Serie TV > Kickin' It
Segui la storia  |       
Autore: DisneyStar022    29/06/2014    4 recensioni
[Kickin\\\' It - A colpi di karate]
Kim è una ragazza semplice, dolce e un po' troppo sarcastica. Non sa dire di no e aiuta tutti.
Jack è un duro, ma ha un cuore grande per amare, anche se non gli interessa fidanzarsi.
Che cosa succede quando si mettono insieme il duro più arrogante e la regina del sarcasmo?
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: OOC, Traduzione | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Kim POV:
Non è un segreto il fatto che amo ridere e non è segreto nemmeno il quanto sia facile farmi sbellicare dalle risate. D'altra parte quando si tratta di autocontrollarmi e di trattenere le risate... beh, si, in questi casi faccio estremamente schifo.
Questo era uno di quei momenti. Uno di quei momenti in cui stavo allenando gli addominali, cercando di contenere le mie risate.
Perché?
Beh, perché mio padre sembrava un poliziotto sotto copertura mentre tentava di fare domande senza senso a Jack. Chissà che razza di piani avesse in mente...
Jack era seduto accanto a me, mamma e papà erano di fronte a noi.
La stanza era silenziosa, solo ogni tanto si sentivano i respiri profondi che prendavamo io e mia madre per cercare di non scoppiare a ridere.
Papà si schiarì la gola per la terza volta. "Allora umh... cosa ne pensi della squadra di calcio della scuola?" chiese a Jack.
Probabilmente mio padre stava facendo quelle domande a Jack per cercare di capire che razza di ragazzo fosse ma... boh, davvero. Sembrava un interrogatorio svolto da un agente sotto copertura. Erano domande senza senso, non so che informazioni stesse cercando di ricavare mio padre, è solo che poste così a caso beh... erano così divertenti.
Ho chiuso gli occhi portando la mano sulla bocca.
Va bene Kim.
Controllati, controllati, controllati, controllati.
Non ridere, non ridere, non ridere.

Cercavo di non guardare mia madre perché sapevo che incrociando il suo sguaro col mio ci saremmo messe a ridere.
Guardai verso di Jack. Non l'avevo mai visto così a disagio e così imbarazzato, tuttavia aveva comunque quell'aspetto da arrogante fiducioso con l'ego grande come un Brontosauro sovrappeso.
Jack guardò un attimo verso il basso "Uh, beh... penso che siano molto bravi."
Mio padre annuì e rise un po' in modo bizzarro. "Bene, umh e le cheerleaders? Devono essere molto carine... cioè, secondo te sono carine?"
Okay, dove vuoi arrivare papà??
Io e mia madre scoppiammo a ridere.
"Okay questa domanda era epica!" esclamai ancora ridendo.
Mio padre mi lanciò un'occhiataccia. "...ragazzi andate pure a divertirvi... non dovevate andare da qualche parte?" Disse mio padre quasi imbarazzato prima di alzarsi e di dirigersi verso il salotto.

Si fermò un attimo a metà strada e guardando Jack "Non trattare male mia figlia, per tua informazione ho una collezione di armi da fuoco..." Lanciò un'occhiataccia a Jack.

"Divertitevi". Ha spiccicato ormai in salotto.
Scoppiai ancora a ridere. Jack aveva una faccia quasi impaurita ma cercava di sdrammatizzare ridendo... con scarsi risultati...
"...simpatico tuo padre..." Disse passandosi una mano tra i capelli.
Mi misi a ridere.
"E' stata la cosa più divertente del mondo. Mio padre sembrava tipo che lavorasse nella FBI! Ahaha, so che mio padre tende a diventa un detective quando c'è da 'investigare' sul mio nuovo ragazzo ma questa volta... hahah, ha superato sè stesso." Dissi ridendo.
Sì, ragazzo. Jack è il mio ragazzo.
Qualche settimana fa io e Jack ci siamo fidanzati. Da qual momento tutti i miei giorni sono diventati belli, divertenti, da vivere al massimo... sì i giorni migliori della mia esistenza. Non è cambiato molto il rapporto tra me e Jack: siamo semplicemente gli stessi, scherziamo, ridiamo, ci prendiamo in giro... l'unica grande differenza è che lui adesso è il mio fidanzato...
Non c'è stata nessuna di quelle grandi dichiarazioni d'amore tutte sdolcinate, semplicemente, un'altra notte Jack è saltato sul mio balcone, ci siamo seduti lì e lui... beh lui mi ha semplicemente chiesto di essere la sua fidanzata. Niente di che, ma non puoi pretendere troppo romanticismo da un tipo come lui...
O posso?? MMMH...
Comunque, l'ho apprezzato.
Apprezzo anche il fatto che tra noi non siamo troppo romantici. Mi piace il nostro rapporto tra scherzi e prese in giro, non riuscirei mai a immaginarmi Jack tutto sdolcinato. Che schifo, mi salirebbe il diabete. Penso comunque che sia più bello così, possiamo essere noi stessi, siamo semplicemente spontanei.
"Okay ragazzi, vi lascio soli. Kim, fammi sapere quando torni a casa sta sera." Mia madre mi ha riportato alla realtà. Ero persa nei miei pensieri...
Annuii. "Va bene mamma".
Si rivolse a Jack. "Buona fortuna." Disse facendogli l'occhiolino.

