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Autore: jessthesohodoll    02/07/2014    2 recensioni
Fiona Ward ha 15 anni quando decide di seguire le orme di famiglia e entrare nell'Accademia dello SHIELD. cinque anni dopo quel giorno è arrivato: la consegna dei distintivi. Ma non si aspetta che la sua prima missione sarà a bordo del Bus,con la sua strampalata famiglia. Primissima fic SkyeWard che scrivo...please be nice! enjoy!
Genere: Science-fiction, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Grant Ward, Leo Fitz, Nuovo personaggio, Skye, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mission #3
The First Mission


 

C'erano tante cose che a Fiona erano mancate,e tornare a casa significava anche tornare alle vecchie abitudini.


 

Per prima cosa, Skye e Jemma ripristinarono il pigiama party del venerdì.

“Pensi che sia davvero necessario, mamma?” chiese a Skye

“Non si è mai troppo vecchi per un pigiama party, tesoro” rispose sua madre.

Alla fine si era divertita e anche molto, aveva visto film dell'orrore e mangiato schifezze. Erano lei, sua madre, Sara e sua zia Jemma, anche se nonna May era apparsa dal nulla a un certo punto ed era rimasta per vedere tutti e due i film di Kill Bill.


 

Fra le tante cose, a Fiona era mancata la cioccolata calda di sua madre. Nonostante tutti i suoi tentativi, non gli era mai riuscita buona come la faceva lei, e solo Skye sapeva come le piaceva: due marshmellow, poco latte e una spruzzata di cannella.


 

Fu dopo quella notte di stravizi che Fiona tornò ad allenarsi con suo padre, come quando era piccola.


 

“Ricordati tesoro” le diceva sempre “Guardia alta e affonda con il sinistro”


 

E anche se non era mai riuscito a batterlo, anche Grant arrivò ad ammettere che sua figlia era migliorata molto grazie all'addestramento in accademia.

Un'altra abitudine che aveva era aiutare i suoi zii in laboratorio, anche se questo significava ascoltargli per ore su cose che faticava a capire e che a volte annoiavano anche Sara e Daniel, e rifugiarsi in cabina di pilotaggio con nonna May. Fiona sapeva bene che la grande Melinda May non era la sua nonna “biologica” ma poco le importava. Da quando si era sposata con suo nonno Phil, sua madre aveva preso la decisione di prendere il cognome di suo nonno, che poi venne cambiato in Ward non appena i due si sposarono. Skye li adorava a tal punto da chiamarli “mamma e papà” e quando nacque Fiona era come se fosse veramente nata la loro nipotina e non avevano mai smesso di volerle bene come se fosse sangue del loro sangue. Fiona si rifugiava sempre da sua nonna ogni qual volta era triste o aveva litigato con qualcuno dei suoi genitori, magari quando Skye diventava troppo invadente o Grant la trattava come se fosse ancora la sua bambina. Rifugiandosi lì sapeva che sua nonna non le avrebbe mai fatto alcun tipo di domanda e poteva lasciare che i cattivi pensieri volassero via insieme alle nuvole che scorrevano sotto di loro, mentre Melinda godeva della compagnia della nipote in un pacifico silenzio. Melinda May non era di certo una nonna tradizionale. Raggiunti i 60 anni era ancora una delle specialiste più brave dello Shield e questo aveva procurato non poche soddisfazioni a Fiona, che veniva sempre riempita di complimenti e domande sulla sua nonna straordinaria dai suoi compagni di accademia. Mentre le altre nonne insegnavano alle proprie nipoti a cucire o a cucinare torte, Melinda aveva insegnato a Fiona il tahi chi e la meditazione orientale, e solo lei e sua madre avevano avuto la possibilità di imparare il calcio che in accademia chiamavano “Il Calcio della Cavalleria” dall'inventrice in persona, diventando quasi una tradizione di famiglia.


 

Ma su ogni cosa, Fiona adorava fuggire insieme a nonno Phil a bordo di Lola. Ogni volta che il Bus toccava terra, lei e suo nonno prendevano Lola e andavano a fare un giro per la città. A volte si concedevano un film, altre volte anche solo un gelato, oppure, in particolari occasioni come il suo compleanno o Natale, Phil aveva portato sua nipote a fare spese.


