Accordarsi
Abbandono
momentaneo
C’era
odore di pesce nella piccola cucina di casa
sua, e appena sfumato col vino bianco, aveva raggiunto una sfumatura
magnifica.
Sakura girava di tanto in tanto le vongole, e riusciva a percepire quel
poco di
piccante del peperoncino, l’alcool che evaporava,
l’indistinguibile odore del
mare salato, e il profumo del prezzemolo appena tritato finemente. Ma
poi il campanello
suonò, e Sakura si precipitò alla porta senza
badare più ai fornelli, a quanto
fossero alte le fiamme, o alla pasta che forse era il caso di far
mantecare con
il sugo, oramai.
Sasuke
era arrivato, puntuale. Per una volta, quasi
in anticipo. Gli aprì la porta sorridente e lo vide. Aveva
comprato il pane,
proprio come gli aveva chiesto giusto dieci minuti prima, quando si era
accorta
di averne solo in cassetta, e nell’altra mano teneva ben
stretta la custodia
della chitarra. Non se la portava sulle spalle, come al solito, e
quando avanzò
di un passo per entrare dentro casa, la prima cosa che Sasuke fece non
fu, a
dispetto delle sue aspettative, affibbiarle il pane e mettersi a
suonare qualcosa
aspettando la cena, ma fu posare la chitarra all’angolo
dell’ingresso. Lo fece
addirittura senza cura, consapevole che la custodia l’avrebbe
protetta, certo,
ma senza cura. Sakura gli prese il pane dalle mani e lo andò
a riporre in
cucina, dando un’occhiata al sugo, poi si affacciò
sul corridoio per vedere
cosa stesse facendo Sasuke. La chitarra era scivolata per terra,
rumorosamente.
Sasuke invece si stava avvicinando.
«
Sas’ke-kun, ciao. » le si avvicinò e le
stampò un
bacio sulle labbra. Sakura si staccò prima che le impedisse
di badare alla
cena. « Ho preparato il sugo alle vongole, e per secondo
merluzzo infarinato
con patate arro-»
«
Sas’ke-kun. » disse rigida dopo essersi
allontanata nuovamente da Sasuke, propenso ai baci più di
quanto non lo fosse
mai stato, « Va tutto bene? »
«
Sì, ma non ho fame. »
«
Cosa? » Sasuke le prese la mano e iniziò a
trascinarla fuori dalla cucina. Sakura fece appena in tempo a spegnere
il forno
dove stavano cuocendo le patate e a spegnere il fornello che oramai
aveva cotto
la pasta a puntino. « Ma Sas’ke-kun, ho preparato
una cenetta coi fiocchi,
avevo comprato anche il prezzemolo perché so che ti piace, e
io-»
«
Sakura. » Sasuke le poggiò le mani sulle spalle,
«
Quanto tempo dovrò sprecare per convincerti a venire in
camera? »
Sakura
boccheggiò. « Ma la cena...la
chitarra...»
«
Oggi niente cena, Sakura. » Se la avvicinò ancora,
ormai sulla porta di camera. « Oggi niente chitarra.
»
Ma
Sakura era perplessa, Sasuke lo capiva dal modo
in cui lei si mostrava accomodante a tutte le sue carezze che,
però, non si
aspettava. Sasuke maledì Neji Hyuga per quello che gli aveva
detto pochi minuti
prima, al conservatorio.
«
Oggi niente musica. » aggiunse, per soffocare i
sensi di colpa. Sakura si lasciò portare in camera, e Sasuke
chiuse la porta.
Buongiorno,
mie/i care/i, e benvenuti ad un altro
brillantissimo(?) capitolo di questa raccolta! Yeeei! Allora, per me
è un
grandissimo momento, perché per la prima volta nella mia
vita da autrice su
EFP, che ha da poco superato l’anno, sono riuscita a
pubblicare un terzo
capitolo! Quindi ci vuole un altro esaltatissimo yeeeeiiii!
Bene,
a parte questa inopportuna introduzione,
vorrei ringraziare come sempre colore che hanno recensito ed apprezzato
questi
due piccoli assaggi della raccolta, mi fa davvero un piacere immenso
sapere
cosa ne pensate, e quindi un grazie mille anticipato a chi lo
farà anche con
questo capitolo, mi fate commuovere <3
Infine
vorrei dire due paroline su questo capitolo.
Mi sono sforzata di mettere un minimo di buonumore, ma non credo di
esserci
riuscita appieno. Spero che questo spezzone di vita vi sia piaciuto, ho
presentato una situazione un po’ diversa dalle precedenti, e
chissà cosa avrà
detto Neji a Sasuke per fargli abbandonare la musica, anche se per un
giorno
solo? Muahahahahha lo scoprirete solo in seguito, perché non
seguo nessun
rigore cronologico e mi piacciono le cose incomplete! Yeah! Buon
lunedì a tutti!
umavez