“Percy..”-borbotta,arrossendo-”Buongiorno.”
Il più grande lo osserva,con il volto disteso in un sorriso divertito.
“Buongiorno. Sai per caso che ore sono?”
Nico si stropiccia gli occhi,si allunga sul suo comodino afferrando il cellulare.
“Sono le undici e mezza.”-bofonchia,ributtandosi sul letto-”Avete tutti la snervante abitudine di svegliarmi troppo presto a quanto vedo. Ancora cinque minuti.”
Percy avvicina le sue labbra all'orecchio del più piccolo. Sente il corpo di Nico irrigidirsi subito,ed un sorriso divertito si spalanca sulle sue labbra.
“Andiamo,è ora di alzarsi..”-sussurra,dritto nel suo orecchio.
È strano. Si sente così maledettamente al sicuro vicino a Nico. Così a suo agio.
Sente di poter dire tutto,di poter osare.
Il più giovane alza lo sguardo,incontrando quello divertito di Percy. Sbuffa rumorosamente,dandogli di nuovo le spalle.
“Ho detto cinque minuti,Jackson.”-ripete,con voce scocciata,ma ancora rosso in volto.
Percy ride rumorosamente.
“Come vuoi tu capo.”
Si alza dal letto,e si dirige in cucina. Vede i due bicchieri della sera precedente nel salotto,e i ricordi iniziano a riempirgli la mente.
Conosce Nico da tanti anni,eppure il solo pensiero che lui potesse diventare qualcosa di più non lo aveva mai nemmeno sfiorato. Troppo impegnato nella sua vita amorosa con Annabeth.
Ma ora che la storia con la ragazza sta per arrivare al capolinea,si accorge tutto d'un tratto di provare emozioni mai provate prima.
Il ricordo delle labbra di Nico sulle sue,in quella sporca macchina alla festa,lo imbarazzano. Ricorda perfettamente il battito del suo cuore accelerato al massimo,lo stomaco in subbuglio e la testa troppo pesante.
Emozioni che aveva provato solo con Annabeth.
Ricorda il suo stupore,nell'aver constatato che,si,quel bacio gli era piaciuto. E poi i rimorsi,i dubbi,la confusione. Per quanto il pensare a quel bacio lo emozionasse,non si sentiva pronto a lasciare Annabeth per un semplice gesto come quello.
E aveva preso la sua decisione,avrebbe continuato normalmente,ignorando quelle strane sensazioni.
Ma poi due grandi occhi scuri lo avevano fissato,due sottili labbra rosse gli avevano sorriso,e tutto era crollato.
E Percy non si pente di tutto ciò che è successo,no. Lo rifarebbe ancora e ancora,se potesse tornare indietro. Lo rifarebbe senza il minimo dubbio.
Ma non è quello che è successo a spaventarlo,bensì quello che accadrà.
Come la prenderà Annabeth? E soprattutto,come glielo dirà?
“A cosa pensi?”-gli chiede una voce bassa,facendolo sussultare.
Nico è dietro di lui,con il naso dentro il frigo alla ricerca di qualcosa.
“Nico! Non avevi detto altri cinque minuti?”
“Non sono riuscito a riprendere sonno.”-conclude,tirando fuori un contenitore di latte e richiudendo il frigo. Punta il suo sguardo in quello del più grande,arrossendo immediatamente.
“Latte?”-chiede,afferrando una sedia.
Percy annuisce,e osserva Nico salire sulla sedia per riuscire a prendere la confezione di cereali sullo scaffale in alto.
Un sorriso tenero si diffonde sul suo viso.
“Lascia stare,faccio io.”-dice,avvicinandosi al corpo del più piccolo e afferrando la scatola nello stesso momento del moro.
Le loro mani si sfiorano,e Nico arrossisce immediatamente,abbassando lo sguardo. Percy si morde il labbro inferiore,dando le spalle all'altro. Posa la scatola sul tavolino e cerca di placare il battito diventato frenetico.
Deve darsi una regolata.
