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Autore: Summer11    02/07/2014    7 recensioni
Dal primo capitolo..
-E di chi potevano essere quelle urla se non della mia rompiscatole sorellina?! Io mi chiamo Haylie e ho appena compiuto diciassette anni, a settembre inizierò l’ultimo anno del liceo. Mi definisco una ragazza tranquilla e solo una persona in tutto il mondo riesce a farmi saltare i nervi, mia sorella Grace che è tre anni più piccola di me. Nora invece è la nostra sorella maggiore, ha quattro anni in più di me e frequenta il college. E’ sempre lei che mette fine a tutte le discussioni mie e di Grace. La somiglianza tra Nora e Grace è qualcosa d’incredibile, hanno capelli e occhi scuri, io capelli castani e occhi verdi, a seconda della luce castano chiaro. Io sono quella diversa, in tutto.-
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=CQy1YETZXeo
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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-Non è poi così facile.-



Grace.




-Quel sabato io e Nate passammo davvero una giornata bellissima insieme. La sera lui tornò a casa e parlò chiaramente con Laila e la domenica lui e sua madre la riportarono in aeroporto e lei partì. Non immaginate la mia felicità. Verso le 18:00 Nate passò a casa mentre io cercavo di studiare spagnolo, cosa molto difficile dato che avevo la testa fra le nuvole. Ero sola a casa perché mamma e papà erano usciti a fare la spesa e Haylie era uscita con i suoi amici. Sentendo il campanello scesi giù un po’ scocciata e andai ad aprire. Appena vidi Nate sorrisi, ero veramente felice di vederlo. Lui sorrise e mi baciò. Risposi al bacio facendolo entrare in casa e chiusi la porta. Lui mi guardò.-

Nate: Waoh quanto sei bella quando arrossisci

-Mi accarezzò il viso.-

Grace: Sono arrossita?
Nate: Direi un bel po’

-Sorridemmo.-

Grace: E’ che non mi sono ancora abituata completamente
Nate: A cosa?
Grace: A questo!

-Prendendogli la maglietta lo avvicinai a me e lo baciai di nuovo. Lui sorrise tra il bacio.-

Nate: Ti amo
Grace: Anche io!

-Mi prese la mano e me l’accarezzò.-

Nate: Ho interrotto il tuo divertimento piombando qui all’improvviso?
Grace: Divertimento?! Magari mi stessi divertendo. Sto studiando spagnolo
Nate: Meglio del mio corso d’arte!
Grace: Si, hai ragione e comunque grazie per la sorpresa
Nate: Non c’è di che! Voglio passare ogni secondo della mia vita con te
Grace: Anche io Nate, già mi mancavi

-Lui mi prese in braccio e mi ribaciò per poi portarmi sul divano. Voleva fare sicuramente una cosa romantica ma inciampò sui lacci delle sue scarpe e cademmo malamente sul divano, io sopra di lui. Beccammo anche la parte in metallo. Che dolore, non immaginavo in che condizioni era la schiena di Nate.-

Nate: AHIO CAZZOO

-Cercai di alzarmi senza causargli altro dolore. Poggiai la mano senza farci caso su lui quando sentii qualcosa… Si, diciamo muoversi e irrigidirsi. Guardai dove avevo la mano. Oh cavolo.. Il suo.. Il suo.. Avete capito, andiamo! Subito la tolsi arrossendo.-

Grace: Scusa, scusa Nate!

-Alzai lo sguardo e lui mi guardava sorridendo.-

Nate: Non devi scusarti. Ormai sono tutto tuo
Grace: I-io non volevo

-Mi sentivo prendere fuoco e diventare sempre più rossa. E a pensare che lo avevo visto un’infinità di volte in mutande e non mi ero mai sentita in imbarazzo. Ma ormai non era più come ai vecchi tempi, le cose erano cambiate, noi eravamo cambiati. Mi sedetti sul divano, Nate fece lo stesso e mi accarezzò il viso.-

Grace: I-Io..
Nate: Hei, non è successo niente. Siamo tu ed io, come sempre, come lo siamo sempre stati
Grace: Io ho paura Nate, non mi sento pronta a fare..
Nate: Non te lo chiederei mai tesoro. Aspettiamo, tanto che fretta abbiamo? C’è un’intera vita da vivere insieme. E’ solo che non devi vergognarti, ok?

