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Autore: giny    26/06/2014    2 recensioni
Un assassino si aggira per le strade di Londra. Ma chi è in realtà? E cosa sono quelle monete sugli occhi delle vittime che lascia come segno distintivo?
Genere: Suspence, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cassie e Julian si stavano dirigendo verso il negozio in cui la vittima lavorava.
-Farrier Market, dovrebbe essere questo- disse Julian, osservando l'insegna del negozio.
Cassie entrò e si diresse verso la prima cassiera che vide.
-Buongiorno, sono Cassie Smith del Dipartimento di Polizia, questo è il mio collega Warcraft- disse la poliziotta, mostrando il distintivo.
-Siete qui per Alina?-
-Sì, cosa potrebbe dire di lei?-
-Be', nonostante fossimo colleghe, non la conoscevo più di tanto, ma mi sembrava una persona piuttosto tranquilla-
-Dov'era fra le due e le tre di ieri notte?-
-A casa, sono andata a dormire verso le undici, c'era anche mio marito, può confermarlo-
-C'era una collega più vicina ad Alina?-
-Emily Peterson. Era molto in confidenza con lei-
-Va bene. Possiamo parlarle?-
-No, ha preso una settimana di ferie, a partire da ieri-
-Sa se possiamo trovarla a casa?- chiese Julian.
-Non saprei, comunque abita al 55 di Castle Road-
-Grazie mille. Il suo nome è...?-
-Julie Dawson-
-Grazie Julie. Arrivederci-
 
 
 
 
 
 
 
-Fermati qui, - disse Cassie a Julian -è questo il numero 55-
I due scesero dalla macchina e provarono a suonare.
Ancora.
-Signora Peterson, è in casa?- urlò Cassie.
-Non c'è. Be', non credo abbia preso una settimana di ferie per chiudersi in casa, no?-
-Già. Torniamo al dipartimento-
-Avevo pensato una cosa- esordì Julian.
-Potrebbe essere lei l'assassina?- chiese Cassie.
-Cosa? No no. Volevo sapere se ti andava di uscire a cena, questo sabato-
-Oh. Okay, va bene-
-Bene-
-Però è strano-
-Cosa, che noi andiamo a cena insieme?-
-No no. Perchè la Peterson ha preso una settimana di ferie a partire dal giorno dell'omicidio?-
-Be', in effetti è strano- convenne Julian - Ma ciò non toglie che lei non era in casa e potrebbe essere andata da qualche parte, magari all'estero e questo costituisce un alibi di ferro per lei-
-Dobbiamo saperne di più-
-Dovremmo provare a controllare se ci sono voli a su nome-
-Okay, andiamo al dipartimento e controlliamo tutti i voli di ieri, anche se dovessimo impiegarci mesi- disse Cassie, determinata.
 
 
 
 
 
 
Cassie, Carl e Julian stavano cercando da ore, ma non avevano ancora trovato niente.
-Trovato!- esclamò Carl, all'improvviso.
-Cosa?-
-Un volo a nome di Emily Peterson-
-Fantastico!- esclamò Cassie.
-Ma non risale a ieri. L'orario del volo risale alle nove di questa mattina-
I tre si guardarono.
-Credete sia stata lei?- chiese Carl ai colleghi.
-Adesso, intanto, sappiamo per certo che all'ora dell'omicidio lei era ancora in città, quindi l'alibi comincia a fare acqua- disse Julian.
-Giusto, ma ora che facciamo? - chiese Cassie - Non possiamo aspettare una settimana che lei ritorni da... dov'era andata?-
-A San Pietroburgo- rispose Carl.
-Ma è dov'è nata la Kozlova.
-Troppe coincidenze- disse Julian.
-Piuttosto, direi che le due avevano troppe cose in comune- disse Cassie, pensierosa.
-Qualsiasi cosa fosse, preferisco pensarci domani. Buonanotte-
-Vado anch'io- disse Cassie.
-Buonanotte ragazzi-
   
 
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