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Autore: LouisYouHottie    29/06/2014    6 recensioni
Cassie Walker è una ragazza normale, intelligente, carina, divertente ed innamorata di una boyband britannica/irlandese, gli One Direction, ma nessuno lo sa, preferisce tenere questo segreto per sé. Un giorno, quando Cassie chiama la sua migliore amica su Skype, Nikita, compone casualmente il numero errato e si trova faccia a faccia con... Louis Tomlinson?
Cosa accadrebbe se un errore si rivelasse la cosa più bella che vi sia mai successa?
Attenzione: questa fan fiction è una traduzione.
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Liam Payne, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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I'll have a Happy Meal with a side of happy, please.

Cassie’s POV


“Quindi intendi dirmi che hai mentito a tutti nella tua scuola dicendo che hai un ragazzo che si chiama Roberto?” Chiese Liam.

Annuii in risposta.

“Quindi bisogna trovare qualcuno che si finga Roberto?” Chiese Liam.

Annuii di nuovo.

“E mi stai dicendo che dovrei essere io il tuo finto ragazzo?” Chiese Liam.

Annuii ancora una volta.

Gesù, se annuisco un’altra volta ho paura che diventerò uno di quei pupazzi con la testa che dondola.

“Ti rendi conto che il mio nome è Liam, non Roberto? E io non sono spagnolo!” Dichiarò Liam.

“Lo so, ma sarebbe un’esperienza nuova. Un’occasione per conoscere meglio l’altro. Devi vedere il pun- okay, fai finta che sia il ruolo di un film! Per favore Liam!” Pregai Liam,
saltando in piedi e inginocchiandomi. 

“Puoi tranquillizzarti per favore?” Chiese il ragazzo dietro il bancone. 

Non di nuovo. Pensavo avesse imparato i diritti umani. 

“Senti amico, per tutto ciò che sai potrei proporlo a lui e saresti rovinato!” Ribattei. 

“Le donne non lo propongono agli uomini, quindi non lo faresti.” Disse.

“Oh beh, lo faranno nell’anno bisestile!” Dissi, alzandomi in piedi.

“Siamo ad Ottobre, l’anno bisestile ancora deve venire.” Sorrise. 

Il ragazzo del contatore evidentemente aveva deciso di non ripassare i diritti umani ma di imparare “The Dummies Guide To Being A Jerk”

Camminai fino al bancone. 

“Beh, sai, non ho una risposta valida, ma l’avrò. Se glielo proponessi, non saresti invitato al nostro matrimonio!” Dissi, schioccando le dita.

“Non vorrei venire.” Rispose il ragazzo sbuffando.

“Oh, ok!” Urlai balzando in avanti, afferrandolo per il grembiule.

Improvvisamente fui afferrata da dietro e tirata via. 

“Andiamo Cass, lascia stare.” Disse Liam vicino al mio orecchio, inviandomi brividi lungo tutta la schiena. 

“Sei fortunato che il mio fidanzato fosse qui, altrimenti saresti grondante di caffè!” Urlai.

“Fidanzato, eh?” Chiese Liam sorridendo non appena uscimmo dal negozio.

Ho detto fidanzato? Maledette fantasie. 

“L’ho detto solo perché stavamo discutendo di quello.” Dissi, tirandomene fuori.

Quel ragazzo del bancone è fortunato che non avevo Petunia, gli avrei spiaccicato il mio cono in faccia. 

“Che dici, facciamo una passeggiata? Per raffreddarci un po’?” Chiese Liam.

“Sono già figa (ndt cool in inglese significa sia freddo che “figo, favoloso”, Liam intendeva “freddo”, ma Cass per fare una battuta intendeva “Sono già figa”).” Dissi sorridendo. 

“Lo so.” Disse Liam sorridendo.

Cominciai a camminare, “Beh, vieni o no?” Liam sorrise dietro di me.

Balzò avanti, afferrandomi la mano non appena mi raggiunse.

Arrossii immensamente al gesto.

“Oh, ciao Cassie.” Disse qualcuno di fronte a me. 

Mi voltai, sempre sorridendo, quando improvvisamente sparì il sorriso dalla mia faccia.

“Stacey.” Dissi, sbuffando.

