Se Leonard non si fosse
tenuto alla scrivania, probabilmente sarebbe caduto sul tappeto come un salame,
ammutolito ed esterrefatto.
Boccheggiò cercando di
riprendere abbastanza fiato per porre a sua sorella la domanda “perché”, ma si
sentiva come se al mondo non ci fosse sufficiente ossigeno per mantenerlo in
vita.
Guardò la piccola Gardis
seduta sul letto che si tormentava le mani aspettando una sua reazione,
stranamente imbarazzata in un modo che non era da lei.
Lui scosse la testa, se almeno
avesse avuto gli occhiali probabilmente si sarebbe tormentato le lenti come
faceva Potty2, sempre ad aggiustarseli sul naso, ma non gli era stato concesso
neppure quello e stava tristemente prendendo coscienza che il suo corpo
soffriva di un principio di Parkinson.
Incredibile, mai visto un
vampiro che trema…
Quelle non erano certo cose
che doveva spiegare lui a lei, semmai sarebbe dovuta essere la mamma… no,
meglio che la mamma non sapesse niente di queste sue curiosità o era la volta
che papà lo avrebbe davvero ucciso con le sue mani.
-
Gardis… - disse
piano – perché?
Il rossore si diffuse sulla
pelle chiara della ragazza, poi le alzò gli occhi con determinazione
-
Tu dimmelo e
basta
Belle consolazioni… stava
rischiando la vita, lo sapeva?
D’accordo, se quello era
l’unico modo per uscirne indenni… che cosa le era saltato in mente, poi?
Prese una sedia, la
posizionò con lo schienale rivolto verso il letto e vi si sedette con le
braccia appoggiate allo spesso arco di legno di mogano, appena incrociate e il
viso sopra di esse.
-
D’accordo, cosa
vuoi sapere?
-
Cosa si prova
quando si va a letto con una persona. – mamma e papà gli avevano reso davvero
un pessimo servizio a insegnarle a parlare senza peli sulla lingua, riusciva a
capire che era leggermente imbarazzante discutere di certe cose con la
propria sorella, vergine per di più? – dall’altra parte – aggiunse piano lei
-
Dall’altra parte?
– indagò
-
Sì, cosa prova un
maschio? – “oh cacchio” era un’espressione che rendeva perfettamente la
situazione, anche se non tanto quanto “merda”.
-
Gardis –
incominciò serio mentre la sua mente lavorava a velocità inaudita – tu non
avrai… tu non sarai stata a letto con qualcuno, voglio sperare… - la
professione di detective non era quella che gli riusciva più congeniale, lei
comunque arrossì violentemente e scosse la testa e i capelli biondissimi mentre
lui sospirava di sollievo: almeno finchè sua sorella
non avesse deciso di compiere qualche follia, sarebbe sopravvissuto.
-
È solo per quello
che è successo al Grifondoro ed ero curiosa di
sapere… com’è… - al momento lui ignorava cosa fosse accaduto al Grifondoro (anche perché, stando alla cronaca, non era
successo proprio niente), ma era meglio che sua sorella sfogasse le sue
curiosità con lui piuttosto che andare a chiedere a casa oppure decidesse di
sperimentare di persona la cosa. Appunto mentale, chiedere alla pettegola di Serpeverde, cioè a Rudiger, cosa
fosse accaduto alla Torre.
-
Bene – si notava
che la conversazione era un po’ stentata?
-
È bello? – ma che
razza di domanda era? Mica era una persona che era bella o brutta!
-
Beh, sì, a volte…
diciamo che è piacevole…
-
Perché a volte?
Non sempre?
-
Dipende con chi
sei, sciocchina – eh certo, sognarsi di farlo con la Sprite non avrebbe fatto
felice nessuno
-
Ma ci sono tappe
da seguire? – tappe da seguire? C’era da mettersi le mani nei capelli, che
avevano insegnato alla sua povera, traviata sorella tra quei pazzi rosso-oro?
Tappe? Che cazzo sono le “tappe”?
-
Che cosa sono le tappe?
– domandò con più diplomazia
-
Beh, A, B e C
-
A, B e C?
-
Sì, il bacio,
il... – ma chi le aveva detto tutta questa caterva di boiate? Tappe? Non aveva
mai seguito uno schema in vita sua, ma delle “tappe”?!
-
No
-
No?
-
No, si fa quel
che si ha voglia…
-
E tu l’hai mai
seguite? Anche per caso – a memoria d’uomo, non rammentava di essersi mai
attenuto ad una “linea guida” e di certo non si comportava con le ragazze come
se fossero fidanzati, magari quando si esce insieme le cose sono diverse…
-
No, cioè, forse
ho baciato una ragazza, prima, ma non con l’intenzione di seguire una tappa… -
perché si stava imbarazzando? Era sua sorella! Eppoi perché continuava a ripete
la parola “tappa”?
-
E ti è mai
capitato di non… farlo? – se stavano giocando a Gira la Ruota doveva
avvertirlo, però… compro una vocale!
-
Certo
-
Nel senso, ti è
mai capitato di rimanere con una ragazza senza andarci necessariamente a letto?
Ok, sua sorella leggeva
troppo e, senz’altro, leggeva delle cretinate. Chi le aveva messo in testa ‘sta
roba?
Erano tutte quelle
stronzate che i grifoni perbenisti si dicevano tra loro, salvo poi sperimentare
che era tutto il contrario e dimenticarsi di rivedere la regolina.
Se scopriva che era stato
uno dei suoi amici malati a raccontarle queste cose lo avrebbe linciato, Potty? Weasel? Di certo non Rudiger… e a pensarci, neppure Chris.
D’accordo, riflessione
profonda: scavare nella memoria alla ricerca di un episodio analogo a quello
richiesto, doveva essere successo almeno una volta, perché non lo rammentava?
-
Sì
-
Ti è piaciuto? –
sembrava che parlasse di un filetto al sangue…
-
Beh, avrei
preferito fare dell’altro…
-
In che senso?
-
Che lei non
voleva e allora ho lasciato perdere
Non credeva di poter udire
qualcosa del genere da suo fratello, voleva assolutamente conoscere quella
ragazza
-
Ma tu stavi male?
