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Autore: Perla Bane    03/07/2014    8 recensioni
Jocelyn non è riuscita a scappare da Valentine..
Clary, Jonathan, Jace, Alec, Izzy, Perla, Magnus.. vediamo dove sono i cacciatori in questo universo alternativo..
Genere: Drammatico, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Clarissa, Jace Lightwood, Raphael Santiago, Sebastian / Jonathan Christopher Morgenstern, Un po' tutti
Note: Lemon, Lime, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo, Violenza
Capitoli:
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DICIOTTO ANNI PRIMA

JOCELYN

Gli occhi mi saltano da un punto all'altro della stanza illuminata solo dal fuoco che brucia vivo nel caminetto.

I quadri che ho dipinto, la finestra rossa chiusa con le sicure, i ciocchi di legno che ardono creando un colore caldo, un misto di arancione e giallo, con sfumature di blu, è bellissimo.

Sospiro, sento solo il battito dei nostri cuori.

Il silenzio mi permette di sentire se qualcuno sta arrivando ad ucciderci.

Il silenzio mi permette d'essere pronta per un eventuale attacco.

Amo il silenzio.

Guardo il meraviglioso bambino tra le mie braccia, Jonathan cresce, appena nato sembrava un demone ma ora non più, era colpa di quello che Valentine mi costringeva a bere durante la gravidanza, ora è un bel bambino. E' un vero bambino. Cresce bene.

E' l'orgoglio di Valentine.

Ma io ho paura, ho paura che possa trasformarlo in lui.

Guardo il suo bel faccino paffuto, ha i miei occhi verdi e i capelli biondissimi.

E' il bambino più bello del mondo “ti darò una vita per cui valga la pena di vivere figlio mio, sei nato dal..” Per l'Angelo, sussulto sul divano. Sento la porta d'ingresso sbattere. Tremo e metto Jonathan nella culla. Afferro subito la spada, l'avvicino alle labbra e la chiamo “Williams” sussurro a bassa voce, in un attimo la lama si illumina confermandomi che sono pronta allo scontro, sono venuti a prenderci, vogliono metterci al rogo, è arrivato il Conclave.

Ho il cuore che batte velocissimo, impugno saldamente la mia arma, non morirò senza combattere! Proteggerò il mio bambino fino alla morte!

Sento dei passi leggeri e un singhiozzo.

Oddio, sospiro e la testa mi gira, è la mia amica quella che ho difronte, Claudia è sconvolta e trema. La maglia bianca che indossa è completamente insanguinata, oddio!

La spada mi cade dalle mani e accorro subito da lei, le alzo la stoffa per controllare la ferita.

Trema come una foglia, per l'Angelo.

“Hei Claudia, calmati..” afferro lo stilo ma lei si ritrae.

“Valentine, sto cercando lui, tuo marito è qui?!” mi chiede in ansia con gli occhi spalancati, è davvero scioccata.

I capelli mori li ha raccolti in una coda tutta scompigliata, non so cosa le sia accaduto..

“No, tornerà tra poco. Cos'è successo, stai bene?! La bambina?” le accarezzo la pancia.

“Non so cosa mi succeda Jossy.. mi sono ferita e magicamente la lacerazione si è rimarginata senza alcuna runa.. l'altro giorno sono sicura d'aver visto una scintilla apparirmi tra le mani.. Caius si è messo a ridere, ma io mi sento strana, sarà perchè la gravidanza sta volgendo alla fine, forse sono solo preoccupata..” mi guarda sconvolta, solo ora con la luce del fuoco riesco a vedere bene il colore dei suoi occhi, non sono come me li ricordavo, oltre al nocciola riesco ad intravedere delle pagliuzze arancioni.

Oddio, un brivido mi percorre la schiena, non anche lei “non devi più bere nulla di quello che ti dà Valentine!” la voce mi esce come un rimprovero.

Ride nervosa e mi guarda confusa “non scherzare, mi fa stare bene, ora che sono incinta mi servono vitamine in più” si accarezza dolcemente la pancia.

Per l'Angelo, no! Non sono vitamine!! “Ti sta avvelenando!” le urlo afferrandole le braccia.

