Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: fede_oned    02/07/2014    1 recensioni
Cristina se ne stava seduta da sola, sulle radici malandate di un albero, nel cortile della sua scuola.
Aveva tra le mani il suo libro preferito, e inserita nel suo orecchio destro, una delle sue amate cuffie bianche. Stava ascoltando Asleep, dei The Smiths.
Assorta nei suoi pensieri, non si accorse che affilate gocce di pioggia si stavano scagliando sul suo corpo esile, e si alzó lentamente.
Ad un tratto si accorse di non essere sola.
***
Lucas era seduto con i suoi amici al tavolo della mensa, vicini ad una grossa finestra che affacciava sul cortile della scuola.
Fuori c'era una ragazza dal corpo esile e snello. A Lucas cadde l'occhio su di lei, che stava leggendo tranquilla.
Continuava a fissarla con frenesia.
In quel momento cominciarono a cadere delle gocce di pioggia, e il ragazzo decise che le avrebbe dato una mano a non bagnarsi.
Stava per alzarsi quando una voce femminile gli percorse la testa.
-Lucas la consumi a furia di guardarla!- Ridacchió Emma, sua cara amica.
-Scusa Emma, puoi evitare di fare commenti stupidi?-
Lucas uscí fuori dalla scuola e si avvicinó alla ragazza.
-Ehi, vuoi una mano..?- Disse guardandola timidamente. Nessuna risposta.
Genere: Fantasy, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Lucas entrò nella classe del professore di Biologia, completamente in ritardo. Aveva attirato l'attenzione di tutti.
Si avvicinò al professore scusandosi per il ritardo e prese il posto di fianco alla finestra. 
Con molto piacere si accorse che la ragazza dai capelli rossi con cui aveva "parlato" il giorno prima, era nella sua stessa classe di Biologia.
-Ragazzi.. - Cominció il professore appena ristabilita la tranquillitá. -Quest'anno abbiamo una nuova alunna, si chiama Cristina Banks. Vieni Cristina, presentati alla classe.- 
E con molto imbarazzo la ragazza si avvicinò al professore e sotto gli occhi di tutti cominciò a parlare di se.

Alla fine della lezione Cristina si affrettò ad entrare nella classe successiva,  ma una mano le afferró il braccio.
-Ehi, Cristina!- Sorrise lui.
-Ciao..comunque, riguardo a ieri, scusami, avrei dovuto essere cortese.- Disse con lo sguardo basso, imbarazzata.
-Non preoccuparti, la tua è stata una forma di protezione, visto che sei nuova.- Affermò Lucas sorridendo. 
-Si, credo..- Continuò Cristina. 
-Allora se ti serve una guida, qualcuno che ti aiuti a trovare i professori le classi, qualcuno che ti spieghi come funziona qui, io sono disponibile!-
-Certo, se ne avró bisogno ti chiameró..- Disse Cristina avviandosi verso il corridoio, ma Lucas non si diede per vinto. 
-Posso avere il tuo numero..?- Chiese esitante. 
-No.- Ghignò Cristina camminando velocemente verso la sua classe.

**
-Lucas perché sei triste?- Chiese Christopher, il suo migliore amico- ..qualche ragazza?- Continuò ridacchiando. 
-Si.. La rossa.- Rispose sconsolato Lucas. -Sono due settimane che non si presenta a scuola..- Continuò. 
-Forse è malata!- Esclamò Christopher. 
-Si hai ragione..- Disse Lucas.
-Poi perché stai così..?- Continuò Christopher.
-Le avevo chiesto il numero, ma non me l'ha voluto dare..-
-Che stronza!- Esclamò il biondino portandosi un bicchiere d'acqua alla bocca. 
-Dai, lo so che riesci a metterla ai tuoi piedi in meno di un battito di ciglia!- Ridacchiò Christopher.
-È una seria, non si fa convincere..- Rispose Lucas. 

Qualche ora dopo, Lucas si avviò nell'aula del professore di biologia un po' prima del solito; l'unica materia che lui e Cristina avessero in comune. 
-Professore, vorrei farle una domanda..- Disse Justin entrando in classe, dove campeggiavano tanti tavoli per gli esperimenti.
-Vede, signor Victor, la signorina Banks, è affetta da..- Il suono fastidioso e irritante della campanella distrasse i due, e decine di ragazzi cominciarono ad entrare in aula, 
tra questi anche Cristina: gli occhi azzurri di Lucas si illuminarono e immediatamente corse in contro alla rossa, sedendosi sul suo banco bloccandole il passaggio. 
-Che fine hai fatto?!- ridacchiò lui.
-Malata..- Rispose Cristina abbassando lo sguardo.
Lucas cercò di intavolare una conversazione con Cristina, provò a parlare di qualcosa di interessante, ma lei non era molto coinvolta.
Era tra le ragazze più difficili con cui aveva avuto a che fare, e la cosa gli piaceva, rendeva il tutto molto più eccitante.

