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Autore: DarkDream_    27/06/2014    3 recensioni
Lei è acida.
Lui è allegro.
Lei è Sofy.
Lui è Louis.
Lei ha bisogno di Lui.
Lei ha bisogno del Suo amore, ma ancora non lo sa.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 9. Lascia che io ti ami

 

 

 

 

Era passata una settimana da quando Louis mi aveva mostrato il suo lato oscuro e all’asilo si era dato malato. Sembrava fosse scomparso e anche Harry non sapeva niente. Non che fossi preoccupata, no di certo, ma non riuscivo a capire perché si era allontanato così tanto. Nel frattempo uscivo con Luke, lui sì che sapeva come comportarsi. Thomas però continuava a guardarlo con aria di odio profondo e accettava mal volentieri di uscire con lui.

Era un lunedì mattina e io me ne stavo appoggiava al bancone del bar con uno straccio in una mano e un bicchiere nell’altra. Sentii il campanello della porta risuonare nel bar quasi vuoto segnando l’arrivo di un nuovo cliente e voltandomi verso la porta dovetti stare attenta a non fare cadere il bicchiere a terra. Louis se ne stava in piedi all’entrata scrutando la gente seduta ai tavoli, spostò poi lo sguardo su di me e sentii le ginocchia tremare. Qualcosa mi spingeva a correre verso di lui ed abbracciarlo ma la parte più razionale di me mi trattenne perché, infondo, i lividi sui miei avambracci spiccavano ancora.  Si avvicinò lentamente e, in quei secondi, riuscii a notare il suo aspetto trasandato. I capelli erano più spettinati del solito, la barba era cresciuta e Louis non si era evidentemente preoccupato di rasarsela. Gli occhi color ghiaccio erano spenti e circondati da delle occhiaie profonde. La maglietta grigia che indossava era stropicciata e i jeans avevano una chiazza vicino alle caviglie mentre le scarpe erano slacciate.
Quello non era il Louis che conoscevo.
Louis si appoggiò al bancone sospirando fortemente prima di alzare lo sguardo incatenandolo con il mio tremante.

-Louis- sussurrai. Appoggiai il bicchiere sul bancone e mi misi lo strofinaccio su una spalla senza staccare il contatto dei nostri occhi –che ci fai qui, Louis?- la mia voce era bassa e priva di forze come se il legame che avevano creato i nostri sguardi spendesse tutta l’energia contenuta dentro il mio corpo. 

-Devo parlarti- disse Louis con voce roca. Annuii e mi girai verso la mia nuova collega ricevendo un movimento del capo. Feci il giro del bancone, presi Louis per un braccio e lo trascinai nel bagno del personale.
Non avevo per niente voglia di parlare con lui, le immagini del nostro ultimo incontro mi investirono in pieno facendomi trasalire, ma qualcosa mi spingeva ad ascoltarlo, forse era soltanto il suo aspetto trasandato che mi induceva a provare pietà per lui.
Mi appoggiai al lavandino sporco con le braccia incrociate al petto e osservai il ragazzo di fronte a me. Era girato di spalle e la sua mano era ancora appoggiata alla maniglia della porta che aveva precedentemente chiuso. Vedevo le sue spalle alzarsi e abbassarsi ad un ritmo lento e regolare ma il tremolio del suo braccio mi faceva pensare che dentro di sé Louis avesse una guerra in corso. Prese un grosso respiro prima di girarsi verso di me con lo sguardo costantemente basso.

Mi è mancato questa settimana, mi tocca ammetterlo. Mi è mancato moltissimo. Mi è mancato il suo comportamento bipolare. Mi sono mancati i baci sul collo e doverlo sgridare per i succhiotti. Mi è mancata la sua risata, la sua spavalderia e il suo sorriso. Mi è mancato il modo con il quale giocava con Thomas. Mi è mancata la sua irritazione con la presenza di Luke. Mi sono mancati i suoi occhi, le sue labbra, le sue mani.
Ha sbagliato, ha sbagliato perché mi ha fatto del male. Mi ha spaventata e provo terrore quando sto con lui, ma so che c’è qualcosa che tiene nascosto.
Le parole di Harry mi tornarono in mente: “..
gli ho visto di sfuggita gli occhi ed erano blu. Vuol dire che era fuori di sé, capitava spesso una volta..”.

Morivo dalla voglia di chiedergli cosa gli fosse accaduto nel suo passato ma avevo paura che si irritasse e mi lasciasse altri segni viola sul corpo.

