“He fights
nights and days her smile to see again”[1]
(Le Chevalier – Lady Morpheus)
In cima al colle, la residenza del Padrone, sotto il villaggio ghermito di colori per la preparazione al ‘duello dei cavalieri’.
“Annunciate che Sir Gregory è pronto al duello”.
Due guardie stavano all’entrata, immobili e seriose. Lo sguardo fisso l’una negli occhi dell’altra, sempre composti, con le lance dal lato destro e la spada nella fondina sinistra.
“Siete in ritardo Sir, il duello sta per iniziare!” disse il messo all’entrata che si dirigeva verso l’arena, con in mano milioni di rotoli di carta.
“Uno in meno da uccidere!” ridacchiò qualcuno alle sue spalle. Era un uomo in armatura, che si preparava a combattere.
In realtà, semplicemente un bottegaio e al suo fianco stavano il maniscalco, il fornaio e uno scrivano. Chiunque poteva partecipare ai “giochi”, senza distinzioni di classe sociale; ovviamente i veri cavalieri erano i più ben voluti alla vittoria. Il premio in palio: un matrimonio con le principesse. Il vincitore avrebbe avuto il diritto di diventare Re del regno di Harbot. [2]
Le lance delle guardie si alzarono, le spade sguainate e il capo rivolto verso il basso per riverenza.
“Segnate lo straniero…”
“Ma Milady…”
“Osate
forse contraddire
“Troppa grazia, Milady” lei ricambiò con un dolce sorriso e si diresse, con le accompagnatrici che le tenevano i veli del vestito, verso l’arena.
“Ringraziate la gentilezza di mia sorella Sir, perché non meritate alcuna scusa” un ragazzetto biondino dagli occhi azzurri si avvicinò al cavaliere. Il Principe Robert, era l’unico figlio maschio del Re, ma non il primogenito e non poteva quindi arrogarsi alcun diritto di successione al trono, giacché questo spettava alla figlia maggiore, Lady Lisa. Al seguito del giovane, v’erano due altre dame, molto dolci e belle, che seppe dopo essere le sorelle minori della Principessa. Lady Stacy e Lady Allison, due raggi di sole dai capelli color marrone ed occhi penetranti e delicati. In particolare, lo colpì lo sguardo della prima, quegli occhi azzurri che per un momento lo ammaliarono, lasciandogli l’amaro quando sparirono nell’arena.
Squillo di trombe, annunciazione del sovrano.
“Al vincitore, il solo e unico che rimarrà in piedi sul campo di battaglia, il premio sarà la mano della mia deliziosa figlia primogenita – prese la mano della ragazza, che sorridendo salutò l’arena e i combattenti – Lady Lisa, la vostra futura Regina. Prego cara!”
La dama prese la parola “Come si conviene, in queste usanze nostrane, al valoroso cavaliere che vincerà questo duello, donerò il mio fazzoletto, in segno di rispetto. Che vinca il migliore!”. Il suo sorriso però, era rivolto ad una persona in particolare, quel misterioso cavaliere che poco prima le aveva donato un bacio, di cui ignorava il nome, ma che l’aveva attirata con il chiarore dei suoi occhi profondi.
Il
duello ebbe inizio: si battevano
due cavalieri per volta e il vincitore passava alla giornata
successiva. Erano
4 giorni di torneo, dall’alba al tramonto. In 2500 si
presentarono, da tutto il
mondo…alla fine della prima giornata ne arrivarono 1000
ancora vivi, e di
questi solo 500 erano rimasti in piedi in duello.