-Io annuii e lui mi diede un leggero bacio sulla guancia.-

Grace: Tu vuoi farlo con me?
Nate: Solo quando saremo pronti entrambi

-Sorrisi. Ecco qual era la differenza tra lui e Simon.-

Grace: Grazie
Nate: Non devi ringraziarmi per una cosa di cui hai tutto il diritto
Grace: Sei fantastico

-Lo baciai profondamente e lui rispose al bacio.-

Nate: Anche tu!
Grace: Però è stato imbarazzante

-Risi e Nate sorrise.-

Nate: Non per me!

-Lo guardai incredula.-

Grace: Ti è piaciuto?
Nate: Per caso il mio amico non si è fatto sentire?

-Risi.-

Grace: Oh si, eccome se si è fatto sentire

-Anche lui scoppiò a ridere.-

Grace: Sono una polla, non l’ho fatto nemmeno a posta
Nate: Figurati se lo facessi a posta

-Mi fece l’occhiolino.-

Grace: Vedo che il dolore alla schiena ti è passato!
Nate: Alla velocità della luce. Che cavolo però, volevo fare una cosa romantica. Sai, come fanno in tutti i film, tutti quei super attori con un sacco di muscoli o comunque sono strafighi che prendono in braccio le fidanzate strafighe e le poggiano sul divano baciandole e attorno a loro ci sono sempre le candele rosse e profumate!

-Risi ascoltandolo.-

Grace: Oh Nate! Non m’interessano le dimostrazioni romantiche. Mi basta che tu ci sia e che tu mi voglia bene
Nate: Allora hai già queste cose

-Mi accarezzò ancora.-

Grace: Noi siamo persone normali, non saremo mai come quelli della tv. Rassegnati, soprattutto perché tu ti ostini a non legarti le scarpe

-Lui rise.-

Nate: Sono più cool così..

-Scossi la testa mentre lui continuava.-

Nate: ..Legarle non lo è aff..

-Non lo feci finire e gli presi il viso tra le mie mani avvicinandolo a me.-

Grace: Schh! Zitto e baciami

-Lui sfregò il suo naso sul mio e poi catturò le mie labbra con un bacio romantico. Dopo tutto quel tempo passato a lottare per lui volevo solo quello.-

Nate: Ti prometto che appena finiremo la scuola e ci diplomeremo andremo insieme agli studios di Harry Potter
Grace: Ma sono a Londra, dall’altra parte del mondo!
Nate: Lo so!
Grace: Oohh questo sì che è romantico!

-Lo abbracciai e lui mi strinse a sé. Lo guardai staccandomi dalla sua stretta.-

Grace: Non vedo l’ora di lasciare Simon domani
Nate: Anche io non vedo l’ora che tu lo faccia

-Tirò fuori il telefono.-

Nate: Cavolo è già ora!

-Lo guardai.-

Grace: Cosa devi fare?
Nate: Devo accompagnare Jason in palestra poi andiamo un po’ alle rampe. Vieni?
Grace: Vorrei! Ma ho ancora delle regole grammaticali di spagnolo da imparare. Se torno con una F mamma e papà mi uccidono, farò il minimo indispensabile
Nate: Ottima filosofia. Perché ammazzarsi di studio?

-Ci alzammo e lo accompagnai alla porta.-

Nate: Allora ti cerco stanotte! Ciao Lol

-Mi baciò dolcemente.-

Grace: Ciao capitano! A dopo!

-Sorrisi e lui si voltò per andare via mentre io chiudevo la porta. Tornai in camera e ripresi a ripetere spagnolo, mi aspettava una bella serata.-



 

Haylie.




