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Autore: I_S_Acquamarine    27/06/2014    7 recensioni
lo so che ho altre due storie aperte di cui una non aggiorno da parecchio, ma non resisto.
bene, questa è il mio primo crossover in assoluto e spero di fare un buon lavoro.
i nostri amati ninja finiranno nel mondo di One Piece sparpagliati tra varie ciurme di pirati, marina e qualcuno finisce anche dai rivoluzionari. ci saranno ninja di tutti i villaggi e anche qualcuno dell'Organizzazione Alba.
le altre note le trovate nel primo capitolo e anche una lista di come sono distribuiti i ninja che verrà aggiornata man mano che si scoprirà dove sono finiti.
detto questo ecco un pezzo tratto dalla prefazione:
Si dice che esistano dei passaggi che collegano due dimensioni che in comune non hanno nulla.
Questi passaggi possono trasferire cose e persone da una dimensione all'altra quando in tutte e due accade un evento che possa metterle in collegamento in modo spontaneo.
Si dice che, per tornare nel proprio mondo, bisogna percorrere un sentiero invisibile che non ci si accorge di aver percorso finché non ti ritrovi di fronte alla scelta di tornare a casa o rimanere nella dimensione ospite.
spero vi possa piacere e aspetto i vostri commenti!!!
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Itachi, Kakashi Hatake, Naruto Uzumaki, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Ed eccomi qui con il secondo capitolo.

Questo sarà solo un capitolo per vedere come va la convivenza tra pirati, marine e ninja.

La storia vera e propria comincerà dal prossimo capitolo, ma questo capitolo è necessario per vedere come si sono integrati i nostri amati ninja in questo mondo.

E poi, vedere le facce di alcuni di loro di fronte ad alcune abilità dei pirati... beh, diciamo che non ho resistito.

Spero comunque che vi piaccia questo capitolo.

Buona lettura e non vedo l'ora di leggere i vostri commenti!!!

Iaele

 

 

 

CAPITOLO 2

 

<< … e questo è tutto. >> concluse la spiegazione Tsunade.

In pratica aveva spiegato ai pirati chi erano, da dove venivano, com'era il loro mondo e quello che era successo un attimo prima che si ritrovassero lì.

Aveva anche detto chi era Itachi per loro e l'Uchiha non aveva negato.

Era semplicemente rimasto in silenzio ad ascoltare come tutti gli altri.

E, a parte qualche interruzione da parte di Naruto e Rufy, Naruto che diceva la sua su quello che spiegava Tsunade e Rufy che la costringeva a ripetere una parte perché non aveva capito, non era successo niente di troppo grave.

A parte ripetere il tutto almeno tre volte.

Ormai c'era abituata con Naruto, quindi non se la prese troppo.

Ma quando alla fine di tutta la lunga spiegazione Rufy se ne uscì con uno dei suoi “Ho fame!” a trentadue denti non ci vide più.

Fu addirittura più veloce di Nami e Sanji.

Carico il pugno e lo scaraventò in faccia al moretto.

Il risultato lasciò a bocca aperta i ninja.

La testa di Rufy schizzò via fino a raggiungere la polena della nave per poi tornare al suo posto, sorriso compreso, come se fosse stata attaccata ad un elastico.

A Tsunade prese un tic nervoso all'occhio e rimase a fissare per alcuni minuti il pirata senza sapere cosa dire o cosa pensare.

Com'era possibile una cosa del genere?

<< Ahi >> se ne uscì alla fine Rufy sancendo il collasso della donna.

Poveretta.

Il pugno di Nami però fece effetto, eccome se fece effetto.

Gli spuntò proprio un bel bernoccolo.

<< Ehm... qualcuno vuole spiegarci per favore? >> chiese Kakashi mentre Hinata e Chopper cercavano di far rinvenire Tsunade.

<< Il signorino qui ha mangiato un frutto del diavolo e ora è di gomma. >> rispose Nami mentre Rufy si riprendeva dal pugno della navigatrice.

