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Autore: Lachiaretta    02/07/2014    14 recensioni
Cosa sarebbe successo se dopo l'esplosione che portò via a Katniss una delle poche persone che realmente amava invece di essere salvata dalle forze della ribellione fosse stata catturata dai pacificatori. Quale sorte poteva riservare per lei il presidente Snow.
Katniss ora vive una vita tranquilla insieme alla sua nuova famiglia. Ignara di tutto ciò che era successo a Capitol City. Nessun ricordo degli Hunger Games. Della morte di Prim. Ma qualcuno non vuole rinunciare a lei e farà di tutto per ritrovarla.
DAL CAPITOLO 17: IO PEETA MELLARK PRENDO TE KATNISS EVERDEEN COME MIA LEGITTIMA SPOSA...
DAL CAPITOLO 10: mi lascio sfuggire due parole che non pensavo avrei mai potuto dire a nessuno. “TI AMO”.
Sono Katniss Everdeen, la ragazza in fiamme, e ora sto bruciando di passione e amore per il mio ragazzo del pane. Katniss Everdeen ama Peeta Mellark.
ATTENZIONE! SPOILER!!
Genere: Romantico, Satirico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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19.

 
Finalmente arriviamo in quello che ha tutta l’aria di essere un campo profughi. I bambini dormono accasciati per terra su stracci che fungono da scomodi letti mentre gli adulti sistemano i pochi beni che sono riusciti a portare con sé durante l’attacco. Fortuna che Peeta aveva consegnato a Thom le sacche piene di pane altrimenti non ci sarebbe stato nulla da mangiare. Nemmeno la caccia ci avrebbe aiutato, il frastuono degli Hovercraft ha sicuramente messo in fuga quasi tutti gli animali del bosco. Proverò comunque a fare un giro più tardi.
Appena Thom ci vede corre verso di noi abbracciandoci ad uno ad uno. “Per fortuna siete salvi. Ho avuto tanta paura!”
Ricambio il suo abbraccio frettolosamente. “Mia madre, Finnick e gli altri sono tornati?” Gli domando preoccupata. Anche se ci aveva salvati tutti non mi fidavo abbastanza di Johanna.
Lui annuisce ma una strana espressione tesa gli si dipinge in volto. “Si, sono tornati più di mezz’ora fa.” E con la mano indica una piccola tenda a decine di metri da noi. All’ingresso accasciata al suolo riconosco il caschetto castano rosso della Mason mentre una figura che indubbiamente deve essere Haymitch cammina nervosamente avanti e indietro. La luce all’interno mi permette di vedere in trasparenza attraverso il tessuto. Riconosco l’ombra di mia madre e l’enorme pancia di Annie, il bambino non deve essere ancora nato.
“Come sta Annie?” Gli domando allarmata mentre sento la mano di Peeta stringersi alla mia. Percepisce sempre la mia tensione.
“Non lo so. Haymitch ha detto che il bambino è podalico e qui non abbiamo l’attrezzatura per un parto cesareo.” A queste parole il mio cuore perde un battito. Ho visto più volte mia madre aiutare le donne del giacimento e in molti di questi casi era stata costretta a scegliere tra la madre e il bambino. Spero che stavolta sia diverso, non possiamo perdere nessuno dei due.
Un urlo di dolore proveniente dalla tenda fa balzare Johanna in piedi mentre noi corriamo verso di loro terrorizzati.
Finnick emerge dall’ospedale improvvisato, il volto bianco, gli occhi velati di lacrime, si accascia a terra e nasconde la testa tra le gambe cercando di trattenere alcuni conati. Nessuno di noi ha il coraggio di chiedergli nulla.
L’ombra di mia madre rimasta sola corre veloce, prende alcuni attrezzi da un tavolo e torna accanto alla grossa pancia di Annie. Non può farcela da sola ma io non sono in grado di aiutarla. Non ho mai sopportato la vista del sangue, ancora mi domando come sia riuscita a resistere quei giorni nella grotta a curare la gamba di Peeta.