 

“Sei per metà una Coulson, e i Coulson sono sempre eleganti” le aveva detto.

“Sei sicuro Nonno?” chiese Fiona, indicando sua madre, vestita con un paio di pantaloni della tuta e una delle sue tipiche camicie di flanella.

“Beh, per lo meno quando siamo in servizio”


 

Stavano tornando da una delle loro fughe, quando non ebbero nemmeno il tempo di parcheggiare Lola nella stiva che vennero subito accolti da un'arrabbiatissima Melinda May.


 

“Vi sembra questa l'ora di tornare?” gli chiese.

“Buon pomeriggio anche a te, nonnina” disse Fiona, mentre continuava a leccare il suo gelato.

“Che succede tesoro?” le chiese Phil, baciandole la guancia.

“Abbiamo ospiti, e a quanto pare non hanno belle notizie” disse May.


 

Appena arrivarono al piano superiore trovarono l'intero attorno al tavolo olografico, insieme a tre persone che Fiona non vedeva da tempo.


 

“Zia Tasha!” disse Fiona, abbracciando l'agente Romanoff.

“Hey piccola mia! Quanto sei cresciuta! Sei una donna ora” rispose Natasha.

“Si, e fa di sicuro sentire il tuo vecchio zio ancora più vecchio” disse Burton abbracciandola.

“Ciao Zio Clint”

“Attento Ward, ti porterà a casa una sacco di ragazzi!” disse Burton rivolto a suo padre.

“Ne dubito fortemente” disse Ward.

“Hey, neanche un abbraccio per il tuo zio fico!” chiese Tripp.

“No di certo zio Tripp” rispose Fiona.


 

“Burton, Romanoff e Tripp hanno delle notizie per noi signore” disse Fitz.

“Certo” disse Romanoff “Abbiamo una notizia buona e una cattiva”.

“La Buona è che ieri notte Garrett è passato a miglior vita” disse Burton.

“Com'è morto?” chiese Grant freddo.

“Attacco cardiaco” rispose Tripp.

“E quella cattiva?” chiese Skye.

“A quanto pare ha lasciato degli eredi” disse Romanoff, aprendo una foto sul tavolo olografico.

L'immagine che apparve sconvolse Grant.

“No, non può essere” disse

“Lo conosci Grant?” chiese Phil.

“E' mio fratello Maynard” disse Grant.

Fiona non poteva crederci. Aveva incontrato i fratelli di suo padre un paio di volte, e ogni volta che atterravano nella città natale di suo padre, era sempre molto contenta di andare a trovare sua Zia Rose, zio Dane e nonna Elizabeth, ma non aveva mai avuto il piacere di conoscere suo zio Maynard. Da quello che le aveva raccontato suo padre, nutriva un profondo odio per lui, a tal punto che se lo avesse mai incontrato, non si sarebbe di certo comportata da brava nipote “Ciao zio Maynard. Forse tu non mi conosci, ma sono tua nipote”


 

“Senti Grant, se non vuoi partecipare a questa missione ne hai tutto il diritto” gli disse Coulson.

“Oh no Phil” disse Grant “Non posso credere che Garrett abbia reclutato anche lui”

“Ma è un membro della tua famiglia” disse Coulson.

“No Phil” disse Grant “Tengo molto ai miei fratelli, ma lui non è mai stato parte della mia famiglia. La mia famiglia è il mio team. Fitz e Tripp sono fratelli per me, e Jemma come una sorella e considero Sara e Daniel come se fossero i miei nipoti. Poi ci siete voi e May, e siete molto più che semplici suoceri per me. Ma sopratutto, la mia famiglia sono le mie ragazze”.

“Oh Grant” disse Skye, baciando il marito con passione.

“Ehm ragazzi” disse Fiona “Sono sempre contenta di sapere che i miei genitori si amano ancora, ma non vorrei assistere al concepimento di una fratellino e di una sorellina”.

“Va bene” disse Phil “Come pensi di agire Grant?”

“Penso che per questa missione bastano gli specialisti, e che il resto del team può rimanere indietro sul Bus” disse Grant.

“Quindi vengo anche io?” chiese eccitata Fiona all'idea della sua prima missione.

“Oh, assolutamente no” disse Grant.

“Ma papà!” protestò Fiona.