-Quella sera andammo tutti al bowling dove sarebbe andato anche Jacob, la cotta non proprio segreta di Beverly. Stavamo aspettando che ci dessero le scarpe.-

Beverly: Non saremmo dovuti venire qui

-Naturalmente l’essere dolce non è nelle indole di Kimberly.-

Kiki: E piantala! Tu oggi ti prendi quel ragazzo punto

-Arrivarono le scarpe, Kimberly le prese e insieme a Will e Steven andò ad occupare una pista. Io rimasi dietro con Beverly. Le presi la mano.-

Haylie: Allora? Mi dici perché il capitano della squadra delle cheerleaders dovrebbe aver paura di un nerd come Jacob?
Beverly: La smettete tutti di dargli del nerd? Solo perché va bene in fisica e di solito porta gli occhiali non vuol dire che sia un nerd! Io come dovrei chiamare William allora? Asino per caso?
Haylie: Hei io non volevo offendere nessuno. Ok, sei di cattivo umore, io vado dagli altri

-Mi avviai verso la pista ma lei mi bloccò prendendomi il braccio.-

Beverly: Scusa, hai ragione. E’ solo che ho così paura che mi rifiuti
Haylie: E perché mai dovrebbe?
Beverly: Perché io sono la bambolina cheerleader senza cervello della scuola

-Aggrottai la fronte.-

Haylie: E da quando scusa? Sei brava quanto me a scuola
Beverly: Ma lui non lo sa
Haylie: Faglielo sapere allora
Beverly: Uff. Va iniziamo la partita!

-Andammo alla pista e dopo dieci minuti in quella a fianco a noi si misero Jacob e i suoi amici. Kimberly appena li vide si avvicinò da Beverly.-

Kiki: Waoh! Con le lenti a contatto non è niente male
Beverly: Lo so!

-In quel momento vedemmo Steven avvicinarsi alla loro pista. Beverly sgranò gli occhi.-

Beverly: Ma perché tu e il tuo ragazzo siete così imprevedibili?!

-Kimberly fece spallucce e sentimmo Steven parlare.-

Steven: Allora vi va? Giusto per rendere le cose un po’ più interessanti
Jacob: Noi ci stiamo

-Steven si girò verso noi.-

Steven: Giochiamo contro di loro!
Beverly: Cosa?! Non è possibile!

-La presi a braccetto.-

Haylie: Coraggio andrà bene!
Beverly: NOO! Io faccio schifo a questo gioco
Haylie: Non essere così pessimista
Beverly: Ha parlato miss positività!

-Le feci la lingua e iniziammo la partita. Era iniziata male e continuava sempre peggio. Beverly era davvero negata, nemmeno li sfiorava i birilli e purtroppo era capitata nello stesso turno di Jacob che era davvero molto molto bravo e forse anche un po’ arrogante o almeno così mi sembrò. Non faceva altro che ridere ad ogni tiro di Beverly mentre lui faceva strike su strike. Beverly stava per fare l’ennesimo tiro quando li risentimmo ridere. Beverly sbottò buttando la palla a terra mentre quel gruppo di idioti ci guardava sbalordito. Nessuno fermò Beverly che prese la sua giacca e la sua borsa e se ne andò al bar. Kimberly si avvicinò a me.-

Kiki: Oh oh! Dici che si è arrabbiata?
Haylie: E’ incazzata nera Kiki!
Kiki: Andiamo da lei?
Haylie: No aspetta. Lasciala sbollire ora. Raggiungiamola tra un po’

-Kimberly annuì e vidi William avvicinarsi da Jacob. Dopo averlo ascoltato il sorriso di Jacob divenne una smorfia di preoccupazione. Subito lo vedemmo abbandonare la pista correndo e mi avvicinai a Will abbracciandolo.-

Haylie: Cosa gli hai detto?
William: Tra poco vedrai!

-Feci spallucce e andammo a sederci. La partita doveva riprendere.-



 

Nora.