Fortunatamente Johanna intuisce i miei pensieri e si fa avanti assumendo il ruolo di infermiera improvvisata. La sua ombra è chiaramente visibile attraverso il sottile tessuto della tenda, corre dal tavolo alla barella porgendo a mia madre tutto ciò le serve.
Quando le urla diventano strazianti non riesco più nemmeno a guardare. Mi siedo in terra accanto a Finnick accarezzandogli il braccio. Lui preme le mani sulle orecchie per isolarsi da tutto il dolore della sua amata. Deve essere terribile, se si trattasse di Peeta impazzirei.
La voce di mia madre arriva nitida alle mie orecchie sovrastando le urla “Spingi Annie, spingi! Ci sei quasi! Sono riuscito a girarlo, adesso però devi spingere.”
Un ultimo urlo riempie le nostre orecchie seguito dall’improvviso silenzio che ci fa schizzare in piedi. Cerchiamo preoccupati di capire cosa sia successo attraverso le ombre ma riusciamo a vedere solo un ammasso informe. Mia madre e Johanna chine su Annie.
Un debole pianto ci fa tirare un sospiro si sollievo. Il bambino è nato ed è vivo.
Johanna Mason esce trionfante dalla tenda con il piccolo Odair tra le braccia. Ci fiondiamo tutti su di lei per vederlo, ma Finick ci scavalca correndo e prende in braccio suo figlio.
Un meraviglioso fagottino rosa, muove su e giù le piccole manine paffute cercando di afferrare il mento di Finnick. I vagiti riecheggiano tra gli alberi, potrebbero segnalare la nostra posizione ma nessuno di noi ha il coraggio di zittirlo.
Come prima cosa il neo papà si rivolge a Johanna chiedendogli novità su Annie, che lo fissa nervosa. È mia madre a rispondere uscendo dalla tenda alle sue spalle. “Sta bene, è stata bravissima. Ora è solo molto stanca e deve dormire.” Afferma con tono sicuro tranquillizzandoci tutti.
Ora che sa che la sua amata e fuori pericolo si rivolge di nuovo a suo figlio presentandoci il piccolo meraviglioso Mag Odair.
“Finnick, è bellissimo. Guarda che belle gambette paffute.” La mano di Thom si allunga per strizzarle leggermente.
“Che piedini piccoli.” Johanna afferra uno dei piedini tra le mani e gli fa il solletico fancendolo sorridere.
“Ha i capelli rossi come la mamma.” Peeta lo guarda come se fosse la cosa più bella che abbia mai visto al mondo, dopo di me ovviamente.
“Gli occhi invece sono di papà.” Esclamo io abbagliata da tanta bellezza.
La mano di Haymitch è velocissima e gli sfila l’asciugamano che lo avvolgeva prima che nessuno di noi riesca a fare alcunché per fermarlo. “Non credo che abbia preso solo gli occhi dal papà.” Ride sganciando una gomitata tra le costole a Peeta.
L’espressione truce sul volto di mia madre ci fa scoppiare tutti a ridere. Ecco da chi mi ha trasmesso quello sguardo!
Finnick, orgoglioso dell’intimità del proprio figlio, tarda a rivestirlo ridendo come un matto. “è proprio un Odair!”
“Allora ragazzo, immagino che voi sarete i prossimi.” Haymitch sgancia la sua bomba continuando a colpire le costole di Peeta. Udendo quelle parole mi sento avvampare.
“HAYMITCH!” Urla Peeta completamente viola in viso.
“Perché? Non dirmi che non lo vorresti? Te lo stai mangiando con gli occhi!” Ride il nostro mentore. In effetti avevo notato che Peeta era rimasto abbagliato fin dal primo istante dal piccolo fagottino rosa ma per adesso non mi sento ancora pronta ad affrontare le grandi sofferenze del parto. Improvvisamente nella mia mente fa capolino l’immagine di noi due che stringiamo un bambino con i miei capelli e gli occhi del suo papà. Sorrido leggermente fissando il mio uomo. Forse potrebbe non essere così male.
“Dolcezza, pianete terra ti chiama. Ragazzo attento, mi sa che ci sta pensando anche la tua donna!”
“HAYMITCH” Urlano mia madre e Peeta contemporaneamente. Come riesce lui a mettere in imbarazzo le persone non ci riesce nessuno.
 

