I petali dell'anima
CAPITOLO
TRE - Libertà
Raphael
era quasi sicuro che l'anima di cui parlava il libro era la donna che
continuava a chiamarlo erroneamente William.
… ciò
che di più bello ha. Raphael
continuava a ripetere la frase nella sua mente.
Poi
la soluzione all'enigma arrivò.
I petali...
Pensò
il giovane.
«Vieni,
Samuel. Usciamo da questo posto» disse sorridendo al fratello
e
prendendolo per mano. «Tieni stretto quel fiore, mi
raccomando.»
Corsero
nuovamente verso Ovest e cercarono la porta d'uscita.
Quando
la trovarono vicino alla porta un tavolo con sopra un fiore blu,
uguale a quello che teneva fra le mani il piccolo Samuel, sorprese il
giovane.
«Oh,
eccovi finalmente. Vi stavo aspettando, Raphael.»
Per
la prima volta da quando l'avevano incontrata, Margaret aveva
chiamato il ragazzo con il suo vero nome. «Cosa vuoi
ancora?»
«Leggo
nei vostri occhi una strana... come dire, emozione? Sono sicura che
vi starete chiedendo come mai vi ho chiamata solo ora col vostro
nome, dico bene, Raphael?» disse sardonica Margaret.
«Continui
ad ignorare la mia domanda.»
«Cosa
voglio, mi chiedete?» sorrise beffarda, sicura di se.
«Eppure
credevo di aver già risposto a una domanda simile. Sono
imprigionata
qui dentro da ormai cento anni e l'unico modo che ho per andarmene
è
uccidervi, Raphael. In più voi siete così simile
a lui: stessa
voce, stessi occhi, stessi lineamenti. Peccato che non lo abbiate
visto, le differenze fra voi e lui sono così poche e sottili
che
quasi non si notano. Proprio per questo uccidervi sarà
più
divertente. »
«Sempre
che non sia io ad ucciderti.»
«Siete
davvero uno stolto. Ancora non avete capito che vi ho solo ingannato,
illuso, come del resto il vostro antenato ha fatto con me. Sapete da
una parte mi dispiace che questo destino tocchi a voi, in fondo non
siete come lui, eccetto l'aspetto ovviamente. Ma non
cambierò idea,
ho soppresso la pietà, in occasione di questo
momento.»
«Strapperò
i petali del fiore se proverai ad uccidermi.» Prese in malo
modo il
fiore dalla mani del fratello e strinse il gambo nella mano destra.
«Devo
proprio spiegarvi tutto Raphael?» disse sospirando scocciata
l'anima
davanti a lui. «Credevate davvero che avrei dato a vostro
fratello
il fiore a cui sono legata. Sciocco!» Prese fra le mani il
fiore
poggiato sul tavolino e lo osservò. «Questo
è il vero fiore che il
libro ti ha mostrato e che presto diventerà il
tuo.»
Raphael
continuava a illuminarla con la torcia e quando la giovane donna
cominciò a camminare verso di lui, un manto scuro che
iniziava dalle
gambe cominciò ad estendersi al suolo. Quando ormai lei fu
vicina la
sua ombra era ormai completa. Distratto dal quel fenomeno tanto
assurdo, non riuscì a fermare le mani di Margaret che,
violente,
afferrarono la gola del giovane.
«La...
La tua ombra...» disse respirando a fatica.
«Vedo
che non avete letto quasi nulla del libro che vi ho prestato.»
«Sei...
sei... solo... un' anima. Come puoi essere... materiale?»
Ormai la
voce di Raphael si spegneva spegnendo insieme alla sua forza di
volontà.
«Posso
diventare un figura corporea solo per pochi minuti, ma basteranno per
uccidervi.»
Ben
presto, Samuel stanco di quello scenario corse verso la donna e le
morsicò il braccio sinistro. Accortasi del bambino lo spinse
via e
lui cadde a terra svenuto.
«Non...
non dovevi... toccarlo» sputò fra i denti Raphael.
«Oh,
non preoccupatevi, uscita da qui, mi prenderò cura di
lui.»
Per
quanto Raphael lo desiderasse, non riusciva a liberarsi dalla presa
ferrea di Margaret. Si maledisse per essere stato troppo avventato e
per non aver letto abbastanza approfonditamente quel libro, ma il
tempo non era dalla sua parte.
Chiuse
gli occhi, ormai sfinito e dolorante. Margaret ritrasse le mani e
proprio mentre Raphael stava per accasciarsi al suolo, lo
afferrò
per la maglia impedendogli di cadere e lo avvicinò a se,
stringendogli, nuovamente, il collo con l'avambraccio. Posò
la mano
libera sula guancia destra del giovane e mosse rapidamente la mano
nel senso opposto. Quando l'osso si spezzò, Margaret
abbandonò al
suolo il corpo inerme del ragazzo.
Sorrise
maligna, poggiò il suo fiore accanto al cadavere e
finalmente
ottenne ciò che voleva. Aveva finalmente un nuovo corpo e
dopo aver
raccolto il corpicino del suo fratello acquisito, si diresse fuori
verso il mondo che l'aspettava, mentre all'interno del castello
un'anima distinta si risvegliava.
I petali dell'anima
è
distribuito con Licenza Creative
Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0
Internazionale.
Angolo
Autrice
Buon
pomeriggio mondo di Efp,
Sono
ritornata e questa volta porto a termine questa storia a cui tengo
molte e che sto ancora revisionando.
Be'...
che dire? Non è assolutamente un lieto fine, ma quando ho
cominciato
a scrivere sapevo e sentivo che doveva finire così, con la
“morte”
di Raphael la vittoria di Margaret, che finalmente ha ottenuto
ciò
che desiderava da tanto tempo: una nuova vita.
Spero
che questa storia vi sia piaciuto almeno un pochino.
Ovviamente
ringrazio tutti quelli che hanno inserito “I petali
dell'anima”
tra le seguite, preferite e ricordate. In più ringrazio chi
ha
recensito o anche solo letto questa storia.
Detto
questo, mi dileguo sperando di non avervi annoiato, come sempre.
Un
abbraccio
Helen
Ward