– stavi male? Ma che domande faceva?
-
In che senso?
-
Ti dava fastidio
averla lì e non farlo? – Leonard sbattè le palpebre
senza capire troppo della domanda
-
Beh, no, sennò
l’avrei mandata via o avrei preso qualcun altro – la modestia prima di tutto…
-
Ma se una ragazza
ti provocasse, tu andresti a letto con lei?
-
Dipende chi è
lei, se lei vuole, se io posso
-
Posso?
-
Se nel farlo ci
rimetto la testa o mi costringono a sposarla, magari no, non trovi?
-
Sì. Va bene, ora
ho capito
Infatti, perché quello che
non aveva capito era lui…
-
Gardis – lei si
voltò verso suo fratello – non leggere più queste stronzate di Strega 3000,
chiaro?
Lei annuì, divertita che
credesse che si trattasse di una rivista da ragazzine cerebrolese.
-
Leonard –
aggiunse poi – è bello abbracciare una ragazza?
Per la seconda volta, quel
giorno, si sentiva prossimo a cadere sul pavimento per lo sconcerto, meno male
che era seduto.
-
Non nel senso di
un abbraccio tra amici, intendo, tipo con quella ragazza con cui non hai fatto
niente…
Che non avesse fatto niente
era un discorso, non era ancora ridotto così male…
-
Sì, è bello,
perché?
-
Beh, perché non
lo so…
Come mai non avevano ancora
tirato una bomba sul Grifondoro? Stavano distruggendo
la sua povera sorella con quelle chiacchiere!
-
E che cosa si
prova?
Qui si andava sul
difficile, certo non poteva mettersi a raccontarle la cosa, anche perché, a ben
riflettere, conosceva solo la parte maschile del “bello”, non aveva idea se e
cosa si provasse dall’altra parte della barricata, anche se doveva essere
indubbiamente piacevole…
Avrebbe pagato per
rispondere qualcosa, ma pareva che non ci fosse soluzione… cosa avrebbe dovuto
fare? Di sicuro era fuori discussione abbracciare sua sorella come faceva con
le altre, insomma, lei era una Malfoy, era la sua bella sorellina (forse anche
amata, a ben pensarci…) e l’incesto era vietato, oltre al fatto che sarebbe
stato un po’ come abbracciare se stessi e la cosa, francamente lo ripugnava.
Dove stava la soluzione del
problema? Perché gli faceva tutte quelle domande? Caffè!
Che qualcuno gli desse del
caffè, anzi, no, meglio, della cioccolata per darsi una calmata e tornare
lucido; e sarebbe stato meglio se ne avessero data un po’ anche a lei perché
non sembrava troppo in forma… era troppo più strana del normale e in genere nessuno
Malfoy è molto normale…
Gardis guardò suo fratello
riflettere serio, doveva giudicarla proprio strana con tutti quei quesiti che
gli aveva posto, ma aveva bisogno di sapere cosa si prova dall’altra parte,
come si era dovuto sentire quel poveretto che aveva torturato quella stessa
mattina senza neppure accorgersene!
Di sicuro non aveva passato
un bel quarto d’ora, ma almeno non era prossimo alla morte; certo, Kitt
ragionava in maniera differente da Leonard, ma aveva come il sospetto di
essersi spinta un pochettino troppo oltre.
Beh, ad ogni modo Kitt non
era stato troppo male e questo era quello che le interessava sapere, lui era il
suo migliore amico e l’unica cosa che desiderava era non vederlo soffrire e
chiunque avrebbe pagato per quello, anche se fosse stata lei stessa.
-
Stai lì un minuto
– Leonard si alzò dalla sedia e andò alla porta, aprendola e mettendo il naso
signorile fuori a sbirciare per il corridoio in attività.
Il passaggio era invaso di
gente. Con l’arrivo dell’inverno le temperature si erano parecchio abbassate e
quella notte era arrivata una ventata gelida sulla scuola che aveva
ulteriormente fatto abbassare la colonnina di mercurio quindi la maggior parte
delle ragazze Slytherin, proprio come delle vere
serpi che pativano il freddo, avevano cominciato a tirare fuori piumoni e
coperte per scaldarsi e c’era un viavai di studentesse con teli patchwork tra
le braccia e imponenti coperte di piume che pareva avessero spennato il pollaio
di Hogwarts.
Possibile che non ci fosse
nessuno al caso suo?
In realtà aveva pensato di
prendere qualcuno di cui si fidava e fargli mimare la scena, ma al momento
dubitava che Gardis avrebbe consentito a Montague di
arrivarle a meno di un metro e mezzo di distanza.
Vide passare Greengrass con un quaderno in mano, il Prefetto lo salutò e
lui fece altrettanto con finta noncuranza: Rudiger
era una specie di suo amico, ma rischiava di farsi prendere troppo la mano,
aveva troppa esperienza in materia per seguire alla lettera ciò che lui gli
avrebbe chiesto di fare.
Certo non poteva aspettarsi
un ragazzo senza esperienza, dopotutto erano a Serpeverde,
ma…
Tombola!
* * *
Chris stava vagando per il
corridoio dei sotterranei ad assegnare i nuovi turni di ronda che Piton e la McGranitt gli avevano
chiesto una settimana prima.
Non era un compito facile
perché le serpi, come diceva Gardis, “erano dei maledetti lavativi che non
avrebbero fatto un pattugliamento neppure sotto tortura”. Grazie al Cielo gli Hufflepuff erano più condiscendenti e si sarebbero prestati
ad alzarsi alle due di notte per fare un giretto per la scuola, salvo poi
riaddormentarsi, beh, quello era lo scotto da pagare.
Di Corvonero
poteva fidarsi, ma ne avevano già delle loro con la stanza del Caposcuola e
quella del Prefetto allagata, lo stesso valeva per il bagno dei Prefetti e la
stanza dormitorio n°2. C’erano persone che dormivano sul divano da una
settimana, poveretti.