Jack sorrise.
Dopo che mia madre uscì dalla stanza, mi girai verso Jack.
"Di che parlava mia madre?" Gli chiesi confusa.
Fece le spallucce "Nulla."
"Jack, non puoi mentirmi."
"Non ti sto mentendo."
"Sì invece".
"No invece."
"Sì inve-"
Prima che potessi finire di parlare mi ritrovai le labbra di Jack sulle mie.
Subito dimenticai di cosa stavamo discutendo... o dove eravamo. I baci tra me e Jack sono così passionali. Tutti i suoi baci mi fanno letteralmente sciogliere.
E poi finì anche questo, troppo presto per i miei gusti.
"Ora stai zitta?" Mi chiese.
"No, questo è barare!" Gli ho tirato uno schiaffo sul braccio.
Lui sorrise. "Shhh lo so, ma ora devo andare. Ci vediamo dopo?"
Annuii. "Certo, come al solito."
Era Domenica e Jack suonava al Cs.

Jack incominciò a prepararsi per andare via, era voltato di schiena quando arrivai da dietro in punta di piedi e gli scompigliai i capelli. Si girò verso di me, con lo sguardo che diceva 'lo-sai-che-mi-vendico?' "Kim, lo sai che ti odio quando mi scompigli i capelli?"
Sorrisi. "Lo so."
Mi guardò un altro po', poi mi fece cenno verso la porta. Doveva scappare via verso il Cs. Mi avvicinai a lui, volevo accompagnarlo fino al cancello in giardino. Lui camminava come una persona normale, io invece lo seguivo con il mio passo speciale rimbalzato e molleggiato. Jack mi guardò come se venissi da Giove, in realtà mi guarda spesso così.
Ero di qualche passo davanti a lui, così mi venne in mente di fargli uno scherzetto. Proprio mentre passava accanto a me, ho subdolamente messo il piede in fuori per fargli uno sgambetto.

Mi aspettavo che cadesse rovinosamente per terra, invece Jack ha semplicemente evitato il mio piede. Mai una gioia. Volevo vedere la sua faccia spiaccicata al suolo.

Jack mentre evitata il mio piede con nonchalance, ha attorcigliato il suo braccio intorno ai miei fianchi, tirandomi poi verso di lui.
Lo guardai sbalordita e confusa per un istante. Piano fallito miseramente!
"Cosa pensavi di fare gattino?" Chiese Jack, col suo viso a pochi centimetri dal mio.
Mi venne da sbattere le palpebre un paio di volte, lui sorrise.
Scossi la testa, eliminando tutti i pensieri ormonali che attraversano la mia mente. Nooo Kim, cattiva!
"Uhm, niente?" Ho detto insicura.
Lui ridacchiò. "Sei nervosa?"
Strinsi gli occhi verso di lui. Stupido ragazzo presuntuoso!
Mi staccai da lui, facendo qualche passo indietro, mantenendo una distanza di sicurezza da lui. Ah, ora si che mi vengono in mente scuse migliori!
"No." Ho detto restituendo il sorriso mentre incrociavo le braccia.
Lui aggrottò la fronte. "Umh okay, se lo dici tu..." Si strinse nelle spalle, quasi con un broncio sul viso, distolse lo sguardo. "Io vado." Disse aprendo il cancelletto allontanandosi.

Che comportamento infantile! ...senti chi parla...

Chiusi gli occhi sorridendo. Poi riaprendoli mi venne un colpo: Jack Brewer era davanti a me. Ma non era uscito? Come...come ha fatto? E' un alieno?
Neanche il tempo di sapere come avesse fatto ad apparirmi lì davanti, che, mi trovavo tra le sue braccia. Non potevo fare a meno di guardare i suoi bellissimi occhi marroni.
Mise il suo viso vicino al mio. "Vedi di non staccarti più da una delle mie prese, gattino."
E poi le sue labbra si spiaccicarono sulle mie, dandomi un bacio che mi fece fare il giro del mondo.