Versa i cereali dentro la tazza,e mangia in silenzio. Ogni tanto butta un'occhiata al più piccolo,troppo impegnato a mangiare i suoi cereali per incrociare il suo sguardo.
“Io..”-borbotta Nico,sciogliendo il silenzio che li ha avvolti.
“Tu?”
“Io.. Ecco..”
Sente le guance scottargli,per l'imbarazzo. Non sa nemmeno lui cosa vuole dire,voleva solo eliminare il silenzio,dicenso qualcosa. Qualsiasi cosa.
Cercare di far sentire Percy a suo agio.
“Io.. Sono felice.”-conclude,abbassando lo sguardo sui suoi cereali.
Il più grande lo fissa,rivolgendogli uno dei suoi soliti sorrisi smaglianti. Con fare incerto avvicina una mano a quella del più piccolo,stringendogliela. Nico sussulta,e il suo sguardo guizza su quel piccolo contatto. Poi lo rivolge al più grande,e alla vista del suo sorriso,sorride anche lui.
“Sembrerà strano”-dice Percy,perdendosi in quegli occhi scuri,tanto macabri quanto caldi-”ma lo sono anche io.”

**
“Sei forse impazzito!?”-gli urla nell'orecchio un'arrabbiata Annabeth,insieme all'occhiata minacciosa di sua madre. 
“Uscire di casa senza avvertire nessuno,non tornare! Sei scomparso!”-lo sgrida ancora,puntandogli l'indice sul naso.
“Ci hai fatto preoccupare!”
Percy è stanco di essere trattato come un bambino. Sospira rumorosamente,stropicciandosi gli occhi.
“Sono rimasto a dormire da Nico..”-bofonchia,con tono stanco.
“Cosa!?”-sputa Annabeth,con le sopracciglia aggrottate-”Da quel ragazzino?”
Il moro gli lancia un'occhiata infastidita,pronto a rispondere a tono.
“Una chiamata Percy,o un messaggio!”
Sally ha decisamente un tono più dolce e deluso,che arrabbiato come quello dello ragazza.
“Scusami Mamma. Non ci ho pensato,non accadrà più.”
Usa il tono più soave e pentito che riesce a trovare,abbassando perfino il capo in segno di pentimento.
“Va bene,ma la prossima volta non la passerai così liscia.”-lo ammonisce la madre,con un sorriso quasi divertito sulle labbra.
“Oh! Con me non la passerai liscia nemmeno adesso!”-urla ancora Annabeth.
Percy gli lancia un'occhiata stufa,incamminandosi verso la stanza.
“Possibile che tu debba rendere sempre tutto così tragico,Annabeth?”
Entra nella sua stanza,seguito dalla ragazza che si richiude la porta dietro. La bionda lo fulmina con lo sguardo.
"
Tragico? Dei,Percy! È la seconda volta di fila che scompari! Come posso non essere tragica!?”
Il moro scrolla le spalle,togliendosi la maglia e afferrandone un'altra nell'armadio. Annabeth rimane impassibile,troppo impegnata nel suo monologo.
Non è più la sua ragazza ormai,è sua madre. Anzi! Almeno sua madre ha il buon senso di capire quando la questione va chiusa. E questo lo infastidisce. Molto,troppo. Ma rimane in silenzio,perchè non vuole litigare.
“Annabeth,calmati,davvero. Ero da Nico e sto bene.”
La bionda lo fissa con le sopracciglia aggrottate.
“E dimmi,perchè proprio da Nico?”-chiede con tono duro.
Percy si irrigidisce,sgranando gli occhi. È una stupida domanda,dovrebbe rispondere normalmente. Ma alla luce dei fatti accaduti sembra così inquisitoria.
“Io.. Perchè era molto che non ci vedevamo e.. e basta--”
“Quello che voglio dire”-lo interrompe-”è che quel ragazzino è immancabilmente cotto di te,Percy. Quindi fai attenzione a non illuderlo.”
Il moro sembra smettere di respirare. Ringrazia gli Dei di essere di spalle alla ragazza.
