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Autore: Claire_Elen    27/06/2014    1 recensioni
'Lo conoscevo. Era un brav'uomo.'
Così gli occhi di lei si puntarono contro quelli del ragazzo, dubbiosi e tristi, domandandosi dove l'aveva
già visto prima. Ma la sua mente era vuota. Zero. Nessun ricordo.
Non seppe perchè, ma il calore che emanava la rassicurò, formandole un breve sorriso triste e guardando il cielo.
- Shannon..mi senti?
Il ragazzo alzò un vago sorriso, mentre le labbra di lei si andavano a premere dietro il suo orecchio.
- Shannon, sei la prima e l'ultima persona che io abbia mai amato.
- Voglio ricordarmi il profumo di ogni parte del tuo corpo.'
// Eccomi con una nuova ff!
Tragica ma romantica, ne vedrete delle belle!
Shannon x Clare, ovviamente. NEW PG!
Salve!
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Shannon Leto
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Capitolo 5- What the fuck is happening?!

Appena Clare fù entrata nel taxi, lei con il suo trench scuro lungo fino alle ginocchia, e lui con un improbabile maglioncino scuro fatto probabilmente dello stesso materiale con cui sono fatti i sacchi di yuta, capì di trovarsi nel bel mezzo di in una situazione davvero imbarazzante.
Anche se il viaggio passò in maniera tranquilla, placidamente distesa sul sedile di pelle morbida dell’auto, non riuscì ad evitare completamente gli sguardi che lui le lanciava ogni tanto.
Cercò di spostare lo sguardo sui palazzi che sfrecciavano veloci sotto il suo sguardo, riconoscendo dopo circa venti minuti le mura di casa propria, dove l’autista accostò.
Scese recuperando la borsa e camminò sicura verso la porta di casa, dimenticandosi completamente del batterista che la stava seguendo; se ne accorse solo quando lui ebbe un breve colpetto di tosse, raccogliendo un piccolo oggettino che gli era caduto dalla tasca una volta sceso dall’autovettura.
 
Uno stramaledetto preservativo.
 
Non seppe se lo aveva fatto per attirare la sua attenzione, ma se era stata la sua intenzione, c’era riuscito appieno.
Rivolse nuovamente lo sguardo e divenne più frettolosa nell’aprire la porta di casa, forse per avere la soddisfazione di sbattergli la porta davanti per la faccia tosta che aveva avuto, forse per la fretta di ributtare le braccia al collo di lui.
Quando girò lo sguardo per invitarlo ad entrare, lui stava già attraversando la soglia di casa con un sorrisetto compiaciuto stampato sulle labbra.
Roteò gli occhi e posò la borsa in un angolo della poltrona in soggiorno, dimenticandosene ben presto.
Intanto Shannon si stava guardando intorno con sguardo curioso, appoggiandosi allo stipite della porta e guardandola con lo sguardo di sempre.
 
Come fai a restare così calmo?
 
- Vuoi qualcosa da mangiare o da bere?
- In verità no, sono apposto. Hai detto che il tempo durava circa un’ora, giusto?
 
Osservò l’orologio, poi alzò lentamente lo sguardo, percorrendo la figura della ragazza come se si trattasse di una preda e lui di un predatore che valutava da che parte poteva cominciare a mangiarla, avvicinandosi lentamente, poi schiocciò le labbra, ripassandosele con la punta della lingua.
 
- Time’s up, piccola. Il tuo tempo è finito.
 
Clare indietreggiò ancora, prima di arrivare con le spalle contro la credenza della cucina, osservando il ragazzo che continuava a schioccare la lingua all’interno della bocca con sguardo famelico.
Premette le dita contro il bancone freddo di marmo, chiudendo piano gli occhi e inspirando profondamente.
 
Non te la darò vinta tanto facilmente.
 
Riaprì gli occhi e sgusciò via, correndo attraverso la cucina, la sala da pranzo e poi in salotto, mettendosi dalla parte opposta del divano.
Shannon rimase di stucco solo un secondo, poi si mise a rincorrerla con una breve risatina, girando intorno al divano, cercando con lo sguardo un punto dove bloccarle la strada, che trovò subito dopo, afferrandola per un polso e caricandosela sulla spalla come un sacco di patate.
 
- Shannon! Lasciami! Lasciami!
- Non ci penso nemmeno! Ti ho presa, ora sei mia.
 
Percorse le scale che portavano ai piani superiori con le stanze da letto ed entrò nella prima che vide, buttandola sul letto e mettendosi subito su di lei a carponi.
 