<< Ah. Quindi suppongo che anche qualcun altro qui l'abbia mangiato vero? >> continuò Kakashi guardando la renna. Da quello che sapeva non c'erano evocazioni che includessero quel tipo di animale.

E poi, sembrava troppo tenero per essere un animale da combattimento.

<< Esatto. Rufy, Robin e Chopper hanno mangiato tutti un frutto del diavolo diverso. >> confermò Sanji.

<< Anche lui? – fece Naruto indicando la piccola renna – Non è un'evocazione? >> chiese.

<< Una che? >> risposero i pirati.

Naruto pensò che era meglio fargli vedere invece che provare a spiegarglielo.

Lui con le spiegazioni tecniche non ci andava d'accordo.

<< Naruto, non esagerare. >> gli raccomandò Kakashi capendo quello che voleva fare il biondo.

Il biondo non lo badò neanche.

Compose i sigilli ed effettuò la tecnica del richiamo.

Davanti ai pirati apparve un grande rospo rosso con un gilet blu addosso.

Era alto più o meno quanto una persona.

<< Ciao Naruto! Dove siamo? Chi sono questi? Nuovi amici? >> chiese il rospo lasciando di sasso i pirati.

<< E questo chi è? E da dove è sbucato? >> chiese Usopp impaurito e sorpreso.

Rufy invece aveva gli occhi a stella dalla felicità.

Un rospo gigante! Chissà se era buono da mangiare...

<< Ciao Gamakichi! Si, questi sono dei nuovi amici. Siamo una nave dei pirati! >> espose Naruto con un sorriso.

<< Ok... – il rospo era un po' perplesso. Meglio non chiedere come ci erano finiti lì. Di sicuro non aveva ascoltato una parola sulle possibili spiegazioni. – Che è successo a Tsunade? >> chiese vedendola collassata sul ponte.

<< Uno dei suoi pugni ha fatto cilecca. >> rispose con una risatina il biondo.

I ninja di Konoha scossero il capo sconsolati.

Educazione e Naruto non stavano nella stessa frase.

<< Vuoi unirti alla ciurma? >> chiese Rufy dopo che ebbe capito, a suon di pugni di Nami, che il rospo non si poteva mangiare.

Al che, non solo Gamakichi rimase sorpreso, come il resto dei presenti, ma Rufy si beccò l'ennesimo pugno da parte della navigatrice.

Come facesse a non aver riportato ancora dei traumi cranici non era dato saperlo anche se, dopo tutti i pugni di Garp era ancora vivo, forse non era poi così strano.

<< Smettila di chiedere a chiunque incontri di unirti alla ciurma!! >> urlò esasperata Nami cercando di far entrare un po' di sale in zucca al suo capitano.

<< Naruto, ma questa non sembra Sakura? >> chiese il rospo sotto voce al biondo.

<< Si, hai ragione. Manesche uguale. >> rispose Naruto.

Peccato per lui che Nami l'avesse sentito.

<< Che hai detto?! Guarda che ce n'è anche per te! >> gli urlò l'arancione addosso minacciosa.

<< Niente, niente. Non ho detto niente! >> farfugliò il biondo.

<< Meglio per te. >> disse Nami per poi tornare a sedersi dov'era seduta prima.

Nel frattempo Tsunade si era ripresa e aveva chiesto spiegazioni ad Hinata e aveva ringraziato la piccola renna che si squagliò a quei complimenti.

Zoro era rimasto tutto il tempo in silenzio, guardingo. Pronto nel caso gli “ospiti” avessero intenzioni non piacevoli per la ciurma.

Però, fin'ora, non era successo nulla, quindi aveva tolto la mano dalle spade.

Rufy sembrava fidarsi e il suo intuito sbagliava di rado su queste cose, quindi poteva stare relativamente tranquillo.

Anche Robin era rimasta in silenzio ad osservare come evolvevano le cose.

L'aveva attirata l'aura attorno ad Itachi.