“Ah.. e come lo sai?”-chiede,con voce bassa,rigirandosi la maglia tra le mani. Il suo cuore sembra essersi fermato.
“Avevo già qualche dubbio,ma dopo quello che è successo alla festa ne sono del tutto sicura.”
“Sei sempre troppo perspicace.”-risponde,a denti stretti.
Annabeth sospira,poi poggia le sue mani sulla schiena del moro.
“Sono solo preoccupata per te,Testa d'alghe.”-sussurra,poggiando la testa su quelle spalle forti. E Percy si sente in colpa. Quello che sta facendo è meschino,ma cosa bisogna fare quando il proprio cuore è diviso in due?
Quindi,l'unica cosa che riesce a fare è voltarsi e fissare la ragazza negli occhi,prima di stringerla in un forte abbraccio.
E quando le labbra di Annabeth si poggiano sulle sue,lui non può non tirarsi indietro.

**

Nico sente qualcosa muoversi dentro il suo stomaco.
Deve essere la felicità,si dice. Oppure le cosiddette “farfalle nello stomaco” di cui tutti parlano. Non sa cosa sia,ma sa solo che questa sensazione gli piace.
Si è toccato le labbra talmente tante volte che ormai gli sembrano quasi insensibili. Le sue labbra hanno toccato quelle di Percy!
E non è stato lui a fare il primo passo!
Sembra un sogno.
Ma come Nico ben sa,i sogni sono destinati a finire per lasciare spazio agli incubi. Ma ora non gli interessa. Sta vivendo il suo sogno,e nulla potrà andargli storto.
O almeno lo spera.
Il telefono gli vibra nella tasca. Risponde senza sapere chi sia,con uno strano sorriso sulle labbra.
“Pronto?”
“Hei,piccoletto! Ti sento meglio!”-gli risponde dall'altro capo Jason,con voce gioiosa.
Nico sorride ancora di più involontariamente. Di nuovo quella sensazione alla bocca dello stomaco. Gli piace. Si,gli piace.
“Si,va meglio.”
“Accidenti! È successo qualcosa di bello?”
“Si,dire di si.”-dice,sentendosi come una bambina alla sua prima cotta.
Effettivamente,Percy è la sua prima cotta. Prima ed unica.
“Percy?”
“Si.”
“Dei,Nico. Devo sapere tutto! A cena da me stasera?”
“Otto?”
“Facciamo alle sette,che dopo dovrebbe venire qui da me Piper!”-risponde,con voce un po' più bassa.
“Facciamo conquiste,Grace?”
“Speriamo”-dice,ridendo.
“Quanto sei idiota. A dopo.”-conclude,prima di riattaccare. E un altro sorriso si spalanca sul suo volto. Sta andando tutto bene. Tutto troppo bene.
E Nico non ci è abituato,assolutamente.
Forse quello che sente alla bocca dello stomaco è solo ansia. Preoccupazione per quello che dovrà succedere. Decide di non dargli peso.
Questo è il suo sogno,e nulla potrà rovinarglielo.
O almeno crede.

**

L'appartamento di Jason è decisamente più piccolo del suo,ma gli è sempre piaciuto. Lo trova accogliente e caldo.
“Hei”-saluta,entrando dentro la stanza.
“Nico!” Jason gli sorride scompigliandogli i capelli con la sua grande mano.
“Sei in ritardo.”-puntualizza,facendogli l'occhiolino.
“A quanto pare gli autobus hanno deciso di giocare a nascondino con me.”
“Te la sei fatta a piedi?”
Il moro annuisce,sedendosi sul divano.
“Se me lo dicevi ti sarei passato a prendere io! Il tuo appartamento è lontanissimo da casa mia!”
“Un po' di moto non fa mai male,Grace.”-lo zittisce,prendendo un pezzo della pizza rimasta. Jason gli si siede vicino,continuando a mangiare il suo pezzo di pizza.
“Okay,riassumi. Piper tra poco è qui.”
Nico riflette per qualche attimo sulle parole da usare.
