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Autore: Jennifer320    28/06/2014    3 recensioni
Storia molto concentrata su Daisy e Peach, ovvero " le gemelle diverse" che fanno le idrauliche.
Poi il destino verrà da sé.
-*PERSONAGGI*-
Peach as Jennifer Lawrence (bionda).
Daisy as Selena Gomez.
Luigi as Louis Tomlinson.
Mario as Niall Horan. (bruno)
Rosalinda as Indiana Evans.
Genere: Comico, Commedia, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daisy, Luigi, Mario, Peach, Rosalinda
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Chapter Three:
I'm Fine. - He make me happy!

 

#Peach

- Scusa, non volevo. - sussurrò staccandosi. Cosa? Perchè? Mi sentivo a casa.
Non risposi subito, anzi, sembravo che fossi ancora in trans. Anzi, senza "sembravo", lo ero.
- No, di che? - chiesi sorridente.
Sorrise di seguito ed entrò nel castello, mentre io rimasi seduta sul parapetto in marmo del ponte che dava all'entrata principale della fortezza. Dava una vista spettacolare.
Le montagne avevano occhietti neri e grandi, che guardavano a destra e a sinistra, pur sempre dolci.
Anche le nuvole, che si muovevano in tutte le direzioni possibili, era totalmente strano ma molto molto carino.
Vidi Toadette da lontano, e la salutai sorridendole.
- Toadette! - urlai per attirare la sua attenzione.
In meno di un minuto fu accanto a me. Accarezzò le sue trecce e mi baciò la guancia.
- Peach! Come va? - 
- Bene, bene. - risposi un po' malinconica.
- Il tuo tono non mi convince! - confessò. - E' Mario? - chiese.
- Sì purtrop.. - mi fermai,  guardai alle spalle di Toadette e vidi (forse) la regina e il re del Regno dei Funghi.
- Marco! Louise! - esclamò Toadette.
- Ciao Toadette. - la salutarono all'unisono. Si piegarono sulle ginocchia e la strinsero in un abbraccio.
Anche alla famiglia reale? Wow, lei si dava da fare al regno, eh? 
Risi sottovoce, ma attirai l'attenzione dei reali. Prima rimasero stupiti, e chiesero a Toadette chi fossi.
- Louise, Marco, lei è Peach. Una mia nuova amica. Peach, loro sono Louise e Marco, i genitori di Mario e la regina e re del Regno dei Funghi. - presentò Toadette sorridente.
Mi inchinai dicendo:"Altezze".
- Ragazza educata. - commentò Louise. - Nuova amica anche per Mario? - chiese curiosa.
- Sì. - risposi annuendo.
- Dove vi siete conosciuti? - domandò ora il re, Marco. Si dava da fare con il cibo, come il figlio.
- Mi ha ospitato, perché io non sono di qui. -
- Cosa vorresti dire, cara? - esordirono straniti.
- Io vengo dal mondo reale, e quando conobbi Toadette ieri mi presentò anche il principe, siamo amici da all'ora. -
- Mondo reale? Mi dispiace. -
- Perchè, regina? -
- Chiamatemi anche Louise, cara. -
- Louise, perchè? - chiesi.
- E' difficile ritornare al mondo reale, la formula purtroppo è nelle mani dei Bowserotti, e l'unica cosa da fare è aspettare Luglio, perchè per nostra informazione, loro partiranno per un regno lontano da qui. - spiegò.
- Quindi, a Luglio io e Mario potremmo partire? - domandai stranita.
- Noi siamo d'accordo. - risposero all'unisono i reali.
- Madre! Padre! Mi siete mancati così tanto! - urlò Mario abbracciando i suoi.
Sciolse l'abbraccio, e si mise accanto a me sorridente. Imbarazzo, perchè non mi hai portato via? 
Sorrisi, poi iniziai a fissarlo affascinata. Cosa mi affascinava di lui?  I suoi baffetti carini, gli occhi azzurri, i capelli che volavano al vento, la sua risata...il suo sorriso...tutto, forse.

- Peach, Toadette, entriamo? - chiese Louise prendendomi a braccetto. Toadette, invece, le fu in braccio.
- V...va bene. - balbettai. DI NUOVO IN TRANS!