Gli sembrava tanto che fosse come lei.

Avrebbe dovuto indagare. Quel ragazzo nascondeva qualcosa, ne era sicura.

Inanzi tutto avrebbe dovuto cercare tra i suoi libri se esistevano delle leggende, delle voci, qualcosa che potrebbe collegare il loro mondo con quello dei ninja, poi avrebbe deciso il da farsi.

<< Va bene, Naruto. Io vado, ci si vede. >> così detto il rospo sparì in una nuvoletta di fumo.

<< Quella era un'evocazione? >> chiese Zoro intromettendosi nella discussione per la prima volta.

<< Quello è un tipo di evocazione. Si possono evocare vari animali, se si ha firmato un patto con loro. Naruto ha stipulato un patto con i rospi, io con i cani e Tsunade con le lumache. >> rispose Kakashi.

<< Vedere, vedere, vedere!!! >> si mise a ripetere saltellando Rufy allegro.

Si era perfino scordato di avere fame.

Roba da segnarsela sul calendario.

Al che, Kakashi e Tsunade non poterono fare a meno di domandarsi come faceva ad essere il capitano di quella combriccola.

Sembrava Naruto, solo più infantile.

Non sapevano se ridere o darsi una mano in faccia.

Decisero per la seconda.

 

*****

 

Da qualche parte nel Nuovo Mondo sulla nave di Barbabianca

 

I componenti del team 10 si erano ambientati abbastanza bene in quella ciurma, che più che ciurma sembrava una gigantesca famiglia.

Ino era l'unica ragazza a bordo, le infermiere e uno dei comandanti non facevano testo, e per questo era sempre circondata.

Per fortuna che con le tecniche di fuga non se la cavava male.

Shikamaru, invece, si era trovato un angolino tranquillo della nave e si era piazzato lì a guardare le nuvole.

Si alzava da lì solo per i pasti, per andare al bagno o se c'erano questioni urgenti.

Altrimenti non lo smuovevi neanche con le cannonate.

Anche se bastava dirgli che Ino o Barbabianca richiedevano la sua presenza e si alzava.

Nel primo caso perché sapeva quanto potesse essere seccante la bionda se non accontentata, nel secondo perché il gigante era un po' come l'Hokage, quindi meglio non disobbedire.

Choji aveva allegramente preso il compito di svuotare la dispensa che prima era di Ace.

Almeno non la svuotava così in fretta come l'altro.

Visto che nessuno dei tre era finito lì per fare danni, e non stavano con la marina, la ciurma li aveva adottati e fine della storia.

Ovviamente Marco li teneva d'occhio, ma fin'ora, a parte qualche razzia nella dispensa, non era accaduto nulla.

In più dovevano ringraziare Ino visto che pareva saperne più di tutte le infermiere del Babbo messe assieme di medicina.

Sotto la sua supervisione, l'anziano capitano, sembrava stare meglio.

Purtroppo contro la vecchiaia non si poteva fare molto, ma il fatto che stesse un po' meglio era già qualcosa.

In più, la bionda sembrava interessata ai frutti del diavolo. Chissà il come mai.

Secondo lei potevano interferire con le medicine.

Va tu a capire le donne.

Intanto doveva tenere tutti gli uomini lontano da lei.

Che lavoraccio.

 

*****

 

Da qualche parte su una nave della marina

 

No, il commodoro Smoker non sarebbe riuscito a sopportare quei due ancora a lungo.

Decisamente no.

Era pericolosamente vicino a commettere un omicidio e questo la diceva lunga sul suo umore.

Non avrebbe tanto ammazzato il rosso, che se lasciato in pace se ne stava tranquillo per i fatti suoi, ma il biondo... oh si, lui decisamente sì.

Non lo sopportava più.

Lui e le sue esplosioni artistiche.

Gliele avrebbe fatte ingoiare un giorno o l'altro, garantito.

Per non parlare di quando si metteva a litigare con chiunque non fosse d'accordo con la sua idea di arte! Che fosse uno dei suoi uomini o il suo compare non pareva fosse un problema.

