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Autore: RoseMarySmith    01/07/2014    5 recensioni
Slice of life e Missing Moments ambientata tra la 2x01 e la 2x02 di Sherlock.
Genere: Comico, Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: John Watson, Molly Hooper, Sherlock Holmes
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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(Vi do un consiglio: leggetevela col sottofondo de "La gazza ladra" di Gioacchino Rossini)
JOHN: Non ci giocheremo mai più!
SHERLOCK: Perché no?
 JOHN: Perché non è possibile che la vittima si sia suicidata, Sherlock, ecco perché.
-Il mastino dei Baskerville





Molly era chiusa al 221B con Sherlock e John.

In breve: 20.30, Molly esce dal Bart’s per portare a Sherlock i risultati di alcuni esperimenti. Arriva al 221B. Inizia una bufera di neve. Lascia i risultati sul tavolo della cucina, chiacchiera qualche minuto con John e poi scende. Sta per uscire quando…

“Oh, cara! Ma non puoi uscire! C’è una tormenta!” esclamò la signora Hudson fuori dal suo appartamento.
“Cosa?!” Molly aprì la porta ed effettivamente, fioccava. La richiuse svelta.
“Allora è meglio che mi sbrighi” tranquillizzò la signora Hudson.
“Prenderò la metropolitana…” si infilò i guanti.
“Non se ne parla!”
“Allora un taxi…" alzò il cappuccio del giubbotto.
John intanto stava scendendo le scale per scoprire cosa non andava. Sherlock era subito dietro di lui.
“No. Non puoi morire assiderata! Ci serve la nostra anatomopatologa”
Certo! Altrimenti chi vi passerà i cadaveri se muoio pensò Molly rivolgendo a Sherlock uno sguardo che diceva tutto.
John sorpreso si volto verso il coinquilino, così pure la signora Hudson. I suoi momenti di gentilezza erano rari come una nevicata sul Sahara. Ancora di più se poi quegli attimi erano rivolti a Molly Hooper.
“Quello che avete in soggiorno non è un divano letto?” Suggerì la signora Hudson rivolta a John, dopo essersi ripresa dalla sorpresa.
“Uhm. Sì, perfetto.” Dichiarò lui. “Per questa notte puoi rimanere qui. Sicuramente domani mattina la tormenta sarà finita”
Molly lanciò un’ ultima occhiata alla porta e poi si arrese.
Sherlock col cellulare in mano asserì “Domani sarà bel tempo su tutta la Gran Bretagna”.
Ecco, i suoi momenti di gentilezza per Molly erano come il sole su tutta la Gran Bretagna realizzò John.
Rari, ma non impossibili.

-

Molly seduta su una sedia del soggiorno sorseggiava il tè che aveva preparato John. Sherlock con la testa su un bracciolo della poltrona e le gambe penzolanti dall'altro pizzicava oziosamente le corde del violino. Era strano per Molly vederlo così calmo. Anzi, così annoiato. Riusciva ad incontrarlo solo quando passava dal laboratorio ed era sempre così preso da un caso che a malapena si rendeva conto della sua presenza.

John intanto cercava qualcosa dietro la libreria, qualcosa che molto probabilmente era stata nascosta lì per non essere trovata. Ma quell'appartamento non aveva più segreti per lui.
Spostò un po’ di libri e infilò entrambe le mani nello spazio tra il muro e la libreria e ne tirò fuori una scatola.
“Una volta l’avevo vista sotto il divano, poi era sparita…” disse rivoltò a Sherlock, non aveva bisogno di chiedere per sapere che era lui che spostava di settimana in settimana la scatola affinché non venisse trovata. Sherlock continuò a pizzicare le corde del violino senza rispondere.
“Cluedo?” chiese Molly “Cosa c’è di così spaventoso nel Cluedo?” domandò sorridendo.
I momenti in cui scopriva qualcosa su Sherlock erano sempre accolti con entusiasmo e gioia, neanche avesse scoperto la prova inconfutabile dell'esistenza degli alieni.
“Forse hai paura di perdere…” ipotizzò John.
“Certo che no.” rispose piccato Sherlock, punto sul vivo.
“Allora perché non facciamo una partita?” domandò John rivolto al coinquilino e a Molly.
“Per me va bene” sorrise lei e bevve un ultimo sorso di tè.
John rivolse uno sguardo interrogativo al consulente detective e lui gli rispose con un semplice gesto della mano. Si poteva giocare.
Quello fu l’inizio della fine.

-

“Scelgo Miss White” disse Molly prendendo una pedina bianca dal sacchetto.
“Ovvio” dichiarò Sherlock.
“Cosa?”
“Il fatto che tu abbia scelto Miss Wh-”
“Sherlock!” lo ammonì John che intanto prese dal sacchetto la pedina verde del Dr. Green.
“Ancora più ovvio” sentenziò Sherlock.
“Certo! Dillo dopo che l’ho già scelto.” rispose John.
Sherlock pescò a caso dal sacchetto e ne trasse fuori la pedina gialla del Colonnello Mustard.