Fa un passo indietro e mi guarda come se fossi pazza, forse lo sono davvero.

“impossibile, è sempre molto gentile, Caius lo stima molto, dice che la bambina sarà una perla rara” sorride guardandosi la pancia “unica nel suo genere. Penso che la chiamerò così. Perla Julia Aldercross, suona bene, no?!”

Per l'Angelo..


 

CINQUE ANNI PRIMA

VALENTINE

Entro velocemente nel mio studio, è sempre tutto come lo lascio, nessuno si fida ad entrare qui dentro. Una bella scrivania in noce antico domina l'intera stanza, la mia poltrona in pelle verde è davvero comoda. Dietro ad essa c'è un dipinto di Jossy, occupa l'intera parete, me l'ha fatto appena ci siamo conosciuti, un suo autoritratto, è il più bel quadro che esista al mondo.

I capelli rossi e lunghi le circondano il viso allungato coprendone parzialmente un lato. Quello che preferisco di più in questo dipinto è lo sguardo che le ha attribuito, gli occhi verdi mi guardano con amore e fiducia.. sospiro, ormai non mi guarda più così da tredici anni.

Mi passo le mani sul viso e mi strofino gli occhi, sono in ritardo, è già notte fonda.

Giornata proficua, ora l'unica cosa che voglio fare è stendermi accanto al corpo caldo di mia moglie.

Arrivo alla scrivania e poso i registri con i nomi dei miei alleati, iniziano ad essere un numero considerevole, ancora qualche anno e sarà tutto come progettato.

Stiracchio le gambe, sono davvero stanco. L'occhio mi cade su un cartoncino dal bordo dorato appoggiato al centro della mia scrivania accanto al portapenne in vetro.

Lo afferro velocemente, è la calligrafia di Jossy, non mi scrive un biglietto da dodici anni, forse ha deciso di perdonarmi, forse ricomincerà a rivolgermi la parola.

 

Forte come la morte è l’amore,

tenace come il regno dei morti è la passione...

Avresti dovuto lasciarmi andare quella notte,

sei solo riuscito ad incatenare il mio corpo,

non la mia anima.

Se solo avessi scelto me, tutto questo non sarebbe successo.

Finalmente sarò libera.

 

Cosa?! Mi tremano le mani e il foglio mi cade svolazzando lentamente ai miei piedi, senza neanche pensarci inizio a correre verso la nostra camera da letto.

Ci arrivo in pochi secondi e poi tutto accade a rallentatore.. è come se riuscissi a vedere la scena dall'alto..

Spalanco la porta e mi guardo attorno terrorizzato, ho paura, come la sera in cui voleva lasciarmi.

Ed ecco la mia Jossy riversa sul pavimento in una pozza di sangue con addosso una semplice camicia da notte azzurra.

Corro e mi inginocchio accanto a lei sporcandomi del suo sangue, del sangue dell'unica donna che mi abbia mai reso felice.. non respira, è fredda, è bianca, ma ha un leggero sorriso sulle labbra..

Ora è libera?! Libera da me?! Non è possibile! Urlo, un urlo disumano mi esce dalla gola. Un grido di dolore e disperazione, cosa farò ora senza di lei?! Tutto quello che ho fatto ha portato a questo?!

Perchè?!

Ed ecco i miei figli entrare dalla porta, Clary, la mia bambina grida portandosi una mano alla bocca e si avvicina a noi. Io resto immobile con il senso di colpa che mi divora, è colpa mia.

La mia bambina inizia a piangere disperata urlando il nome della madre.. ma invano, non risponderà mai più. Jonathan l'afferra per i fianchi trattenendola, lui la guarda distaccato, non cede alle emozioni, l'ho educato al meglio, non soffrirà mai come me, non si farà distrarre da nulla...

Ecco la strega, deve curarla, non le chiedo nulla, fa tutto in automatico, le vuole bene, è stata cresciuta da lei. Si tuffa accanto a noi immergendo le gambe nel sangue di mia moglie, allunga una mano e libera la luce, ma è troppo tardi, è fredda, è già morta.. non può resuscitare un morto, neanche se è l'angelo del mio cuore.