“E questo è…?” Chiese gesticolando verso Liam, che fortunatamente indossava il suo berretto e gli occhiali.

“Questo è-“ Cominciai, facendo per inventare la scuola più valida che avevo, dicendo che era mio cugino Jeremy, quando Liam mi interruppe. 

“Io sono… Roberto. Vengo dallo Espanol.” Disse Liam con un falso accento spagnolo.

“Vieni dallo spagnolo?” Chiese Stacey con una faccia incredula.

“Intendo… Espanya. Stavo solo testando il tuo spagnolo. E’ buono.” Disse in quell’accento spagnolo.

“Allora, ti vedrò al ballo, Roberto?” Chiese Stacey sorridendo.

“Ah sì, senorita. Lo farai.” Disse, sorridendo.

Mi morsi il labbro per bloccare le risate.

“Ciao Stacey, è stato… bello vederti. Ok no. Era una bugia.” Dissi pima di tirare Liam verso di me andandocene.

“Liam! E’ stato divertente, sì!” Dissi, prima di ridere rumorosamente.

“Chi è Liam? Io sono Roberto!” Disse Liam prima di guardare in lontananza.

Questo ragazzo è divertente.

Mi piace.

Ma già si sapeva.

“Allora, cosa vuoi fare ora? Non è troppo tardi, credo…?” Dissi facendola sembrare più come una domanda.

“Beh, dovrei andare a fare un po’ di spesa, altrimenti i ragazzi moriranno di fame, andiamo al centro commerciale, svuotiamo i negozi e poi andiamo da McDonalds?” Chiese Liam,
sorridendo.

“Sì, suona alla grande!” Sorrisi.



**



“Ok, so che questo è un negozio per generi alimentari, ma mia madre mi ha dato molti soldi e vorrei andare da Topshop.” Dissi.

“Allora andamo!” Rispose Liam tirandomi verso Topshop.

“Guarda!” Dissi prima di appostarmi dove una signora stava guardando vestiti rack.

Mi accovacciai così non poteva vedermi e mi nascosi dietro i vestiti che stava guardando. 

“PRENDI ME!” Urlai con voce stridula, facendo boccheggiare la signora.

“PRENDI ME! PRENDI ME!” Dissi di nuovo.

La signora lasciò cadere l’oggetto che stava guardando e si mise a camminare in fretta.

Tornai di corsa verso Liam, che stava ridendo rumorosamente.

“Tu- tu avresti dovuto…. Vedere… la sua… faccia.” Disse tra un respiro e l’altro.

“Vieni signore che ride tanto, andiamo alla sezione dei gioielli!” Urlai, afferrando Liam e trascinandolo verso la gioielleria. 

“GUARDA TUTTI QUESTI GIOIELLI!” Urlai guadagnandomi delle occhiatacce dal cassiere.

Penso che la guardia di sicurezza abbia messo gli occhi su di me.

“Oh mio Dio.” Dissi, raccogliendo un gioiello che aveva catturato la mia attenzione.

Era una collana d’argento, con il nome “Cassie” e un paio di baffi ad esso collegati. 

“E’ bellissimo!” Disse Liam, dietro di me.

“Lo so, lo compro!” Dissi.

All’improvviso strappò la collana dalle mie mani e corse via.

Che strano ragazzo.

Camminai dietro di lui – decidendo di non correre per non sforzarmi troppo – e lo trovai alla cassa con un pacchetto di plastica in mano. Il cassiere gli stava restituendo una carta di
credito.

Oh no, non l’ha davvero fatto.

“Liam!” Urlai.

“Cassie!” Urlò di rimando.

“Non avresti dovuto farlo!” Dissi, sul serio

“Oh, sì che avrei dovuto farlo. Vieni, andiamo a prendere del cibo.” Dissi prima di tirarmi fuori.



**





“Okay, dobbiamo prendere la carne.” Disse Liam non appena entrammo nel supermercato.

“Oh Dio!” Urlai non appena raggiungemmo la sezione della carne.

“COSA TI HANNO FATTO?” Urlai, raccogliendo un tacchino congelato.

“Povero, non arriverà nemmeno al suo primo Ringraziamento.” Piansi.

Misi il tacchino di nuovo nel freezer, chiudendo la porta a vetro. Baciai le dita prima di appoggiarle alla porta e mi incamminai dove Liam rideva, con un cestino pieno di carne.