-Quella sera ci stavamo preparando per andare a cena dai miei genitori e mentre mi mettevo gli orecchini e andavo verso l’angolo cottura Colin mi seguiva cercando di convincermi.-

Colin: Ma non possiamo lasciarlo qui
Nora: Tesoro lo abbiamo lasciato tante volte
Colin: Ma non possiamo più
Nora: Certo che possiamo

-Presi dalla lavastoviglie il biberon asciutto, lo chiusi e tornai in salotto, sempre con Colin che mi seguiva.-

Colin: Ma mamma!!

-Sorrisi, mi faceva ancora un certo effetto sentirmi chiamare così ma ero felice. Colin invece si era già abituato senza problemi. Misi il biberon nella mia borsa poi mi voltai e mi inchinai all’altezza di Cole.-

Nora: Tesoro non possiamo portare Coco con noi. L’acquario è troppo grande per entrare in macchina
Colin: E allora mi spieghi come facciamo?

-Alzò le braccia per poi farle ricadere sbuffando. Non so come feci a trattenere una risata dopo quella scena. Lui era così serio.-

Nora: Io e papà troveremo una soluzione ok?

-Dustin uscì da camera nostra agganciandosi la camicia.-

Dustin: Una soluzione a cosa?
Colin: Mamma non vuole portare Coco dai nonni
Dustin: La mamma ha ragione
Colin: Ma Coco si sente solo. Come facciamo?

-Dustin alzò gli occhi al cielo, non ne poteva più di quel pesce.-

Dustin: Troveremo una soluzione
Colin: Ok!

-Si voltò e corse verso la sua cameretta. Dustin si avvicinò di più a me.-

Dustin: Non potremmo dimenticarci di dare da mangiare a quel pesce?
Nora: Colin gliene da ogni mezz’ora per essere sicuro
Dustin: E se accidentalmente ci scappasse nello scarico mentre puliamo l’acquario?
Nora: Poi come gliela spieghi una cosa del genere?

-Dustin sospirò.-

Dustin: Dobbiamo trovare una soluzione
Nora: Si, assolutamente. E’ troppo possessivo con quel pesce

-Dustin mi guardò e sorrise.-

Dustin: Sei davvero bella stasera
Nora: Grazie!

-Sorrisi e lo baciai.-

Dustin: Il biberon..
Nora: L’ho preso, è in borsa
Dustin: Magari così Cole andrà k.o. prima delle 23:00

-In quel momento sentimmo Colin urlare e lo vedemmo uscire dalla sua cameretta.-

Colin: MI E’ VENUTA UN’IDEAAAA. MAMMA PAPA’ MI E’ VENUTA UN’ IDEAA
Dustin: Cole non urlare però
Nora: Già tesoro, dicci tutto con calma
Colin: Possiamo dare a Coco un amico, così si faranno sempre compagnia

-Per avere tre anni era davvero geniale. A volte mi spaventava.-

Nora: Ci penseremo ok?

-Lui annuì.-

Dustin: Allora siamo tutti pronti?
Colin: Si!

-Uscimmo dall’appartamento e salimmo in macchina. Quella sera anche mamma e papà avrebbero avuto delle sorprese.-



 

Beverly.




-Mi sedetti al bancone del bar, volevo solo tornarmene a casa quando un capellone con gli occhi verdi si sedette a fianco a me.-

Jacob: Beverly, giusto?!

-Lo guardai scocciata ma anche sorpresa.-

Beverly: Si, che c’è?
Jacob: Sono Jacob Smith. Siamo nella stessa classe di fisica.
Beverly: So benissimo chi sei
Jacob: Mi dispiace per prima ma credo che tu abbia frainteso
Beverly: E’ impossibile. So come stanno le cose
Jacob: Non ridevamo per te
Beverly: E per chi allora?
Jacob: Potrà sembrarti strano, molto strano. Io e i miei amici abbiamo fatto una scommessa. Se riuscivo a fare tutti strike, Ian, dato che faceva lo sbruffone, avrebbe pagato il campeggio per quest’estate a me e a un’altra persona. Per quello ridevamo. Perché sto facendo tutti strike e lui dovrà sborsare i soldi. Stavamo prendendo in giro a lui, non a te. Scusa, ma sinceramente a te non ci stavo neanche pensando
Beverly: Naturalmente!

