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Autore: uffauffauffa    28/06/2014    4 recensioni
Irina è tornata in vita, nuove "creature" più veloci e agili dei vampiri e dei licantropi hanno cominciato a muoversi. Cosa vogliono? Sono amici o nemici? Perché Renesmee non ha mai confessato di aver conosciuto due di loro nel bosco?
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Demetri, Leah Clearweater, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Successivo alla saga
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I Volturi erano riusciti a trovare una grotta abbastanza grande dove rifugiarsi. Con Sabrina e Annie appena ridestatesi e Leah e Mike ancora incoscienti non potevano tornare a Volterra.
 

Carlisle avera risistemato la schiena della mutaforma e il potere rigenerante della ragazza aveva fatto il resto. Ora riposava tra le braccia di Demetri.
 

Il segugio si beava della compagnia della ragazza, del suo bel viso addormentato e del suo profumo.
 

Anche Mike riposava tranquillamente sotto lo sguardo premuroso dei suoi genitori. La ferita era perfettamente guarita.
 

Alec trovò il coraggio di avvicinarsi a Evan.
 

"C... ciao."
 

"Ciao."
 

Rimase a fissarla per un po'. La ragazzina era decisamente imbarazzata.
 

"Mi... mi chiamo Alec."
 

"Evan."
 

Alec non sapeva bene come comportarsi. Si era preso una bella cotta ed era una novità per lui, al contrario sua sorella era molto spigliata con Seth.
 

Il ragazzino non era ancora andato da sua sorella, troppo preso dalla sua vampira. Jane se ne approfittava un po', lo metteva alla prova, voleva vedere fino a che punto arrivava la fedeltà del suo "fidanzatino".
 

Il dottor Cullen si divideva tra i suoi figli e gli altri ibridi. Osservò attentamente Bree. Aro non avrebbe lasciato andare nessuno di loro ad eccezione della bambina immortale. L'unica senza poteri.
 

Sospirò e guardò il suo cellulare. Non c'era campo.
 

Le vampire italiane facevano salotto, mentre Athenadora si era messa in disparte con Caius per discutere sul da farsi.
 

Felix era accanto a Sabrina e Corinne. Sorrideva in maniera idiota, totalmente perso. La ragazza era imbarazzata dal modo in cui la guardava, ma anche lusingata.
 

Era difficile per Sabrina passare inosservata data l'altezza e le sue forme generose come quelle della madre, ma nonostante tutto era sempre riuscita a non attirare troppo l'attenzione su di lei. Trucco poco appariscente, abiti semplici, nessun'atteggiamento da: "sono la più bella del mondo".
 

Non aveva mai cercato un ragazzo, nemmeno uno immortale e ora se ne ritrovava uno che la guardava come se lei fosse una dea discesa in terra solo per lui.
 

Felix era un tipo che si prendeva quello che voleva, come Demetri, ma i suoi modi erano più burberi, meno delicati del segugio, ma ugualmente efficaci, soprattutto con le mortali.
 

Il vampiro per ora si limitava a parlare tranquillamente con lei e a lanciare occhiate trionfanti al padre della ragazza.
 

Considerava i Cullen degli stupidi per il loro modo di vivere, per tutta la considerazione che avevano dei mortali e per la loro amicizia con i cani da guardia.
 

Ora però si rendeva conto che qualcosa doveva cambiare, dopotutto la donna di cui si era innamorato era la figlia di Carlisle e per metà era un licantropo. Senza contare che lei aveva molta considerazione della vita umana e animale, visto anche il suo modo di nutrirsi e nutrire.
 

Aro era al fianco di sua figlia, non parlavano, non c'era bisogno. L'anziano teneva stretta la mano di Annie.
 

Quando intravide il dottor Cullen si staccò qualche minuto da lei.
 

"Carlisle amico mio, dobbiamo parlare."
 

Quel sorriso affabile e falso, avrebbe voluto strapparglielo a morsi.
 

"Spero che tu ti renderai conto che Sabrina e Jake non possono tornare con te a Forks."
 

Il vampiro strinse i pugni, ma cercò di mantenere la calma. Era solo contro tutta la guardia.
 

"Mi rendo conto che per te e la cara Esme sarà un sacrificio enorme dover rinunciare a loro."
 

"Vieni al punto Aro."
 

Il tono era secco e duro.
 

Aro socchiuse gli occhi, si voltò un attimo e vide sua figlia che lo guardava. Doveva aver intuito qualcosa o sentito visto che i sensi degli ibridi erano molto più sviluppati dei vampiri e dei licantropi.
 

"Potrete venirli a trovare tutte le volte che vi aggrada, senza nemmeno avvertirci, e loro potranno fare lo stesso con voi..."

Carlisle guardò sorpreso Aro. Per la prima volta aveva notato della sincerità nelle parole e nell'espressione seria dell'uomo. Ma durò poco.

"... oppure potete trasferirvi tutti a Volterra..."

"... anche il cane da guardia che ha avuto l'imprinting con tua nipote, può venire anche lui..."

"... naturalmente quando Sabrina e Felix si sposeranno sarete tutti invitati, anche i mortali, se vogliono venire, saranno accolti calorosamente..."

"... questo vale per tutti i futuri matrimoni che ci saranno a Volterra."
 

L'espressione gioviale e ipocrita del vampiro ritornò prepotentemente.
 

Cominciavo a preoccuparmi.
 

