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Autore: This_is_me_    01/07/2014    8 recensioni
Era una serata tranquilla, io, mia sorella e i miei genitori eravamo a tavola tranquillamente cenando, quando qualcuno bussò alla porta.
Mio padre andò ad aprire.
Sentimmo un tonfo incredibile: per lo stupore papà fece cascare a terra il bicchiere di vetro che aveva in mano, facendolo sgretolare in 1000 mezzi.
Ci precipitammo tutti di là. Vedemmo mio padre ,con una faccia stupita, far entrare l'ospite che aveva appena bussato.
Ero in preda al panico: credevo fosse un ladro che volesse ucciderci tutti, ma in realtà dalla porta entrò un ragazzo di circa un metro ottanta, riccio e castano, con un cappellino blu invernale e due meravigliosi occhi verde smeraldo.
Mille domande mi ronzavano per la testa: chi era il misterioso tipo appena apparso in casa mia?
Perché Papà ne era così sconvolto?
Lo conosceva?
Era spaventato da lui?
"Chi è questo ragazzo, Rob?"domandò mia madre rompendo il silenzio e ponendo così fine a tutti i miei pensieri
Quest'ultimo chiuse dolcemente la porta, si incamminò verso il ragazzo, appoggiandogli una mano sulla spalla confessò "Lui è mio figlio, Harry"
Rimasi scioccata dalle sue parole :come poteva mio padre avere un altro figlio? Da dove era spuntato?
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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The Secret Son




Era una serata tranquilla, io, mia sorella e i miei genitori eravamo a tavola tranquillamente cenando, quando qualcuno bussò alla porta.

Mio padre andò ad aprire

Sentimmo un tonfo incredibile: per lo stupore papà fece cascare a terra il bicchiere di vetro che aveva in mano, facendolo sgretolare in 1000 mezzi.
Ci precipitammo tutti di là.
Vedemmo mio padre ,con una faccia allibita, far entrare l'ospite.
Ero in preda al panico credendo che fosse un ladro che volesse ucciderci tutti, ma in realtà dalla porta entrò un ragazzo di circa un metro ottanta, riccio e castano, con un cappellino blu invernale e due meravigliosi occhi verde smeraldo.

Mille domande mi ronzavano per la testa: chi era il misterioso tipo appena apparso in casa mia? Perchè Papà ne era così sconvolto? Lo conosceva? Era spaventato da lui?

-"Chi è questo ragazzo, Rob?" domandò mia madre rompendo il silenzio e ponendo così fine a tutti i miei pensieri.

Quest'ultimo chiuse dolcemente la porta, si incamminò verso il ragazzo, appoggiandogli una mano sulla spalla e poi confessò-"Lui è mio figlio, Harry"

Rimasi scioccata dalle sue parole: come poteva mio padre avere un altro figlio? Da dove era spuntato?


Quasi rispondendo alle mie domande, si incamminò verso il divano facendo segno di sederci tutti. Anche il nuovo arrivato si accomodò.
Poi prese un profondo respiro, e incominciò a sciogliere tutti i nostri dubbi

-"Circa 20 anni fa,  avevo appena incominciato a lavorare, io e Anne, ci amavamo molto. Eravamo fidanzati ormai da lunghi anni. Convivevamo, non avevamo bisogni di un pezzo di carta per definirci "marito e moglie", lo eravamo ormai a tutti gli effetti senza bisogno di riconoscimenti. Dal nostro amore nacque Harry. Purtroppo le cose non andarono come speravamo, l'amore tra me e Anne si sgretolò, quel grande sentimento che ci univa non c'era più, era completamente scomparso. Decidemmo di lasciarci in buoni rapporti, predefinendo il meglio per Harry, che rimase con Anne a Londra. Mentre io volai qui a New York per cercare di ricominciare. Quando ci separammo Harry aveva solo un anno. Lo andavo a trovare ogni qual volta potevo liberarmi dal lavoro. Circa un anno dopo conobbi vostra madre, e me ne innamorai profondamente. Ci sposammo, non credevo fosse necessario informarla sul mio passato. Ormai Harry aveva un padrino che svolgeva quasi ,o meglio tutte le funzioni di un padre, e lui cominciava già a chiamarlo "Papà". Ecco il motivo per cui fino ad adesso non vi avevo rivelato mai nulla, ero comunque rimasto in contatto con lui, cresceva bello e forte. E non vedevo il motivo di presentarvi tra di voi. Entrambi sareste rimasti sconvolti, e perchè lasciare che questo accadesse? Eravate così lontani. Lui a Londra e noi qui. Ognuno andava avanti con la propria vita tranquillamente. Perchè sconvolgere questo equilibrio?"  prese un profondo respiro, liberandosi da un peso che ormai portava da fin troppo tempo.