-Jacob aggrottò la fronte.-

Jacob: Come?
Beverly: Era ovvio che non mi avevi notata. Non mi noti mai e dico mai. Sembro invisibile per te
Jacob: Scusa ma non capisco. A cosa ti riferisci?

-Mi alzai. Aveva davvero il prosciutto sugli occhi cavolo.-

Beverly: Mi sono stancata di lanciarti frecciatine, bigliettini e sguardi per attirare la tua attenzione. Mi piaci diavolo!

-Anche lui si alzò guardandomi scioccato. Poi si riprese.-

Jacob: Senti Beverly, noi non ci parliamo. Sono venuto qui solo per chiederti scusa e spiegarti la situazione, non voglio guai e tantomeno essere preso per il culo da te
Beverly: Pensi davvero che ti stia prendendo in giro?
Jacob: Si, è ciò che penso
Beverly: Ti sbagli!
Jacob: Oh si, certo!

-Si voltò per tornare alla pista ma lo bloccai prendendogli il braccio.-

Beverly: Perché pensi che io ti stia mentendo?
Jacob: Perché? E me lo chiedi anche? Sei il capitano delle cheerleaders, dovresti stare con il capitano della squadra di football, non con me
Beverly: E perché?
Jacob: Perché io non sono il tuo tipo
Beverly: E chi lo dice? Tu? Che nemmeno mi conosci?
Jacob: Lo so! Io posso solo ammirare la tua bellezza da lontano e lasciare che mi prenda in giro lanciandomi i bigliettini sulla schiena all’ora di fisica
Beverly: Te li lanciavo perché volevo che ti girassi da me. Volevo che i tuoi bellissimi occhi mi guardassero come stanno facendo adesso

-Mi avvicinai a lui.-

Beverly: Non voglio assolutamente prenderti in giro, te lo giuro. Vorrei solo uscire con te

-Lui sgranò gli occhi.-

Jacob: Davvero?

-Annuì.-

Jacob: Ma io porto gli occhiali e..
Beverly: Lo so. Smettila di cercare scuse. Mi piaci così come sei
Jacob: Posso confessarti una cosa?

-Mi prese le mani avvicinandomi a sé.-

Jacob: Anche tu mi piaci, solo che sono troppo impacciato per uscire con te
Beverly: A me sembri abbastanza sicuro di te

-Mi avvicinò sempre più a sé e le nostre labbra iniziarono a sfiorarsi. Sorridemmo.-

Jacob: Posso?
Beverly: E me lo chiedi?

-Sorridemmo ancora e poi lui mi baciò stringendomi sempre più a sé e accarezzandomi i capelli. Non potevo crederci. Appena ci staccammo mi guardò.-

Jacob: Mi piacerebbe tanto conoscerti meglio
Beverly: Allora che ne dici di vederci regolarmente?
Jacob: Per me è un onore

-Mi diede un altro bacio e io gli accarezzai il viso. Lui mi prese per mano.-

Jacob: Vieni, ti insegno a giocare a bowling

-Risi e mano nella mano tornammo alle piste, dove tutti ci videro arrivare e ci fecero un applauso. Avrei dovuto parlargli chiaramente dall’inizio, poco ma sicuro.-



 

Nora.




-Quella sera alle 20:00 arrivammo a casa di mamma e papà e mentre scendevamo dalla macchina vedemmo Haylie baciare William nella loro macchina, poi scendere. Ci vide e corse ad abbracciarmi. Mentre William ci suonò il claxon in segno di saluto mentre ripartiva con la macchina.-

Haylie: Sorellaaaaaaaa da quanto tempo
Nora: Vieni qui!