-
Questo è il
vostro nuovo orario di ronda – disse sventolando una tabella e appendendola
nella bacheca in corridoio – mi raccomando la puntualità
Due ragazze si
affacciarono, lo consultarono e annuirono, che soddisfazione! Il battitore di serpeverde sbuffò, lo guardò male e tornò in camera.
Rudiger gli passò accanto, battè
una mano sulla spalla con compassione e tornò al suo compito o qualsiasi cosa
fosse quello che aveva in mano.
C’era un motivo se era
finito a Corvonero?
Vide la faccia di Leonard
alla porta, poi il biondo gli sorrise
-
Chris, puoi
venire un minuto?
Felice di sottrarsi agli
sguardi degli altri verde-argento che lo scrutavano come se avesse avuto la
lebbra, fu felice di mollare la sua tabella e di andare verso di lui.
* * *
Gardis guardò il fratello
che si alzava e andava alla porta per poi chiamare qualcuno: non capiva.
Poi vide Kitt entrare dalla
e suo fratello chiudere e la cosa non le
piacque per niente.
Leonard rimirò compiaciuto
l’idea che si stava formando nel suo sadico cervellino, poteva prendere non
due, ma tre piccioni con una fava! Innanzi tutto avrebbe risposto a tutte le
domande di sua sorella senza essere direttamente interessato e poi avrebbe
potuto mettere un po’ alla prova questo benedetto Ravenclaw
decisamente troppo santo e decidere più o meno cosa provava nei confronti della
piccola Malfoy; e per finire, che era la cosa che gli interessava di più,
sarebbe finalmente riuscito a conquistare un punto nei confronti della sua
vispa sorellina e vederla un po’ alle strette.
Era stato davvero un colpo
di fortuna, non si fidava a lasciarla tra le braccia di Rudiger,
ci prendeva sempre troppo gusto e ultimamente pareva improvvisamente essersi
accorto che la bella Malfoy era una donna.
-
Ciao! – salutò
allegro il moro entrando dalla porta e chiedendosi cosa stesse accadendo e
perché l’altro Caposcuola lo volesse lì, pregò che non avesse saputo di quello
che era successo quella mattina, ma dalla reazione di Gardis, che arrossì e
accennò un gesto col capo, dedusse che di certo lei non era andata a
raccontarglielo.
-
Siediti lì, per
favore – sentire quelle parole da uno come Malfoy era un caso più unico che
raro
Christopher si accomodò sul
letto e aspettò mentre un grosso punto di domanda gli ronzava in testa e il
sorriso di Leonard si propagava da orecchio ad orecchio, soprattutto quando
Gardis si affrettò ad alzarsi e a camminare per la stanza sopra il prezioso
tappeto del fratello
-
Tu dove vai… - la
riprese afferrandola per un gomito e affiancandola.
Chissà perché ma sentiva
che c’era qualcosa che puzzava di bruciato…
Leonard si puntò un indice
al mento, pensò e poi la spostò con un po’ di malgarbo di fronte all’altro
ragazzo che seguiva quei movimenti quasi stordito.
-
Kitt, potresti
andare un po’ più indietro? – l’altro obbedì sistemandosi sulle calde trapunte
e continuando a non capire
-
Bene, tu siediti
lì – e con noncuranza, Leonard le indicò il piccolo pezzo di materasso che era
rimasto libero tra le ginocchia dell’altro
La sorella fece tanto
d’occhi e scosse la testa
-
Tu sei pazzo! –
quasi urlò contro il biondo
-
Non fare storie –
bofonchiò invece questo e, dandole un colpetto sulla spalla la spinse proprio
dove voleva, lei pestò un piede al giovane Black per
sbaglio
-
Mi dispiace –
disse imbarazzata trovandosi in una posizione decisamente equivoca
-
Non importa –
Kitt cominciava ad essere seriamente preoccupato
Leonard scrutò la scena e
scosse la testa incrociando le braccia sul petto
-
E’ come vede due
funghi attaccati ad un tronco… su sorellina, non essere così amorfa
-
Amorfo lo sarai
tu – sbuffò lei imbarazzata, cominciando ad intuire quali fossero le reali
intenzioni del fratello
Sospirando come se fosse
stato alle prese con una equipe poco professionale, il Principe delle Serpi si
spostò dalla sua postazione, prese un braccio dell’altro Caposcuola e con
quello cinse la vita della sorella.
La sua regola aurea avrebbe
voluto che l’altra mano fosse audacemente impegnata su una gamba, ma dubitava
che sua sorella avrebbe permesso tanto perfino al suo migliore amico, e, ad
ogni modo, doveva anche ricordarsi che non era lì per vendere la sua virtù,
oltre al fatto che quei due non erano minimamente così arditi, quantomeno lui,
lei era troppo presto per dirne…
Dunque, dove poteva mettere
l’altra mano? Beh, in mancanza di meglio circondò anche con quella la vita
sottile della bionda che stava andando direttamente in iperventilazione, presto
il suo cervello avrebbe cominciato a mandare messaggi di errore per temperature
eccessivamente elevate.
Chris si lasciò guidare dal
biondo alzando circospetto le sopracciglia e arrossendo ogni volta che una
parte del suo corpo entrava in contatto con quello della piccola Gryffindor
-
Che costa
staresti facendo? – domandò alla serpe, sempre più teso
-
Gardis deve fare
pratica – rispose asciutto l’altro continuando a sistemargli la camicia e la
posizione delle gambe e dei piedi, come un sarto che aggiusta l’abito sulle
modelle, ovviamente si astenne accuratamente dal dire su “cosa” lei dovesse
fare pratica e Kitt non ebbe il coraggio di chiederlo, ormai certo che la sua
morte sarebbe stata prossima, soprattutto dopo quanto avvenuto quella mattina
e, a questo punto, era seriamente indeciso se a causarla sarebbe stato
l’augusto fratello di lei, lei stessa oppure il suo autocontrollo.
Malfoy si allontanò un
attimo e contemplò la sua opera
-
Gardis,
rilassati, mica ti mangia… manda indietro quella schiena, sembri un manico di
scopa!