 

UN ANNO E MEZZO PRIMA

JACE

Che noia, l'ennesima serata chiuso in istituto. Guardo Izzy che sbadiglia appoggiandosi il libro aperto sulla pancia.

“perchè Alec può uscire tutte le sere e noi no?!” le chiedo sbuffando.

Lei sospira alzando le braccia oltre il divano “Perchè va dallo stregone a ricavarne informazioni” sussurra con uno sbadiglio.

Per l'Angelo, la biblioteca è davvero silenziosa e buia a quest'ora “mi annoio” dico con un lamento incrociando le braccia.

Mi sorride mordendosi un labbro. Che diavolo vuole fare?! Si alza velocemente dal divano in cui era seduta e si siede accanto a me sventolandmi i capelli legati in una coda davanti agli occhi.

“io ho un modo divertente per far passare il tempo” dice profondamente.

Cosa?! Resto a guardarla negli occhi, spero non voglia tirare fuori i nostri vecchi giochi in scatola.

Sorride maliziosa e mi sale sopra le gambe a cavalcioni, rimango pietrificato mentre mi allaccia le braccia attorno al collo “cosa fai Izzy?!” le chiedo irrigidendomi sbarrando gli occhi.

Si avvicina e mi bacia velocemente sulle labbra “faccio passare il tempo Jace, solo questo” sussurra dolcemente.

Oh per l'Angelo!

La osservo con occhi diversi, indossa una canottiera nera aderente, è carina, una ragazza davvero carina, ha delle belle curve e un delizioso profumo. La gonnella a fantastia floreale azzurra e biancha che indossa ricade stropicciata sul mio grembo. Alzo gli occhi e le osservo la bocca, ha il labbro inferiore stretto tra i denti, oddio, è carina la sua bocca, mi guarda maliziosa e sorride.

“Solo passare il tempo?!” le chiedo per conferma, non voglio di più.

Annuisce e si avvicina appoggiando compretamente il bacino al mio “solo passare il tempo” mormora lussuriosa.

In un attimo afferra il bordo della canottiera e se la sfila, non indossa il reggiseno e resto allibito alla visione del suo torace nudo. Seni rotondi e sodi spiccano tra le rune nere, ha la pelle chiara e senza imperfezioni. Le appoggio le mani sui fianchi e sospiro osservando con la bocca aperta la parte denudata del suo corpo.

Emetto un gemito di stupore “ok” sussurro perdendomi in lei.


 

SEI MESI PRIMA

ALEC

Mi schiarisco la voce, finalmente ci siamo, guardo il mio parabatai sull'attenti accanto a me. Indossiamo finalmente le divise ufficiali dei cacciatori angelici speciali, nere decorate con rune dorate, mi sta una favola, Magnus resterà a bocca asciutta. Sono orgoglioso di noi, solo un gruppo selezionatissimo tra i migliori cacciatori lo costituisce.

La sala del Consiglio è maestosa, una enorme scultura dorata rappresentante il conflitto tra bene e male domina la parete davanti a noi, i soffitti sono alti e le colonne sono rifinite in oro. I pavimenti sono in marmo colorato lucido, le varie pietre sono posizionate per creare un disegno geometrico che pone al centro di tutto la statua dell'Angelo. Affreschi adornano tutte le pareti rispecchiando la coppa mortale, l'Angelo Raziel e i combattimenti nei secoli avvenuti tra cacciatori e demoni.

È un onore trovarci qui.

Il Console cammina davanti a noi e incrocia le braccia dietro alla schiena “Valutati i vostri impegni e sforzi per arrivare fino qui, abbiamo deciso di promuovervi a Cacciatori Speciali, complimenti ragazzi” dice fiero.

Sto fermo immobile ma la mia anima sta ballando la macarena su una spiaggia bianca, per l'Angelo, ce l'abbiamo fatta!

“Abbiamo già deciso la vostra missione, sarà assolutamente segreta, nessuno saprà di voi all'infuori di pochi fidati membri del consiglio. Dovrete stanare i membri corrotti del Conclave e aiutarci ad annientare il nemico. So che non ci deluderete”.

Annuiamo all'unisono e ci avviamo verso l'uscita.