-

“Questo gioco non ha senso” asserì Sherlock appena arrivò il suo momento.
“E perché mai?” domandò John sorridendo. Erano stati dieci turni esilaranti. Anche se il suo coinquilino era in grado di fare e pensare cose stupefacenti, non riusciva a capire la dinamica di un gioco semplicissimo. Lui e Molly avevano riso così tanto…
“Perché tu hai in mano le carte di Miss Scarlett e del professor Plum, Molly quelle del Dr. Green e di Miss Peacock e io ho la carta di Miss White.”
“Ma Sherlock non puoi dircelo, stiamo ancora giocando!” esclamò John.
“Aspetta!” lo ammonì Sherlock “Seguendo questo ragionamento nella busta nera c’è la carta del colonnello Mustard, ma non può essere lui il colpevole.”
“E invece è lui il colpevole!” rispose John, sorrideva ancora.
“E invece no! Perché sono io il colonnello Mustard! Non posso essere sia il killer che il detective.”
“Ma è un gioco! Bisogna solo scoprire il colpevole… Non importa chi è!”
“E invece sì! Di conseguenza se non è stata Miss Scarlett, e neanche il Dr. Green, o il professor Plum, o la signora White, o Miss Peacock e nemmeno il colonnello, ne deduco che Mr. Black si è suicidato.”
“Non può essersi suicidato!” rispose John letteralmente in lacrime dal ridere.
“E perché mai? Il movente c’è…”
“Quale movente? Quello del suicidio?”
“Esatto! Insomma possiede una casa così grande ed è senza moglie… Probabilmente Miss Scarlett è l’amante, però è un tipo all'antica, lui.”
“Ma ci deve essere per forza un colpevole!”
“Sì.”
“Quindi?”
“È stato ritrovato ai piedi delle scale. Sicuramente si sarà gettato perché odiava la sua vita da scapolo.”
“Non può essere andata così” dichiarò John.
“E invece è andata così!”
“No, è stato il colonnello Mustard!”
“Non penso proprio. Lui a l’ora stimata del decesso si trovava con Miss Peacock.” Prosegui Sherlock con voce calma.
“Cosa?” Questa era Molly, che per tutto il tempo aveva riso di gusto a vedere John e Sherlock battibeccare come marito e moglie.
Sherlock, forse per la prima volta nell'intera serata, si girò verso di lei “Il colonnello Mustard si trovava con Miss Peacock. Il Dr. Green era in veranda con gli altri ospiti e Mr. Black colto da un attacco di depressione nel vedere i suoi amici tutti sposati e sistemati si è buttato dalle scale. Quando il colonnello e Miss Peacock sono ritornati in veranda, dopo la loro sveltina, e sono passati davanti al cadavere hanno preferito fare finta di niente e sono tornati dai loro amici.”
John e Molly si scambiarono uno sguardo e poi scoppiarono a ridere. Sherlock li guardava, davvero deluso.
“Se volete arrestare la persona sbagliata fate pure.”
John e Molly temevano per i loro organi interni.
“Però Mr. Black si è suicidato.” Sherlock, leggermente irritato, si alzò dalla poltrona e andò in camera sua.

Ci vollero dieci minuti buoni perché gli altri due si calmassero poi John si alzò dalla poltrona e guardò l’ora dal timer sul microonde. “Oddio! È mezzanotte passata. Abbiamo giocato per quasi quattro ore!”
Lasciò Molly in soggiorno e andò a prendere dall'armadio nella sua stanza un cuscino e una coperta. Quando ritornò accennò a voler aprire il divano, ma Molly disse che andava bene così e la lasciò mentre lei si toglieva gli orecchini e l’orologio e li lasciava sul tavolino da caffè.
Non riuscì a dormire. Passò la notte a fissare nella memoria ogni singolo attimo di quella serata.
Ciò che ne uscì fuori fu un fascicolo enorme, il più particolareggiato che aveva su Sherlock, intitolato “Della volta che Sherlock giocò a Cluedo.”
Sorrise; si addormentò verso le cinque.
















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In punta di piedi...
Prima fanfiction su Sherlock, anzi è la prima fanfic che scrivo in assoluto in vita mia. Forse sono andata un po' OOC con Molly, ma credo di essere riuscita rimanere IC con Sherlock e John.
Ho scritto tutto di getto mentre ascoltavo La gazza ladra di Rossini e andava così svelta che per scrivere dovevo mantenere il ritmo della canzone... e così ne è uscita fuori questa fic. L'idea mi è venuta guardando la 2x02 dove c'è la famosa battuta del Cluedo... e spero soltanto di avervi strappato un sorriso. :)
Bye

   
 
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