-La strinsi a me e le baciai la fronte.-

Nora: Va tutto bene?
Haylie: Si, per fortuna adesso si. Non ho più avuto bisogno di..
Nora: Meglio così. Sono felice per te!

-Anche Dustin con in braccio Colin si avvicinò e abbracciò Haylie.-

Dustin: Da dove torni?
Haylie: Dal bowling
Nora: Tu davvero molto brava a giocare a bowling!

-Ridemmo.-

Haylie: Quelli sono dettagli, mi ha aiutata Will..

-Entrammo tutti in casa mentre Haylie continuava a parlare.-

Haylie: E oggi Beverly si è fidanzata
Nora: Waoh che scoop!

-Dustin mise a terra Colin che subito andò in salotto.-

Colin: CIAOO!

-Anche mamma, papà e Grace ci raggiunsero e ci salutarono. Subito Grace prese in braccio Colin.-

Grace: Ciao peste! Come sta Coco?
Colin: Male!!

-Io e Dustin scuotemmo la testa.-

Grace: Come male?
Colin: Si sente solo e mamma e papà non lo fanno salire in macchina

-In quel momento appena Colin disse “mamma”, tutti mi guardarono sorpresi e io e Dustin sorridemmo.-

Nora: Ho deciso. E’ la cosa migliore per tutti credo!

-Papà si avvicinò e mi abbracciò.-

Jeremy: Sei molto coraggiosa Nora
Molly: Siamo felici che tu lotti per ciò che vuoi veramente
Nora: Grazie!

-Li abbracciai entrambi e appena ci staccammo li guardai.-

Nora: Vi dispiace se Colin vi chi...

-In quel momento Colin ci interruppe avvicinandosi a mamma e papà e prendendo la mano di mamma.-

Colin: Nonno, nonna vi dispiaceva se veniva anche Coco?

-Lo guardarono. Notai gli occhi di mamma lucidi, probabilmente si emozionò ascoltandolo. Tante volte ci eravamo immaginati tutti come sarebbero diventati nonni, ma nessuno si aspettava che accadesse in questo modo. Eravamo comunque molto felici. Mamma accarezzò il visino a Colin.-

Molly: Ma certo che no
Colin: Mamma non ha voluto

-Papà sogghignò.-

Jeremy: Nora, certo che non vi costava niente portarlo!
Dustin: Sa com’è signor Manson, non è tanto facile caricare un acquario in macchina
Nora: Soprattutto se il seggiolino di questo scricciolo occupa un sedile!

-Ridemmo e ci sedemmo sui divani.-

Haylie: Cole, come sta Matthias?
Colin: Bene! Zia Haylie lo sai che la cicogna gli deve portare un fratellino?
Haylie: Ma è bellissimo!
Nora: Può essere anche una sorellina
Colin: NOO, lui ha chiesto un fratello
Grace: Cole digli di non illudersi troppo, anche io l’ho sempre chiesto!
Molly: Voi tre bastate e avanzate Grace
Jeremy: Non oso immaginare averne un altro!
Haylie: Un’altra femmina papà
Jeremy: Oh Gesù, non voglio nemmeno pensarci
Dustin: Lei si che è un uomo coraggioso signor Manson!

-Tutti scoppiamo a ridere quando mamma si ricordò una cosa. Si alzò e tornò in salotto con delle lettere. Me le diede.-

Molly: Oh tesoro, dimenticavo la tua posta
Nora: Grazie mamma

-Le misi in borsa le avrei controllate più tardi. Ci sedemmo a tavola e mangiammo. Dopo un po’ Grace parlò.-

Grace: Ho una cosa da dire a tutti
Molly: Siamo tutto orecchi
Grace: Io e Nate stiamo insieme

-Tutti strapazzammo Grace. Eravamo davvero felici per lei perché sapevamo quanto ci tenesse a Nate. Poi papà la guardò.-