C'erano state più risse in quei giorni che in tutta la sua carriera.

Meno male che Tashiji sembrava immune a quei due idioti.

Se così non fosse stato.... non osava andare oltre con quel pensiero.

Ennesima esplosione, ennesima rissa.

Prima o poi gliela avrebbero demolita quella nave, poco ma sicuro.

Ma prima avrebbe dato in pasto ai Re del Mare il biondo, parola sua.

In lontananza si intravide una nave pirata.

Magari ora, quei due, si sarebbero rivelati utili.

Anche in caso contrario avrebbe per lo meno scaricato i nervi.

Il Commodoro fece per prendere l'ennesimo sigaro dalla giacca, ma, ahimé, erano finiti tutti.

No, quel biondino non lo sopportava proprio.

 

*****

 

Tornando sulla Going Marry, qualche giorno dopo, a ora di cena.

 

La convivenza procedeva tranquilla.

I ninja sembravano essersi ambientati abbastanza bene in quella ciurma di pirati.

Poi, i pasti, erano stati una vera sorpresa.

Nessuno, ma proprio nessuno dei pirati che componevano quella ciurma di pazzi avrebbe mai pensato di incontrare qualcuno che mangiasse come il loro capitano.

Di contro, i ninja, non pensavano che esistesse qualcuno capace di mangiare più di Naruto.

Inutile dire come si era svolta la cena.

Naruto e Rufy che facevano a gara a chi mangiava di più mentre gli altri tentavano di salvare qualcosa dalle mani di Rufy che non si faceva problemi a prendere anche dai loro piatti.

I pirati dovettero riconoscere che almeno Naruto, su questo punto, fosse più educato del loro capitano visto che si limitava a quello che c'era nel suo di piatto.

La cena però si era svolta in allegria.

Tsunade sembrava interessata alle medicine di Chopper e la renna era altrettanto interessata alla medicina dei ninja.

Hinata si era ritrovata tempestata di domande da Nami e avance di Sanji che, ad un'occhiata inceneritrice di Tsunade, e memore del volo che gli aveva fatto fare appena arrivata, decise che era meglio non importunare la nuova arrivata.

Non in presenza della donna almeno.

Le brutte abitudini sono dure a morire.

Itachi se ne stava in disparte insieme a Robin.

Entrambi avevano un segreto che non poteva essere rivelato.

Entrambi non volevano affezionarsi troppo ai loro compagni.

Entrambi avevano un passato difficile alle spalle.

Lo percepivano, ma si limitavano a stare in silenzio.

Ognuno aveva i suoi segreti, chi erano loro per indagare?

Kakashi si limitava ad osservare la scena e rispondendo pacatamente alle domande che gli venivano poste dagli altri.

Salvo poi tirare fuori uno dei suoi libretti sconci e dedicarsi alla lettura.

Finita la gara di abbuffata di Rufy e Naruto, si partì con domande a tutto spiano tra le due parti.

I pirati volevano sapere com'era il mondo dei ninja, mentre i ninja volevano capire com'era il mondo in cui erano finiti.

Scoprirono che quella non era una ciurma di pirati come le altre, no, quella era una ciurma particolare.

A nessuno di loro interessava fare razzie, forse un po' Nami ma non lo avrebbe mai ammesso, a loro interessava solo realizzare i loro sogni ed essere liberi.

Rufy voleva diventare il Re dei pirati che suonava tanto come il “Io sarò Hokage!” di Naruto.

Per di più entrambi avevano cominciato a dirlo fin dalla culla quasi.

Zoro voleva diventare il miglior spadaccino del mondo.

Nami voleva disegnare la mappa del mondo. E se ci guadagnava un sacco di soldi sopra tanto di guadagnato.

Usopp voleva diventare un coraggioso guerriero dei mari.

Pensiero unanime dei ninja, Naruto escluso: “La vedo dura se continua così”

Ma non si poteva mai dire.

