Tutti
si mettono al lavoro per indagare sulla vita di Gibbs negli ultimi sei mesi,
Ducky si avvicina a Jen che in tutto questo tempo non ha detto una parola,
“Possiamo andare a parlare nel tuo ufficio?”
Lei
accenna col capo e si lascia accompagnare, una volta arrivati all’ufficio,
prima di entrare dice alla sua segretaria, “Chintya, non vogliamo essere
disturbati…”
“Va
bene signora, come sta l’agente Gibbs?” Chintya sa quanto Jen sia affezionata a
Gibbs.
“Ancora
non sappiamo…”
Lei
e Ducky entrano in ufficio e si chiudono la porta alle spalle, “Jen…” Ducky
aspetta di avere la piena attenzione della donna, “So dei trascorsi tra te e
Jethro, devo pensare che ci sia il pericolo che tu abbia contratto il virus?”
Jen
lo guarda e scuote la testa, “Innanzi tutto ti ringrazio della discrezione
Ducky, ma ti devo dire che con Jethro è finita tanti anni fa…”
Ducky
le mette una mano sulla spalla, “Ora vado in ospedale, ti faccio sapere…” Non
finisce la frase perché sentono bussare alla porta.
Jen
si avvicina alla porta abbastanza arrabbiata, “Avevo detto di non essere
disturbati…” Quando apre si trova davanti l’agente Bonetti del reparto
informatico.
“Mi
scusi direttore, so che non vuole essere disturbata ma è importante.”
Jen
la fa entrare, si vede che la donna è spiacente per aver disturbato, “Dottor
Mallard, ho sentito quello che è successo all’agente Gibbs e della ricerca che
stanno facendo i membri della sua squadra…”
Ducky
la guarda, “Sa qualcosa di utile?”
Lei
guarda Ducky , “Il mese scorso dopo la festa di beneficenza dell’NCIS, l’agente
Gibbs mi ha accompagnato a casa e…” Abbassa lo sguardo e imbarazzata aggiunge,
“Beh, lui ha passato la notte a casa mia…”
Jen
sente che le mancano le gambe, si appoggia alla scrivania, ‘Jethro è andato a letto con questa donna…’ Si rende conto che la
cosa la disturba più di quello che poteva pensare.
Ducky
guarda Jen che è impallidita, “Agente Bonetti, mi può aspettare fuori, verrà
con me all’ospedale a fare gli esami del sangue.”
La
donna accenna col capo, “Direttore…” Esce e chiude la porta.
Ducky
mette una mano sulla spalla di Jen, “Stai bene?”
Lei
accenna col capo.
“Lo
so che tieni molto a Jethro, sarà duro sopportare alcune cose che scopriremo…”
Ducky
va via con l’agente Bonetti, durante il viaggio all’ospedale lei non parla, ad
un certo punto lui si rende conto che lei sta piangendo.
Ducky
accosta al marciapiede con la macchina e si ferma, “Sta bene?”
Lei
si copre il viso, “Chissà cosa penserà di me dottor Mallard…”
Appena
la ragazza si è un po’ calmata Ducky inizia a parlare, “Non importa quello che
pensano le persone, se tu sei in pace con te stessa è solo questo che conta, io
non ti conosco bene ma penso che tu sia una ragazza a posto, quello che è
successo è una cosa che deve interessare solo te e Gibbs.”
Linda
sorride, “Dottor Mallard, lei è un uomo meraviglioso, se solo avesse qualche
anno in meno sarebbe il mio uomo ideale.”
Ducky
la guarda e sorride, “Cara mia, sono tante le occasioni dove vorrei essere più
giovane, ma poi scopro che persone come Gibbs fanno girare la testa a delle
splendide fanciulle e mi dico che non è una questione di età ma di fascino.”
Bonetti
arrossisce vistosamente, “Se devo dire la verità, quell’uomo ha una vitalità
che farebbe invidia ad un ragazzo più giovane, di sicuro lascia un buon ricordo
di se alle donne che lo conoscono.”
Ducky
riprende il viaggio verso l’ospedale, “Ora mia cara sono anche depresso, non
solo il mio amico ha molto più fascino di me, ma scopro anche che fa
addirittura stragi nelle sfere femminili.”
Bonetti
ride di gusto.
Arrivati
all’ospedale l’agente Bonetti si reca in laboratorio per i prelievi di sangue,
Ducky si reca alla stanza di Gibbs, lo trova addormentato, in compagnia di una
bella donna, che seduta accanto al suo letto sta leggendo una rivista.
“Buongiorno.”
Ducky si ricorda di averla già vista atre volte, è quella donna che ogni tanto
viene a prendere o accompagna il suo amico, quella con la macchina sportiva.
“Buongiorno.”
Lei ha una bella voce.
“Sono
il dottor Mallard.” Allunga la mano e stringe quella di lei.
“Linda
Spencer.” Ha una stretta vigorosa.
Ducky
guarda la tabella ai piedi del letto, segna che a febbre è calata un po’ ma è
ancora molto alta.
“Si
è svegliato?”
“Da
quando sono qui io una volta.” La donna Guarda Gibbs e le passa una mano sulla
fronte accarezzandolo, è un gesto molto affettuoso.
Ducky
la guarda e poi sospira, “Senta, non voglio essere indiscreto, ma è stato
riscontrato che il virus che ha contratto Jethro si trasmette con i rapporti
sessuali, devo pensare che lei debba fare gli esami del sangue?”