“Mi ha baciato.”-riassume alla fine.
Jason rimane per qualche secondo in silenzio a fissarlo,poi esplode.
“Lui cosa!? Ma quando!? Dove!? Come!? Era cosciente? Insomma.. sapeva cosa stava facendo e--”
“Certo che lo sapeva.”-risponde piccato Nico,scoccandogli un'occhiata infastidita.
“Dopo che te ne sei andato te lui è venuto a casa mia e.. è successo.”
“Ma non capisco,perchè aveva reagito così male quando lo hai baciato allora?”
Il più piccolo scrolla le spalle,mangiando l'ultimo pezzo della sua fetta di pizza.
“Sicuramente non si aspettava che il mio bacio gli piacesse.”
Nico si ritrova a sorridere,e le guance gli scottano. Non pensava avrebbe mai parlato di una cosa simile con Jason,perchè non pensava sarebbe mai accaduta. E invece è successo. E lui ancora non ci crede.
“Accidenti!”-sbotta il biondo,facendo sussultare l'altro.
“Cosa succede?”
Jason gli porge il telefono che ha in mano e:”Leggi!”-quasi urla. Nico posa gli occhi sul piccolo schermo.

Hei Jason,visto che mi hai detto che c'è anche il tuo amico da te,posso portare con me un'amica?
Piper xx

“Quale è il problema?” Il biondo sbuffa rumorosamente,afferrando l'ennesimo pezzo di pizza.
“Quale è il problema!? Dovevo passare una serata solo con lei,avevo programmato ogni cosa!”-esclama,nascondendo il viso tra le mani.
Nico reprime una risata. Poggia una mano sulla sua spalla,dandogli una lieve carezza.
“Penso che tu possa conquistarla anche se non è sola.. io.. io posso provare ad intrattenere l'amica!”-borbotta,alzando gli occhi al cielo.
Non è mai stato un grande intrattenitore,ma se è per aiutare il suo amico,potrebbe almeno provarci.
“Lo faresti davvero?”
“Si,penso di poterci provare.. in fondo è una sola persona.”
Ma il destino,a volte,si diverte a fottere le persone.

**

“Questo non era previsto.”-ammette Jason,lanciando un'occhiata preoccupata alla piccola folla che si è creata nel suo salotto.
“Quella Piper non mi ispira nulla. Insomma,chiede di portare un'amica e si presenta con tre persone?”
Nico è seduto sul tavolo della cucina,con il mento appoggiato sulle mani.
“Mi spiace,ma non penso di riuscire ad intrattenere così tante persone.”
'Soprattutto QUELLE persone' vorrebbe aggiungere,ma si morde la lingua. Già la presenza di Piper lo avrebbe destabilizzato. Insomma,lei è una di quelle persone che aveva assistito in prima persona allo spettacolino della festa,ma in fondo sarebbe stata solo lei.
Ma quando si era presentata con Hazel,Frank e soprattutto Annabeth alla porta,si era chiuso in cucina con la ferma idea di non voler uscire.
“Mi serve il tuo aiuto,Nico!”
Jason è totalmente in panico,mentre cammina avanti e indietro per la cucina. Ogni tanto lancia un'occhiata preoccupata al salone.
“Cosa è che ti preoccupa così tanto?”
“Non lo so!”-quasi urla.
“Senti,avrai un altra serata da passare con Piper. Adesso cerca solo di intrattenerli.”
“E come?”
“Metti un film,ordina una pizza,e se ne staranno tutta la sera lì buoni.”-decreta,fissando il pavimento.
Prima che Jason possa rispondere,una testa bionda si affaccia sulla porta della cucina. Nico sente l'aria mancargli,e abbassa subito lo sguardo.
“Jason,Piper ti vuole di là.”-dice una sorridente Annabeth.
Il più piccolo cerca lo sguardo del biondo,in una silenziosa richiesta d'aiuto. Ma l'altro è già uscito dalla cucina,lasciandolo solo con la ragazza. Sente le gambe farsi molli,e il cuore battere troppo forte. Non alza lo sguardo finchè la voce della ragazza non lo risveglia.