 

DUE MESI PRIMA

JONATHAN

Il mio compleanno, fantastica discoteca nel centro di Rio, c'è tantissima gente, diciotto anni! Sono un adulto a tutti gli effetti!

Mi guardo attorno cercando la mia sorellina, i capelli rossi di Clary spiccano ovunque, è seduta su uno sgabello alto accanto al bancone del bar, ha un carattere forte, incredibilmente sicura di sé, dotata e sveglia. E ne è del tutto consapevole, riesce a mettere in ginocchio chiunque con l'uso della lingua o della spada. Fantastica rossa.

Da sola sta intrattenendo una decina di ragazzi, tutti si accalcano attorno a lei nella speranza di portarsela a casa.

Ghigno, poveri illusi, ha già scelto con chi passerà la notte. Con l'unica persona che la fissa dalla parte opposta del locale gustandosi ogni suo movimento.

Un giovane cacciatore dai capelli neri e gli occhi nocciola la sta osservando dal momento esatto in cui siamo arrivati, lei gli ha sorriso e continuano a scambiarsi dolci occhiate cariche di desiderio.

Per l'Angelo. Finchè è felice lei, lo sono anch'io.

Io sono in un salottino privato a lato della pista da ballo, chiacchero con due ragazze sedute sul divano bianco in pelle, una fata dagli occhi blu elettrico e una licantropa dagli occhi gialli, sono carine, penso che me le porterò a casa entrambe. Uh.uh!!

Sorrido, mmm.. adoro gli abiti che indossano. Così corti ed aderenti che lasciano poco spazio all'immaginazione. Una bionda con i capelli corti e l'altra rossa con le trecce, sembrano due a cui piace particolarmente divertirsi, a mio padre verrà un infarto quando entrambe parteciperanno alla colazione di domani mattina.

Haha, tanto le vedrà una volta soltanto, sono superficiali e vuote queste ragazze, fanno discorsi noiosi e non mi stuzzicano abbastanza.

Sono in piedi davanti a loro, indosso una camicia bianca slacciata per metà questa sera e dei jeans blu. Mi infilo le mani nelle tasche e le osservo, mi mangiano con gli occhi.

“hei!” qualcuno alza la voce, Perla?! Sta chiamando me così?!

Mi volto di scatto ed eccomela davanti, mi guarda in maniera diversa stasera. Ieri era furiosa, mi ha lanciato addosso una sedia perchè una ragazza con cui avevo passato la notte si è messa a cercare vestiti in camera sua, era proprio incazzata.

Aggrotto le sopracciglia, è a cinque metri da me. Indossa un abitino bianco scollato con i tacchi alti. Ci sta bene, proprio bene, ha delle gambe favolose. Solo gli occhi le spiccano come fari di un arancione mai visto prima, i capelli le cadono dolcemente sulle spalle. È una bella ragazza, si incammina decisa senza lasciare i miei occhi.

Cosa avrà adesso?!

Si avvicina velocemente e arriva troppo vicina a me, troppo! Oh per l'Angelo! Si è tuffata sulle mie labbra! Mi sta baciando con una passione incredibile. Oh mio Dio, è... è fantastica.

Barcollo ma non lascia la presa mi mordicchia un labbro e un brivido mi sale per la schiena.

Chiudo gli occhi e mi lascio andare, impossibile resistere. Ha le labbra così soffici e dolci. Le avvolgo la schiena con le braccia e la sollevo dal pavimento. Mi bacia ancora, le nostre lingue si muovono all'unisono danzando a ritmo di una musica tutta nostra, il cuore mi batte velocissimo, la stringo forte e la faccio aderire completamente al mio corpo.

Mi accarezza il viso e poi porta le mani nei miei capelli, non pensavo potesse baciare così, baciare me così!

Si stacca dalle mie labbra e mi guarda intensamente negli occhi ”Non sei stufo di ragazze superficiali e vuote?” mi chiede ansante.

Come fa a saperlo? Mi ha letto nel pensiero “si” sussurro, l'arancione dei suoi occhi è incredibilmente intenso.

Mi bacia ancora e sono percorso da un nuovo brivido di piacere.

