Accordarsi
Dilatazione
temporale
Sasuke
faceva tardi agli appuntamenti perché quando
suonava la chitarra, diceva, il tempo non scorreva più in
maniera normale, e
non si rendeva conto che la durata di una melodia o la durata di un
intero
brano potevano significare, per lei, mezz’ora di attesa sotto
la pioggia, o
sotto il sole cocente, o dentro casa ad aspettare che il campanello
suonasse. E
Sakura credeva che il tempo venisse percepito in maniera diversa a
seconda di
ciò che una persona sente, a seconda di quanta
felicità c’è nell’aria e a
seconda di quanto vuoto ti circonda, è vero, ma non pensava
che la chitarra
potesse dargliene tanta, di felicità. Pensava che Sasuke
avrebbe potuto fare
tardi ad una lezione perché, per stare con lei,
con una persona, con un essere umano, si era dimenticato che il
corso di armonia iniziava alle tre del pomeriggio, o che avrebbe potuto
anticipare
l’uscita dalla lezione di storia della musica
perché di lì a poco si sarebbe
dovuto vedere con lei, con una persona, con un essere
umano, e che quindi doveva uscire di corsa da
quell’aula,
perché il tempo dell’attesa sembrava non passare
mai. Ma non era in quel modo.
Sasuke aveva un’agenda dettagliata e ordinata, e non
dimenticava mai nessun
impegno.
E
faceva tardi solo a certi
appuntamenti.
Guardò
l’orologio e decise di andarsene. Faceva
caldo, e il gelato che aveva comprato per ammazzare l’attesa
era già tutto
sciolto.
Quando
tornò a casa, nonostante tutto, nonostante la
odiasse in quel momento, nonostante anche lo stereo sul suo comodino
avesse
assunto un aspetto infernale, non poté farne a meno. Preso
uno dei cd che lui
le aveva regalato, e la tromba che iniziò a suonare jazz
ebbe l’effetto, per
una volta, di rilassarla. Perché era stupido arrabbiarsi, lo
sapeva. Era ancora
più stupido odiarla, perché incontrare la musica
per Sasuke era incontrare una persona,
un essere umano in carne ed ossa,
capace di carezze e di sussurri,
tanto quanto lo era lei. E poi, alla fine, cosa c’era nel
mondo di più umano e
bello della musica?
Comunque,
non rispose alle sue chiamate per una
settimana.
Avrei
voluto scrivere una cosa mediamente allegra per controbilanciare la
prima
flash, ma a quanto pare il risultato non è stato dei
migliori. Non so perché,
ma quando inizio a scrivere qualcosa che richiede più di un
capitolo – scelta fatta
da me in uno stato molto confusionale, visto che non ne sono in grado
– il mio
umore raggiunge i minimi storici e tutto ciò che viene fuori
è questo. Spero
comunque che possa piacervi più di quanto piaccia a me, e
spero di riuscire a
scrivere un qualcosa di spensierato, oppure finirò per fare
un ritratto pessimo
dei musicisti :S
Un
grazie anticipato a tutti coloro che daranno un segno di vita XD
Un bacio
umavez