Il vampiro ritornò da sua figlia, mentre il dottor Cullen andò a vedere le condizioni di Mike.
 

Ogni volta che lo vedeva, Marcus lo abbracciava e lo ringraziava sempre. Per essersi preso cura del figlio sia a Forks che qua. Questa volta Carlisle rispose abbracciandolo a sua volta.
 

"Non ve te l'ha concesso immagino."
 

"No infatti, ma almeno sembra disponibile per future visite da parte nostra e da parte loro."
 

Marcus sorrise.
 

"Conosco molto bene Aro, credimi ti ha consesso molto."
 

Carlisle inclinò appena gli angoli della bocca. Guardò Didyme, suo marito era totalmente all'oscuro di quello che aveva cercato di fare Aro. Lo sguardò si posò su Mike. La ferita che aveva era profonda, ma non aveva leso nessun apparato del corpo. Controllò nuovamente. Era rimasta solo una vistosa cicatrice, che entro poche ore sarebbe sparita.
 

Si congedò dai vampiri e andò a visitare Leah. Lei era messa peggio ma per fortuna le ossa fratturate non avevano perforato nessun organo vitale.
 

"Veglierò sui tuoi figli Carlisle, te lo prometto."
 

"Grazie amico mio."
 

Incrociò il fratellino della ragazza.
 

"Seth sei andato a trovare tua sorella?"
 

"Ancora no dottore."
 

Era visibilmente imbarazzato.
 

"Sto andando da lei, vieni con me?"
 

Stava per alzarsi quando Jane richiamò la su attenzione. La vampira sorrise nel vedere la reazione del ragazzino.
 

"Seth..."

Lo richiamò il dottore.

"... lei sarebbe già venuta da un pezzo."
 

Il mutaforma arrossì imbarazzato. Carlisle era sicuro che volesse vederla, ma la piccola vampira aveva un fortissimo ascendente su di lui.
 

Si allontanò da solo.
 

Quando arrivò trovo una scena davvero bella. Lei era ancora tra le braccia di Demetri. Dormiva profondamente e lui, come Felix, guardava la sua bella come se fosse una dea, o meglio un angelo disceso sulla terra.
 

La teneva abbracciata senza stringerla troppo per paura di farle male, sfiorandole il viso con lievi baci.
 

Ogni tanto la ragazza emetteva un flebile lamento.
 

"Shshshshs, va tutto bene amore mio, è tutto a posto adesso."
 

Sussurrava.
 

Il dottor Cullen sfiorò appena la schiena della ragazza.
 

"Ogni osso è tornato al suo posto, ma dato che la sua ferità era peggiore..."

"... probabilmente avrà bisogno di più riposo di Mike."
 

Il Volturo sorrideva.
 

"Sembra che questo ti renda felice."
 

"Almeno posso tenerla tra le mie braccia ancora un po'."
 

"Edward mi ha spiegato le tue perplessità..."

"... vorrei aiutarti ma non so molto sull'imprinting..."

"... non ho ancora capito di preciso cosa sia..."
 

"Forse perché è una magia come dicono i licantropi e in questo caso non c'è nulla da capire."
 

L'espressione del volto e il tono di voce del segugio erano malinconici.
 

"So che Renesmee ti ha mostrato tutto della sua vita..."

"... per lo meno la parte precedente al suo imprinting."
 

"Si, ho visto quanto ha sofferto dopo la rottura di Sam e il tradimento della sua più cara amica..."

"... lei non lo avrebbe mai fatto, avrebbe trovato un'altra soluzione per non far soffrire nessuno."
 

Carlisle guardò sorpreso il ragazzo. Renesmee la pensava allo stesso modo, diceva sempre che era speciale, e rimproverava il resto della famiglia e il branco di Jacob per non averlo ancora capito. Osservò attentamente Leah. Emmett diceva che non avrebbe mai trovato nessuno per via del suo caratteraccio e della sua poca femminilità.
 

Ma Demetri si era innamorato di lei guardando una semplice fotografia. Non si era messa in posa e sua nipote l'aveva scattata al momento.

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Erano sulla spiaggia di La Push quel giorno. C'erano tutti, anche lei, invitata su esplicita richiesta di Nessy. Lei era in una angolo, sola. Non era mai riuscita ad aggregarsi completamente al branco, ne alle loro ragazze. Non aveva più amici al di fuori del branco.
 

Carlisle ricordò che si era voltato un attimo, l'aveva vista e la stava per chiamarla quando i suoi figli e Bella lo fermarono. Era una musona avrebbe rovinato la festa. Solo Rosalie non aveva detto niente. Non amava la ragazza, ma nei suoi confronti era la meno ostile.
 

Sua nipote aveva sentito tutto ed era rimasta contrariata. Nessuno di loro all'epoca aveva ancora capito l'attaccamento della piccola verso la Figlia della Luna.



 

"Cosa pensi di fare?"
 

"Non lo so ancora dottore, amo moltissimo Leah e non voglio farla soffrire, ma la storia dell'imprinting mi frena..."

"... voglio di più da lei, molto di più..."

"... non mi basta che sia solo il lupo ad amarmi..."

"... sempre che di amore si tratti."

La strinse ancora di più a se.
 

"Se vuoi posso provare a parlare con lei, quando si sarà svegliata, magari riesco a trovare una soluzione."
 

"Forse non c'è una soluzione."

Disse amaramente.

  
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