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Autore: inhoransarms_    01/07/2014    2 recensioni
'Ti avevo chiesto di non stare attaccata a Calum'
'ti ho già detto di non intrometterti tra me e Calum'
_______
'ti ho ritrovata finalmente' mi disse Jace piangendo tra le mie braccia.
STORIA SOSPESA.
Genere: Drammatico, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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‘Chi mi accompagna dal parrucchiere pomeriggio?’ chiese ad alta voce Michael mentre stavamo uscendo da scuola.
‘Ma te li sei tinti ieri cosa devi andare a fare dal parrucchiere Mike?’ gli chiese ridendo Luke, Michael ignorò la sua domanda e guardò speranzoso ognuno di noi.
‘Vengo io con te Mike’ gli disse dolcemente Amelie sorridendogli e lui la ringraziò con un piccolo abbraccio.
‘Perché devi parcheggiare sempre così lontano Cal?’ gli chiesi sbuffando e camminando goffamente dato che non avevo la cartella e dovevo portarmi dietro i libri tutti a mano. Lui roteò gli occhi e non si degnò nemmeno di darmi una risposta iniziando a parlare con Luke di qualcosa riguardante sabato sera.

‘Noi andiamo da questa parte, ci vediamo dopo ragazzi’ salutò Jenny e con Michael se ne andò e poco dopo anche Amelie andò per un’altra strada.
‘Siete dei pezzenti fatevelo dire.’ Esclamai arrabbiata mentre il libro di storia mi scivolava e cadeva in una pozzanghera ‘vi odio.’ e loro scoppiarono a ridere.
‘Vuoi per caso una mano Di?’ mi chiese Luke ridendo.
‘Vaffanculo Hemmings’ esclamai raccogliendo quel povero libro fradicio da terra e solo in quel momento si decisero ad aiutarmi. Entrammo in macchina, io dietro con Ashton e i due davanti.
‘Mi stai bagnando tutto il sedile Diana cazzo!’ urlò Calum come una sessantenne in meno pausa.
‘Luke a te l’onore’ non fece in tempo a capire il senso della frase che si ritrovò il mio libro fradicio sulle gambe, inutile dire la sua reazione che portò a ridere me e il ragazzo accanto me. Era la prima volta che lo sentivo ridere e faceva un effetto strano.
 
Arrivati al rifugio chiamai Maura per chiederle se mi veniva a prendere e come al solito mi disse di sì.
Nell’attesa andai in cucina a prendermi da mangiare e lì vi trovai Ashton che mangiava dei biscotti intento a fissare il cellulare. Non appena entrai alzò lo sguardò per puntarlo su di me.
‘Ciao’ lo salutai sorridendogli cortesemente e lui ricambiò con un cenno e un sorriso per poi tornare a fare quello che stava facendo due secondi prima. Cercai i biscotti di Michael, quelli che non faceva toccare a nessuno e che ovviamente io mangiavo quando non era in casa,  ma non li trovai.
‘Dove li ha nascosti ora..?’ mi domandai ad alta voce senza farci caso e questo portò l’attenzione del biondo su di me.
‘Hai detto qualcosa?’ mi chiese non capente, mi girai e lo guardai interrogativa.
‘No scusa è che non trovo i biscotti di Mich..’ non finì la frase che vidi che se li stava beatamente mangiando lui.  ‘Trovati’ esclamai per poi sedermi accanto lui rubandogli la scatola e addentandone uno.
‘Ti posso fare una domanda?’ mi chiese con tono serio, io annuì e aspettai che continuasse ‘Calum mi ha spiegato la storia con il tuo ragazzo...’
‘Chissà perché quel ragazzo non si fa mai gli affari suoi..’ farfugliai a bassa voce.
‘Perché non la chiudi prima che le cose si facciano più complicate?’ mi chiese e nel suo tono di voce c’era qualcosa di strano.
‘Non è così facile, non credo tu possa capire..’ gli spiegai abbassando lo sguardo sulle mie mani.
‘Fidati, posso capire meglio di chiunque altro.’ Esclamò prima di alzarsi e andarsene. Rimasi di stucco da quel gesto e dal suo comportamento. Il modo in cui aveva detto quella frase, dentro sembrava esserci una tristezza infinita mista a rabbia e dolore.
Sobbalzai quando sentì il mio cellulare squillare, guardai lo schermo: William.

