CAPITOLO 2
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Volevo ringraziare tutte le persone che hanno commentato
il primo capitolo, in particolare chiara8, mikelino,
noa90, av, elie03 , ma
soprattutto Lorusgra.
Bhè, non mi resta che augurarvi una buona lettura (oddio
sembro Hakkai..nda) e mi raccomando. COMMENTATE!!!!
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Non sapendo bene cosa fare, Sanzo uscì dalla sua stanza e
andò a svegliare Gojio usando la sua solita delicatezze.
Entrò sbattendo la porta.
Sa: svegliati Gojio!
Gj: ehi bonzo corrotto ma che ti pigli! (guarda l’ora)
sono le tre del mattino?
Sa: muoviti, ti spiego tutto nella stanza di Hakkai.
Gj: come vuoi..è inutile insistere con te!
Così Gojio segue il monaco nella stanza di Hakkai, in cui
Sanzo è entrato senza molta gentilezza. Hakkai, però, a differenza del rosso,
non si scompose e li accolse con il suo solito sorriso.
Ha: sanzo, gojio! Mi cogliete alla sprovvista..è per
caso successo qualcosa?
Gj: è quello che vorrei sapere anh’io!
Sa: Kanzeon Bosatzu mi è venuta a parlare in sogno.
Ha: per quale motivo?
Sa: dice che dopo-domani l’imperatore del regno celeste
diffonderà nell’aria una sostanza in
grado di uccidere gli esseri eretici.
Gj: oddio, Goku! Che si può fare?
Sa: dice che la sostanza rimarrà nell’aria tre giorni e
che se vogliamo salvarlo bisogna portarlo in un luogo fuori
dal tempo e dallo spazio
Gj: e dov’è questo posto?
Sa: sulla montagna sacra
Ha: parli della sua prigione?
Sa: sì.
Gj: non possiamo riportarlo lì, sai meglio di noi quanto
odia quel posto!
Sa: lo so, ma non so che altro fare. Ve ne sto parlando
per questo.
Ha: come pensi di dirglielo?
Sa: non lo so, non so neanche se sia il caso di dirglielo;
lui preferirebbe morire che ritornarci, ma non posso permettere che accada.
Sanzo era cambiato moltissimo durante il loro viaggio.
Grazie all’amore di Goku era riuscito a calare la sua fredda maschera e anche
se rimaneva l’essere più ostinato e orgoglioso di tutta la terra, riusciva,
attraverso piccoli gesti, ad esprimere i suoi sentimenti; naturalmente questi
suoi piccoli gesti erano prevalentemente rivolti a Goku!
Ha: mettendo da parte l’idea di parlargliene, forse una
via d’uscita ci sarebbe..
Sa: cioè?
Ha: hai detto che quella sostanza agisce solo per tre
giorni, giusto? Quindi non è detto che Goku se ne debba rendere conto, giusto?
Gj: non ho capito niente di quello che hai detto.
Sa: parla chiaramente!
Ha: pensavo che non è necessario che Goku si accorga di quello che sta succedendo.
Sa: e come pensi di impedirglielo?
Ha: se dormisse non se ne renderebbe conto.
Gj: vuoi drogare la scimmia??
Ha: se riuscissimo a fargli prendere un sonnifero potente
abbastanza per farlo dormire almeno quattro giorni,
potremmo salvarlo senza che lui soffra nel sapere di dover tornare in quella
grotta.
Gj: perché quattro giorni, scusa?
Ha: calcola il tempo per portarlo sulla montagna e
riportarlo indietro passati i tre giorni, anche se non dista molto da qui, ci
vuole il suo tempo per raggiungerla.
Sa: non è una cattiva idea.
Gj: hakkai a volte mi fai paura..
Ha: scusa!
Sa: allora è deciso, agiremo così. Ora andiamo a letto.
Gojio tu domani mattina uscirai con la scusa delle sigarette e andrai da un
alchimista a prendere un sonnifero abbastanza potente da far dormire per almeno
quattro giorni; domani sera ceneremo in camera e metteremo il sonnifero nella
cena di Goku e appena si sarà addormentato lo porteremo nella gr.. maledizione!