“Ciao.”-dice solo,con tono piatto.
“Oh,Ehm. Ciao Annabeth.” La ragazza si avvicina,fissandolo negli occhi.
“Come stai? Ti vedo un po' preoccupato.”
Nico deglutisce,per poi prendere una grande boccata d'aria. Lei sa. Se lo sente.
“I-Io? No no,sto bene. Tu invece?”-dice,cercando di cambiare argomento.
“Oh,io un po' preoccupata lo sono.”
Si prende una ciocca bionda dei capelli rigirandosela tra le dita.
Annabeth è sempre stata molto intelligente. Si,squadrata e un po' dura,ma con una mente eccezionale. Prima della sua classe per quattro anni di fila. E lei non utilizzava il suo intelletto solo nelle materie scolastiche,ma nella vita di ogni giorno.
Ed è per questo che Nico sa che ogni parola esca dalle sue labbra,ha uno scopo ben preciso.
“Preoccupata?”
“Si,per Percy.”-conclude,facendo irrigidire il più piccolo.
“Sono felice che tu sia qui stasera però.”-continua,con un sorrisetto sulle labbra-”Ho saputo che è rimasto a dormire da te stanotte,e che siete sempre più amici. Quindi non gli dispiacerà vedere una faccia amica oltre a me,questa sera. Anche se Percy di certo non si fa problemi a stare tra le persone”-conclude,con un gesto della mano.
“Questa sera lui--”
Lo bussare alla porta lo interrompe. Nico sente Jason urlare disperato dall'altra stanza,e un sorriso nascere sulle labbra di Annabeth.
“Sono arrivati!”-cinguetta,afferrandolo per un braccio e tirandoselo dietro. Il più piccolo cerca mentalmente una via di fuga che non sia la porta. Ma oltre a quella,ci sono solo le finestre. E lui elimina a priori l'opzione di buttarsi di sotto.
“Jason!”-quasi urla,prendendo l'amico per la maglia-”Devo uscire di qui! Annabeth ha invitato Percy e--”
“Percy!”
Nico si irrigidisce immediatamente. Guarda con occhi sgranati il biondo,che lo fissa con sguardo preoccupato.
“Oh-Oh.”-dice solo il biondo,stringendo i denti.
Nico si volta,e sente le gambe cedergli. Annabeth ha le braccia strette sul collo di Percy,e le sue labbra femminili posate su quelle del moro. E la cosa che gli da più fastidio,è che le mani del ragazzo sono posate sui fianchi della bionda.
Sente rabbia,dolore,disagio e tristezza montargli addosso tutte nello stesso momento.
E quando incontra gli occhi di Percy,è costretto a rimanere fermo,mentre sul volto del ragazzo si crea un'espressione stupita.
Si fissano negli occhi,mentre Annabeth lo prende per mano e lo fa accomodare sul divano.
“Giochiamo a obbligo o verità?”-urla Leo,sedendosi sulla poltrona.
Nico vorrebbe prenderlo a pugni. Ricorda l'ultimo stupido gioco che ha proposto,e le sue conseguenze. Eppure gli altri sembrano così felici dell'idea che il castano ha appena proposto.
Così,Nico si ritrova di nuovo seduto sul divano,con un bicchiere pieno di una strana bevanda che stavolta non berrà. Le mani di Jason lo hanno fatto accomodare proprio vicino a Percy,sul divano,e poi lui si era seduto dall'altra sua parte.
Si ritrova schiacciato tra il corpo del suo migliore amico,e quello della sua cotta.
Sente lo sguardo di tutti bruciargli addosso. In primis,quello di Percy.
Così abbassa lo sguardo,per non vedere le mani di Annabeth che si poggiano sul corpo di Percy con così tanta facilità. O i baci che ogni tanto si danno.
Tiene la testa bassa,e vorrebbe piangere. Ma in fondo lo sapeva che sarebbe accaduto.
'Percy deve solo essere sicuro della sua scelta,prima di agire' continua a ripetersi nella sua mente.