Un'altra settimana passata all'ospedale. Cristina avrebbe voluto finire quelle cure strazianti, morire e farla finita.
Un cancro allo stomaco non é l'ideale per un'adolescente. Soffriva tantissimo, tutto andava avanti da qualche mese. 
Preferiva evitare qualsiasi rapporto sociale con i suoi coetanei, specialmente con i ragazzi, aveva paura di innamorarsi.
Lucas, il primo ragazzo che aveva conosciuto del suo liceo, d'altronde uno dei piú belli e affascinanti, aveva attirato la sua attenzione, 
ma nonostante questo Cristina cercava sempre di mantenere le distanze.

-Ehi Cristina, ti va di stare con me a pranzo?- Cercó di proporle Lucas all'entrata della scuola.
 La ragazza si perse per un secondo negli occhi angelici di Lucas e presa dalla sprovvista, e dalla voglia di stare in compagnia di qualcuno almeno per una volta, accettó senza esitare.

-Come mai hai accettato?- ridacchió Lucas portandosi un pezzo di pollo alla bocca.
-Preferirei non stare sola in questo periodo..- disse Cristina abbassando lo sguardo e preparandosi un boccone di insalata.
-Di solito stai sempre sola? Hai almeno un'amica?- 
Il silenzio. Lei aveva uno sguardo molto serio. 
-Le persone non mi piacciono. Non mi piace avere rapporti sociali con loro, le odio tantissimo.-
Lucas rimase scioccato dalla sua risposta. Si aspettava una di quelle risposte tipiche delle adolescenti "non mi piaccio, non mi piace il mio corpo, mi sento inadeguata"
L'unica risposta che gli venne in mente  era: -Che onore, sono l'unico con cui parli?- 
-Oggi avevo bisogno di qualcuno con cui parlare, visto che non converso con i miei genitori da un secolo ormai.-
-Beh mi fa piacere di essere questa eccezione per te!- Sorrise lui assorto.
-Si, scusa se mi sono sfogata..- 
-Di niente, la domanda te l'ho fatta io, mi fa piacere conoscerti; vorrei sapere qualcosa di piú su di te, ti va se ci vediamo qualche volta? Solo a scuola se vuoi..-
-Ma allora il concetto non ti é ancora chiaro? Voglio stare sola, non voglio nessun tipo di rapporto con le persone, tanto meno una relazione o roba del genere.- Esclamó irritata.
Con frenesia prese la sua borsa e si avvió nel cortile della scuola, senza neanche salutare il ragazzo, ancora seduto al suo posto, con lo sguardo perso nel vuoto.
-Cristina!- Esclamó Lucas verso la ragazza stesa sotto l'albero nel cortile della scuola, lo stesso dove l'aveva vista per la prima volta.
-Ti prego dammi una possibilitá, conosciamoci!- La ragazza fece finta di non aver sentito e si giró dal lato opposto, per non guardarlo negli occhi. Non poteva resistere al suo sguardo.
-Scusa eh! Peró potresti almeno guardarmi..- La ragazza si voltó lentamente. 
-Non puoi capire. Parliamo un'altra volta- Continuó la ragazza avviandosi verso l'interno della scuola.

**
-Buongiorno!- Esclamó Lucas affiancandosi a Cristina che stava entrando a scuola.
-Ciao- Rispose fredda lei, come suo solito.
-Ma mi spieghi quale é il problema? Sto cercando di fare amicizia con la ragazza nuova, non vedo perché tu debba essere cosí scontrosa.-
-Okay scusa, vuoi essere mio amico? Mi va bene, ti chiedo solo una cosa: non assillarmi continuamente.-
-Perfetto amica!- Esclamó Lucas sottolineando la parola amica. -Oggi all'ultima ora, ci vediamo in cortile che ti presento i miei amici e mangiamo anhe insieme.- Disse soddisfatto Lucas. -Okay, dio santo va bene.- Disse Cristina con aria disperata.
-Adesso devo andare, peró prima voglio un bacio!- Esclamó il ragazzo ridacchiando.
Cristina gli tiró uno schiaffo potente e intenso. Lui rise ancora e le fermó le braccia per poi darle un dolce bacio sulla fronte.
Si guardarono per qualche secondo negli occhi. Gli occhi azzurro-torbido di Lucas la stavano fissando intensamente.
Poi il ragazzo divenne serio: il suo volto triangolare assunse una inaspettata espressione virile.
Le sorrise per un'ultima volta e scappó verso la sua classe. Per la prima volta dopo tanto tempo Cristina si era sentita bene, anche se non riusciva ad ammetterlo a se stessa.





 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: fede_oned