“Tesoro, ho bisogno di qualcuno che protegga la mamma e il resto del team. E mi fido solo di te”

“Si, ma non abbastanza da farmi venire con te” disse Fiona “Sono una specialista anche io papà!”

“Si, è sei anche molto inesperta in fatto di missioni” le disse Grant “Vedrai, andrà tutto bene. Alla prossima missione verrai con me”

“Ho paura papà”.

“E di cosa?” le chiese Grant.

“Che non ritornerai” sussurrò Fiona.

“Che cosa ti dicevo quando eri piccola e dovevo partivo per una missione?”

“Che saresti tornato da me” le disse Fiona.

“Non te lo dimenticare mai”.


 

Ma quella volta, non mantenne la sua promessa. Il team perse ogni tipo di contatto con gli specialisti qualche ora più tardi, e ora Fiona temeva che le sue paure fossero fondate.

Stava piangendo nella sua cabina quando Skye la trovò, con due tazze di cioccolata fumante.

“Hey piccola, ho pensato che volessi un po' di dolcezza” le disse.

“Non la voglio mamma” disse Fiona, asciugandosi le lacrime.

“Ma tu non dici mai no alla mia cioccolata calda” le disse, sedendosi sul letto “Che succede?”

“Mio padre non si fida di me e ora metà della mia famiglia è dispersa, ecco che succede” disse Fiona “E mi sento stupida perchè sto piangendo per questo”

“Tu non sei stupida” le disse Skye, prendendole il viso tra le mani “Sei preoccupata, esattamente come me. Papà si fida di te, non fa altro che dirmi quanto tu sia migliorata e quanto sia orgoglioso di averti come “erede”” disse Skye.

“E allora perchè non mi ha fatto andare con loro? Avrei potuto dare una mano” chiese Fiona.

“Tuo padre non si fida di se stesso. Ogni volta andavo in missione con lui faceva la stessa cosa, allora una volta mi sono arrabbiata e gli ho chiesto il motivo. Mi ha detto che mi aveva già visto in fin di vita una volta e che non voleva ripetere l'esperienza, e che se mai sarebbe accaduto non avrebbe risposto delle sue azioni” disse Skye.

“Oh” disse Fiona.
 

“Papà tornerà, vero?” chiese Fiona, abbracciata sul letto insieme alla mamma.

“Tuo padre non ti ha mai deluso. È sempre tornato o sbaglio?” disse Skye “Hey, che dici se ti canto la tua ninna nanna preferita?”

“Mamma, ho quasi 20 anni” disse Fiona ridendo.

“E sarai sempre il mio raggio di sole” disse Skye.

You are my sunshine

my only sunshine

you make me happy

when skys are gray

you'll never know dear

how much i love you

please don't take my sunshine away.


Fitz le trovò entrambe addormentate qualche ora dopo.

“Hey ragazze, giù di sotto c'è qualcuno che vorrebbe salutarvi” disse.


 

Fiona si precipitò immediatamente giù per le scale, trovando il padre seduto in laboratorio, mentre sua Zia Jemma lo medicava.

“Attenta tesoro!” le disse Grant, quando Fiona corse ad abbracciarlo “Ho due costole rotte”

“Scusa papà” disse Fiona arrossendo.

“La mia piccola Ninja non è più abituata a vedere papà andare in missione da solo?” chiese Grant, baciandole la fronte.

“Decisamente no” rispose Fiona “Sei tornato” gli sussurrò

“Si, come ho sempre fatto” rispose Grant.

A Fiona non importava di sembrare una cocca di papà. Suo padre era l'uomo più importante della sua vita, e avrebbero sconfitto l'Hydra ancora una volta, insieme.


 


 

Agent Soho Doll corner:


 

Svolta insolita per quella che sembrava una fic tutta fluff e amore, vero?


 

Quel bastardo di Garrett ha fatto l'ultima cazzata prima di morire: ha messo tutto in mano a Maynard.


 

La vera prima missione di Fiona arriverà presto, non temete, e allora si vedrà veramente di che pasta è fatta la piccola Ward.


 

E magari si scoprirà anche qualcosa che Fiona potrebbe o non potrebbe aver ereditato da Skye...


 

#spoiler allert


 

Ok, mi dissolvo


 

-jess

 
  
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