Sanji voleva trovare il cuore dei mari. I ninja non avevano ben capito cosa fosse, ma avevano capito che non era una cosa facile.

Chopper voleva trovare una cura a tutte le malattie. Tsunade lo prese subito in simpatia e si ripromise di vedere se alcune delle medicine del loro mondo potevano funzionare anche qui.

Robin voleva decifrare la storia dei cent'anni di vuoto.

Naruto le augurò semplicemente buon lavoro, per poi ritrovarsi un bernoccolo in seguito ad uno dei pugni di Tsunade.

Mamma mia che male!

Insomma, tutti sogni impegnativi i loro.

In più, i ninja, poterono capire che il governo lì non era proprio dei migliori o dei più imparziali.

Chi stava in alto aveva tutti i privilegi o quasi mentre gli altri... meglio sorvolare.

La cosa non fece particolarmente piacere a Naruto.

Poi fu il turno dei pirati di fare le domande.

Come per un tacito accordo, però, nessuno chiese nulla a Itachi.

Scoprirono cos'era una forza portante ascoltando la storia di Naruto.

Mentalmente presero nota di non farlo mai infuriare più del dovuto.

<< Mi piacerebbe conoscere questa volpe. Deve essere proprio forte. >> se ne era uscito invece Rufy lasciando di sasso tutti quanti.

Ok, no comment che è meglio.

Dopo che tutti si furono ripresi dallo shock, cinque minuti buoni dopo, continuarono a chiacchierare per un po'.

A notte inoltrata decisero di andare tutti a letto, salvo Zoro, a cui toccava il turno di guardia, e Itachi che aveva deciso di fargli compagnia.

La notte passò con Zoro che faceva sollevamento pesi e l'Uchiha che fissava il mare scuro sotto un cielo di stelle avvolto dalla malinconia.

Il suo unico pensiero era Sasuke.

Anche lui era finito in quel mondo?

 

*****

 

Da qualche parte della Grand Line sulla nave di Kidd

 

Dire che i problemi tra Kidd e Temari erano peggiorati era dire nulla.

Quei due non perdevano occasione per scannarsi alla prima opportunità.

L'unica cosa che li teneva a freno erano Gaara, nel caso di Temari, e il fatto che se affondava la nave lui sarebbe affogato, Kidd.

Sul serio, nessuno su quella nave riusciva a capire quello che stava succedendo.

Gli scontri tra i due erano all'ordine del giorno ormai.

Gaara teneva tutti a distanza con un'occhiata, non serviva altro per far desistere i pirati dall'avvicinarsi al rosso del deserto.

Kankuro invece non aveva problemi a parlare con i pirati, ma con Gaara e Temari da tenere a bada... non era facile ecco.

Poi, un giorno, apparvero quattro navi da guerra della marina all'orizzonte che sembrava puntare proprio su di loro.

Inutile dire la decisione di Kidd.

Avrebbero fatto colare a picco la flotta della marina.

Da quel poco che i tre fratelli della sabbia avevano capito di quel mondo, loro erano fuorilegge e la marina era la legge.

Che poi facesse un po' i comodi suoi era un altro discorso.

<< Non credo che ci daranno opportunità di spiegare in caso di cattura vero rosso? >> chiese Temari a Kidd.

<< Smettila di chiamarmi rosso e ti ricordo che sono il capitano quindi un po' di rispetto! Comunque no, non vi daranno il tempo di spiegarvi. Siete su una nave pirata, tanto basta per considerarvi colpevoli. >> le ringhiò contro lui.

Che fosse la volta buona che se la toglieva dai piedi?

<< Ok, quindi dovremo darvi una mano. >> concluse la ragazza tirando fuori il suo amato ventaglio gigante pronta a fare una strage.

<< Te lo puoi sognare bella! Non abbiamo bisogno dell'aiuto di nessuno qui. >>

<< Ah si? E chi le para quelle? >> rinfacciò Temari indicando le palle di cannone sparate dalle navi della marina nella loro direzione.