- Ca-calmati! Andiamo con calma..
- Sono stato abbastanza calmo. Ti ho detto, sei troppo carina perché io rimanga fermo.
- Ho capito.
 
Deglutì appena prima di sentire nuovamente quelle mani calde che le percorrevano la schiena, staccando i ferretti del reggiseno con due dita e abbassando le spalline lungo le braccia pallide.
Sfilò anche i pantaloncini, premendo le dita sui fianchi per aiutarsi e pizzicare le mutandine fra due dita, tirandole con un suono di tessuto lacerato.
Clare si alzò appena a sedere per sfilargli la maglia e buttandola a terra, percorrendo le braccia muscolose con due dita, graffiando sul tatuaggio all’inizio della schiena, ottenendo un mugolio soffocato mentre il batterista si prese il labbro inferiore fra i denti, mordendoselo e succhiandolo.
Si distese nuovamente, passando una mano fra i capelli corti di lui e strattonando la cintura con un mugolio impaziente, strofinando una gamba lungo il suo fianco scoperto per poi cingergli i fianchi con entrambe, senza nemmeno ricordare di averlo visto togliersi i boxer.
Prima che potè rendersene conto Shannon si era già tolto, girato di spalle che trafficcava con l’oggettino che Clare aveva visto cadere dalla macchina prima di entrare in casa, così si costrinse a guardare altrove, osservando i loro indumenti buttati alla rinfusa sul tappeto della stanza, con la tipica fretta di chi non ce la fa più ad aspettare.
Non fece nemmeno in tempo a girarsi per guardarlo che lui era già sopra di lei, premendo con le dita sui fianchi con tanta forza da strapparle un altro gemito strozzato dalle labbra.
Strofinò lentamente due dita sulla femminilità di lei prima di farle scivolare all’interno, spingendole lentamente avanti e indietro per farla adattare.
Clare alzò i fianchi, andando incontro a quell’unica fonte di piacere, quasi implorandolo e appoggiandosi alle sue spalle, afferrandole per reggersi e stampare un bacio sulle sue labbra, più spinto di tutti quelli che si erano dati in precedenza; le lingue cominciarono a giocare, intrecciandosi fra di loro.
Quando si separarono, necessitando di aria, sfilò le dita e scivolò dentro di lei, reggendosi con le mani aperte sul cuscino, ai lati della testa della ragazza.
 
- Shan- a-ah!
 
Chinò lentamente il viso per osservarla da vicino, mentre si muoveva lentamente avanti e indietro, uscendo ed entrando per farla abituare, ricavandone dei gemiti e dei mugolii confusi, stringendo le gambe sui suoi fianchi per farlo scivolare più dentro, più a fondo.
Quando sentì che era pronta cominciò a oscillare più velocemente i fianchi, godendosi la sensazione di lei che si stringeva e si allargava intorno a lui, mentre lo guardava con gli occhi socchiusi e lucidi.
Non l’aveva mai visto sotto quella luce, sotto..quell’aspetto.
Si conoscevano da poco, e anche se lui era molto attraente , non aveva mai sentito il desiderio di averlo.
Ma lì, in quella stanza, a pochi millimetri dalle labbra di Shannon Leto, le sembrava impossibile non averlo voluto prima.
 
Mi sento come se non potrei appartenere a nessun altro.
Come se ora, qui, in questo momento, l’unica cosa di cui ho bisogno è..lui.
 
Affondò le unghie sulla schiena dal batterista che continuò a spingere con più violenza verso di lei, mugolando e facendo sbattere lo schienale contro la parete dipinta di azzurro chiaro.
Dopo poco Clare inarcò la schiena, lasciando che l’orgasmo la raggiungesse più in fretta di quel che pensava mentre Shannon liberava un ultimo gemito, riversandosi dentro di lei.
Il batterista rotolò su un fianco, portandosi il braccio sopra la fronte sudata, tirandosi all’indietro i capelli e coprendola con il lenzuolo.
 
Oddio.
 
Sentì le guance avvampare quando uno Shannon Leto sudato si alzò dal letto e camminò restando di schiena verso il bagno, liberando dei sospiri rumorosi e compiaciuti, con la stessa voce calda che lo contrastingueva.
Benchè la visione fosse appagante e piacevole, Clare rotolò su un fianco per recuperare ciò che era rimasta della maglietta stropicciata e dei pantaloncini, uscendo velocemente dalla camera e infine dalla porta di casa, diretta verso il primo taxi che vide.
 
-
 
// YEE!
Sono tornata dopo duemila anni con questo nuovo e intrigante capitolo!
Spero piaccia, c’ho messo una vita a finirlo!
Baci, la vostra Shanimal!
<3
 
 
 
 
   
 
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