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Autore: Dalinda    29/06/2014    1 recensioni
Una ragazza. Un incubo. Una famiglia distrutta. Un ragazzo le stravolgerà la vita. Un'inconveniente li separerà. Un viaggio per affrontare il suo incubo.
Come finirà?
Seguite la storia e lo scoprirete! Fatemi sapere se vi piace! :3 :)
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Contesto generale/vago
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-Party-

 

(Emily’s pov)

 

Mi aprì lo sportello e salii. Fatto ciò, arrivò al lato del conducente e mi affiancò. Mi rivolse uno sguardo malizioso e sorrise. Poi osservò l’orologio, che aveva al polso, e di nuovo me, sorridendo.

“Lo sai che sono le tre passate non le due, vero?” chiese con espressione preoccupata.

“Ah!” dissi scoppiando in una fragorosa risata. Lui cercò di rimanere serio, all’inizio, ma poi mi seguì senza esitazione.

“Che idiota!” disse, dopo un po’ che ridevamo, portandosi una mano sulla fronte, con voce roca e seria, ma in fondo scherzosa. “Mi sono dimenticato!” aggiunse dubito dopo.

“Cosa?” chiesi curiosa girandomi, per quel che potevo, verso di lui.

“Sei  bellissima!” affermò con dolcezza, mostrandomi un sorriso sincero. Sorrisi come un idiota e portai lo sguardo sulle mie gambe. Lui poggiò una sua grande mano sulla mia gamba, mentre con l’altra mi spingeva il viso verso l’alto. Incontrai i suoi occhi e dei brividi mi attraversarono la schiena. Lui si avvicinò alle mie labbra e in poco tempo eravamo già attaccati da un dolce, caldo e passionale bacio.

Si staccò dopo un po’ e accese il motore dell’auto. Allacciai la cintura nel momento esatto in cui partì, sfrecciando lungo le stradine buie e isolate. Ci credo, sono le tre di notte!!!

 

 

 

Dopo pochi minuti di viaggio iniziai a vedere auto su auto che entravano in una grande villa.

“Jake…” lo chiamai distraendolo, per la prima volta da quando eravamo partiti, dal suo stato di trance. Lui portò per un breve attimo lo sguardo su di me e accennò un sorriso, come per incitarmi a continuare.

“In questa festa non ci sarà nessuno che conosco, vero?” chiesi accertandomene. Avevo paura! Paura di incontrare qualche vicino, qualche compagno di classe, qualche scheletro pronto a uscire fuori e perseguitarmi!

“No, non credo, sono tutti universitari!” mi rassicurò Jake, accompagnando la frase con un sorriso. Ricambiai e mi misi comoda sul sedile, mentre lui cercava un posto per parcheggiare.

                                                  

(Andrea’s pov)

 

“Sophie! Ti vuoi muovere?!” urlai alla mia amica dal salotto, mentre lei finiva di sistemarsi al piano di sopra. Eravamo già tutte, tranne Emily, a casa sua, per andare alla famosa festa di Halloween, organizzata dai ragazzi più popolari della scuola. A dirla tutta mi dispiaceva tanto che Emily non fosse con noi. Dispiaceva a tutte! Ma ultimamente non lo era più! Mentre prima con una chiamata eravamo da lei, tutte insieme, a chiacchierare, adesso ci sarebbe voluta la domandina al comune prima di riuscire a contattarla! Ora era troppo impegnata con la storia della sorella!!! E ciò mi dispiaceva tantissimo, in tutti gli aspetti!!!

“È già l’una!!!” gridò Alice dopo di me.

“Sì, sì, scendo, scendo!” urlò la ragazza del piano di sopra. Sentimmo qualcosa rotolare giù e dopo un tonfo. Ci precipitammo all’ingresso, dov’erano le scale, e vedemmo la nostra amica per terra che si massaggiava la testa.