<< Merda! >> ringhiò Kidd.

Non sarebbe riuscito a fermarle in tempo. Avrebbero distrutto l'albero maestro.

All'improvviso si alzò un enorme muro di sabbia che, non solo fermò le palle di cannone, ma le rispedì anche al mittente facendo non pochi danni.

<< Che cazzo...?! >> si ritrovarono a dire Kidd, i suoi uomini e quelli della marina.

Temari ne approfittò per disintegrare i cannoni di una delle navi con un attacco del suo ventaglio mentre Kankuro preparava le sue marionette.

<< Dicevi scusa? >> sogghignò con una punta di sarcasmo la ragazza in direzione del capitano pirata.

Kidd ringhiò qualcosa di non meglio definito, ma che suonava come un insulto molto colorito.

L'avrebbe ammazzata dopo, avevano quattro navi della marina da affondare al momento.

Dire che, con il proseguire della battaglia, i tre fratelli Subaku lasciarono tutti di sasso, sarebbe usare un eufemismo.

Cioè, capiamoci.

Agli occhi dei marine, e anche dei pirati, quei tre dovevano aver mangiato come minimo un frutto del diavolo a testa, quindi, in teoria, un volo in acqua sarebbe dovuto risultare leggermente fatale.

Peccato che Kankuro smentì la cosa camminando sull'acqua per poi tornarsene tranquillamente a bordo.

Poi, chi è che diceva che le donne erano deboli e bisognose di protezione?

Temari corresse questa visione del mondo errata in meno di due minuti. Giusto il tempo di far colare a picco una delle navi.

Gaara poi, con la sua sabbia, rispediva tutte le palle di cannone al mittente e anche qualche proiettile che si avvicinava troppo ai suoi fratelli.

Alcuni dei pochi marine sopravvissuti avrebbe potuto giurare di aver visto un mostro negli occhi del ragazzo.

Alla fine, le navi della marina riposavano in fondo al mare mentre quella di Kidd non aveva subito neanche il più piccolo graffio.

Ok, urgeva una chiacchierata con quei tre. Subito.

<< Voi tre – esordì Kidd tra l'infuriato e l'incredulo – si può sapere che razza di frutti del diavolo avete mangiato?! >>

<< Che? Noi non abbiamo mangiato proprio niente. E poi, cosa sono questi frutti del diavolo? >> chiese curioso Kankuro.

<< Come non sapete cosa sono i frutti del diavolo?! >> esclamò sempre più allibito Kidd.

La mascella non gli cadeva per terra solo perché aveva una reputazione e un orgoglio da difendere.

I suoi uomini non si fecero di questi problemi invece.

Killer sembrava l'unico impassibile, ma solo perché indossava ancora la sua maschera.

<< Ehm, no. Cosa sono? >> chiese ancora Kankuro sancendo il collasso di metà della ciurma.

No, non era possibile che avessero quei poteri senza aver mangiato un frutto del diavolo.

Kidd stava lanciando una serie di impropri mentalmente che non finiva più.

Roba da tirare giù anche i santi dal paradiso a momenti.

<< Cioè, fatemi capire. – cominciò massaggiandosi le tempie con una mano – Voi non avete mangiato nessun frutto del diavolo, ma ci siete nati così? >>

<< Si può mettere anche così. – concesse Temari – Ma c'è voluto un bel po' di allenamento per arrivare a questi livelli. >> finì orgogliosa.

Gaara era rimasto in silenzio durante tutto lo scambio di battute, impassibile come sempre.

A quel punto collassarono anche il resto degli uomini di Kidd, vice e suddetto Kidd esclusi.

<< Bene, siete ufficialmente parte della ciurma. – sia mai che se li lasci scappare – Ma ricordate che qui comando io. >> continuo diretto soprattutto a Temari.

La ragazza si limitò a un sorriso sarcastico che la diceva lunga su come la pensava.

