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Autore: Ayumu Ena    29/06/2014    2 recensioni
Una giovane donna bruciata viva sul rogo rivuole la sua vita, quella che i preti inquisitori le hanno strappato molto tempo fa. Stanca di essere imprigionata fra le mura di un castello sarà disposta a tutto pur di rivedere la luce del sole. L'odio, la sofferenza e il desiderio di libertà pervadono il suo cuore e forse niente le impedirà di ottenere ciò che brama da, ormai, più di un secolo.
Dal testo:
«Non riesco a spiegarmi il perché delle vostre azioni. Sapevate che ero imprigionata qui, eppure siete entrato lo stesso.»
Raphael continuava a non capire i discorsi della donna e intanto si chiedeva chi fosse questo William di cui parlava. Gli occhi azzurri di lei continuavano a osservarlo e solo quando il ragazzo non riuscì più a sopportare il suo sguardo indagatore, venne attirato da un' angosciante verità. Davanti a lui la luce della torcia ricadeva sull'esile corpo di lei, ma nessun ombra strisciava al suolo.
Genere: Mistero, Sovrannaturale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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I petali dell'anima


CAPITOLO TRE - Libertà


Raphael era quasi sicuro che l'anima di cui parlava il libro era la donna che continuava a chiamarlo erroneamente William.
ciò che di più bello ha. Raphael continuava a ripetere la frase nella sua mente.
Poi la soluzione all'enigma arrivò.
I petali... Pensò il giovane.
«Vieni, Samuel. Usciamo da questo posto» disse sorridendo al fratello e prendendolo per mano. «Tieni stretto quel fiore, mi raccomando.»
Corsero nuovamente verso Ovest e cercarono la porta d'uscita.
Quando la trovarono vicino alla porta un tavolo con sopra un fiore blu, uguale a quello che teneva fra le mani il piccolo Samuel, sorprese il giovane.
«Oh, eccovi finalmente. Vi stavo aspettando, Raphael.»
Per la prima volta da quando l'avevano incontrata, Margaret aveva chiamato il ragazzo con il suo vero nome. «Cosa vuoi ancora?»
«Leggo nei vostri occhi una strana... come dire, emozione? Sono sicura che vi starete chiedendo come mai vi ho chiamata solo ora col vostro nome, dico bene, Raphael?» disse sardonica Margaret.
«Continui ad ignorare la mia domanda.»
«Cosa voglio, mi chiedete?» sorrise beffarda, sicura di se. «Eppure credevo di aver già risposto a una domanda simile. Sono imprigionata qui dentro da ormai cento anni e l'unico modo che ho per andarmene è uccidervi, Raphael. In più voi siete così simile a lui: stessa voce, stessi occhi, stessi lineamenti. Peccato che non lo abbiate visto, le differenze fra voi e lui sono così poche e sottili che quasi non si notano. Proprio per questo uccidervi sarà più divertente. »
«Sempre che non sia io ad ucciderti.»
«Siete davvero uno stolto. Ancora non avete capito che vi ho solo ingannato, illuso, come del resto il vostro antenato ha fatto con me. Sapete da una parte mi dispiace che questo destino tocchi a voi, in fondo non siete come lui, eccetto l'aspetto ovviamente. Ma non cambierò idea, ho soppresso la pietà, in occasione di questo momento.»
«Strapperò i petali del fiore se proverai ad uccidermi.» Prese in malo modo il fiore dalla mani del fratello e strinse il gambo nella mano destra.
«Devo proprio spiegarvi tutto Raphael?» disse sospirando scocciata l'anima davanti a lui. «Credevate davvero che avrei dato a vostro fratello il fiore a cui sono legata. Sciocco!» Prese fra le mani il fiore poggiato sul tavolino e lo osservò. «Questo è il vero fiore che il libro ti ha mostrato e che presto diventerà il tuo.»
Raphael continuava a illuminarla con la torcia e quando la giovane donna cominciò a camminare verso di lui, un manto scuro che iniziava dalle gambe cominciò ad estendersi al suolo. Quando ormai lei fu vicina la sua ombra era ormai completa. Distratto dal quel fenomeno tanto assurdo, non riuscì a fermare le mani di Margaret che, violente, afferrarono la gola del giovane.
«La... La tua ombra...» disse respirando a fatica.
«Vedo che non avete letto quasi nulla del libro che vi ho prestato.»
«Sei... sei... solo... un' anima. Come puoi essere... materiale?» Ormai la voce di Raphael si spegneva spegnendo insieme alla sua forza di volontà.
«Posso diventare un figura corporea solo per pochi minuti, ma basteranno per uccidervi.»
Ben presto, Samuel stanco di quello scenario corse verso la donna e le morsicò il braccio sinistro. Accortasi del bambino lo spinse via e lui cadde a terra svenuto.
«Non... non dovevi... toccarlo» sputò fra i denti Raphael.
«Oh, non preoccupatevi, uscita da qui, mi prenderò cura di lui.»
Per quanto Raphael lo desiderasse, non riusciva a liberarsi dalla presa ferrea di Margaret. Si maledisse per essere stato troppo avventato e per non aver letto abbastanza approfonditamente quel libro, ma il tempo non era dalla sua parte.
Chiuse gli occhi, ormai sfinito e dolorante. Margaret ritrasse le mani e proprio mentre Raphael stava per accasciarsi al suolo, lo afferrò per la maglia impedendogli di cadere e lo avvicinò a se, stringendogli, nuovamente, il collo con l'avambraccio. Posò la mano libera sula guancia destra del giovane e mosse rapidamente la mano nel senso opposto. Quando l'osso si spezzò, Margaret abbandonò al suolo il corpo inerme del ragazzo.
Sorrise maligna, poggiò il suo fiore accanto al cadavere e finalmente ottenne ciò che voleva. Aveva finalmente un nuovo corpo e dopo aver raccolto il corpicino del suo fratello acquisito, si diresse fuori verso il mondo che l'aspettava, mentre all'interno del castello un'anima distinta si risvegliava.


Licenza Creative Commons
I petali dell'anima è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.


Angolo Autrice
Buon pomeriggio mondo di Efp,
Sono ritornata e questa volta porto a termine questa storia a cui tengo molte e che sto ancora revisionando.
Be'... che dire? Non è assolutamente un lieto fine, ma quando ho cominciato a scrivere sapevo e sentivo che doveva finire così, con la “morte” di Raphael la vittoria di Margaret, che finalmente ha ottenuto ciò che desiderava da tanto tempo: una nuova vita.
Spero che questa storia vi sia piaciuto almeno un pochino.
Ovviamente ringrazio tutti quelli che hanno inserito “I petali dell'anima” tra le seguite, preferite e ricordate. In più ringrazio chi ha recensito o anche solo letto questa storia.
Detto questo, mi dileguo sperando di non avervi annoiato, come sempre.

Un abbraccio
Helen Ward

   
 
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