-
Vorrei vedere te
– borbottò risentita quella muovendo appena il muscolo della spalla come
risposta alla richiesta del fratello che, a sua volta, sospirò in maniera
melodrammatica scuotendo il capo
Lui le rivolse un ghigno made-in-malfoy e ignorò le sue proteste
-
Dovresti tirare
su i capelli – annunciò scuotendo nuovamente il capo – il collo è una parte
sensuale da mostrare
Kitt implorò che non lo
facesse, i capelli di Gardis avevano sempre un brutto effetto su di lui e non
era il caso che il fratello di lei peggiorasse lo stato mentale di confusione in
cui si trovava al momento, più che mai incerto su dove mettere le mani che gli
parevano sempre troppo vicine a qualche punto poco indicato.
-
Siete la coppia
meno sensuale che abbia visto in tutta la mia vita – annunciò infine il capo
della Casa verde-argento – ma non è colpa tua, Chris, è mia sorella che
assomiglia più a una ramazza che ad un essere femminile
Chris pregò che lo fosse
davvero: ma cosa volevano da lui? Che la violentasse? Perché erano
pericolosamente vicini…
* * *
Qualcuno bussò alla porta
tre volte e subito dopo i capelli color caramello di Rudiger,
accompagnati da due occhi divertiti fecero capolino dalla porta senza aspettare
la risposta del proprietario della camera
-
Senti Leonard,
io… - si fermò interdetto e divertito di fronte alla scena con Christopher che
teneva rigidamente tra le braccia la sorellina del loro Caposcuola, questa che
pareva seduta su un materasso di chiodi e il fratello di lei che scuoteva la
testa come Michelangelo di fronte al David: la cosa aveva del ridicolo e dell’assurdo,
ma in quel momento si sentì leggermente più vicino al suo obiettivo: pareva che
Leonard collaborasse – cosa state facendo? – chiese poi, dimenticando il motivo
della sua venuta
-
Un esperimento
scientifico – bofonchiò lo Slytherin - cosa c’è? –
s’informò poi, distraendosi dalle migliorie che poteva apportare ai due seduti
-
Ah, sì, beh,
ecco, era per i turni di ronda, volevo che venissi a darci un’occhiata e ne
discutessimo perché…
-
Arrivo
-
Ehi, no aspetta!
– sua sorella tentò di alzarsi e fermarlo
-
Tu resta lì – la
ammonì severamente come ogni tanto faceva la mamma, con lo stesso tono
autorevole tanto che a lei non rimase che starsene ferma nella sua bara di
spine – io vado a controllare gli orari, voi due vedete di fare pratica e,
Gardis, vedi di non alzarti! – tuonò
E senza curarsi di
eventuali conseguenze, più che certo che Chris non le avrebbe fatto del male,
chiuse la porta dietro di sé e s’incamminò per il corridoio assieme al suo
Prefetto
-
Un esperimento
scientifico? – domandò riluttante il Ravenclaw
-
Non chiedere a
me, è una delle malsane idee di mio fratello – alquanto malsane, si premurò di
sottolineare la mente di lui
-
Lo trovo alquanto
imbarazzante – aggiunse poi lui, spostando una mano e non sapendosi decidere su
dove posarla, lei sbuffò e se la riposò su una gamba, tanto peggio di così… -
com’è che a tuo fratello è venuta quest’idea? Gli hai raccontato di quello che
è successo stamattina?
-
Che scherzi?
Certo che NO! – gli strillò in un orecchio lei – io ero venuta solo per gli
accompagnatori dei gruppi di studenti! – ok, era una mezza verità, ma Kitt non
doveva assolutamente sapere che era stato l’involontario protagonista di una
imbarazzante discussione tra fratelli, protagonista che, peraltro, ignorava
anche uno dei due partecipanti al dibattito
A quel punto l’unica
risposta era che Leonard dovesse essere impazzito, completamente.
-
Dì un po’, per
cosa staresti facendo pratica? Su come perdere la tua verginità onorevolmente?
-
Finiscila,
stupido, mi dà fastidio quando parli così – soprattutto perché stonava
leggermente con l’idea di bravo ragazzo che generalmente dava
-
E allora? – era
saggio dirglielo? Poteva rimanere il segreto del secolo, ma se ne avesse fatto
parola con lui come minimo le avrebbe riso dietro ogni volta che l’avrebbe
guardata in faccia… Kitt era stranamente sadico nei suoi confronti. E
politicamente scorretto. – d’accordo, per abbracciare un ragazzo – sputò infine
Oh Cielo, che suo fratello
avesse deciso di venderla alle aste?
-
Perché?
-
Come perché, sei
tu il primo che mi dice che sono ingenua, figurati cosa devo sembrare ai suoi
occhi!
-
E perché devo
essere io a tenerti in braccio, allora? – indagò schiarendosi la gola
-
Peso?
-
No, certo
-
E allora?
-
Beh, sai, non mi
fa tanto bene dopo quello che è successo stamattina…
Lei avvampò e fece per
divincolarsi, peccato che Kitt alla fine si stesse divertendo alle sue spalle e
il risultato fu che lei gli infilò per sbaglio un gomito tra le costole e finì
per scusarsi un’altra volta, rimanendosene al suo posto.
Lui spostò una gamba e la
risistemò sulle sue ginocchia, felice che non fosse scappata, e cercò un
argomento di conversazione neutrale che non portasse la sua mente a rivivere
ciò che era accaduto al risveglio
-
Sai, mi sembra di
tornare piccolo, quando ero bambino facevo sempre giocare mio fratello a
cavallino…
-
Ah sì? – lei
parve un tantino risentita da quelle parole: assomigliava a Lachlan da piccolo?
Forse suo fratello aveva ragione a preoccuparsi per lei
-
Vuoi giocare?