Nessuno le avrebbe messo i piedi in testa.

Nella discussione che seguì si scoprì che Gaara non poteva dormire così venne eletto all'unanimità sentinella notturna.

Almeno così avrebbe avuto qualcosa da fare invece di tirare brutti scherzi con la sabbia a qualcuno.

Perchè si, Gaara teneva alla sorella e quel rosso non gli piaceva per nulla.

Però, se teneva le mani a posto, avrebbe anche potuto sopportarlo.

 

*****

 

Marineford, ufficio di Sengoku

 

Sengoku aveva ormai concluso che il giorno in cui erano arrivati i ninja era stato il peggiore in assoluto fino a quel momento.

Non tanto per il loro arrivo o il fatto che gli avevano quasi demolito l'ufficio, ma perché, per una volta, si era ritrovato totalmente d'accordo con Garp!

Ci avevano messo un bel po' a sedare le risse che si erano scatenati tra i nuovi arrivati e non era stato per niente facile.

Poi, era dell'idea che il ragazzo con il cane volesse morire quel giorno.

<< Accidenti che male! Questo picchia come Tsunade e Sakura! >> aveva detto dopo aver ricevuto uno dei pugni di Garp.

Non sapeva chi fossero le due che aveva citato, ma quelli erano nomi senza dubbio femminili e dire che Garp l'aveva presa male era dire nulla.

Alla fine aveva dovuto calmare anche lui.

E dopo aver calmato tutti a suon di pugni, aveva anche pensato di usare il suo frutto del diavolo per velocizzare le cose, aveva preteso delle spiegazioni su chi erano e come erano finiti lì.

Le risposte l'avevano lasciato molto sorpreso.

Erano ninja. Ok.

Venivano da un mondo parallelo. Un po' meno ok.

Tra di loro c'erano anche dei traditori. Non era ok per niente.

Infine, non sapevano come tornare a casa. Questo non rientrava neanche nella categoria dell'ok.

Che fare quindi di loro?

Alla fine si era deciso a sentirli uno per uno per vedere che persone erano e come comportarsi con loro.

Aveva scoperto parecchie cose dopo quei colloqui.

Kiba, il ragazzo con il cane, e il suo amico Shino erano completamente opposti come carattere, ma si vedeva che si fidavano l'uno dell'altro. In più erano veramente ottimi nel trovare tracce.

La dimostrazione di Shino con i suoi insetti era stata più che sufficiente.

Danzo e Sai invece gli avevano messo addosso uno strano senso di disagio.

Danzo assomigliava troppo ad Akainu per i suoi gusti, decisamente troppo.

Sai invece lo metteva a disagio con il suo modo di fare.

Possibile che quel ragazzo non provasse nulla di nulla?

Che gli avevano fatto per ridurlo così?

Poi era toccato il turno dei traditori, per quello che aveva capito lui.

Orochimaru, dopo due minuti di colloquio, l'aveva spedito a Impel Dawn senza troppi indugi.

Era letteralmente pazzo.

Non avrebbe dormito tranquillo sapendolo a piede libero.

Per quanto riguardava gli altri ragazzi invece...

Sasuke, Seigetsu, Juugo e Karin.

Con loro non sapeva proprio che pesci pigliare.

Alla fine li aveva mandati al centro di addestramento delle reclute dopo averglielo “gentilmente” offerto.

Chissà, magari con loro sarebbe stato più facile gestire i pirati.

Meglio se ora controllava i rapporti.

Magari erano arrivati anche altri ninja.

Se erano tutti come quelli che aveva incontrato, sperava vivamente di no.

Allora, vediamo un po'...

Cos'era questa storia di un mostro di sabbia?!

Croccodile era in prigione!

Prevedeva guai all'orizzonte.

Aveva bisogno di un'aspirina, il mal di testa stava tornando.

 

*****

 

Da qualche parte lungo la Grand Line, sottomarino di Trafalgar Law

 

Quei giorni erano stati un incubo per Sakura.