Scoppiammo a ridere, mentre la povera e sfortunata ragazza per terra si lamentava. Iniziarono a scenderci le lacrime per come ridevamo e per la sua faccia seccata, dopo un po’, non riuscendo a resistere, anche Sophie si unì a noi, iniziando a ridere. Con tutta la forza di volontà che avevo provai a smettere, e dopo aver controllato che la ragazza per terra stesse bene, le porsi una mano aiutandola ad alzarsi. Poverina… con i trampoli che aveva, dato che non c’era abituata, come me, aveva fatto un volo!!! Scoppiai nuovamente a ridere e le mie amiche, le quali stavano per smettere, quando mi sentirono, di nuovo, seguirono il mio esempio.

“Okay, adesso basta, però!” ci richiamò Sophie. Ci asciugammo le lacrime e sentimmo il claxon della signora Harrison, la madre di Sophie, suonare insistentemente. Entrammo dentro e dopo le solite e ultime raccomandazioni ci lasciò davanti la casa di Abby, in cui si sarebbe svolta la festa, dato che i suoi genitori sarebbero rimasti fuori città per tutto il weekend. Entrammo dentro senza alcuna preoccupazione, la musica assordante ci circondò, era una casa molto grande, ma soprattutto affollata, nonostante l’ora. Appena entrate ci dividemmo: io e Alice, Sophie e Kate. Divise sarebbe stato più facile trovare l’alcool e avremo visto meglio la situazione della casa. Ci dovevamo incontrare dopo mezz’ora dall’arrivo all’ingresso, per fare il punto della situazione. Non mi sorpresi affatto quando, girando per casa con Alice, trovai, in salotto, un viso molto familiare appoggiato al camino. Aveva il ciuffo alzato perfettamente e una maglietta bianca semplice aderente e dei jeans non tanto stretti. Appena mi vide mi si avvicinò non curante delle persone che avrebbero potuto vederci insieme.

“Ciao Zayn…” lo salutai non appena fu abbastanza  vicino. Lui con un cenno del capo ricambiò.

“Emily?” chiese osservando il resto della stanza alla ricerca della ragazza. Mi sarei sorpresa se non l’avesse chiesto!

“Non è qui sta sera!” rispose Alice. “Che ti importa?” gli chiese seccata. Sapevamo che Zayn l’aveva baciata e poi voleva che lei facesse come se non fosse successo nulla! Incredibile e impossibile! E poi? La cerca? Certo che è strano questo ragazzo! E noi da buone amiche non gli avremmo mai permesso di farle ulteriormente del male.

“Nulla!” controbatté lui velocemente, osservandola con aria di sfida. “Andrea, vieni con me!” mi ordinò il moro davanti a me. Io e Alice ci rivolgemmo uno sguardo che aveva più parole di quante ne avessimo potute dire.

“Io non vengo da nessuna parte con te!” sta volta ero io ad usare un tono di sfida. “E soprattutto da sola!” aggiunsi subito dopo mantenendo il tono di poco prima.

“È importante!” quasi mi pregò, cercando di convincermi.

“Senza Alice non vado da nessuna parte!” chiarii nuovamente. Zayn annuì in segno di comprensione e m’incitò a seguirlo. Ci portò nel retro della casa, un posto decisamente meno affollato. Iniziai a provare timore per il suo comportamento così tenebroso, ma non mi tirai indietro. Lui era davanti a noi, che si addentrava nel buio con fare naturale e oscuro. Non pronunciava parola e il silenzio era insopportabile, ma fortunatamente venne interrotto dagli schiamazzi di diversi ragazzi poco lontani da noi. Zayn si addentrò in quel gruppo, mentre io e Alice rimanemmo indietro. Prese delle bottiglie ancora totalmente piene e un ragazzo a me molto familiare. Anche se c’era buio riuscii a notare che fosse un ragazzo atletico anche se non era molto muscoloso, aveva i capelli chiari e una maglietta bianca, quando ci raggiunsero lo riconobbi. E come dimenticarlo! Era bellissimo anche da brillo. Il ragazzo dai biondi capelli e dagli occhi blu, che io conoscevo col nome di Niall, mi si avvicinò pericolosamente e mi cinse per i fianchi, stringendomi a sé. Portai le mani, per evitare di finire completamente spiaccicata a lui, sul suo petto e non riuscii a non notare i suoi pettorali tonici e duri. Lui mi sorrise maliziosamente e si avvicinò al mio orecchio. Puzzava d’alcool, ma su di lui quell’odore forte era coinvolgente e da far girare la testa.