-
No, mi verrebbe
il mal di mare – lui rise e con le braccia ancora intorno alla vita l’attirò di
più verso di sé
-
Immagino che tu
mi stia odiando – decisamente troppo perspicace, accidenti all’intelligenza dei
corvi
-
Perché? – e rieccola la fase dei perché… piuttosto fuori luogo, se
poteva anche permettersi un’opinione nei confronti di se stessa
-
Beh, perché non
si dovrebbe tenere una ragazza come il proprio fratellino neonato, possibile
che tu non sappia neppure questo? – colpita e affondata. Si cercava di salvare
almeno le apparenze…
Sbuffò
-
E cosa ci sarebbe
di diverso? – lui ridacchiò e spostò una mano più in alto e una più in basso
-
Innanzi tutto –
cominciò – le mani vanno tenuto almeno così perché non si sta afferrando
un sacco di patate – però, che acume… perché non ci avevano pensato prima? –
poi dovresti disincrociare questi piedi – e muovendo appena la gamba fece
scendere quelle di lei lungo le coperte pendenti del letto – e per finire… - esercitando
una leggera pressione sullo stomaco, lei rilassò la schiena finchè
con avvertì sulla propria spina dorsale, oltre la stoffa, la riga di bottoni
della camicia di lui
-
Come sai tutte
queste cose? – Chris ridacchiò ancora trovando la cosa molto divertente
-
Sono un Corvonero, la teoria è il mio forte
-
Mh… - beh, avrebbe potuto aggiungere anche la “pratica”…
Rimasero così un po’ mentre
lui chiudeva gli occhi e appoggiava la testa alla sua spalla, rilassandosi
tranquillo.
Dal canto suo, lei vide la
sua espressione e decise che non era il caso di agitarsi, dopotutto, cosa
poteva succedere?
Fissò la porta che era
ancora chiusa, poi voltò lo sguardo alla sua destra studiando appena il viso
del suo amico appoggiato con innocenza sulla sua spalla
-
Kitt? – domandò
piano temendo che dormisse e, quindi, di svegliarlo
La risposta fu un brontolio
sommesso mentre lui non aprì neppure gli occhi e Gardis ringraziò, averlo ad
una distanza così ravvicinata poteva essere un bel problema…
-
Kitt, che
facciamo adesso? Leonard non torna…
Il ragazzo non parve
particolarmente interessato alla cosa, ma aprì un occhio e lei intravide un
sorriso distendergli le labbra.
-
Stai tranquilla,
si sta così bene…
Gardis avvertì il fiato
caldo dietro l’orecchio e rabbrividì nonostante avesse deciso di non muoversi
per non strapparlo alla sua meditazione, o qualsiasi cosa fosse.
-
Perché tremi? –
le domandò lui
-
Mi hai fatto il
solletico – si giustificò rabbrividendo nuovamente dopo che lui aveva parlato
-
Sul serio? – lei
arrossì appena e annuì
-
Beh, in quel
caso…
Senza aspettare altro, lui
spostò la bocca dietro l’orecchio e posò appena le labbra all’arcata, lei
avvampò totalmente, rimanendo immobile come si fa quando si viene puntati dagli
orsi grizzly
-
E ora – domandò
di nuovo il Corvonero spostando lentamente le labbra
fino al lobo, lei avvertì di nuovo il calore dietro la nuca, non era il caso di
rispondere perché di certo Christopher aveva avvertito i suoi brividi
-
Che cosa stai
facendo? – indagò poco tranquilla la bionda cercando di divincolarsi senza
successo
-
Gratifico il mio
io maschile – lei alzò scettica un sopracciglio – beh, non sta mica bene che tu
mi abbia fatto quel che hai fatto questa mattina e io non ti punisca…
Oh cielo, sembrava di
essere in qualche filmino porno! Che non le dicessero che era così perché
prendeva suo fratello e il suo migliore amico e li scaraventava entrambi giù
dalla Torre di Astronomia!
-
Kitt, non sono
affatto tranquilla – si premurò di fargli notare con aria severa, lui non se ne
curò e la bocca si spostò ancora sulla curva del collo mentre una mano stava
giocherellando con i suoi capelli
-
Ah sì? – che
risposta soddisfacente…
-
Sì e smettila di
farmi venire i brividi – si stizzì levandogli la ciocca dalle dita. Poco danno
perché lui, come al solito, se ne prese un’altra
Promemoria: raparsi a zero.
-
Cosa vuoi che
siano un po’ di brividi rispetto all’acqua fredda di questa mattina…
Rammentando quello che era
accaduto, non ebbe il coraggio di fermarlo, anche se le labbra calde erano
arrivate ad incontrare il bordo ripiegato del colletto della camicia, eppoi non era così male, le pareva così naturale…
Mammina, non era che
l’indole pervertita di suo padre e suo fratello stesse prendendo il sopravvento
anche su di lei?
Ma dopotutto, sarebbe stata
davvero stupida se avesse fermato proprio l’unica persona che le piacesse,
chissà poi cosa aveva in mente questa, sembrava stare su un altro mondo.
Istintivamente alzò il
mento quando lui le baciò la pelle sotto il collo e la clavicola e pregò di non
gemere, non sarebbe stato né fine né appropriato, non erano in uno di quei
romanzetti rosa che lei ed Hestia leggevano quando
erano tristi.
Kitt era fine come suo
solito, anche se le stava baciando il collo nella maniera più peccaminosa che
riuscisse ad immaginare non aveva spostato di un millimetro le mani, non le
aveva alzato la gonna né palpato il sedere; era anche per questi dettagli che
le piaceva più di tutti gli altri, perché era tranquillo e non si agitava e
faceva il suo lavoro senza parlare troppo, agiva.
E adesso stava agendo fin
troppo.
Una mano si mosse e slacciò
il terzo bottone della camicia della divisa, a lei parve strano e, in effetti,
forse si stavano definitivamente spingendo troppo oltre: cosa sarebbe successo
se Leonard fosse entrato proprio in quel momento?
Suo fratello la trattava
peggio di uno straccio da pavimenti, ma diventava stranamente aggressivo quando
una persona si avvicinava emotivamente troppo, tollerava Potter e Weasley perché si conoscevano da una vita (e il padre di
Jacob era stato il padrino di Leonard), ma con tutti gli altri si comportava
come se gli stessero trattando male qualcosa che gli apparteneva e alla fine
fuggivano tutti disperati.