***

- Quindi, sei arrivata qui attraverso un tubo? - chiesero all'unisono Louise e Toadette.
Annuii bevendo un altro sorso di cioccolata calda, e dopo un po' riniziai a girare il cucchiaio nella bevanda bollente, solo per farla raffreddare senza ustionarmi la lingua.
- Non so come ritornare a casa, certo...la formula ci sta...ma come posso prenderla? Non ci sono possibilità, purtroppo. E se i Bowserotti o come si chiamano a Luglio rimarranno a casa?? E' impossibile! - risposi un po' dispiaciuta....senza "un po' " io ero davvero dispiaciuta di non ritornare a casa.
- Mi dispiace Peach. - Louise allungò la mano per accarezzare la mia.
E in quel momento mia madre invase la mia testa dandomi ricordi e ricordi dei nostri momenti passati insieme: Al Luna Park, sulla pista di ghiaccio, dappertutto....come potevo dimenticarla? Non potevo. Non si dimentica una mamma che ti ha cresciuta per più di 18 anni!
- Non importa, Louise. - dissi scuotendo il capo, per farle capire che non ha importanza la mia situazione.
- Importa, Peach, hai lasciato i tuoi nel mondo reale mentre tu sei qui a non preoccupartene? Peach, combatti! - esordì un po' arrabbiata la piccola Toadette, che aveva anche sbattuto le mani sul tavolo in legno.
Peach, combatti. Peach, combatti. Peach, combatti. Ha ragione, ma con chi?
Abbassai il capo con la bocca socchiusa, e ci pensai un attimo, cosa che facevo ogni volta per perdere tempo.
- Peach, ha ragione Toadette. - rispose la regina. - Devi combattere per tornare a casa, perchè sei ancora qui? Chiama Mario e partite verso la caverna dei Bowserotti!! - 
- Ora? Non so se... - dissi.
- Va bene, cara, quando sarai pronta, dici tutto a Mario...lui ti aiuterà. - Louise mi diede un abbraccio non troppo stretto e né troppo leggero, si staccò e uscì lentamente dalla sala da pranzo.
- Non voglio che tu resta qui a perdere tempo, voglio che tu ritorna a casa a riabbracciare i tuoi. Voglio che tu segua il sogno di ritornare al Mondo Reale. -  disse Toadette venendo verso di me.
Saltò sulle mie gambe e mi abbracciò calorosamente dandomi tutto l'appoggio di cui avevo tanto bisogno.
- Grazie Toadette, grazie per tutto quello che fai per me. Anche a Mario, non so cosa farei senza voi. -
- Saresti ancora accasciata vicino ad un tubo verde, forse. - rise contagiando anche me.
- Probabilmente sì. -  risposi.
- Probabilmente cosa? - chiese Mario entrando nella sala.
- Mario! - misi cautamente Toadette a terra e gli andai incontro. - Devi partire con me. 
- Cosa? - balbettò rosso. - E...per dove? - chiese imbarazzato.
- Per la caverna dei Bowserotti. Devo tornare a casa, in questo momento. -
- Ma a Luglio? Loro partiranno, avremmo via libera. -
- Non mi importa...quando sarai pronto fammi un fischio. -
- E la tua amica? Quando la cercheremo? -  Daisy!! Me ne ero completamente dimenticata!
- C'è tempo. - sussurrai. 
- Quando partiremo per cercarla? Dopodomani va bene? -
- E' perfetto Mario. Senti dovrei parlarti, Toadette potresti uscire per favore? - le chiesi con gentilezza.
- Si, va bene. - ammiccò nella mia direzione e si lasciò chiudere la porta della sala alle sue spalle.
- Di cosa mi vorresti parlare? - chiese in fretta.
Mi morsi il labbro un po' nervosa, e fissai i suoi occhi per tranquillizzarmi.
- MH?? - mugugnò per incoraggiarmi. Prese il mio viso alzandolo con due dita, e mi costrinse a star a 10 cm dal suo viso. - Stai bene? -