Quel pirata di un Trafalgar Law si divertiva a farle saltare i nervi solo per ricordarle che non poteva sfasciare il sottomarino con i suoi pugni perché se no annegavano tutti quanti.

Lei avrebbe voluto distruggere lui a suon di pugni piuttosto.

Non riusciva a capire come facesse Shizune a sopportarlo.

A lei dava solo su i nervi.

Perfino i suoi compagni la irritavano.

L'orso chiedeva scusa per qualsiasi cosa, quelli con il berretto cercavano in tutti i modi di abbordarla e gli altri non aiutavano per nulla.

Quanto avrebbe voluto prenderli a pugni tutti.

Nemmeno Naruto con le sue cazzate riusciva a farla uscire dai gangheri così.

Aveva bisogno di sbollire al più presto o sarebbe impazzita.

Sperava di attraccare in fretta.

Law provava un certo piacere sadico nel tormentare la rosa. Forse perché reagiva sempre in maniera così esagerata che non resisteva proprio nel provocarla.

Era tutto l'opposto della sua amica.

Shizune era remissiva e decisamente più calma di quella ragazzina.

Avevano detto di essere due ninja medici.

La cosa gli interessava parecchio.

Convincere Shizune a collaborare era stato facile, convincere Sakura un po' meno.

Alla fine, però, lui e la sua room avevano avuto la meglio.

L'aveva fatta a pezzi, guardato tutto quello che gli interessava chiedendo a Shizune spiegazioni su quello che incontrava durante l'operazione all'interno della sua room.

Alla fine aveva appreso parecchie cose interessanti e si era anche divertito a rimontarla un po' a caso solo per vedere gli effetti sul sistema circolatorio del chakra e le sue urla isteriche.

Erano state delle operazioni interessanti e anche parecchio.

Chissà se quello che aveva scoperto con questa ragazza valeva anche per altri ninja, magari ninja che non facevano il medico.

Avrebbe dovuto indagare se ne erano arrivati altri e dove si trovavano.

Aveva proprio voglia di fare qualche esperimento.

 

*****

 

Da qualche parte lungo la Grand Line

 

Una ragazza bionda si era appena svegliata su un'isola apparentemente deserta.

La ragazza in questione era Yugito Nii del Villaggio della Nuvola, forza portante del demone bicoda.

Non sapeva com'era finita lì, ma ovunque fosse ringraziava il cielo per esserci arrivata.

Infatti la luce che aveva trasportato i ninja nel mondo dei pirati l'aveva colta mentre era inseguita da quelli dell'organizzazione Alba e l'aveva salvata per un pelo.

Ancora non sapeva che stava per fare un incontro con un pirata un po' sbadato con problemi di narcolessia e che aveva una missione da compiere.

E non sapeva neanche che l'avrebbe aiutato nel portarla a termine.

 

 

 

 

 

*in sotto fondo si sente “... sognavi si essere trovata, su una spiaggia di corallo una mattina, dal figlio di un pirata. Chissà perché ti sei svegliata...”*

Per chi non lo sapesse la canzone da cui è tratto il verso sopra è Il Comico (Sai che risate) di Cesare Cremonini e si può dire che riassume bene la situazione della cara Yugito.

Chi è che vorrebbe essere al suo posto?

Comunque, tornando al capitolo, non pensate che ci siamo sbarazzati così facilmente di Orochimaru. O no, ho ben altri piani per lui. *risata sadica*

Ce lo ritroveremo più avanti a combinare danni, e anche parecchi.

Per il resto mi sento in dovere di avvertire le fan di Sakura: in questa storia sarà “leggermente” maltrattata da Law.

Niente di irreparabile, ma io vi ho avvertito.

Avverto anche che ci saranno coppie miste nel senso un personaggio di Naruto con uno di One Piece. Quali sono lo scoprirete leggendo.

Se volete provare a indovinare, liberi di farlo. Voglio proprio vedere cosa tirate fuori.

Alla prossima!

Iaele 

   
 
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