“lo sapevo, allora andiamo. Chiudi gli occhi” dice con un soffio.

Eseguo il suo ordine e quando li riapro tutto ha un senso.


 

OGGI


 

JACE

Colazione finita, dobbiamo allenarci con i figli del demonio, ma prima voglio vederla da solo.

Mi appoggio al muro nella penombra del corridoio in fondo alle scale, deve passare di qua per andare in palestra, sospiro. Alec è riuscito a comunicare con il Conclave . Eccola che arriva, passa velocemente per il corridoio ma le afferro un polso e la tiro verso di me.

Urla gaia, poi una risata fantastica che echeggia in tutta la fortezza mi arriva fino all'anima.

La faccio aderire al muro e ce la inchiodo facendo appoggiando tutto il mio torace al suo, sorride maliziosa “ciao cappuccetto rosso” le sussurro all'orecchio.

Sono un soldato in cerca di informazioni e lei è sicuramente il metodo migliore per ottenerle, questo, solo questo deve essere.. eppure non è così.

Per l'Angelo, ha un profumo talmente dolce da farmi impazzire.

Si morde un labbro e sorride “io sono il lupo cattivo Jace, stai attento” posa le unghie sui miei fianchi e scende, un brivido mi arriva fin sopra i capelli.

Mi guarda negli occhi, non penso d'aver mai visto occhi così belli “a meno che tu non sia qui per salvare cappuccetto rosso, mio bel cacciatore, ti consiglio di vedermi per quello che sono in realtà.”

Strabuzzo gli occhi! Oddio, è pure misteriosa. E' la figlia del nemico, ma lei non è il nemico, verrà risparmiata dal Conclave dopo aver passato l'interrogatorio con i Fratelli Silenti.

Si avvicina alle mie labbra, pochi millimetri ci separano, voglio solo sentire quella meraviglia su di me, ovunque. Già mi gusto il contatto, inghiottisco la saliva, il respiro mi si è accellerato..

“Non sono il bersaglio Jace, ma la freccia” mi soffia sulla bocca, un dolcissimo alito mi entra nei polmoni facendomi trasalire. DIO!

Mi avvicino, devo baciarla ancora, sento il suo profumo avvolgermi, ci sono quasi, ma mi punta le mani affusolate sul torace allontanandomi dal suo corpo caldo e sorride.

“Deciditi Jace, sì o no..” mi sussurra sulle labbra.

Scivola via dalla parete come se fosse una brezza marina d'estate lasciandomi ansante.

Per l'Angelo, mi ha in pugno.

Appoggio entrambe le mani alla parete e cerco di recuperare i pensieri oltre al respiro.

Chino la testa, cos'ho intenzione di fare esattamente? Ho detto ad Alec che cercherò di avvicinarmi a lei solo per ricavare informazioni, ma non è la verità.

La ragazza mi piace, mi piace oltre qualsiasi limite accettato. Amo la sua risata, le sue labbra dolci, il suo carattere così determinato. I suoi occhi, le sue mani.

Per l'Angelo... devo allontanarmi da lei, devo tenere le distanze, non posso farmi distrarre.

Ho una missione importante da portare a termine e una ragazza da cui tornare.

E se non volessi tutto questo in realtà?


 

ALEC

Cerco inutilmente di afferrare questa strega, ma è tutto inutile, si muove veloce e svanisce per poi riapparire.

Devo parlarne con Magnus e riferirlo immediatamente al Conclave, la ragazza è pericolosa, è impossibile fermarla.

Mi colpisce con un calcio sul torace, non l'ho vista neanche apparire.

Indietreggio e le lancio un pugnale, ma subito lo blocca in aria e ghigna, in questo momento sembra un'altra persona. Non è la ragazza timidina che arrossisce ad ogni sguardo, sembra una furia omicida.

Afferro la spada, è disarmata, svanirà ancora.

Sorride e allunga la mano al suo fianco e magicamente appare una spada angelica.

L'afferra saldamente tra le dita e l'avvicina alle labbra “Williams” sussurra e la lama prende vita.

“Sei in vantaggio solo perchè usi la magia cara strega, se smettessi d'usarla ti batterei subito” le dico ansimando.