Ma le labbra del ragazzo che toccano quelle della bionda non possono che dargli un tremendo fastidio.
E quando Leo gira per la prima volta la bottiglia,sa che tutto può solo andar peggio.

**

Nico poggia istintivamente una mano sul ginocchio di Jason,quando la bottiglia punta per la prima volta nel verso di Percy. Il più piccolo gli lancia un'occhiata preoccupata,prima di stringere ancora di più la presa sulla gamba del biondo.
“Oh! Percy!”-urla Leo,afferrando la bottiglia.
“Obbligo o verità?”
Il moro annaspa per qualche secondo,per poi sorridere goffo.
“Obbligo.”-dichiara alla fine.
Leo annuisce,e posa di nuovo la bottiglia sul tavolo facendola girare. Nico sente il cuore battergli forte,quando la bottiglia punta quasi verso di sé.
E si ferma,insieme al suo cuore.
Quando abbassa lo sguardo,tira un sospiro di sollievo. La bottiglia è andata più avanti,puntando verso Piper.
“Spara!”-esclama Percy,lanciando un'occhiata preoccupata al più piccolo. La castana sembra pensarci su qualche attimo,poi una luce quasi inquietante si accende dentro i suoi occhi.
“Sette minuti nella stanza dell'amore!”
“Cosa!? Ma io non ho una stanza dell'amore!”-esplode Jason,diventando paonazzo.
“Oh andiamo,la tua stanza andrà benissimo.”
Piper ha un sorriso furbo,e posa lo sguardo su Nico per tanto,troppo tempo per essere una casualità. 
Dal canto suo,il più piccolo distoglie immediatamente lo sguardo,deglutendo. Percy sembra essere a disagio.
Fa per alzarsi in piedi,quando la voce della castana lo interrompe.
“Ma”-dice,con tono dolce-”Devi decidere tu con chi andare.”
Il più grande si paralizza immediatamente. La fissa con sguardo pieno d'ira,e vorrebbe urlare. Ma in fondo,si dice,per lei non è che un pretesto per divertirsi.
In fondo lei non sa che tra lui e Nico c'è qualcosa. Non può saperlo.
È l'ultima persona che potrebbe saperlo.
Lancia un'ultima occhiata al più piccolo,e questa volta viene ricambiata. Nico lo osserva con sguardo stanco. Poi fa un cenno con la testa,come a voler dire 'fallo,io capirò'. E Percy si rilassa immediatamente,sorridendogli.
“Annabeth.”-dice quindi,mordendosi le labbra.
La bionda sembra soddisfatta della sua scelta. Sorride e si alza in piedi. Prende il ragazzo per mano,chiudendosi dentro la stanza.
E Nico può affermare che,questi sette minuti,sono stati i più interminabili della sua vita.
Quando escono,Annabeth ha un grande sorriso sulle labbra,e Percy è completamente rosso in volto. Si gratta la testa,con fare imbarazzato, per poi rimettersi seduto vicino a Nico.
Il più piccolo non pensa di poter resistere per altro tempo. Sente il suo cuore sgretolarsi troppo velocemente.
Il suo sogno si sta piano piano rovinando.
Poi un tocco sulla sua schiena lo fa sussultare. La mano di Percy,nascosta dai loro corpi,carezza dolcemente le sue spalle. Nico lo fissa sorpreso,ricevendo in risposta solo un sorriso carico di dolcezza. E per qualche minuto si rilassa,sotto quel tocco delicato.
Poi,quando la bottiglia punta verso di lui,il mondo gli crolla di nuovo addosso.
“Okay Nico,obbligo o verità?”-domanda Leo,con quel solito sorriso sveglio sulle labbra.
Il moro fissa tutti i compagni,e decide di non avere nessuna voglia di finire nella stanza dell'amore con nessuno di loro,eccetto Percy.
Ma dire la verità lo spaventa così tanto. Sente il cuore battergli troppo forte per un inutile e stupido gioco.
“Io ehmm..obbligo?”