-Non ho tutto il tempo del mondo Tomlinson- la mia voce era ferma e fredda. Lo avevo chiamato per cognome e ciò lo aveva fatto rabbrividire ma era l’unico modo per non lasciarmi vincere dal suo sguardo.

-Mi dispiace- un soffio, ecco cos’era stato. La sua voce tremolante mi entrò in testa e quando alzò il viso dovetti trattenermi per non asciugargli le lacrime che stavano scendendo lungo le sue guance pallide. I suoi occhi erano inondati e tremolanti mente guardava il mio viso.

-C-cosa?- non riuscivo a credere che si fosse scusato. Era strano.

-Mi dispiace- il suo urlo spiazzò l’aria e mi colpì nel petto facendomi perdere il respiro per un attimo.

-Mi dispiace così tanto Sof- trattenni un singhiozzo e lo vidi prendersi i capelli con entrambe le mani e tirarsi le ciocche come per alleviare il dolore che provava –non dovevo, non volevo farti del male. Mi era passata, ti giuro che mi era passata. Non so perché l’ho fatto ma me ne pento tanto, vorrei tornare indietro nel tempo e non farlo, non lo farei Sofy.

Si avvicinò a me ma quando vide che al suo gesto mi pressai di più al lavandino singhiozzò più forte.

-Mi dispiace, mi dispiace, non volevo, no, non volevo-  la sua voce era tormentata. Louis abbassò lo sguardo contro le mie braccia e alla vista dei segni ancora presenti scoppiò in un pianto disperato accasciandosi a terra contro la parete.

-Non volevo farti del male, tengo a te Sof- si prese la testa con le mani e vedendo il suo corpo essere scosso da singhiozzi forti non riuscii a trattenermi.

Era serio.
Era seriamente pentito.

Mi avvicinai cauta prima di sedermi accanto a lui e circondargli le spalle con le braccia.

-Non importa Louis, adesso calmati, ti prego- infilò il viso nell’incavo del mio collo inspirando il mio profumo e mi circondò la vita in un abbraccio stretto e bisognoso di affetto. Mi schiacciò il petto con il suo ma non era qualcosa di malizioso, Louis era come un bambino rimasto solo che chiedeva soltanto un po’ d’amore.
Le nostre gambe si incastrarono alla perfezione mentre io cercavo di calmare il pianto isterico del ragazzo tra le mie braccia. Gli passai una mano tra i capelli mentre con l’altra gli accarezzavo la schiena. Lasciai sul suo capo dei baci dolci appoggiandomi contro la parete con la schiena per sostenere anche il peso di Louis che si era accasciato su di me. Strusciò il naso contro il mio collo come faceva Thomas durante i temporali.

Louis era così vulnerabile in quel momento. Sembrava tutt’altra persona rispetto a quella che si prendeva gioco di me per divertirsi.
Quando il suo pianto si fu calmato, il suo corpo era comunque scosso da piccoli singhiozzi.
Gli baciai la fronte passandogli le dite lungo il braccio che mi stringeva i fianchi per dargli un po’ di quiete.

-Mi dispiace Sofy- disse Louis.

-Tranquillo, ti perdono Lou- sentii la sua presa farsi più ferrea.

-Non dovresti, ti ho fatto del male senza un motivo. Gli assomiglio così tanto- singhiozzò più forte e io lo strinsi di più baciandogli il viso per calmarlo.

-Ti ho perdonato Louis. Ho capito che sei pentito e sento che mi nascondi qualcosa e sono disposta ad aspettare fino a quando sarai pronto per dirmela. E se tu me lo permetterai ti starò accanto per aiutarti- sussurrai nel suo orecchio aspettando una risposta che speravo arrivasse.

-Non ho bisogno di aiuto- brontolò come un bambino appoggiando la guancia al mio petto. Sbuffai facendomi scappare un piccolo sorriso.

-Si, ne hai bisogno e lo sai anche tu solo che non vuoi ammetterlo- gli comunicai dolcemente giocando con le ciocche castane. Grugnì facendomi capire che apprezzava le mie carezze.

-Non ti merito- mi disse sospirando e io lo guardai in viso notando i suoi occhi chiusi.

-Cosa te lo fa pensare? Sei una bella persona infondo Louis, voglio starti accanto- lo sentii sorridere e poi avvertii una carezza contro i lividi. Abbassando lo sguardo fissai le sue dite sfiorarmi i segni dolcemente e con rammarico.

-Ti ho fatto del male- sospirò –se ci penso sento un grande dolore, proprio qui- indicò la parte sinistra del suo petto, dove c’era il cuore –perché tengo a te più di ogni altra cosa e questo è strano perché ci conosciamo da poco e ci siamo sempre trattati male- si schiarì la voce prima di riprendere il discorso –so che mi sono comportato male, ti ho fatto dei succhiotti e con il mio carattere ti ho fatto arrabbiare, ma questo è solo un modo per non affezionarmi troppo a te.