Jeremy: Mi devo preoccupare?
Grace: No papà. Assolutamente no

-Era così carina e anche lei stava crescendo. Non potevo crederci, sembrava ieri quando la vedevamo correre e rotolare giù per le scale con il suo ciuccio rosso e le sue piccole codette scure sempre storte. E ora eccola, bella e fidanzata, con il suo migliore amico. Ero felice per lei. Per tutta la sera ridemmo e scherzammo e Colin si addormentò sul divano con il biberon in bocca. Verso mezzanotte lo prendemmo in braccio mentre andavamo via. Dopo aver salutato tutti salimmo in macchina sistemando prima Colin su seggiolino. Salutammo con la mano mamma e papà che ci avevano accompagnati fuori e Dustin partì. Mentre lui guidava, presi le lettere e controllai tutto. La maggior parte era pubblicità, ma la mia attenzione fu catturata da una lettera diversa. Era della “Eleanor Roosevelt High School”, il mio vecchio liceo. L’aprii.-

Nora: Il mio vecchio liceo invita me e la mia famiglia, ovvero voi due, per una rimpatriata sabato prossimo! Pff

-Accartocciai la lettera.-

Dustin: Secondo me dovresti andarci
Nora: Non lo so. Sicuramente ci sarà anche Lukas
Dustin: Ma ci sarò anche io!
Nora: Ci penserò. Domani chiamo Ashley. Sicuramente sarà arrivata anche a lei e vedremo
Dustin: Come vuoi amore!

-Stanchi tornammo a casa e dopo aver messo a letto Colin, con la poca forza che ci rimase andammo in camera nostra e facemmo l’amore per poi addormentarci uno tra le braccia dell’altra.-



 

Grace.




-Quella mattina fu orribile. Io e Nate non potevamo nemmeno baciarci, quando lui mi passò a fianco e mi accarezzò il viso. Lo guardai.-

Grace: Adesso basta!

-Mi voltai e lui mi prese il braccio.-

Nate: Dove vai?
Grace: A cercare Simon. Non riesco a stare lontana da te
Nate: Vengo con te
Grace: No, lo devo fare da sola
Nate: Grace..
Grace: Nate, starò bene ok?

-Si avvicinò a me pronto a baciarmi ma entrambi ci guardammo.-

Grace: Non possiamo amore mio, non ancora
Nate: Lo so! Ti amo ok?
Grace: Anche io, con tutta me stessa!

-Sorridemmo, lui mi accarezzò e mi lasciò andare. Avevo una faccenda da sbrigare. Speravo solo di fare una cosa veloce. Corsi per i corridoi e quando lo vidi, lui mi guardò.-

Simon: Guarda chi si ri fa viva!

-Si avvicinò per baciarmi ma mi allontanai.-

Grace: Simon, no! Non è il caso
Simon: Scusami?
Grace: Sono venuta qui per dirti che la nostra storia è finita. Io non ti amo, mi dispiace
Simon: Tu stai scherzando vero?
Grace: No, scusami
Simon: Forse non ti è chiara una cosa. Non mi puoi lasciare. Non mi faccio lasciare da una bambina! Sarà finita quando lo dirò io
Grace: Non credo proprio!
Simon: NON MI SFIDARE CAZZO. VOI MANSON DI MERDA. TU E TUA SORELLA MI AVETE VERAMENTE ROTTO I COGLIONI
Grace: Cosa centra Haylie?!
Simon: Anche quell’idiota di tua sorella non mi ha dato retta. Non ti conviene lasciarmi Grace
Grace: Io non ti amo non voglio stare con te! Amo un altro ragazzo che mi tratta come merito

-In quel momento mi prese il braccio stingendolo forte e avvicinandomi a sé mi scosse.-

Simon: SECONDO TE QUANTO ME NE SBATTE DI TRATTARTI BENE? IO VOGLIO SOLO SVERGINARTI. SE PENSO A TUTTO IL TEMPO CHE HO SPRECATO CON TE..