“Bene! C'è da divertirsi!”-risponde Leo,rimediandosi un'occhiata irritata dal più piccolo.  La bottiglia punta verso Frank,che lo fissa con un grande sorriso.
“Bene,Bene.”-dice,sfregando le mani.
“Ho visto che tu e Jason siete molto amici ma.. dopo la dichiarazione della festa..”
Nico sente la rabbia e il disagio montargli dentro. Percy si muove agitato vicino a lui,tossendo piano.
“Dì questo obbligo e taci.”-risponde quindi,fissandolo con rancore.
Frank alza le mani in segno di resa.
“Come vuoi te. Voglio vedere le scintille tra di voi!”
“Eh?”-chiede Jason,aggrottando le sopracciglia.
Frank muove le labbra,mimando un bacio. I due ci mettono qualche secondo a capire,poi sussultano sul posto.
“Che? Tu sei pazzo!”-quasi urla Jason,diventando completamene paonazzo.
“Te lo scordi.”-lo accompagna Nico,aggrottando le sopracciglia. Leo si alza in piedi,e gli punta un dito contro.
“Non potete tirarvi indietro!”
“Cosa?Ma non è giusto!”-protesta Jason.
“Oh,basta Grace. Facciamola finita.”
Nico si volta,il viso gli scotta per l'imbarazzo. Sente gli occhi di tutti su di lui,ma un paio più di tutti gli scottano sulla pelle:quelli di Percy. E per un secondo vuole la sua piccola vendetta. Vuole che sia Percy ad essere geloso di lui.
Lo vuole,diamine.
Vuole sentire che Percy lo desidera,e che non è solo un piccolo passatempo.
Jason poggia le sua mani sul volto di Nico,con una strana smorfia sul viso. Poi incontra lo sguardo disperato del più piccolo. E capisce tutto.
Lancia un'occhiata a Percy e Annabeth abbracciati,e aggrotta le sopracciglia.
“Vuoi farlo davvero?”-sussurra,senza che nessuno possa sentirli.
Nico annuisce.
“Andiamo! Non abbiamo tutta la serata!”-inveisce Leo.
“Bene,facciamolo morire dalla gelosia.”
Le labbra del biondo si posano su quelle del moro,che chiude gli occhi di istinto. Cerca di farsi trasportare dai movimenti lenti del biondo,ma vorrebbe solo scansarsi e correre via.
Dischiude poco le labbra,approfondendo il bacio. Sente dei movimenti dietro di lui,ma non può guardare,perchè i suoi occhi sono chiusi in una morsa che sta diventando dolorosa.
Non sa quanto dura quel bacio,ma il suo cuore sussulta quando dietro di lui sente Percy alzarsi di scatto.
“Vado a prendere qualcosa da bere.”-sbotta,allontanandosi.
Nico si stacca dal bacio col suo migliore amico,e lo fissa con un sorriso imbarazzato sulle labbra.
“Penso che siamo riusciti nel nostro intento.”-gli sussurra all'orecchio. Il più piccolo annuisce,lanciando un'occhiata alla cucina dove Percy si è nascosto.
“Mai una parola con nessuno di questa.. questa cosa.”
Questa volta è Jason ad annuire,reprimendo una risata.
“Se i piccioncini hanno finito.. io girerei di nuovo la bottiglia.”
Nico lancia un'altra occhiata infastidita a Leo,sospirando rumorosamente.
E quando la bottiglia punta nuovamente verso di lui,sente la rabbia esplodergli dentro.
“Oh,spero stiate scherzando! Va contro le regole!”-sbotta,gesticolando.
“La bottiglia decide da sola. Obbligo o verità?”
“Verità. Non ci tengo a baciare più nessuno.”
Leo gira la bottiglia con più forza di prima. Nel frattempo,Percy rientra nella stanza con le mani vuote. Incontra lo sguardo di Nico,per poi abbassarlo subito.
Si rimette seduto,e la sua mano scivola di nuovo sulla schiena del più piccolo. Sente le sue dita stringergli il fianco,per avvicinarselo impercettibilmente.