“Ti va se cerchiamo una stanza libera?” mi sussurrò all’orecchio con voce roca, marcando le parole, per lui, più significative. Lui mi strinse di più, facendo scorrere le mani sul mio sedere, per poi stringerlo. Con tutta la forza che avevo, anche se con difficoltà, lo allontanai. Mi fece l’occhiolino e sorrise. Non che non avessi voluto, ma lui è troppo ubriaco e poi devo ancora scoprire che vuole Zayn da me!

“Questa festa è una merda!” affermò Zayn seccato.

“Dei miei amici danno una festa qui vicino, se ci andiamo?” chiese il biondo, accanto a Zayn, rivolgendosi di più all’amico.

“Ci sto!” rispose il moro.

“E voi?” chiese rivolgendosi a me e Alice, Niall.

Ci guardammo nuovamente e capii che Alice avrebbe voluto rimanere, mentre io preferivo andare. Niall ci guardava in attesa di una risposta, e lo stesso Zayn.

“Mmm… e le altre?” chiese Alice rivolgendosi a me, aveva sicuramente capito l’entusiasmo che si era acceso in me, non appena appresi che Niall voleva che andassimo. Non so se l’abbia chiesto per educazione o perché avesse voluto portarmi con lui, ma di certo ne ero felice.

“Se le incontriamo, tanto la mezz’ora è passata, e glielo chiediamo?” le proposi, sperando si convincesse, sotto gli occhi di Zayn e Niall che aspettavano ci decidessimo.

“Okay!” mi rispose. “Venite all’ingresso con noi?” chiese Alice ai due ragazzi. Loro dissero che ci avrebbero aspettate nel vialetto e noi annuimmo, scomparendo dalla loro vista.

Arrivammo nel punto d’incontro e trovammo le nostre due amiche ad aspettarci, gli spiegammo la situazione e rifiutarono, così proposi di andare da sola, ma non vollero, perciò o rimanevo con loro in quella noiosa festa o scappavo da loro per andare con i due ragazzi che ci aspettavano fuori. Optai per la prima proposta, ma mentre stavo per comunicarla, sento la presenza di qualcuno alle mie spalle e delle mani stringermi i fianchi. Mi volto e vedo Niall che mi sorride, rassicurandomi. Tutto sotto gli occhi curiosi e sconvolti delle mie amiche.

“Ragazze, venite o no?” chiese Niall rivolgendosi alle mie amiche, senza lasciarmi.

“Ehm… no!” rispose Kate, negativa come la maggior parte delle volte.

“E tu, piccola?” chiese guardandomi dall’alto. Quando compresi le parole che aveva pronunciato per poco non svenni. A sentire quel soprannome, che mi annebbiava la mente, annuii senza nemmeno accorgermene e Niall ne approfittò, portandomi via da lì in un batter di ciglio, lasciando le mie amiche scombussolate e immobili.

 

 

 

Arrivammo davanti una grande villa ed io presi il cellulare per controllare chiamate, messaggi o semplicemente l’ora. Erano le 02:45 e la villa traboccava di auto e persone. Due chiamate e un messaggio. Le chiamate erano entrambe da parte di Sophie, lasciai perdere e lessi il messaggio.

“Da: Keitii… <3

‘Ti sei bevuta il cervello? Te ne vai con gli sconosciuti lasciandoci come delle cretine? Sei pazza o cosa?!’”

“A: Keitii... <3

‘Innanzitutto ho bevuto solo vodka e poi… voi non siete volute venire, che volete da me! E per ultimo… sì sono pazza, ma meglio pazza che noiosa e criticatrice!’”

Posai il cellulare e mi guardai intorno. Erano tutti troppo grandi e nessuno fra coloro che vedevo mi era familiare.

“Ehi… ma… non è una festa di liceali, vero?” supposi rivolgendomi ai ragazzi seduti davanti. Niall si girò per guardarmi meglio e mi sorrise.