-E ha funzionato- gli chiesi . Stavo trattenendo il fiato.

-No.

Spalancai gli occhi. Louis alzò la testa dal mio petto e mi guardò negli occhi. Aveva ancora qualche lacrima seccata sulle guance.
Stava cercando di capire come avessi reagito e io me ne stavo lì immobile a fissarlo incredula.

Una mano mi accarezzò la guancia e io mi beai del suo tocco. Avvicinò il suo viso al mio e sentii il cuore sbattermi contro la cassa toracica. Il suo fiato caldo si imbattè, come un’onda contro uno scoglio, sul mio viso e avvertii il suo respiro velocizzarsi. Lo vidi chiudere lentamente gli occhi prima che le nostre labbra venissero a contatto timide e insicure. Era un bacio dolce, fatto solo delle nostre bocche pressate lievemente. Era insicuro, lo avvertivo dal suo tocco tremolante e dal suo respiro velocizzato. Mi prese il viso con entrambe le mani prima di pressare di più le labbra contro le mie. I miei occhi che in tutto quel tempo erano rimasti aperti si chiusero dal piacere di sentire finalmente le sue morbide e calde labbra sulle mie. Ho sempre voluto provare le farfalle nello stomaco ma in quel momento la mia pancia era investita da una tempesta violenta con un tornado che mi scombussolava tutta.
Ciò che provavo era come Louis, impetuoso.

Sentii la sua lingua umida passarmi sul labbro inferiore chiedendomi l’accesso. Schiusi le labbra e iniziò il bacio che aspettavo da tutta una vita. Gli afferrai il collo avvicinandomi di più a Louis quando il bacio diventò più passionale. Posai una mano sul suo petto sentendo il suo cuore battere velocemente proprio come il mio.

-Batte per te- staccò le nostre labbra dal legame che si era creato per sussurrarmi quelle dolci parole. Nessuno mi aveva detto mai una cosa del genere. Non mi interessava di essere seduta sul pavimento di un bagno sudicio di un bar e di avere un aspetto orribile. In quel momento mi bastava avere Louis con me per sentirmi in paradiso.

Sorrisi accarezzandogli le guance.

-Perché?- chiesi dolcemente appoggiando la fronte contro la sua.

-Perché ho sempre voluto baciarti, provo qualcosa di forte quando sto con te- mi lasciò un dolce bacio sulle labbra prima di afferrarsi il labbro inferiore con i denti.

-Anche io, ma non sono la ragazza adatta per te, non lo sono per nessuno- ammisi chiudendo gli occhi. Louis scosse la testa prima baciarmi con passione circondami la vita con le braccia spingendo il mio corpo verso il suo.

-Lo sei per me, lo sei sempre stata- risucchiai aria con fiato affannoso. Lo osservai. Aveva le guance rosse, il sorriso spiccava sul suo viso ed era contornato da labbra rosse e gonfie dai baci. Gli occhi gli brillavano come non mai. Era il ragazzo perfetto. Due settimane fa ci odiavamo a morte e ora eravamo uno di fronte all’altra distrutti da baci pieni di amore e bisogno.

-Io.. Louis- qualcosa mi frenava. Ero una ragazza incasinata. Una madre morta, un padre in prigione, un fratello a cui badare. Non ero la ragazza perfetta che tutti vorrebbero. 

-Sei perfetta Sofy, non mi interessa del tuo passato, voglio essere il tuo presente e se tu me lo permetterai possiamo creare insieme il nostro futuro.

Piansi, piansi dalla gioia.

-Mi permetterai di aiutarti a superare i demoni del tuo passato?- chiesi incerta con la speranza di non rovinare tutto come era mio solito fare. Ma Louis annuii sorridendo strusciando la guancia contro la mia. Avvicinò le labbra al mio orecchio soffiandoci sopra delle parole che non dimenticherò mai.

-Lascia che io ti ami






ANGOLO AUTRICE
Mi dispiace per l'enorme ritardo ma ecco qui il nono capitolo. E' il capitolo più importante per il momento perchè in questo è contenuto il titolo della storia. Beh.. c'è finalmente il bacio tra Sofy e Louis. Capiscono di provare qualcosa ma chissà cosa succederà nei prossimi capitoli.
Commentate per favore, vorrei sapere le vostre opinioni.
Un bacio.

 






 

DarkDream_
 

 

 

  
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