- Sì, benissimo. - balbettai, presi la sua mano e la poggiai sulla mia guancia, dove mi lasciai cullare dolcemente dalle sue carezze. Era un principe, non amava me, e se avesse qualcuna e io non lo sapevo?
Aprii leggermente gli occhi, sbattendo le palpebre un po' imbarazzata e notai che sorrideva dolcemente.
- Scusa, mi sono lasciata un po' troppo andare. - lasciai la sua mano e lui annuì senza ridermi contro.
- Tranquilla, volevi solo un po' di affetto, non sono scemo da non notarlo. - sussurrò a bassa voce.
Lui aveva già capito tutto.
- Andiamo a fare una passeggiata per il regno? Magari parliamo da soli, senza nessuno che ci interrompa. - suggerì.
- Per me va benissimo, andiamo. - sussurrai abbassando lo sguardo.
Uscimmo dalla sala, e Mario si fermò solo per avvertire Marie e George che uscivamo per una passeggiata lungo il mare cristallino del regno. I reali annuirono e tornarono a parlare con Toadette.
Appena uscimmo, era pomeriggio. L'aria così leggiadra e gelida mi rendeva più rossa, non sapevo perchè.
Mi sentivo sempre così "presa" dal vento, e le mie guance si colorivano di un rosso acceso, il calore immenso.
- Hai freddo? -
- No, tranquillo. - risposi poco dopo. - E' normale, mi succede sempre. - mostrai un sorrisetto forzato e continuammo a camminare, e a camminare...e a camminare finchè non fummo al punto di partenza: il monte in cui io svenni per la prima volta in un posto lontano da casa mia.
Ci sedemmo su un precipizio stando attenti a non cadere, e fissammo a lungo il mare davanti a noi.
Quelle nuvolette carine ci fissavano per tutto il tempo, anch'io iniziai a guardarle. E  non si lamentavano.
Non notai neanche che Mario scrutava ogni mia imperfezione nel tempo che persi non osservandolo.
Arrossii di brutto, diventando rossa paonazza e mi giraii verso di lui che cambiò direzione non appena mi mossi.
- Sapevo che mi fissavi, principino. - sospirai sorridendogli.
- Sono così imbarazzato... - commentò coprendosi il viso.
- Perchè devi esserlo? Anzi, eri carinissimo. - gli staccai le mani dalla faccia e notai che il rossore prendeva in possesso il suo viso. Come stava facendo con il mio.
- Ma, mi sapresti spiegare perchè le nuvolette ci fissano? - chiesi io interessata, continuando a scrutarle a fondo.
- Ci fissano? - chiese sbalordito. Ma non ci vedeva???
- Sì! Non le vedi?! - alzai il suo viso con due dita per fargliele notare, e lui sbalordito sorrise.
- Perchè sorridi? Ceh... - sospirai stranita.
- Le nuvole non mi hanno mai guardato, loro guardano solo le coppiette...sai? - mi spiegò.
- Davvero??? - 
- Si! Davvero, me lo ha spiegato mio padre. Era un giorno d'estate, e  mio padre e mia madre erano seduti in giardino...solo lì notai che le nuvolette li stavano guardando. Mio padre mi rispose che guardavano solo le coppiette. E quando io le iniziai a osservarle, scomparvero. - raccontò con un sorriso da ebete sulle labbra.
- E in questo senso...vorresti dire che.... -
- Per le nuvole noi siamo....beh....ecco, u..una coppietta. - balbettò impacciato.
- E per te, non lo siamo? - chiesi.
Smettila Peach! Lo metti a disagio.
Sta zitta coscienza!
Allungai la mano verso la sua, e quando la sfiorai lui le osservò e rialzò lo sguardo verso di me.
- Beh, per me? Uhm....io....io non lo so. - rispose un po' incerto. 
Ci stai male? Non dovevi chiederglielo.
Hai ragione, ci sto un male cane in questo momento.