“Vieni, ho bisogno del mangime per le mie tartarughe.” Disse Liam, tirandomi verso la sezione per animali.

Presi un sacchetto di semi di uccelli prima di dirigermi verso il bancone.

“Mi scusi signore.” Dissi al cassiere, che era decisamente più giovane di me.

“Come posso aiutarti?” Chiese, sorridendo.

“Se compro questi semi di uccelli, e li pianto, esattamente quando tempo pensi ci vorrà per gli uccelli a crescere?” Chiese, con un’espressione seria sul volto.

“Non penso che tu abbia capito, non crescono gli uccelli, è per nutrire gli uccelli.” Rispose.

“Ma allora perché scrivete semi di uccello? E’ UNA FALSA ETICHETTA, AMICO! E, cosa più importante, hai appena frantumato i miei sogni. Spero tu sia felice.” Dissi prima di dirigermi
verso Liam, il quale era nella sezione per giocattoli.

“Woah! Vendono anche giocattoli?” Chiesi, i miei occhi si illuminarono. 

“Certo! Ecco perché si chiama supermercato!” Disse sorridendo.

“Amico, pensavo che fosse perché Superman possedeva questo negozio. (ndt. Supermercato in inglese è supermarket)” Dissi, sorridendo di nuovo.

Presi la bambola di Dora L’Esploratrice e la misi in mezzo alla stanza

“E adesso... aspettiamo.” Dissi.

Per fortuna non passò molto tempo prima che il cassiere di cui stavo parlando venne e raccolse la bambola.

“SWIPER NO SWIPING!” Urlai.

Mise la bambola di nuovo a terra prima di tornare alla cassa.

Liam ed io stavamo morendo dalle risate.

“Dobbiamo andare a controllare.” Disse dopo essersi recuperato.

Annuii d’accordo non appena ci dirigemmo alla cassa.

“SONO TORNAAAAATA!” Urlai al tizio in casa. 

“Qual è la prossima mossa? Mi chiederai se lo spray spruzza o suona?” Chiese.

Ragazzo intelligente, ma no.

“No, ho una domanda seria stavolta.” Risposi.

“Vai, spara.” Disse.

“Okay, c’era un giocattolo nella zona dei giochi, se vuoi posso spiegarti perché.” 

Mi guardò.

“Okay, ora ti faccio una domanda seria.” Iniziai, mettendo un sacchetto di M&M’S sul bancone. “Sono in vena di M&M’S, ma ne voglio solo uno. Posso comprare un singolo M&M?”
Dissi.

“Stai scherzando, vero?” Chiese.

“Ti sembro una persona a cui piace scherzare? Aspetta no. Non rispondere.” Dissi.

Liam, che improvvisamente si era ripreso dalle risate, iniziò a mettere la sua roba sul bancone.

“Comprerò l’intero pacchetto così ne avrai uno.” Disse Liam, tirando fuori la sua carta di credito al cassiere.

“SWIPER NO SWIPING!” Dissi non appena il cassiere strisciò la carta di Liam.

Alzò lo sguardo, arrossendo, prima di continuare.

“Andiamo Cassie, dobbiamo andare avanti.” Disse Liam mettendo le buste nel carrello. 

“Non è l’ultima volta che ci vedremo amico! Tornerò con una petizione affermando che si deve essere in grado di vendere un M&M’S.” Dissi prima di incamminarmi fuori come un
gangster. 

“DA MCDONADS!” Urlò Liam, non appena ci dirigemmo verso la macchina. 



**



“Cosa prendi Cass?” Mi chiese Liam non appena raggiungemmo il Mc Drive.

Mi chinai su di lui per avvicinarmi alla signora dietro la finestra. 

“Vorrei un Happy Meal per favore.” Dissi sorridendo.

“Oh, e anche un frullato.” Dissi.

“Arriva subito.” Disse la donna.

Improvvisamente cominciò la canzone di Kesha. 

Quella che parla del morire giovani. Personalmente, preferirei vivere mentre sono giovane. (ndt. Live While We're Young, la canzone dei ragazzi)

Avete capito il gioco di parole?

Girai il volume al massimo, prima di uscire dalla macchina.

Oh yeah.