‘Ciao piccola’ mi salutò dandomi un bacio che rifiutai, avevo ancora in testa la frase di Ashton e sapevo che quello era il momento giusto.
‘Senti Will dobbiamo parlare..’ gli dissi guardandomi attorno. Eravamo nel viale del rifugio e non volevo che nessuno dei ragazzi si accorgesse di nulla.
‘Che hai?’ mi chiese alzandomi con forza il viso con la mano, io lo guardai dritto negli occhi. Gli occhi che mi avevano fatto provare emozioni straordinarie per poi trasformarsi in paure e incubi. Cercai tutto il coraggio che avevo in corpo.
‘Tra di noi non va più, non sento più nulla per te..’ esclamai allontanandomi di poco da lui. Vidi la sua mascella irrigidirsi.
‘Mi stai lasciando? Mi stai dicendo questo?’ chiese con voce dura, io annuì appena e sentì il suo corpo di nuovo vicino. ‘Ma tu non puoi lasciarmi, tu sei mia. Sei di mia proprietà.’ Mi disse cercando di baciarmi, ma con uno spintone lo spostai via.
‘Will vattene, è finita.’ Gli dissi sicura cercando di nascondere tutta l’ansia che avevo in corpo.
‘Certo, vai. Vai a scoparti quel Calum, pensi che non lo sapevo? Sei solo una puttanella, sei solo questo!’ urlò prendendomi per un braccio e stringendo.
‘Non dire cazzate! Semmai sei tu quello, ma non me ne frega niente e ora vattene William’ urlai cercando in tutti i modi di togliermi la sua mano dal mio braccio.
‘Sei solo una troietta’ mi sputò in faccia e poi successe tutto in un secondo. Vidi la sua mano alzarsi e mi ritrovai a terra con la guancia in fiamme e un bruciore allucinante. ‘Ti meriti solo questo, brutta puttana. Hanno fatto bene i tuoi genitori ad abbandonarti, chi mai vorrebbe uno scarto come te?’ mi urlò dall’alto, si stava per piegare per farmi chissà che cosa ma qualcuno lo fermò.
‘Che cazzo le hai fatto!?’ urlò una voce, Calum. Lo vidi sull’uscio della porta e corse subito mettendosi tra me e William. Quell’urlò fece uscire di corsa il resto delle persone che erano in casa ovvero Ashton e Jenny. Jenny urlò e corse subito da me, mentre Ashton andò ad affiancare a Calum.
‘Oh mio dio Di, che ti ha fatto?’ mi chiese preoccupata Jennifer aiutandomi ad alzarmi. Non le risposi, ero troppo occupata a guardare la scena che avevo di fronte.
‘Oh bene guarda chi è arrivato. Bhè ti sei divertito a scopartela a mia insaputa?’ ridacchiò William guardando Calum. Calum stava per tirargli un pugno, ma fu fermato da Ashton.
‘Vattene da qui.’ Disse duro guardando William e sembrò che solo ora si rendesse conto della presenza del biondo.
‘Oh e tu saresti? Un nuovo amichetto di Diana?’ chiese ridendo per poi posare lo sguardo su di me ‘non è finita qui piccola, ci vediamo presto’ disse per poi andarsene. Calum restò a guardarlo fino a che la sua macchina non sparì completamente. Mi portarono dentro e nessuno mi chiese niente fino a che non eravamo tutti sul divano.
‘Ragazzi mi disp..’ non riuscì a finire la frase che scoppiai in singhiozzi. Jenny mi abbracciò stretta e io piansi. Piansi come non avevo mai fatto, piansi per quello che mi aveva fatto, piansi per la frase che mi aveva detto, piansi per tutto quello che mi aveva fatto passare.
‘La pagherà quel bastardo.’ Disse duro Calum prima di andarsene sbattendo forte la porta d’ingresso.

‘Vado a sciacquarmi il viso.’ Avvisai prima di alzarmi e andare in bagno. Mi guardai allo specchio e vidi che si stava formando un livido sulla guancia sinistra. Mi guardai e pensai che magari William aveva ragione; che i miei veri genitori mi avevano abbandonata perché sono uno scarto.
Persa nei miei pensieri non mi accorsi che qualcuno era entrato. Mi girai e vidi Ashton che chiudeva la porta dietro di sé. Mi guardò e si avvicinò.
‘Mi dispiace molto per quello che ti è successo..’ mi disse rimanendo a dovuta distanza da me.
‘Non preoccuparti, anzi ti devo ringraziare’ gli dissi facendogli un piccolo sorriso e vidi che cambiò espressione. ‘grazie alla tua frase ho avuto il coraggio di lasciarlo’ ammisi sorridendogli e lui ricambiò.
‘Comunque per qualunque cosa io ci sono.’ Mi disse avvicinandosi, lo ringraziai sorridendogli. ‘Non ci conosciamo nemmeno da un giorno però ho la sensazione che andremo d’accordo io e te’ mi disse facendomi ridere.
‘Già, lo penso anche io’ ammisi diventando di poco rossa, cosa che lui notò subito.
‘Bhè ti va di andare a fregare un po’ di biscotti a Michael?’ mi chiese ridendo, io annuì ridendo. Mi prese per mano e mi accompagnò in cucina dove trovammo Michael che guardava arrabbiato la scatola di biscotti mezza vuota.
‘Chi diamine si è mangiato i miei biscotti!?’ urlò isterico rovesciando la scatola di biscotti trovandone solo tre al suo interno. Io e Ashton ci guardammo diventando bianchi in viso e uscimmo di fretta dalla cucina.
‘Ti va un gelato?’ mi chiese ridendo per la scena a cui avevamo appena assistito.
‘Tu sai come prendermi’ affermai ridendo e in quel momento mi sentivo veramente felice dopo tanto tempo.
  
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