Chiamò
il
suo manager quasi verso mezzogiorno.
Così
il
manager si mise al lavoro per cercargli una squadra abbastanza forte
che lo
volesse.
Una
squadra
estera era disponibile ad acquistarlo. Una vera fortuna per Veggie!
Non
per
Bulma, la quale non era molto felice di avere un fidanzato lontano da
lei.
"Il
tuo
manager non riesce a trovarti una squadra italiana?"
"Dopo
quello che è successo penso proprio di no" rispose Vegeta un po' giù di
morale. "Se non altro qualcuno ancora mi vuole!"
"Sì
ma...ma come faremo a vederci?"
"Prendi
un aereo e vieni qui"
"Io
non
posso spostarmi...lavoro quasi tutti i giorni..."
"Anche
io tesoro"
"Che
facciamo, allora?"
Vegeta
rimase zitto per alcuni minuti. Bulma aspettava una risposta che
attardava ad
arrivare. Era sempre più perplessa su come sarebbe andata a finire.
"Io
ti
amo...ma amo anche il mio lavoro" riprese Vegeta dopo la pausa di circa
15
minuti.
Bulma
aveva
già le lacrime agli occhi. Non aveva mai amato nessuno come quanto
avesse amato
lui.
Vedendole
le
lacrime agli occhi, Vegeta la prese fra le braccia e cominciò a
cullarla. La
vista di lei debole e fragile fece crescere in lui il desiderio di lei.
La
baciò,
dapprima dolcemente, poi quasi violentemente e poi, dopo una fase di
preliminari, lo fecero sopra il letto su cui Vegeta era obbligato a
stare da
giorni.
"Ehy
Bulma, sei pronta per il nuovo stacchetto?" chiese Chichi allegra.
"Sì
arrivo..." rispose la ragazza sovrappensiero.
La
trasmissione iniziò. Le due fanciulle, una sorridente (anche troppo) e
l'altra
con un sorriso forzato, iniziarono a ballare. Ad un certo punto dello
stacchetto Bulma mise male il tacco e cadde. I due commentatori risero
mentre
la ragazza rimase seria. Non le importava nulla di quello che era
appena
successo.
Alla
fine
della registrazione Chichi le chiese: "Come stai?"
"Bene"
mentì Bulma sfoggiando un altro sorriso forzato.
"Ok...allora
ti va di venire stasera al locale solito?"
"No...stasera
sono stanca...ho bisogno di riposare un pochino".
"Dai
su
Bulma...non fare la pesante...se non ci divertiamo adesso quando lo
faremo?"
"Adesso
non ne ho voglia Chichi, non insistere per piacere..."
"Certo
che sei insopportabile...(dopo una breve pausa)...Ahhh, te la vuoi
spassare con
Vegeta vero? Se è così puoi anche dirmelo, fai senza mentirmi!"
"No,
no
sono stanca".
"Guarda
che me lo puoi dire! Non mi offendo mica sai?"
"Lo
so...ma non mi va punto e basta...non è una scusa!"
"Va
bene, va bene, farò finta di crederci!" disse Chichi con sarcasmo.
"Ma
ti
ho detto che è la verità!" le ribattè Bulma ormai seccata.
"Beh
mi
sembra strano allora che tu sia stanca...non ti sei mai persa una
festa!"
"C'è
sempre una prima volta, no?" le disse Bulma sempre più adirata.
"Mi
vuoi dire perchè ti scaldi tanto? Non sei mai stata così arrabbiata!
Uno
stacchetto fatto male non è la fine del mondo!"
"Dello
stacchetto non mi interessa!"
"Sì,
sì, infatti non esci proprio perchè ti vergogni".
"Io
non
mi vergogno di un bal niente. Sono stanca...ora lasciami andare a casa
che
voglio andare a dormire".
"Tu
non
vuoi andare a dormire!" la istigò Chichi.
"Tu
non
sia quello che voglio io! Non sai un bel niente di me! Altrimenti ti
saresti
accorta da un bel po' che sono giù!" urlò Bulma con le lacrime che le
sgorgavano come l'acqua che scende da un ruscello.
"Mi
dispiace non me ne ero accorta!"
"Forse
perchè sei ottenebrata dal tuo successo?"
"Non
è
vero...dai Bulma dimmi cos'è successo?" la supplicò la mora.
"Abbiamo
rotto" sussurrò l'azzurra con
quel poco filo di voce che le era rimasto. "Lui se ne è andato".