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Autore: SavannahWalker    02/07/2014    0 recensioni
«E' ora del bagno, piccoletta!» disse, spintonandola.
Il contatto con l'acqua fredda le fece venire i brividi lungo tutta la schiena. Non era così sicura di voler proseguire ma ormai era al livello delle cosce, tanto valeva andare fino in fondo. Un attimo prima di tuffarsi sentì un peso trascinarla giù, quasi affogandola. Tornata in superficie tossì e aspettò che il suo "agressore" uscisse allo scoperto per tirargli un sonoro schiaffo sul petto.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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- WHITE NIGHT -


«Mi stai dicendo che non hai mai bevuto vino di scarsa qualità?»
«Le cose si fanno fatte bene o non si fanno affatto!» rispose, facendo un piccolo sorso dal contenitore di cartone appena rubato.
La ragazza alzò il sopracciglio e gli diede una pacca sulla spalla, non troppo forte.
«Questo per che cos'era?» le domandò.
«Sei un' incoerente!»
«Avevi dubbi al riguardo?» disse, prendendola sottobraccio e le offrì la fine di quel liquido acidulo.
Lo bevve tutto d' un sorso non riuscendo a trattenere una smorfia di disgusto. Passò il dorso della mano sulle labbra e si pulì sulla maglia dell'altro. Nella frazione di pochi secondi la buttò per terra, sedendosi sopra le gambe, e cominciò a riempirla di sabbia. Più si dimenava, più sentiva i granelli infiltrarsi dappertutto. Cercò di alzarsi varie volte prendendolo per le spalle ma con scarsi risultati. Si arrese quando, dopo aver rotolato per qualche metro, si ritrovarono vicini all'acqua. Distese le braccia sopra la testa e cominciò a ridere. Quella breve lotta l'aveva costretta ad un enorme sforzo fisico inaspettato. Doveva ammettere che non reggeva molto bene l'acool, anche se era quello di scarsa qualità.
«Aaaaah! Non ci sono più le donne di una volta!» le disse, arruffandole i capelli.
Nascose il viso con una mano per non far notare il colore infuocato delle guancie. Con l'altra prese una manciata di sabbia umida e gliela tirò dritta in faccia.
Nonostante la breve distanza tra i due, la lanciò con tutta la forza rimasta. All'impatto, lui si lasciò cadere all'indietro e rimase disteso per qualche minuto senza dire nulla.
Sentendosi in colpa, gli si avvicinò e appoggiò la testa sul suo petto cercando di scusarsi in modo convincente. Avrebbe dovuto capire che lo scherzo è bello finché dura poco e che lui si era premurato di non farle troppo male. Sentì le sue braccia cingerle i fianchi e tirarla su di peso, caricandola sulla spalla. Mentre la testa penzolava al dil là della schiena, si rese conto che sotto di lei c'erano dei movimenti che sembravano proprio le onde del mare.
«N-non puoi b-buttarmi! S-sono vesti-t-ta!»
«Giusto» disse, mentre fermava la marcia verso l'acqua scura.
Tornò indietro e la appoggiò sull'asciugamano senza tanta accortezza. Si tolse i vestiti, buttandoli da qualche parte dietro di lui, e prese un lembo della canottiera di lei.
«C-che diamine p-pensi di fare?» chiese, strisciando all'indietro.
«Prima di andare in acqua ti tolgo i vestiti, me l'ha detto tu».
«N-non è esattamente c-così! G-giù le m-mani!»
«Oh, andiamo!»
La attirò a se, le tolse la canottiera e la aiutò a sfilarsi i pantaloncini. Non lo guardò per la vergogna, non si sarebbe mai aspettata che la situazione si sarebbe evoluta in quel modo. Non ci metteva malizia ma non erano cose da tutti i giorni!
Le prese le mani e la fece alzare.
«E' ora del bagno, piccoletta!» disse, spintonandola.
Il contatto con l'acqua fredda le fece venire i brividi lungo tutta la schiena. Non era così sicura di voler proseguire ma ormai era al livello delle cosce, tanto valeva andare fino in fondo. Un attimo prima di tuffarsi sentì un peso trascinarla giù, quasi affogandola. Tornata in superficie tossì e aspettò che il suo "agressore" uscisse allo scoperto per tirargli un sonoro schiaffo sul petto.
«Sei matto?!» chiese, irata.
«Non ti decidevi, ti ho solo dato una mano!» rispose, massaggiandosi la parte arrossata dove si vedeva chiaramente la forma di cinque dita.
Giradosi incrociò le braccia, sia perché era arrabbiata, sia perché cominciava a sentire freddo. Venne avvolta da un abbraccio che le diffuse subito calore. Piegò la testa all'indietro, appoggiandosi al suo mento. Rimasero in silenzio, circondati solo dal suono delle onde che si infrangevano sulla riva. Le loro mani si congiunsero creando la cornice perfetta per quel momento.
Le fece fare una piroetta e la fece ballare, strappandole una risata. Le prese il viso tra le mani, accarezzandolo, e fissò lo sguardo su di lei. Notò l'evidente espressione imbarazzata, la bocca appena schiusa e gli occhi lucidi. Alzò un sopracciglio e nel suo volto si dipinse una ghigna di sfida, doveva farla sbloccare, ma lo avrebbe fatto a modo suo. Lei piegò la testa di lato, consapevole che stesse per succedere qualcosa ma non era in grado di prevederla. Le prese le gambe e le portò sui fianchi.
«M-ma c-cos...» non fece in tempo a finire la frase.
Cominciò a coprirla di baci, seguendo la linea del collo per poi raggiungere le sue labbra. La baciò con forza ma senza essere rude.
In un primo momento ebbe un po' di paura, non sapeva come comportarsi ma alla fine si lasciò andare.
Nella testa navigavano mille pensieri e il cuore le esplodeva. 
Presero il respiro. Gli accarezzò i capelli bagnati, la testa sostenuta dalla sua fronte.
Solitamente non si lasciava a gesti così teneri ma in quel momento ne aveva bisogno e non gliene fregava nulla dell'immagine da duro che si era creato. Probabilmente era anche un po' colpa dell'alcool, ma non aveva importanza.









NdA - Savannah Blue


Tadaaaaaan!
Sforniamo cose a caso per una original che sto già scrivendo! <.<
Penso si potrebbe considerare un momento spin-off di  "Lo Ying E Lo Yan", interpretatelo  come un sogno della protagonista xD
Penso che ne farò  altri, non si sa mai che ne esca qualcosa di buono xD
   
 
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