-Lo guardai e anche se mi stava facendo male non volevo dargli soddisfazione.-

Grace: NON ME NE FREGA NIENTE

-Continuava a stingere sempre più forte e gli diedi un calcio sulla gamba.-

Grace: SEI SOLO UN PERVERTITO PAZZOIDE

-Lui mi lasciò un momento toccandosi la gamba così provai a scappare ma subito mi prese per i capelli riavvicinandomi a sé mentre le mie lacrime erano bloccate nei miei occhi. No, non gli avrei dato quella soddisfazione, non avrei pianto. Io ero più forte. La testa iniziava a farmi male quando mi riprese il braccio.-

Simon: Pensavi davvero di scapparmi?! Che illusa

-I suoi occhi erano maligni mentre le sue vene si facevano sempre più visibili, sul collo e sulle braccia. Avevo paura, davvero paura. Tutti erano a lezione e io ero sola con quel pazzo maniaco.-

Grace: LASCIAMI ANDARE STRONZO!

-Cercai di fargli mollare la presa dimenandomi ma lui mi teneva ben stretta.-

Simon: Perché mai dovrei?! Così imparerai a fare la spiritosa

-Mi strinse più forte il braccio per poi lanciarmi verso il bagno ma andai a sbattere contro gli armadietti mentre continuavo a trattenere il mio pianto e la mia paura, così come le mie urla. Mi riprese e mi rispinse in bagno. Entrò e mi attaccò al muro vicino ai lavandini.-

Simon: Adesso se non vuoi che ti faccia altro male mi asseconderai, eccome se mi asseconderai!
Grace: MAI!
Simon: Non giocare con me Manson, è pericoloso. La tua sorellina non ti ha messo in guardia? Oh si l’ha fatto, ma tu non le hai dato retta. Eri così occupata ad odiarla che hai preferito credere ad un estraneo. Sai con te è stato veramente facile, fin troppo
Grace: FOTTITI
Simon: Fottimi tu!

-Si avvicinò e si strusciò su di me. Sentì il suo membro irrigidirsi e solo in quel momento due lacrime vennero giù per il mio viso. Proprio quando stavo perdendo la mia forza vidi entrare in bagno William. Prese Simon per la schiena e lo scaraventò contro l’altro muro.-

William: MA CHE CAZZO FAI PEZZO DI MERDA?!

-Subito corse verso di me e mi strinse a sé mentre io non riuscivo a smettere di tremare. Mi strinsi a lui.-

Grace: Will
William: Non preoccuparti piccola. Ci sono io adesso. Non ti toccherà più. Ora corri, vai a cercare Haylie. A Simon ci penso io!

-Senza pensarci due volte mi staccai da William e corsi fuori dal bagno sentendo la voce di Simon urlare..-

Simon: QUESTA ME LA PAGHI MANSON. NON E’ FINITA QUA, TE LO GIURO!

 -Lasciare Simon non era poi così facile come pensavo. Da quel giorno sarei dovuta stare molto più attenta.-



 

Hei meraviglie <3 <3 <3
Siete ancora scioccate? Beh io si, abbastanza.
Sono sinceramente senza parole.
Non pensavo che uscisse così.. così BOOM. 
Non so come altro definirlo.
Lascio a voi i commenti per questo episodio così forte.
Coomunque ho notato che in certi episodi mi avete lasciato 8, addirittura 9 recensioni
Ma siete proprio da amare anche se nell’ultimo siamo arrivati a 6 ma mi sono anche arrivati dei messaggi
Perciò ringrazio tutte di cuore perché siete fantastiche.
Posso chiedervi una cosa? Se mi dovete scrivere potete mettere almeno 10 o più parole? Perché altrimenti mi arriva come messaggio personale e non come recensione.

7 (O PIU') RECENSIONI PER IL NUOVO EPISODIO DOMENICA
Allora ultima cosa abbiamo un nuovo personaggio Jacob, vi posto la foto :)


Vi aspetto, baci Sum <3 <3 <3
 

  
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