Dietro ordine di mia madre mi sistemo poggiata ad un albero per riposare. Le possenti braccia di Peeta mi stringono cullandomi appena. Dovrei dormire un po’ ma ho ancora paura di un attacco a sorpresa, Snow e i Pacificatori sono vicini a noi e sono sicura che ci stanno cercando.
“Dormi piccola, non credo ci sarà nessun attacco per questa notte. E Thom Gale e Johanna sono di guardia adesso. Se dovessero trovarci lanceranno l’allarme.”
“Non mi fido ancora di Johanna. Ha detto chiaramente di essere solo dalla sua parte.” Gli sussurro scuotendo la testa.
“Lo so, ma sembra talmente legata ad Annie che credo che la proteggerà a costo della sua vita. In fondo è corsa in nostro aiuto per lei.” Afferma sicuro di avere ragione. “E poi io potrei dire la stessa cosa di Gale. Potrebbe cercare un altro accordo per portarti via di nuovo. Ma non abbiamo alternative, dobbiamo fidarci.” Le sue parole mi lasciano perplessa. In effetti ero così concentrata su Johanna che non avevo pensato minimamente ad un altro tradimento di Gale.
 
 

 
POV GALE
 
“Ciao fusto.” Johanna Mason mi si avvicina ancheggiando con intento sicuramente provocatorio.
“Siamo di guardia. Questo vuol dire controllare la propria postazione. Non dovresti essere qui.” Le dico senza smettere di scrutare la mia parte di boscaglia.
“L’ex ubriacone mi stava addosso, credo non si fidi ancora di me. Alla fine ho deciso che era inutile perdere il sonno in due. Ma per te potrei fare un’eccezione. Se fosse per me non ti lascerei mai dormire.” Mi sorride maliziosa. Che idee si è messa in testa.
“Johanna non so cosa tu abbia in mente ma qualunque cosa sia non credo sia il caso.” Spero di essere stato abbastanza chiaro per lei. Mi sbagliavo.
“Così mi ferisci bellissimo.” Si lamenta poggiandosi una mano sul cuore. “Perché mi rifiuti?” Il suo tono è ironico, mi sta prendendo in giro.
“Perché per adesso non mi va di avere alcuna donna, in tutti i sensi.” Nessuna donna che non sia Katniss, termino mentalmente la frase.
“Mmm. È per la ragazza di fuoco vero?” Colpito. Mi limito ad annuire. “Ti ho visto prima sai. Devi fartene una ragione. Stavano pronunciando i voti nuziali, non sarebbero stati validi ma credo che sia abbastanza per farti capire che lei ha ormai scelto. E con il bambino? Lo fissava sognante. Mettitela via, ha scelto il fornaio.”
Le sue parole mi colpiscono come un pugno in pieno stomaco. Tagliente come sempre Johanna Mason. Rimango in silenzio abbassando lo sguardo incapace di continuare a sostenere il suo.
“Tranquillo fusto. Posso assicurarti una cosa.” Inizia attirando nuovamente la mia attenzione. “Chiodo schiaccia chiodo è una pura verità.” Annuncia ammiccante.
Non posso fare a meno di ridere a tanta spavalderia. “Me ne ricorderò!” 
Detto questo mi volta le spalle e si allontana sculettando eccessivamente.
Una cosa bisogna ammetterla però. È insopportabile ma ha davvero un bellissimo fondoschiena.
 
 
POV FINNICK
 
Lascio il nostro piccolo Mag nella culletta improvvisata accanto al letto di Annie. Entrambi dormono beati incuranti di quello che potrebbero succedere da un momento all'altro. Lascio un casto bacio sulle labbra di mia moglie e sulla fronte di mio figlio. Non posso permettere che venga fatto loro alcun male.
Esco a grandi passi dalla tenda alla ricerca di Peeta e Katniss. Dopo poco li trovo teneramente abbracciati accanto ad un albero, si stanno baciando teneramente. Non vorrei disturbarli ma devo assolutamente parlare con loro.
“Ragazzi, posso disturbarvi?” Guardo altrove imbarazzato appena Katniss sobbalza separando le sue labbra da quelle di Peeta arrossendo vistosamente.
“Finnick hai bisogno di qualcosa?” Mi domanda Peeta. Dal tono della sua voce sembra infastidito, ma cambia subito espressione appena i nostri occhi si incrociano. “Qualche problema?”
Scuoto velocemente la testa. “No, almeno per ora. È di questo che volevo parlarvi. Io devo proteggere la mia famiglia, non posso permettere che gli venga fatto del male e finchè Snow e i pacificatori saranno a pochi passi da noi non saranno al sicuro.”
Entrambi mi  fissano intensamente, sanno che ho ragione.
“Non saranno MAI al sicuro, almeno finchè Snow sarà VIVO. Dobbiamo fare qualcosa.” Alzo leggermente la voce sulle parole mai e vivo.
Katniss annuisce lievemente. “Cosa facciamo?” Il suo tono è serio e preoccupato.
“Non possiamo aspettare che loro ci trovino. Dobbiamo attaccarli noi.” Azzardo titubante.
“Sono d’accordo. È ora di porre fine a questa guerra. Stanotte.” Sentenzia fissandomi con i suoi occhi grigi pieni di determinazione. La ragazza di fuoco vuole combattere.
“Torniamo a riprenderci le nostre vite e le nostre case.” Aggiunge Peeta, circondando con un braccio le spalle della sua donna.
La decisione è presa. Si combatte.
“Chiamo gli altri.” Mi giro e faccio qualche passo allontanandomi da loro.
“Ah Finnick. Solo un’ultima cosa." La voce di Katniss mi blocca e mi volto ancora una volta verso di lei.  
"Sia chiaro, Snow è mio.”
 
 
 
 
Angolo Autrice
 
Ciao a tutti/e..
Come prima cosa vogglio scusarmi tanto per il ritardo ma sono stata piuttosto full in questi giorni, e nel week end approfitto per rilassarmi al mare.. Quindi sono rimasta un po’ indietro. Però ce l’ho fatta ad aggiornare.. Perdonatemi.
Mi spiace essere rimasta anche indietro con tutte le mie ff preferite:
L’atlante delle nuvole (sono indietro di ben due capitoli)
Trip to Hell and return
Arrivi tu
Torna da me.
Farò notte per mettermi al pari.. Ma adesso che ho pubblicato posso concentrarmi sui nuovi capitoli.
Per chi non le conoscesse consiglio vivamente di leggerle perché sono veramente belle.
E per chi avesse voglia di leggere una bellissima storia romantica (originale, non su Hunger Games) voglio consigliarvi
LEZIONI DI SEDUZIONE.
Io me ne sono innamorata!!

Volgio ringraziare ancora una volta tutti voi che leggete/recensite/aggiungete ai preferiti, da ricordare e seguite la mia storia.
Il primo capitolo ha superato le 2050 visualizzazioni!!!!

Detto questo un abbraccio e al prossimo capitolo!!!
 
  
 
   
 
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