La
donna si mette a ridere, ha una bella risata, “Dottore, mi scusi se rido a una
cosa così seria, ma la perdono perché conoscendo la riservatezza di Jethro
probabilmente non le ha mai parlato di me, il mio cognome è Spencer, ma io e
lui abbiamo una cosa in comune, nostra madre, Jethro è mio fratello.”
Ducky
sorride, “Signora Spencer, perdoni la mia gaffe, sono davvero contento di fare
la sua conoscenza, non può nemmeno immaginare di quante idee ci siamo fatti sul
vostro conto quando vi vedevamo insieme, sono felice che il mio amico abbia
qualcuno come lei accanto.”
“Dottor
Mallard, la prego mi chiami Linda, io invece di voi so praticamente tutto,
Jethro è molto legato a voi e mi racconta molte cose, è soprattutto molto
affezionato alla giovane Abby, che lui identifica come una figlia, e poi c’è la
signora Shepard che ha un posto d’onore nel cuore di mio fratello.”
“Linda,
suo fratello è un uomo molto riservato, sono felice che con lei si apra e abbia
un rapporto così speciale su cui contare, e la prego mi chiami Ducky, come
fanno tutti, però senza chiedere spiegazioni.”
Linda
sorride, ha un sorriso affascinante, magnetico, ‘deve essere una caratteristica di famiglia’
“Sapete
cosa ha Jethro?”
Ducky
scuote la testa, “Non ancora, ma come le ho detto sappiamo come si trasmette,
infatti ora abbiamo il difficile compito di scavare negli ultimi sei mesi di
vita di Jethro, e sarà probabilmente come sbattere la testa contro un muro.”
La
donna guarda suo fratello e gli prende la mano, “Jethro mi ha raccontato alcune
cose, forse posso aiutarvi.”
Ducky
lo sperava, “Speriamo, almeno possiamo provare a scoprire qualcosa prima che lui
possa rispondere alle nostre domande.”
Appena
Ducky finisce la frase si apre la porta ed entra Jennifer Shepard, che appena
vede la donna seduta accanto al letto di Gibbs, che gli tiene la mano, cambia
espressione.
Ducky
nota la cosa e interviene, “Jen, vieni che ti presento una persona molto cara
al nostro amico Gibbs.”
Si
accorge che Jen vorrebbe lasciare la stanza, così decide di non farla soffrire
ulteriormente, “Jen, ti presento Linda Spencer, la sorella di Jethro…”
Quando
Jen sente il grado di parentela della donna con Gibbs sorride, sollevata ma
anche un po’ sorpresa.
Anche
Ducky sorride, “L’ho scoperto anche io solo ora.”
Jen
si avvicina e stringe la mano all’altra donna, “Piacere.”
A
questo punto Linda si alza e guarda in viso Gibbs, allunga una mano e accarezza
la fronte e il viso di suo fratello, che dopo un attimo apre gli occhi, e
ancora intontito la fissa prima di riconoscerla, quindi sorride, poi debolmente
le dice, “Linda…” E’ quasi un bisbiglio.
“Ciao
tesoro, come stai?” Linda si avvicina per sentirlo meglio, “E venuto qualcuno a
trovarti.” Accenna a Ducky e Jen che sono sull’altro lato del letto.
Gibbs
gira la testa e li vede, sorride e poi tossisce, “Ho sete…”
Linda
gli porge il bicchiere d’acqua e lo aiuta a bere con la cannuccia.
“Non
c’è del caffè?”
Gli
altri tre ridono, Ducky gli dice, “Vedo che stai meglio, te la senti di
rispondere ad alcune domande?”
Gibbs
lo guarda e accenna col capo.
“Io
vado fuori a dire agli altri che stai meglio.” Jen esce frettolosamente senza
aspettare replica.
Ducky
aspetta che la porta sia chiusa, “Amico mio, quella donna soffre per te…”
Gibbs
lo guarda, “No Ducky, è passato il tempo che provava qualcosa per me…”
Linda
risponde prima che Ducky possa replicare, “Il tuo amico ha ragione Jethro, lei
è ancora interessata a te, e molto, e tutto questo la fa soffrire.”
Gibbs
fissa la porta chiusa, “Voi dite?” Non aggiunge altro, si vede che è molto
stanco.
“Vuoi
riposare? Possiamo parlare più tardi.” Ducky lo vede che ha gli occhi che si
chiudono, in fondo la febbre è ancora alta.
“Si
grazie.”
Quando
Ducky arriva alla porta si gira e vede che il suo amico è già addormentato.
Appena
Ducky esce trova tutta la squadra che aspetta notizie, “Ragazzi, Gibbs è molto
debole, ha ancora la febbre molto alta, ma pare che gli antibiotici aiutino,
ora si è nuovamente addormentato…” S’interrompe quando sente la porta alle sue
spalle che si apre, e ne esce Linda, Ducky sorride, “Troviamo un posto
tranquillo per parlare, Linda ci terrà compagnia.”
Tutti
la guardano con curiosità, la donna che è uscita dalla stanza di Gibbs l’hanno
vista altre volte in compagnia del loro capo, ma non sanno chi sia.
Si
piazzano in una sala d’aspetto e Ducky prende la parola, “Ragazzi questa donna
è Linda, la sorella di Gibbs…”