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Autore: Federico    22/08/2008    1 recensioni
Dopo la strage di "Nuvole rosse,pugnali insanguinati", eccomi di ritorno con una nuova fic sull'Akatsuki,stavolta demenziale. E se i nostri criminali volessero fare una crociera? Fra un Pain convinto di essere Jack Aubrey di "Master and commander" e un Hidan devoto a dèi assurdi, fra un Kisame beato in mezzo ai suoi parenti pesci e un Tobi completamente rincitrullito,passando per squali,mostri,tesori,tempeste e arrembaggi,ecco la mirabolante avventura marinara degli Akatsukini più tre clandestini d'eccezione. Importante: In questa fic il leader dell'Akatsuki è Pain e non Tobi. So bene che non è così,ma avevo assolutamente bisogno del Tobi stupido dei vecchi tempi per le gag più comiche.
Genere: Avventura, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akatsuki, Altri
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Sakura Uzumaki: Ti ringrazio e mi congratulo con te, perché non avevo mai visto una persona capace di leggere e recensire cinque capitoli di seguito.

Tuttavia non mi risulta di aver mai visto scene simili a quella fra Snaky e Orochimaru , e devo anche fare una precisazione: “Master and Commander” non è un telefilm, ma un film, tanto per intenderci quello dove Russell Crowe interpreta un capitano della marina inglese durante le guerre napoleoniche.Ciao, a presto.

Himawari: La stupidità di Tobi deve ancora rivelarsi per quello che è in realtà.

In ogni caso fra breve ci sarà una piccola sorpresa riguardo a Kakuzu, e altre figuracce di Itachi.

Kokucca: Ti assicuro che ci saranno varie altre scenette comiche con Itachi e Sasuke, i due odiosissimi emo.

All’inizio volevo provare a scrivere la preghiera di Hidan in greco con relativa traduzione, ma poi mi sono accorto che non conoscevo la maggior parte delle parole, e sul dizionario non c’erano.

Continua a seguire.

Approdo nell’isola misteriosa

La tempesta lentamente si placò, così la ciurma potè osservare la nuova terra.

Pain e Konan presero dei cannocchiali e si misero a scrutare l’isola.

“Uhm…..ci sono una spiaggia sabbiosa, una giungla piuttosto fitta e delle montagne all’interno…

Deidara!Sasori!Tobi! Hidan!Kisame!Orochimaru!Itachi! Andate a fare provviste sull’isola mentre noialtri ci occupiamo delle riparazioni!”ordinò il capitano.

I sette, che chiameremo “gli inviati”, presero una scialuppa e iniziarono a remare, mentre sulla nave Pain faceva il falegname con sega,chiodi e martello, Konan cuciva nuove vele, Kabuto aggiustava il timone con le arti mediche, Sasuke usava la palla di fuoco suprema come fiamma ossidrica e Zetsu riparava l’albero maestro.

La barca degli inviati andò a sbattere disastrosamente sulla riva.

“TOBI,SEI IL SOLITO BAKA,UN! NON DEVI REMARE COSI’ FORTE, UN! NON E’ CHE DOBBIAMO VINCERE L’ORO OLIMPICO NEL CANOTTAGGIO,UN! E TU ITACHI, VEDI DI USARE IL TIMONE,VISTO CHE SEI TU LO STRAMALEDDETTISSIMO TIMONIERE,UN!” gridò Deidara rosso come un gambero e con gli occhi fuori dalle orbite.

I sette sbarcarono e si imbatterono in un uomo steso sulla sabbia a faccia in giù, che non dava segni di vita.

“Guarda vì ganzo, un barbone morto!”disse Sasori seguitando a parlare livornese, mentre Hidan toccava l’individuo con la falce e mormorava: “Ma questo lo conosco….”.

L’uomo misterioso fu voltato sulla schiena e tutti videro che era Kakuzu.

Itachi disse, dopo aver appoggiato la testa sul petto di lui: “Ha avuto due infarti e i tre cuori restanti hanno un battito debole, ma è vivo”.

Tutti maledissero il fatto di aver lasciato Kabuto sulla nave, e provarono a far sputare a Kakuzu l’acqua che aveva bevuto e a fargli un massaggio cardiaco, ma invano.

Allora Hidan si preparò al gesto supremo e, dopo aver fatto un sacrificio e aver urlato: “Oh grande Dottor House, re-dio di ogni chirurgo e ciarlatano, donaci la tua potenza e permetti al tuo umile servitore di compiere un miracolo!”, si mise a fare la respirazione bocca a bocca, sempre senza successo.

“Forse questo dovrebbe funzionare” disse Itachi mettendo una moneta sotto il naso dell’avaro.

Questo si risvegliò e saltò sulla moneta con uno scatto felino, quindi si mise a sputare acqua.

“Dove siamo? Cos’è successo?Perchè ho la bocca che sa di acqua salata e acquasanta?”.

“Siamo venuti a fare provvista su un’isola dove ci siamo incagliati, e se sapessi cos’è successo mentre eri svenuto…” rispose Kisame fissando Hidan che ululava: “Alleluia!Alleluia!Miracolo!”.