Stringe gli occhi a fessura e impugna meglio la spada, gli occhi le si illuminano, faccio una smorfia, devo averla toccata nell'orgoglio.

“mi alleno da tutta la vita, sei sicuramente più forte di me, ma non più bravo. Ci sto!” dice secca.

Jace non mi degna di uno sguardo, è da quando siamo arrivati in palestra che chiaccherare con la rossa seduti su dei materassi.

Sento un movimento, una lama che taglia l'aria e subito paro il colpo.

“se vuoi colpirmi quando sono distratto non sei molto sicura di te” le dico sorridendo, è facile farla incazzare.

Alza la spada e affonda, è rapida nonostante non stia usando la magia, affondo e fa una smorfia quando para la stoccata, sono più forte di lei e ne è consapevole, indietreggia ma non la risparmio, alzo ancora la lama e la colpisco, si scansa e cerca di colpirmi lei “sei veloce cacciatore” dice ansimando, ora sta sudando anche lei.

Ha i capelli legati in una coda, le guance rosse e la maglietta impregnata di sudore.

Afferro un altro pugnale e glielo lancio contro, lo schiva barcollando e in quel momento affondo la spada tagliandole un braccio.

Per l'Angelo, spalanco gli occhi scioccato e abbasso l'arma “stai bene?”

Sbuffa e guarda in altro stringendo la spada “sto meglio di te, non mi servono rune per guarire!” alza la voce e mi colpisce con un calcio, poi un pugno ma riesco ad afferrarle il braccio e la faccio ruotare su se stessa portandole la lama alla gola, l'ho immobilizzata “morta streghetta” le mormoro all'orecchio.

Ansima, è senza fiato.

“merda” sussurra cercando di riprendere aria mentre vede entrare in palestra il fratello.

Il ragazzo ci raggiunge rabbioso “toglile subito le mani di dosso!” mi urla contro, questo è pazzo! Dev'esserci sotto qualcosa.

Mollo la presa e ridacchio “ci stavamo allenando” dico tranquillo.

“come ti sei permesso di ferirla?” urla ancora, si vede che è figlio di Valentine.

“Sto bene Jonathan” la strega cerca di traquillizzarlo mostrandogli il braccio senza guardarlo.

La ferita si è rimarginata da sola ma lui la scruta attento, dev'esserci qualcosa tra di loro.

Forse no visto che si è smaterializzata appena lui l'ha sfiorata.

Clary e Jace si avvicinano, guardo il mio parabatai e scuoto la testa. Devo parlare anche con lui.. ancora.

La rossa si rivolge al fratello alzando la voce “lasciala stare Jonathan, hai fatto la tua scelta, ora lasciala andare avanti!”


 

JONATHAN

E' svanita, per l'Angelo, non si è fatta neanche sfiorare. Ho bisogno di parlarle. Che cosa mi sta succedendo? La voglio, la voglio vicina, mi manca.. non riesco neanche a dormire bene senza lei accanto.

“ti è sfuggita!” Jace mi batte sulla spalla e ride “è veloce la streghetta!”

Al diavolo! Questo cacciatore inizia a starmi sui nervi, si sta prendendo troppe confidenze. Mi volto verso di lui e stringo i pugni “non prenderti queste confidenze, rimani un cacciatore come tutti gli altri, non sei importante per quello che facciamo, mio padre vi ha permesso di unirvi a noi solo perchè le cose stanno finalmente arrivando al termine e ci servono delle guardie del corpo, non pensare che tu e il tuo amichetto contiate qualcosa, siete sacrificabili, qui di importanti ci siamo solo noi!” gli urlo contro rabbioso.

Clary spalanca la bocca scioccata. Alec e Jace mi fissano sconcertati. Nessuno si aspettava una reazione così. Ho i nervi a fior di pelle.

Il cacciatore biondo spalanca gli occhi smarrito ma subito si ricompone guardando Alec e ride “dai, non prendertela così, l'amore va e viene!” mi appoggia la mano sulla spalla e ci vedo rosso!

NON E' AMORE! L'amore non esiste!

Lancio uno sguardo di fuoco a Clary e lei inclina la testa di lato, le ha detto che ci frequentavamo!