I HEAR YOUR HEART BEAT TO THE BEAT OF THE DRUMS

OH WHAT A SHAME THAT YOU CAME HERE WITH SOMEONE

SO WHILE YOU’RE HERE IN MY ARMS

LETS MAKE THE MOST OF THE NIGHT LIKE WE’RE GONNA DIE YOUNG

Cominciai a ballare come un boss. Andando verso tutte le macchine dietro di me. Cantando il resto della canzone ai guidatori.

“I HEAR YOUR HEART BEAT…” Cominciai, cantando al conducente della vettura due macchine più giù, per poi scoprire che era un uomo anziano con un apparecchio acustico.

“Cosa? Se voglio carne?” Chiese, fraintendendo ciò che ho detto.

Hem…


Velocemente salii in macchina di Liam.

“Bel balletto Cass.” Disse Liam sorridendo.

La signora diede a Liam un sacchetto pieno di cibo e due bevande.

Posò la busta sul tappetino della macchina e mi diede la bevanda.

Voglio portarti in un posto.” Disse.

Allora andiamo, nobile destriero!” Sorrisi.



**





“Liam, è.. è… bellissimo.” Dissi, non appena ci sedemmo sulla macchina, in cima ad una collina, dalla quale si vedeva la parte più bella di Londra.

“Non sarà mai bella come te.” Disse, coprendosi velocemente la bocca dopo aver realizzato ciò che ha detto.

“Hem, quello che volevo dire, era, uhm, qui.” Disse, tirando fuori il pacchetto di Topshop.

“Penso ancora che non avresti dovuto comprare questo per me.” Dissi.

Mi porse il bacchetto. “Aprilo.” Disse.

Lo aprii e trovai non una, ma due scatole.

Una era più sofisticata da guardare, l’altra aveva scarabocchi pazzi su di esso.

“Apri quello con i disegnini prima.” Disse.

Lo aprii e trovai la collana con scritto “Cassie” che tanto amavo. 

“Ora l’altro.” Disse Liam timidamente. 

Aprii la seconda scatola, con cautela, per poi trovare una semplice collana d’argento, con un grande cuore su di esso.

“Non è un gran che, ma significa molto per me.” Disse, arrossendo.

“Ce l’ha.” Dissi onestamente.

“Rappresenta il mio cuore e voglio che lo abbia tu.” Disse.

Quasi sputai tutto ciò che avevo in bocca.

Ma non lo feci perché non avevo niente.

“Liam… uhm… cosa?” Dissi, chiaramente non in grado di completare una frase.

“Mi piaci, tanto. Da quando ti ho incontrato da Starbucks e hai parlato con come come se fossi un semplice ragazzo. Vuoi essere la mia… ragazza?” Chiese.

OKAY, QUESTO E’ UN SOGNO.

Svegliati, Cassie.

Improvvisamente presi la mano e mi schiaffeggiai la guancia.

“Cassie! Che diavolo stai facendo?” Chiese, strofinandomi la guancia con la mano.

“Ho solo dovuto controllare se era reale o un’altra mia fantasia.” Dissi.

“Fantasia?” Chiese Liam sorridendo.

“Oddio, l’ho detto ad alta voce?” Dissi sbattendomi il palmo della mano in fronte.

“Sì, l’hai fatto. E’ un… sì?” Chiesi, sperando.

“Non lo so, voglio dire, io sono una gioia per tutti, mi vogliono tutti.” Dissi.

“Oh.” Disse tristemente.

“Sto scherzando! Ovvio che sì. Ti ho, lo- mi sei piaciuto fin dal primo momento in cui ti ho guardato.” Dissi.

Quello che non sa, però, è che il primo momento in cui ho messo gli occhi su di lui era nel 2010.

“Beh, è un sì?” Disse di nuovo.

“Sono abbastanza sicura di averlo già detto.” Dissi, sorridendo.

“Ho solo dovuto controllare che non era una delle MIE fantasie.” Disse, sorridendo. 

OH.

MIO.

DIO.

“Hem, quindi, beh, siamo… una coppia? Cosa facciamo ora?” Chiese Liam grattandosi la nuca.

“Stai zitto e baciami stupido.” Dissi afferrandogli il viso e tirandolo verso di me.


E fuochi d’artificio furono. 


  
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