Con Chris le cose erano
andate diverse, non l’aveva mai percepito come una minaccia e quindi gli aveva
consentito di stare vicino alla sorella, soprattutto perché, lo sapeva, Leonard
se n’era accorto, quella che voleva avvicinarsi era lei, non lui.
All’inizio suo fratello e
Kitt avevano comunicato poco, ma con l’arrivo di Rudiger,
terzo membro del trio più bello della scuola, e la loro nomina a Prefetti erano
cambiate diverse cose: spesso Chris era il mediatore tra loro due Malfoy e
riusciva a mettere pace con la sua tranquillità tra quei due uragani, poi era
sempre allegro e contento.
E lui e Leonard e Rudiger avevano stretto un’amicizia piuttosto stabile.
Ma nonostante tutto questo,
suo fratello non avrebbe esitato un attimo a depennarlo e infilarlo nella lista
nera se avesse avuto anche solo il sospetto che l’interesse del Black nei confronti della giovane Gryffindor
fosse diverso dalla semplice amicizia.
Quello che Gardis però non
sapeva era che, sotto sotto, tra tutti quelli che
aveva visto, Christopher era l’unico per cui Leonard parteggiasse davvero e,
forse, gli avrebbe anche concesso di diventare il ragazzo i sua sorella, con le
dovute clausole, certo.
La bocca del Ravenclaw si posò affianco allo sterno e lì rimase: non era
un po’ troppo in basso? Suggerì una vocina dentro di lei?
Ma non era ancora
sufficientemente sveglia dai suoi pensieri per curarsi di spiritelli curiosi
che le svolazzavano nella mente assieme alla miriade di pensieri che già aveva…
e continuava ad essere così bello… attraverso quei gesti, così poco da lui,
Kitt riusciva a trasmetterle la sua tranquillità, dopotutto ne sapeva davvero
troppo poco sul sesso e sull’amore per essere una Malfoy.
Al’improvviso sentì il
rumore della maniglia della porta che veniva girata e si riscosse dallo stato
di sonnambulismo, anzi, no, di assuefazione in cui si era calata per tutto quel
tempo.
Avvertendo lo stesso suono,
Kitt alzò la testa e la riportò dritta mentre lei si avvide di un segnetto rosso tra la clavicola e l’attaccatura del seno;
rapidamente cercò di coprirsi con la camicia e di spostare la mano che ora
teneva appoggiata alla spalla del Corvonero, quando
ci era finita lì? E perché adesso si
trovava tutta voltata verso di lui?
Non ricordava di aver fatto
tutto quello…
* * *
Leonard entrò nella sua
camera e si guardò attorno: che avesse visto o sentito qualcosa di strano? Dopo
essersi resa conto che lei e Kitt erano andati “piuttosto in là” cominciava a
temere che tutti si accorgessero di quello che era successo.
Ma a Leonard pareva tutto
come l’aveva lasciato, sua sorella stava ancora sulle ginocchia del Prefetto
dei corvi, forse un po’ più rilassata, ma nulla.
Anche se pareva stranamente
rossa…
Glielo chiese
-
Perché tieni la
stufa accesa, non senti che c’è un caldo che si muore?
Come al solito acida come
un limone, eh, non era proprio cambiato nulla… l’aveva lasciata lì sperando che
si addolcisse un poco, magari che Christopher, influenzato dall’ambiente in cui
si trovava, mettesse finalmente a tacere quella sua boccuccia saccente a forma
di cuore nel modo più antico del mondo (e no, non intendeva uccidendola), ma
evidentemente quei due erano davvero troppo controllati.
Insomma, ci aveva solo
guadagnato di aver sfruttato il suo presunto migliore amico come seggiolino per
sua sorella, forse avrebbe dovuto scusarsi con lui.
Insomma, con quella specie
di banshee non c’era proprio niente da fare, e dire
che credeva che fosse pure la giornata giusta, soprattutto dopo le strambe
domande che gli aveva rifilato come colazione!
Povero Chris… se mai fosse
uscito con lei sarebbe stato costretto ad una perpetua astinenza.
-
Come va
l’”esperimento scientifico”? – chiese giulivo come sempre Greengrass
-
Una merda – fu il
candido commento dell’ex Slytherin accendendosi
nervoso una sigaretta – sorellina, tornatene in quella Torre di malati di mente
frigidi e vedi di restarci – borbottò facendo un tiro – sei la disperazione di
ogni essere maschile
Gardis, offesa, si alzò in
piedi, risistemò la gonna e uscì impettita e irritata
-
Aspettami – le
gridò dietro il moro andandole dietro
-
Chris, perdonala,
è un blocco di marmo, mi rendo conto che per te deve essere stato terribile…
Black si limitò a lanciargli un sorriso ambiguo e a correre
all’inseguimento della ragazza che, di sicuro, sarebbe stata capace di fare due
volte il giro del mondo visto l’umore che aveva e non poteva biasimarla perché
Leonard era arrivato proprio sul più bello.
Quantomeno per lui.
Il Caposcuola delle serpi
scosse la testa mentre l’altro si serviva di una sigaretta e sistemava sul
bracciolo della poltrona, divertito.
Che strano, ricordava che
sua sorella abbottonasse tutti i pomelli tranne gli ultimi due, come mai ne
aveva tre slacciati?
Dettagli…
* * *
Christopher la rincorse per
le scale che dal sotterraneo salivano verso i piani superiori, non poteva
negare che avesse un buon passo, poi, finalmente, la raggiunse, afferrandola
appena per la mano: doveva essere furiosa.
Ma quando la bionda voltò
la testa verso di lui si stupì di quel che lesse sul suo viso, rosso e
imbarazzato, con le lacrime agli occhi che minacciavano di sgorgarle ad ogni
istante.
Lei alzò appena gli occhi
di due colori differenti su di lui e poi riabbassò lo sguardo mentre la prima,
furtiva lacrima rigava la sua guancia e scendeva fino al mento che poco prima
lui aveva baciato.
Si sentì un verme
-
Io… mi…
-
Mio fratello è
così cretino – biascicò singhiozzando – lui… lui dice tante cose cattive – tirò
appena su col naso – ma mi umilia così tanto di fronte alle persone a cui
voglio bene… lui non capisce! Lui pensa che io sia solo una stupidissima
bambola!