Gli otto ninja si inoltrarono nella giungla: Orochimaru stava davanti a tutti e tagliava le foglie a colpi di katana, Kisame cantava canzoncine da bimbo dell’asilo, Itachi picchiava il muso in ogni singolo albero, Hidan intonava strane cantilene e si inginocchiava di continuo per pregare, Kakuzu calcolava quanto si sarebbe potuto ricavare in legname disboscando la foresta, Deidara faceva esplodere le piante e gli animali secondo lui poco artistici, Sasori studiava un piano per procurarsi da mangiare e Tobi veniva per ultimo, così un’eventuale belva avrebbe divorato per primo lui, permettendo agli altri di scappare.

La colonna si divise.

Deidara e Sasori si recarono in cerca di cibo.

“Danna, guarda come butto giù quelli uccelli,un”sussurrò Deidara, quindi sparò un sacco di fucilate che spaventarono gli uccelli facendogli scappare.

Deidara allora si infuriò e iniziò a lanciare bombe, sradicando mezza foresta.

“Fermati terrorista, ho un metodo infallibile!”.

Tempo dopo….

“Capito? Tu ti nascondi dietro quell’albero e io in questi cespugli. Quando senti un rumore è un animale che è caduto nella trappola”.

I due si nascosero, e dopo cinque minuti si sentì un gemito.

Sasori uscì dal suo nascondiglio e vide con stupore Deidara che penzolava appeso per i piedi a un albero.

“Danna liberami subito o farai i conti con il mio C4, un!”.

Nel frattempo Itachi e Kisame stavano vagando in cerca d’acqua.

“Itachi-san, se vuole potrei produrne io…”.

“Non se ne parla Kisame! L’acqua che sputi va bene per le tecniche, non per bere! Vuoi farci venire la diarrea?”.

Finalmente i due trovarono un fiume, ma quando stavano per immergere le bottiglie nell’acqua, emersero dei coccodrilli che li convinsero a cambiare posto.

Dopo essere stati scacciati da anaconde,piranha, zanzare e altre bestie si accontentarono di un laghetto pieno di rospi, dove tra l’altro c’era una lapide con scritto: “Qui passò,mangiò,bevve,andò in bagno,dormì,scrisse,nuotò e fece un discorso Jiraya”.

Contemporaneamente Hidan e Kakuzu si stavano procurando il legname.

“Oh patrono dei taglialegna,concedici parte del tuo patrimonio e donaci ciò di cui abbiamo bisogno!”.

“Hidan piantala con queste idiozie e aiutami a tagliare quest’albero!”.

I due si misero a tagliare il tronco con una di quelle seghe lunghe per due persone che si vedono nei film.

Quando il lavoro fu terminato l’avaro si voltò e urlò: “Cadeeeeeeee!”per avvertire gli ottusi che non era furbo fermarsi sotto l’albero, che nel frattempo era crollato addosso al fanatico piantandolo nella terra.

Intanto più in là…

“Orociok-san, posso raccogliere questo fungo?”.

“No Tobi, è velenossso e ti può uccidere”.

“Orociok-san, posso raccogliere queste bacche?”.

“No Tobi, ssssono velenosssse e ti posssssono far venire il mal di pancia”.

“Orociok-san,sei cattivo! Tobi non vuole più stare con te!”strillò lo stolto mascherato mentre correva via piangendo.

Venti minuti dopo sei degli inviati si incontravano in una radura.

“Accidenti, non troviamo più Orochimaru e Tobi!”.

“Anche se se lo meriterebbero non possiamo lasciarli qui!Andiamo a cercarli!”.

I nostri eroi si inoltrarono ancora nella foresta e si trovarono di fronte uno spettacolo grottesco e spaventoso: Orochimaru seduto su un trono a forma di cobra adorato da centinaia di serpenti.

“Ma che diavolo stai combinando?!”.

“Ssssilenzio intrussssi!Quando quessssti adorabili ssserpentelli mi hanno vissssto mi hanno eletto loro re-dio, e la mia parola adesssso è legge!”.

Il presunto re-dio serpente fu preso di peso e trascinato via, ma improvvisamente Tobi saltò fuori da dei cespugli.

“Deidara-sempai, le sono mancato?”.

“Zitto parassita,adesso facciamo i conti,un!”.

“Ah mi dimenticavo….Tobi è diventato amico dei gattoni a strisce!” disse lo scemo indicando una quarantina di tigri dietro di sé.

I ninja trasalirono,poi iniziarono una folle corsa attraverso la giungla, stando attenti a non perdere uccelli morti,bottiglie d’acqua e cataste di rami, e con qualche balzo giunsero alla nave che era già stata riparata, fuggendo via a tutta birra, anche se le tigri si erano fermate sulla spiaggia.

E dire che dall’altra parte dell’isola c’erano un supermercato gestito da Choji e Shikamaru e un negozio dell’IKEA gestito da Yamato e Kakashi.

  
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