Mi allontanai di qualche centimetro da lui e fissai il mare ai nostri piedi con sguardo deluso e triste. Malinconico.
- Scusa Peach, io non volevo risponderti così! Non volevo. - disse in fretta, ma io mi alzai e scappai in lacrime davanti a lui, fuggendo per non sapevo dove, ma in un momento...mi sentii dispersa, sola e amareggiata di me stessa.
Ma, quando un Toad mi chiede come sto, gli rispondo un po' maliconica:"Sto bene".

#Daisy.

Rimasi a fissare l'oceano, quanto poteva essere bello anche con le sue tante imperfezioni?
Mi lasciai cullare dal vento gelido che mi si rivolgeva contro, e iniziai a piangere silenziosamente.
Perchè piangi? Dovresti esserne felice!! 
Perdere l'unica persona rimasta per me non è bellissimo!!
Fai tante storie, ti avrebbe di certo lasciato dopo neanche un'ora.
Perchè lo dici!?
Lo fanno tutti, Daisy!
E se lui non lo fa!?

Asciugai le lacrime sulle gote, sulle guance, dappertutto.
Sapevo che avevo gli occhi rossi ma non mi importava, ero abituata ad averle anch per tutta la settimana.
- Daisy. - sentii come un sussurro.
Alzai il capo e incontrai il suo sguardo dispiaciuto e deluso. 
- Mi dispiace. - dissi riabbassandolo, presi una margherita e la staccai dal suo stelo.
- Perchè dovresti? - si sedette sulla panchina accanto a me. - Non devi, sono andato troppo di fretta. - prese la margherita dalle mie dita e me la posò leggermente sui capelli. 
Feci un sorriso forzato e ritornai a osservarlo, in ogni movimento che faceva. Anche con i suoi capelli.
Mi appoggiai alla sua spalla e chiusi gli occhi mentre mi accarezzava dolcemente la spalla.
- Non piangere più. Mi fa male sapere che sono la ragione di queste. - ne indicò una raccogliendola dalla mia guancia destra.
Non dissi nulla, anzi...parlò solo lui quando una sua domanda mi fece riprendere:" Non dovevi insegnarmi qualcosa?".
- Non ho voglio ora. - mi lamentai con voce assonnata, forse per lo sbadiglio che avevo appena fatto.
- Vuoi dormire? - chiese.
Annuii in pieno, e lui mi fece stendere su quella panchina, così che io potessi appoggiare il capo sulle sue gambe.
Cominciò ad accarezzarmi i capelli, poi a farmi trecce e scioglierle se erano imperfette...ma a me sembravano fatte da Michelangelo. Non tirava, nè  si sforzava a farmele. Era solo un inutile passatempo mentre il tramonto stava scomparendo all'orizzonte.
- Che spettacolo. - commentò.
Lo sentii sorridere, lo sentivo, ma non lo vedevo.
Alzai il capo per fissarlo: appunto, sorrideva.
- Cosa c'è? Ti faccio male? -
- Nono, continua.. - mi accucciai e chiusi gli occhi, ma non pensai che mi sarei addormentata poco dopo.
Sentii la pressione delle mani di Luigi dietro alla schiena e sotto i polpacci (la classica "a mò di sposa") e per poco ero sospesa in aria. Un balzo, forse cercava di tenermi stretta più possibile.
Poi camminò, e camminò finchè non fummo davanti al castello, dove mi posò accanto a sè...nella sua camera.
Aveva il suo odore, e questo mi piaceva. 
Si addormentò in fretta, fortunatamente, così aprii gli occhi e iniziai a osservare il soffitto con disegni di Toad e nuvolette con occhi strateneri. Credevo che sia la sua stanza fin da bambino, e non l'ha voluta mai cambiare.
I suoi capelli profumavano di miele, quindi mentre fissavo ogni cosa (anche il pavimento) in quella stanza annusavo molto spesso, perchè il miele mi rilassava molto.
Perchè non riesco a dormire? Pensai.
Va a dormire, per favore. Non voglio sentirti più!
Ahhh!! Ancora tu!? Vai via!
Non posso! Per sfortuna mi è capitato il tuo cervello idiota!!
Il mio cervello è idiota!? 
Sì, purtroppo molto!

E passai la notte così, immaginando di parlare con la mia super brava e gentilissima coscienza che mi accompagnava nella vita. Non mi accorsi neanche che fu giorno, quando crollai nel sonno, con un saluto talmente dolce che avrebbe sciolto chiunque, anche la persona più acida del mondo:"Buongiorno piccola".
Accarezzò i miei capelli scostando alcune ciocche dai miei occhi, mi diede un bacio sulla tempia sinistra e andò via. Il miglior buongiorno che non avevo mai avuto.


Hola, gente.
Sono tornata con il terzo capitolo! 
Peach delusa, Daisy imbarazzata. 
Cosa succederà il giorno dopo? Peach partirà lo stesso con Mario? O no?
Daisy, parlerà con Luigi? Saprà che lei lo ha sentito? Ne vedremo delle belle!!!! <3
Continuo a 4 recensioni!! :)
Baci <3

Jennifer320
  
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