Verme non era la parola più
adatta a definirsi e, nonostante la sua buona educazione, gli vennero in mente
una sfilza di epiteti che raramente gli erano usciti dalla bocca, se non mai.
Si sentì terribilmente in
colpa per lei, in fondo era anche colpa sua se piangeva.
Allungò un braccio e attirò
la testa più vicino finchè lei non l’appoggiò sul suo
petto, a quel punto le circondò le spalle e aspettò che si sfogasse, era
l’unica cosa che poteva fare.
Singhiozzava, la piccola
Malfoy, bagnandogli la camicia candida e stringendo tra i pugni la tela bianca
di cotone costoso, muovendo appena la fronte, cercando di avvicinarsi sempre
più a quella luce, l’unica che vedesse in quel momento, l’unico appiglio a cui
potesse aggrapparsi per non sprofondare nel baratro della disperazione.
Non era frigida e non
voleva che Kitt lo pensasse, perché suo fratello era così insensibile?
Dopotutto se n’era accorto anche lui che le piaceva…
E allora perché diventava
così scostante, perché faceva quell’umorismo nero su di lei in sua presenza,
perché? Leonard sapeva controllarsi, perché diceva quelle cattiverie?
Kitt era l’unico che la
capisse, l’unica persona che riuscisse a vedere il suo lato positivo tra i
tanti oscuri, a lui non importava degli altri, cercava il meglio delle persone
e lo tirava fuori, per questo stava così bene con lui.
Voleva che a Kitt piacesse
quella piccola parte di lei chiara e luminosa, ma si rendeva conto che
difficilmente sarebbe riuscita a scorgerla tutta tra le ombre e le cattiverie.
Povero Chris, lo
coinvolgeva su una barca che colava a picco per averlo vicino, questo non poteva
essere innamorati perché quando lo si è si vuole il bene dell’altro anche a
costo del proprio.
Eppure non aveva il
coraggio di lasciarlo.
Stava distruggendo un
innocente.
* * *
Spazio autrice:
rieccoci! Passato ferragosto (perdonatemi, mi ero completamente svanita di aver
aggiornato proprio il 15) torniamo con una nuova parte della storia.
Ammetto che su qualche
punto l’ho buttata volutamente un po’ sul ridere: Leonard che è un bravo
vampiro serio e composto aveva bisogno di una sufficiente dose di ironia o mi
sarebbe diventato davvero insopportabile, affettato come è, era giusto che
anche lui avesse la sua situazione di disagio.
Rudiger invece è quello che non si scompone mai, potrebbe
entrare in una camera senza bussare e non rimanere assolutamente traumatizzato
da quello che troverebbe all’interno, questo è il suo lato migliore (oltre ad
una generosa dose di desiderio di accasare quelli che lui ritiene perfetti).
Beh, mi rendo conto che non
compaiono molti personaggi, ma io spero che il capitolo vi sia ugualmente
piaciuto quindi aspetto di leggere i vostri commenti! Ciao e a presto, Nyssa
Whateverhappened:
sì, direi che ultimamente l’affetto di Kitt è piuttosto palese.
E ci vedrei benissimo anche
io Gardis a usare gli incantesimi di fuoco di Sailor Mars,
anche se forse si rifiuterebbe di mettere delle gonnelline così striminzite.
Beh, ogni tanto mi piace
vedere come reagisco Leonard a situazioni strambe e questa sembrava calzargli a
pennello, così ho provato e direi che ci sta proprio a fare l’altero
professore, anche se, poveretto, non stava capendo molto, però poi si è rifatto
nella seconda parte.
Spero che il cappy ti sia piaciuto, a presto e un bacio! Nyssa
Hollina:
beh, allora più chiare di questo capitolo è un po’ difficile perché le ho messe
veramente a nudo ^_^
Spero che ti sia piaciuto e
aspetto il tuo commento, ciao e a presto! Nyssa
Arwen_90:
sì, in effetti Gardis e Kitt sono una strana coppia. Lei è moooooooolto
ingenua e lui, poverino, è una vittima delle circostanze che sta cercando di
scongiurare il peggio, sfortunatamente, però, sia il destino che l’autrice
stanno considerando solo parzialmente i suoi tentativi di salvezza mentale e,
come era accaduto nell’altra storia, i miei personaggi cominciano ad avere
seriamente bisogno di un bravo psicanalista.
Sono contenta che tu riesca
a seguire gli intrecci, a volte mi pare sempre di ingarbugliare un po’ troppo
le vicende, ma sapendo così posso lasciarmi andare…
Beh, spero che questo
capitolo ti sia piaciuto quindi aspetto ansiosa la tua recensione, a presto e
un bacio! Nyssa
DragonSlave:
come ho detto volevo un po’ levare a Leonard quell’espressione imperturbabile,
ogni tanto diventa troppo serio, proprio come Draco,
quindi bisogna condirlo con un po’ di umorismo.
Sì, direi che il rapporto
tra Gardis e Leonard è il più classico dei classici: litigano e si vogliono un
bene dell’anima, ma non potrebbe essere diversamente, non so se sarei mai
riuscita a scrivere una fic dove i figli di Draco ed Herm non vanno seriamente
d’accordo… penso che sia impossibile con due genitori del genere ^_^
Beh, in che senso piccoli
indizi? Kitt è un enigma umano, io che scrivo sto ancora cercando di risolverlo
nel migliore dei modi, quindi non credo che sarei molto brava a spiegare di
lui, probabilmente si capisce di più con il prosieguo della storia, ma se hai
qualche domanda falla pure, cercherò di rispondere tentando di non spoilerare troppo.