E Nico si ritrova a sorridere.
Quella presa ferrea sulla sua pelle lo fa sentire meglio. Decisamente meglio.
La bottiglia punta verso di Leo,facendolo esultare.
“Oh Perfetto!è da quella sera che voglio farti questa domanda!”
“Si,falla.”-lo zittisce Nico.
“Abbiamo ben capito che hai preferenze verso.. insomma,verso i..”
Ragazzi,si.”
Sente il sangue bollire nelle vene. Vorrebbe scappare e non rivedere più la maggior parte di queste persone.  Ma le dita di Percy sul suo fianco lo fanno rimanere ancorato al divano.
“Insomma,significa che a te piace un ragazzo,no?”
“Immagino di si.”-borbotta,abbassando lo sguardo.
“Era questa la domanda?”
“Oh,no! Io voglio sapere chi è!”
Le dita di Percy si scostano immediatamente dalla pelle di Nico,che si ritrova solo. Fissa con sguardo stupito il castano,che gli ha rivolto una domanda così.. delicata?
Il termine giusto sarebbe 'precisa'.
Giusto per andare ad incoronare una serata già catastrofica di suo.
Il cuore gli batte all'impazzata,e sente gli occhi puntanti su di lui.
“Non voglio più giocare a questo gioco.”-bofonchia,alzandosi in piedi.
La mano di Percy si ancora sul suo polso,facendolo sussultare.
“Dove vuoi andare?”-gli sussurra a denti stretti,con sguardo preoccupato.
“Me ne vado. Non mi diverto più.”
In realtà non si è mai divertito. Ma ha solo anticipato una fuga che sarebbe arrivata tra altri due o tre giri di bottiglia.
“Non puoi!”-esclama Leo,con la sua solita delicatezza. “Devi rispondere alla mia domanda.”
Nico si volta,e gli lancia una delle sue occhiate più arrabbiate. Leo ammutolisce immediatamente,bruciato da quello sguardo di fuoco.
“Non ho nessuna voglia di rispondere alla tua stupida domanda.”
Il più piccolo si dirige a grandi passi verso la porta,poggiando la mano sulla maniglia. Ma prima che possa uscire,una parola gli arriva alle orecchie.
Un 'codardo' che tanto sussurrato non ha.
E questa parola gli attraversa tutto il corpo,facendolo tremare. Lui,Nico di Angelo,un codardo?
Nico poteva essere qualsiasi cosa,ma non un codardo. No.
Si volta verso Leo.
Il sangue gli pulsa nelle tempie.
“Percy.”-sputa con un ringhio.

“Mi piace Percy.”

Poi esce,sbattendosi la porta dietro. Sorride per un secondo al ricordo della faccia scandalizzata di Leo.Ma poi il mondo gli ricade addosso.
E come sospettava,il suo sogno si è già trasformato in un incubo.
**
Note autrice:
Ma ciao bella gente!
Okay,il capitolo è un pò diverso dagli altri,eh? 
Inanzitutto,vorrei precisare che io AMO tutti i personaggi della saga,e in questo capitolo non li ho resi così "antipatici" perchè li odio o roba del genere,ma perchè me li immagino con questi caratteri se loro non fossero costretti ad essere eroi.
Leo in fondo è sempre un pò acido,ed è amabile proprio per questo dòljcaò*^*
Poi,Nico inizia a tirare fuori le unghie. 
In fondo fino ad adesso lo abbiamo visto solo con Percy e Jason,persone con cui lui ha una certa confidenza.
Con persone estranee (e soprattutto con Percy e Annabeth appiccicati) il suo malumore prende il sopravvento u.u
Spero che il pezzo Jasico non vi abbia scandalizzato,ma dovevo mettercelo.
è la mia seconda coppia preferita,dovevo. Scusate. xD
Spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento **
Lasciate una recensione!! Fa sempre un sacco piacere sapere cosa ne pensate^^
Un bacione,LauraPalmerBastille.

  
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