Ci osservo uno ad uno poi rivolse lo sguardo su mia madre-"Perdonami se non te l'ho detto subito, perdonami per questi anni di menzogne passati a nascondere un figlio che ormai è quasi un uomo".

Poi il suo sguardo si posò sul ragazzo -"E tu Harry, se puoi, perdonami di non esserci stato nella tua crescita, perdona la mia assenza, perdonami di non essere rimasto al tuo fianco, perdonami per non averti sostenuto in ogni tua scelta, perdonami per non essere stato io colui che chiami "Papà". Perdonami per non averti insegnato ad andare in bicicletta, perdonami per non averti portato alla tua prima partita, perdonami per non averti dato le giuste diritte sulle ragazze. Perdonami se non c'ero a tutti i tuoi compleanni, perdonami se non c'ero a tutte le tue recite, partite di calcio. Perdonami per non esserci stato quando avevi bisogno di me. Perdonami per non aver potuto asciugare ogni tua lacrima. Perdonami per essermi perso la tua infanzia, la tua crescita,la tua vita. Perdonami per essermi perso TE, mio figlio"

Il ragazzo l'osservo in silenzio, impassibile a quelle parole che avrebbero fatto scoppiare in lacrime chiunque, ma non lui. Forse in quegli anni aveva provato talmente tanto dolore che poi si era trasformato poi in rabbia, e ora era completamente inerme. 

Ma che cosa ci faceva quel ragazzo lì? Perchè era venuto qui, a New York, ora? Perchè aveva aspettato così tanto?

Forse mio padre si poneva le stesse domande poichè a un certo punto riprese a parlare -"Allora Harry, perchè sei qui?"

-"Ho scoperto da poco l'esistenza di tutto ciò. E volevo conoscere la famiglia con cui ti comporti da perfetto padre, volevo vederti in veste di padre!" disse serio,ripetendo di proposito più volte la parola "padre". 

Poi prosegui -"E poi ho litigato con la mamma e ho pensato ad un posto dove andare. Ho pensato di venire qui,nella grande mela. A vedere come te la passi Rob, a vedere come sta la tua famiglia perfetta"

Nessuno osava interrompere il silenzio tombale che si era venuto a creare. Eravamo tutti in silenzio a guardarci.

Harry fissava mio padre.
Se qualcuno mi avesse chiesto di descrivere quello sguardo non sarei stata in grado di farlo.
C'erano tante emozioni mescolate insieme:l'odio per un padre che aveva preferito andar via piuttosto che restare, la rabbia per non averlo potuto avere affianco, il dolore di crescere senza il suo appoggio, e la tristezza nel vedere che con noi era un padre, forse non perfetto, ma ben chè un padre, ciò che gli era sempre mancato. Rob osservava mia madre e suo figlio, cercando, col silenzio di esprimere tutto ciò che a parole non era riuscito a dire, cercando un perdono.

Mia sorella sembrava del tutto indifferente al racconto, lei era occupata ad osservare Harry.

Mentre io, bhe io, speravo che tutto questo fosse un sogno, anzi un incubo. Tutta quella storia sembrava uscita da un romanzo, ma in realtà era tutto vero. Nessun romanzo, nessun libro. Tutto ciò stava accadendo nella vita reale, per lo più nella mia. Mi sembrava tutto così confuso, ancora non capivo molte cose





Ciao a tutti!
Allora questo è il primo capitolo, della prima storia che pubblico, ed ammetto di essere un po' emozionata! In pratica sono una novellina, quindi siate buoni con me hahahahaha
Ho cercato di rendere questa storia un po' diversa dalle altre fan fiction e spero di esserci riuscita, a voi l'ardua sentenza hahaha
Spero che la storia vi piaccia e mi farebbe davvero piacere leggere cosa ne pensate!
Spero che qualcuno la legga, anche perchè non vedo l'ora di pubblicare il seguito hahahaha
Non voglio continuare ad annoiarvi quindi ora la smetto hahahaha
 Un grande abbraccio a tutti e alla prossima!
Ciaooo :D

 
   
 
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