Beh, mi auguro che anche il
nono aggiornamento ti sia piaciuto e aspetto la tua recensione, sono molto
curiosa! Un bacione grande, Nyssa
Killkenny:
Love Hina è meraviglioso, non ho letto il manga, ma
ho guardato per un po’ l’anime e mi piaceva parecchio, era molto divertente,
anche se alla fine Negima rimane il mio preferito tra
le opere di Akamatsu…
Beh, Leonard metterà senz’altro
in atto i suoi propositi, se riuscirà a decidere se uccidere Kitt o farlo
diventare il ragazzo della sorella, trovo che sia ancora parecchio indeciso, eppoi non è detto che debba necessariamente sapere di
quanto accaduto ^^
Spero che ti piaccia anche
questo capitolo, a presto! Nyssa
Vavva:
mi fai felicissima a dirmi che è il capitolo più bello, sono contenta, in
effetti ci sono parecchio affezionata (l’autrice si affeziona ai capitolo…
>_>). Se hai trovato esilarante il precedente, allora sono curiosa di
sapere cosa ne pensi di questo, qui sì che era volutamente ironico (sempre per
cercare di sgelare un po’ Leonard e fargli perdere la calma).
Che Gardis sia ingenua è un
dato di fatto e che Kitt non sappia più come comportarsi con lei è l’altra
verità fondamentale, ma alla fine credo che lui le sarebbe sempre amico, la
loro amicizia è molto più salda del loro appena accennato amore, quella certo
non crollerà con poco, anche se Gardis lo pensa ad ogni momento perché ha
sempre paura di perderlo.
Ehehe, spero che anche la reazione di Leonard sia stata
abbastanza divertente e mi auguro che il capitolo ti sia piaciuto quindi
aspetto trepidante di sapere! A presto e un grandissimo bacio, Nyssa
Nikki Potter:
nessuno è immune al fascino Malfoy, neppure un Black.
Forse dovevo intitolarlo così il chappy…
Beh, sì. Gardis assomiglia
tanto a sua madre, ma caratterialmente è completamente diversa e parla
decisamente più colorito (questa è colpa di Draco).
Spero che la reazione di
Leonard non ti abbia deluso, come ho spiegato prima, ho cercato di fargli un po’
perdere quell’alterigia che ha sempre, dopotutto con sua sorella non è il caso
che faccia tanto lo spavaldo, si conoscono da una vita e con ogni probabilità
lei ricorda ancora quando gli hanno cambiato l’ultimo pannolino…
Sì, il rapporto di Leonard
e Gardis è molto classico, il solito litigo perché ti voglio bene, ma credo che
nel loro caso sia abbastanza calzante, dopotutto assomigliano talmente ai loro
genitori che non sarei riuscita a vederne uno differente.
Grazie dei bellissimi
complimenti che mi hai fatto, spero che anche il nono sia interessante e
divertente come il primo, fammi sapere presto! Sono curiosa di conoscere le tue
opinioni al proposito ^_^
Beh, a presto e un bacione
grande grande, Nyssa
Lord Martiya: ti ringrazio di tutte le licenze che mi hai dato sul
tuo personaggio, in effetti sarebbe diventato un po’ difficile farlo parlare
del suo passato quando a Hogwarts, in quel periodo,
ci sarà parecchio altro di cui discutere, specie tra i protagonisti della
storia.
Vedrò di trovare un modo
per sottolineare le sue origini come mi hai chiesto, spero di riuscirci bene,
non ho mai utilizzato personaggi di autori che non conosco assolutamente =P
Mi sa che il tuo consiglio
a Kitt non verrà preso molto in esame, Kitt sa perfettamente cosa prova (ora),
ma sa anche perfettamente cosa deve e vuole fare e se non lo fa c’è un motivo…
Spero che ti piaccia lo
stesso anche questo capitolo, ciao e a presto! Nyssa
_Nana_:beh, l’enigma Leonard è presto svelato. Kitt e Gardis come
Harry ed Herm? Beh,
forse per il momento, ma non lo sono affatto, però bisogna ammettere che c’è
ancora un bel pezzo di storia da sviluppare e i personaggi cambiano, anche se
ammetto che Chris non diventerà mai un Draco2 o qualcosa del genere, per quello
basta e avanza Leonard ^^
Spero che ti piaccia anche
questo capitolo, aspetto di sapere, ciao e a presto, Nyssa
Lorelei_88:
innanzi tutto benvenuta! Eppoi volevo ringraziarti per tutti i complimenti che
mi hai fatto, mi hai resa davvero contenta ^^ sono molto felice che le storie
di stiano piacendo, certo, ormai il finale delle Relazioni è scontato, ma credo
che lo fosse già dal principio, quantomeno per la coppia protagonista =P
Sono contenta che il mio
sforzo di rendere adeguatamente i personaggi non sia stato vano e spero che la
vicenda continui a interessarti così come anche questo nuovo aggiornamento! A
presto e grazie mille ancora! Nyssa
Akiko:
sì sì, puoi usare l’indirizzo come contatto, è
uguale.
Allora, passiamo al
capitolo: capolavoro forse è un po’ eccessivo, ma mi fa davvero tanto tanto piacere sapere che ti è piaciuto e grazie infinite
per tutti i bei complimenti che gli hai fatto, tu gonfi di boria l’autrice!
Sì, Kitt era davvero
disperato, ma lui lo faceva perché le voleva bene e lei… beh, lei voleva solo
andarsene a dormire, troppo stanca per pensare alle serie conseguenze che
abbiamo avuto.
L’idea di Heidi non sarebbe
male, ma credo che come rappresentazione teatrale Peter Pan sia più indicata,
non credo che i protagonisti collaborerebbero… di certo Leonard rifiuterà di
fare nonno Tobias e Kitt è già sufficientemente
scandalizzato dal vestito che gli hanno fatto per acconsentire a mascherarsi da
femminuccia e a cantare per un palco…
Gli altri Potter e Weasley e le altre Longbottom non
so se li farò entrare, la mole dei personaggi rischia di salire un po’ troppo
per le mie capacità di gestione e quando ne aggiungo di nuovi non sono mai
capace di lasciarli a fare il contorno, devo trovare una storia anche per loro,
solo che al momento non me ne vengono…
Vabbè, sto divagando, torniamo al capitolo, io spero
davvero che ti sia piaciuto e non vedo l’ora di leggere il tuo commento, sono
molto curiosa in proposito ^-^
Aspetto di sapere, un
bacione grande grande grande!
Nyssa