“No, sono tutti universitari!” m’informò. Annuii e gli concessi un piccolo sorriso. Forse Kate aveva ragione… non avrei dovuto andarmene. Niall tornò al suo posto e a chiacchierare con l’amico. Osservai fuori il finestrino e quando stavo per addormentarmi dalla noia, sentii gli sportelli sbattere. Mi ripresi, e pure io scesi dall’auto. Entrai dentro sostenuta da Niall, mentre Zayn ci stava accanto.

“Vuoi?” mi chiese Zayn, porgendomi una bottiglia di sambuca, ancora piena. Ormai che sono qui! La presi, la aprii e ne bevvi un po’. Ingoiai a forza e sentii che mi diede subito alla testa. Se la passarono fra loro e poi la passarono di nuovo a me. Bevvi di nuovo e mi fermai al terzo giro. Zayn la finì e lo vidi scomparire.

Niall mi prese per un fianco e mi portò dentro. Era una casa favolosa e moderna, ma in quel momento poco mi importava. Niall mi portò su per le scale e poi in una stanza chiusa a chiave. Da dentro un cassetto ne tirò fuori la chiave, aprì, si girò verso di me e mi guardò intensamente.

“Vuoi, adesso?” mi chiese con una mano sulla maniglia. Presa dalle emozioni che quel ragazzo mi procurava ogni volta che ce l’avevo davanti, e dall’alcool, poggiai velocemente la mia mano sulla sua e mi fiondai sulle sue labbra, le labbra che volevo baciare dal primo giorno in cui l’avevo visto. Lui ricambiò e prese il tutto per un sì, feci forza sulla sua mano spingendolo ad aprire. Lo fece e in poco tempo mi trovai sotto di lui, su di un letto comodissimo e morbidissimo.

 

(Emily’s pov)

 

La festa era già avviata e tutti ballavano, parlavano, bevevano. Io tenevo la mano di Jake, mentre mi portava al centro della pista. Mise le mani sui miei fianchi e iniziammo a muoverci trasportati dalla musica.

Sentii dopo un po’ delle grida provenienti dall’esterno, e delle voci iniziarono a innalzarsi attorno a noi. Un ragazzo alto e biondo, disse a Jake che c’era una rissa provocata da un ragazzo ubriaco. Spinta dalla curiosità e dalle persone che si dirigevano all’esterno, mi ritrovai anch’io in giardino, mano nella mano con Jake. Ci avvicinammo e per quel che riuscivo a vedere appresi che uno dei due ragazzi lo conoscevo perfettamente. Capelli alzati in un ciuffo, ora un po’ scompigliato, maglietta bianca, pelle ambrata, sguardo perso e tenebroso. Zayn, Zayn Malik. Raggiunsi le prime file aiutata dalla forte figura di Jake e vidi che stava picchiando per come poteva un ragazzo molto più muscoloso di lui. Quest’ultimo gli diede un pugno, e Malik finì sul prato verde inerme, col sangue che gli colava. Crack. Notando che non si rialzava più e soddisfatto del risultato raggiunto l’uomo se ne andò, così come la maggior parte della folla. Mi accovacciai al suo fianco e lo richiamavo continuamente.

“Lascialo andare è solo un imbecille!” disse Jake sdegnato.

“No, è mio amico!” risposi arrabbiata. Perché si comportava così? Non lo sopportavo!

“Zayn… ti prego rispondimi…” lo supplicavo, mentre le lacrime tentavano di uscire.

 

Ciao bellissime!!!

Come vi va?? Scusate se non l’ho messo subito, ma ho avuto un po’ di impegni!!! Se non capite qualcosa, o se ci sono errori, parti ripetute o altro è perché non l’ho riletto… vi prego di scusarmi se così fosse e per avervi fatto aspettare così tanto!! Scusatemi tanto!! Spero di avervi emozionate come sempre e che vi piaccia almeno un po’! Ripeto fatemi sapere che ne pensiate e se non capite qualcosa ditemelo che ve la spiego!! L’ho scritto velocemente, perciò ci sono delle parti che probabilmente non sono come avrei voluto, perciò… se posso lo modifico presto!! Ho scritto anche grazie al supporto della mia migliore amica, che tra l’altro domani fa il compleanno!!! Spero ti piaccia, questo capitolo, pur non essendo come avessi voluto, è per te!! Baci… <3 <3 :*

  
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