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Autore: Love00    27/06/2014    7 recensioni
Sola, nessuno che la aiuta ad uscire dall'abisso nel quale la sua vita si è trasformata: Julie Cooper, universitaria che vorrebbe essere invisibile agli occhi degli altri per non far scoprire a tutti il suo più grande segreto, imparerà ad apprezzare il dono della vita.
Dalla storia:
"Mi guardava negli occhi. Erano anch'essi castani, come quelli di Liam, ma erano più scuri, più profondi. Temevo che quelle iridi potessero leggermi dentro. Quegli occhi erano tanto belli, quanto terrificanti. Non volevo che nessuno si accorgesse di me e soprattutto dei mie problemi."
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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La prima lezione era finita e adesso mi trovavo davanti al mio armadietto per prendere i libri per il corso successivo.

Avevo scoperto che Zayn, Louis e Liam erano in classe con me.

"Li hai visti che carini che sono?" – disse una ragazza alla sua amica, mentre passavano "i famosi cinque."

Già cinque. Nel gruppo del moro tutto muscoli e tatuaggi, ovvero Zayn, si erano aggiunti due nuovi ragazzi, anche loro bellissimi: un ragazzo riccio, con due occhi verdi da far perdere la testa e uno biondo tinto, che al posto delle iridi aveva due pozzi azzurri.

"Certo che li ho visti. Sono ansiosa di farli conoscere alle mie lenzuola!" – rise l'altra. Alla sua fastidiosa risata si aggiunse anche quella della sua amica, e unite sembravano la peggior melodia che un musicista potesse comporre.

Tutto questo mi dava fastidio, perché mi faceva ripensare ai brutti momenti passati al liceo.

Anche in quegli anni c’era questa identica situazione e io venivo presa in giro dalle troiette e dai ragazzi fighi, che mi rinfacciavano che loro erano andate a letto con uno di quest'ultimi, mentre io, invece, con nessuno.

"Nemmeno un pazzo si innamorerebbe di te." – dicevano.

Tutto questo mi faceva soffrire, perché anche se non volevo fare quello che facevano loro, non mi piaceva essere insultata.

Non ero mai riuscita a rispondere a quelle streghe.

Non le calcolavo proprio, ma questo dava loro la forza di continuare, così crebbe in me un odio, che giorno dopo giorno aumentò, ma non era odio verso quelle ragazze, era verso me.

E una volta che lo ebbi accumulato tutto per bene, decisi di riversarlo proprio su me stessa: tagliandomi.

Iniziai così ad odiarmi.

Non ero capace a fare nulla di buono. Nessuno mi voleva bene. Nessun essere presente sulla faccia della Terra. L'unica ad amarmi era la lametta.

Ormai era diventata la mia migliore amica.

Se qualcuno mi fosse venuto a confessare che faceva una cosa simile, io avrei fatto di tutto per aiutarlo ad uscire da quella orribile dipendenza, perché nessuno si sarebbe dovuto ridurre in quel modo. Nel modo in cui mi ero ridotta io.

Adesso avevo smesso di tagliarmi. Lo facevo solo in casi di estremo bisogno.

Sospirai a quei pensieri. Chiusi il mio armadietto e mi diressi verso l'aula, dove si teneva la mia prossima lezione.

***

"Vorrei avere la forza di poter cambiare. Ma purtroppo, nessuno può cambiare una come me. Nessuno." – pensai prendendo la tracolla con i libri, per tornare a casa.

Finalmente il primo giorno di università era finito.

Per uscire dalla classe, lasciai passare tutti gli altri studenti.

Quando arrivò il mio turno, ormai la stanza era vuota.

Appena misi piede fuori sentii qualcosa venirmi contro, facendomi perdere l'equilibrio.

Supposi che quel qualcosa fosse una persona.

Per mia fortuna, non toccai il pavimento, il quale era sicuramente freddo.

Quel qualcuno mi aveva presa e adesso mi teneva stretta.

Alzai gli occhi per vedere di chi si trattava.

Il mio sguardo incontrò il suo. Mi persi in quegli occhi nocciola. Era proprio lui. Adesso ne avevo la conferma. Era il bambino del parco di qualche anno fa, era Liam.

"Tutto bene? Ti sei fatta male?" - mi chiese.

"N-no, tutto bene, grazie." - risposi imbarazzata. Ancora mi teneva stretta.

"Mi puoi lasciare, per favore?" - stringeva la presa sui miei fianchi e lì c'era un grosso taglio ancora fresco, il quale faceva male.

"Scusa, non volevo." - disse. Lo vidi arrossire e a quella scena mi venne da sorridere. Era carino.

"Tranquillo. Grazie per non avermi fatto cadere."

"Figurati, era il minimo che potessi fare. Ti sono venuto io addosso."

"Piacere, io sono Liam." - sorrise poi allungando la mano verso di me.

"Julie." - mi presentai stringendogliela.

"Per caso ci conosciamo già? Perché il tuo viso e il tuo nome mi sono famigliari."

"No, non credo." - mentii. Sicuramente non si ricordava nulla, non ne valeva la pena raccontargli l'episodio della nostra infanzia.

"Ehm, io devo andare." - dissi.

"Okay, ci vediamo domani, ciao." - mi salutò ancora un po' imbarazzato dalla situazione.

Ritornai a casa e per mia fortuna non c'era nessuno al suo interno.

Mi sdraiai sul letto e guardando il soffitto, mi misi a pensare alla giornata appena trascorsa.

"E' stata una giornata un po' strana. Ho già individuato i più fighi della scuola e quindi quelli da cui mi dovrei tenere a distanza, per non rivivere il passato; ho fatto conoscenza, se così si può definire, con uno di loro e infine, ho capito che sarà difficile affrontare questo nuovo anno." - pensai mentre mi lasciavo andare ad un riposino pomeridiano, prima che l'inferno sarebbe scoppiato quella stessa sera, in quella casa.

 



Buonasera a tutti!
Comincio scusandomi per aver aggiornato in ritardo, ma ho avuto gli esami e adesso che sono finiti, posso aggiornare con calma!
In questo capitolo vediamo la nostra protagonista scontrarsi con Liam. Lui pensa che il suo viso è famigliare, e lei, sicura che non si ricordi nulla, non gli dice del loro incontro avvenuto da bambini. 
Liam si ricorderà di lei?
La risposta la scoprirete nei prossimi capitoli.
Vi volevo informare di aver modificato il modo dei tempi verbali del prologo. Preferisco scrivere la storia al passato :)
Adesso passiamo ai ringraziamenti.
Ringrazio le sette meraviglie che hanno recensito. Grazie mille, ragazze!
Volevo ringraziare in particolar modo, Poppy, che mi ha aiutato a trovare il mio stile di scrittura e che per me è diventata ormai come una sorellona. Grazie di tutto! Ti voglio tanto bene, Poppy! <3
Un altro ringraziamento speciale va alla mia dolce Ros, che mi sostiene sempre in tutto. Grazie anche a te dolcezza! Ti voglio tanto bene! <3

Spero che il capitlo vi piaccia.
Vi lascio un bacio enorme.
A presto! <3
  
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