 

...
Scesi le scale guardando male Sam, che invece sembrava orgogliosa.
"Perché mi hai fatto vestire così? Dobbiamo andare al Cs, non ad un matrimonio." Ho detto guardandola male.
Di punto in bianco la mia cara amica Sam, ha fatto irruzione in camera mia. Mi ha ha costretto a vestire elegante e mi ha riempito di trucco. Voglio dire, andiamo solo al Cs, che problema ha? Sì ok, solo per il fatto che è mia amica ne deve avere tanti.
Mi sorrise dolcemente. "Eheheheh... niente."
Mia madre mi guardò con gli occhi spalancati. "Wow, tesoro sei bellissima."
Sorrisi un po', non mi vesto mai così tanto elegante e lo stesso il trucco. Ora avevo tutte queste cose addosso e mi sentivo strana.
"Ovvio che è bellissima, l'ho truccata e vestita io!" Sam aggiunse.
Sospirai. "Vogliamo andare al Cs? O stai aspettando che si unisca a noi la regina Elisabetta?"
"Andiamo." Sospirò Sam.


...
Dopo venti minuti eravamo arrivate nella piazza principale del centro commerciale. A quanto pare questa sera si esibiva una band abbastanza famosa e quindi c'era un po' più di gente del solito.
Sam mi guardava ogni tanto, sorridendo come una pazza, il che, onestamente, ha iniziato a farmi insospettire.
"Perché mi guardi così?" Ho chiesto, mentre stavamo aspettando il prossimo gruppo.
Lei sorrise. "Niente."
Prima che potessi chiedere altro, un altro gruppo salì sul palco: quello di Jack, Brody, Eddie e Milton.
Presero posto sul palco, Jack era davanti con la sua chitarra in mano.
"Salve a tutti." Ha iniziato a parlare. La folla era lì ad ascoltarlo.

"La prossima canzone è dedicata a qualcuno..." I suoi occhi cercavano qualcuno, poi mi trovò.
"Qualcuno di speciale." Disse guardandomi.
Il mio cuore cominciò a battere fortissimo. "Kim, questo pezzo è per te."
(M/C: La canzone è "I think about you" di Ross Lynch, Austin&Ally. Non fate domande, mi era venuta in mente solo questa canzone romatica, dai su, alla fine è molto bella...)

“Last summer we met.
We started as friends.
I can't tell you how it all happened.”

I suoi occhi non lasciavano i miei. Mi sentivo come se ci fossimo solo noi due. La folla di persone era semplicemente sparita.
“Then autumn, it came.
We were never the same.
Those nights everything felt like magic.

And I wonder if you miss me too...
If you don't, here's the one thing
That I wish you knew...”

Oh mio Dio! Non riesco a respirare... letteralmente.
“I think about you, every morning
When I open my eyes.
I think about you every evening
When I turn off the lights.
I think about you, every moment,
Every day of my life.”

Respira Kim... Respira!
“You're on my mind,
All the time,
It's true.”

Una lacrima scivolò dai miei occhi. In quel momento, non mi interessava se piangevo davanti a così tante persone. Non aveva importanza. Nulla aveva importanza. La cosa importante per me in questo momento era quel dannato ragazzo.
“I think about you, you you, you you.
I think about you, you you, you you.”


I nostri sguardi non si lasciarono mai. Non sapevo cosa stesse succedendo là fuori nel mondo, quello che sapevo è che mi stavo avvicinando a lui.
“I think about you..uu...
I think about you, you...ooh

I think about you, every morning
When I open my eyes.
I think about you every evening
When I turn off the lights.
I think about you, every moment,
Every day of my life.
You're on my mind,
All the time,
It's true.”


In quel momento ero sul palco, con tutta la gente che ci guardava. Ma non ci ho fatto caso, il mio sguardo era puntato sempre sulla stessa persona.
“I think about you, you you, you you.
I think about you, you you, you you...”


Finì la canzone e ci fu silenzio per un'istante. Il mezzo minuto più bello della mia vita. Solo nei miei sogni, avevo immaginato una cosa del genere... ma questo... tutto questo... era reale.
La folla scoppiò in un rumoroso applauso.
Jack mi sorrise.
"Sei così dolce Jack."
Si sporse in avanti. "Solo per te".
Sorrisi.
La sua espressione dolce cambiò, diventò serio. I suoi occhi bruciavano di passione.
"Ti amo Kim."
Migliaia di farfalle svolazzarono nel mio petto, mi sentii il cuore gonfio. Riuscii a vedere nei suoi occhi la sincerità e la genuinità con cui disse quest'ultima frase.
Mi morsi il labbro, cercando di non sorridere. "Sicuro di essere Jack? Sei troppo dolce per essere lui." Gli chiesi prendendolo in giro.
Sembrava un po' nervoso. "Come?"
Mi misi a ridere e scossi la testa.
Guardai Jack negli occhi. Gli dissi le quattro parole che volevo dirgli dal profondo del mio cuore.
"Anche io ti amo."
Appena le nostre labbra entrarono in contatto, tutto il resto sparì. Semplicemente c'eravamo solo noi due...
La brava ragazza e il cattivo ragazzo...
Così Cliché :D


FINE.

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Kickin' It / Vai alla pagina dell'autore: DisneyStar022