Così dicendo uscì dalla stanza.
Gj: ma che gli è preso?
Ha: cerca di capirlo..per lui non è facile riportare Goku in quel posto.
A quel punto Gojio salutò Hakkai e si diresse nella sua
stanza, pur essendo consapevole del fatto che non sarebbe riuscito a dormire.
Sanzo intanto era andato nella stanza di goku, che a causa del suo sonno
pesante non si accorse della presenza del monaco. Sanzo stette in piedi a guardare quel viso rilassato nel sonno,
quel viso perennemente allegro che aveva riempito la monotonia della sua vita,
quel viso in cui erano incastonate due gemme del colore dell’oro; due gemme
splendenti in cui poteva sempre vedere un amore incondizionato tutto per lui,
un affetto che rimaneva sempre costante nonostante la freddezza delle sue
parole, dei suoi gesti, del suo pessimo umore; due gemme che avevano conosciuto
troppa tristezza; due gemme che gli si erano impresse nel cuore fin dalla prima
volta che le aveva viste. Guardando il volto di Goku si chiedeva se
stesse facendo la scelta giusta ripensando al terrore che si dipingeva sul
volto di quella scimmietta ogni volta che durante il loro viaggio erano
costretti a ripararsi all’interno di una grotta. Non conosceva la risposta a
questa sua domanda, ma sapeva che era l’unico modo che aveva per salvarlo, per
impedire questa volta alla morte di portargli via la persona che amava.
Uscì dalla stanza silenziosamente come vi era entrato ed
entrò in camera sua, si sdraiò sul letto e iniziò a fumare, tanto non sarebbe
mai e poi mai riuscito a dormire schiacciato com’era dal peso della scelta che
aveva fatto.
La mattina dopo tutto si svolse
secondo i piani di Sanzo, Gojio e Hakkai: fecero colazione e subito dopo Gojio
uscì con la scusa delle sigarette. La giornata fu come tutte le altre, finché
non arrivò l’ora di cena. I tre si inventarono una scusa per mangiare tutti in una
camera, Hakkai e Gojio si preoccuparono di portare la cena nella stanza e di
mettere il sonnifero nel pasto di Goku. Appena entrati, non fecero neanche in
tempo a posare i vassoi che Goku si fiondò sul cibo.
Sa: non ho fame, vado a fumarmi una sigaretta in pace.
Go: sanzo c’è qualcosa che non va?
Sa: bada agli affari tuoi scimmia!
Gj: aspetta un momento…vengo anch’io.
Go: ma che gli prende Hakkai??
Ha: non lo so, vado a scoprirlo. Tu non dartene pensiero e
continua pure a mangiare, torno subito.
Così anche Hakkai uscì dalla stanza lasciando un ignaro
Goku a mangiare.
Ha: neanche voi avete resistito, vero?
Gj: non ce la facevo a vederlo mangiare, sapendo che poi,
lui..
Sa: lo so. Lo stesso è per me.
Dopo quella farse calò il
silenzio, Sanzo e Gojio non fecero in tempo a finire la sigaretta che dalla
stanza in cui avevano lasciato Goku si sentì un tonfo, come qualcosa di pesante
che cadeva a terra. Corsero verso la stanza e quando aprirono la porta fu come
se i loro cuori perdessero un battito: Goku era caduto per terra con ancora in
mano le bacchette per mangiare. Nelle loro teste balenò una sola domanda.. “SIAMO STATI NOI, PERCHE’ SIAMO COSTRETTI A FARGLI
QUESTO?”, ma la risposta era semplice e diede loro il coraggio di portare
avanti quello che avevano iniziato, seppure a malincuore. La risposta che si
diedero fu: “PER SALVARGLI LA VITA.” Hakkai si
avvicinò al corpo di Goku per accertarsi che stesse bene,
fatto questo lo sollevò da terra e lo depose sul letto.
Ha: bene signori, siamo riusciti nel nostro intento. Mi si
spezza il cuore a dirlo, però..
Sa: ..è ora di andare.
Ha: esatto. Vado a preparare Hakuryu.
CONTINUA…
Gokuzzola
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