Spintono il nephlim biondo davanti a me sbattendogli le mani sul torace, sono forte, l'ho fatto indietreggiare di due metri, gli punto il dito addosso “Piantala di parlarmi!” urlo ancora.

Sogghigna e incrocia le braccia “siamo qui per allenarci e tu fai il sentimentalista!” scuote la mano con nonchalance.

Fottuto cacciatore!

Mi avvicino stringendo i pugni, ora lo gonfio. Clary si butta tra di noi e mi appoggia le mani sul petto “Smettila Jonathan, tutto è accaduto per colpa tua!” mi grida in faccia “non prendertela con lui!”.

Mi blocco.. cosa?! Tutto cosa? Perchè mi sento così?! ASSURDO! “non è colpa mia Clary, è colpa di nostra madre che ha riempito la testa della moretta con storie assurde!” la guardo negli occhi e il suo sguardo non vacilla, resta ferma davanti a me rabbiosa.

Stringo le labbra “Il ragazzo vuole allenarsi? Bene, lo farò nero!”

Scanso mia sorella e mi butto sul ragazzo angelico.


 

VALENTINE

La Regina della corte Seelie ha valutato la mia offerta ma darà la risposta solo a Clary e a Perla. Chissà cos'ha in mente.

Entro in palestra senza farmi sentire, Jonathan sta lottando con il nuovo cacciatore, Jace se non sbaglio..

Sono orgoglioso di mio figlio, gli piazza un pugno sul viso e il cacciatore cade atterra, ma non cede, fa una capriola e subito è in piedi, si muove velocemente, mi ricorda vagamente qualcuno.

Dio! Ora i ruoli si sono ribaltati, mio figlio le sta prendendo! Lo sta massacrando, mi passo le mani nei capelli, è distratto anche oggi, chissà cosa gli starà mai succedendo.

Per l'Angelo, Clary mi adocchia e arriva saltellando a salutarmi. Non indossa la divisa da allenamento ma dei semplicissimi shorts rossi e una canottiera bianca. Odia le divise.

Mi bacia la guancia e le accarezzo la testa “tuo fratello è distratto in questi ultimi giorni” sospiro e guardo mio figlio che prende più colpi di quelli che riesce ad infliggere.

Fa spallucce e sorride “colpa di una ragazza!” mi risponde gaia.

Spalanco gli occhi, Dio! Ci mancava anche questo. È da mesi che non vedo a colazione nascoste. Magari si è infatuato di qualcuna.

La mia figliola prediletta si sposta accanto a me e appoggia la testa alla mia spalla “tranquillo papà, non ti farò mai impazzire io” dice teneramente.

“ieri hai mancato l'appuntamento con il vampiro” dico severo. La disciplina prima di tutto.

Si irrigidisce e mi guarda in difficoltà “scusa, me ne sono dimenticata, rimedierò stasera” sbatte le ciglia e subito mi ammorbidisco, la mia splendida figlia sa come manipolarmi.

“Mi raccomando Clarissa, è un accordo vantaggioso, una sola runa e avrò a disposizione il suo clan” le dico sorridendo.

Annuisce seria, le stringo il braccio attorno alle spalle, nel frattempo arrivano anche i tre ragazzi.

Punto mio figlio in cagnesco “ti sei indebolito” dico severo.

Si asciuga il viso con la maglietta e si traccia una runa “cazzate, resto sempre il migliore”. Ha usato un tono strafottente, classico di Morgenstern junior.

“sei finito a terra più di una volta, hai la testa altrove, vedi di ritrovarla!” gli ruggisco contro.

Stringe la mascella ma non ci faccio caso. Guardo mia figlia “chiama Perla, dovete presentarvi alla Corte della Regina delle fate” gli dico con un sorriso.

“ci vado anch'io” Jonathan interviene prontamente.

Lo osservo dalla testa ai piedi “no Jonathan, ieri ti sei quasi fatto uccidere, oggi le hai prese da Jace. Sei distratto in questi giorni, spero sia una cosa passeggera.”

Sta per ribattere ma alzo la mano per fermarlo “allenati e ritrova la concentrazione, altrimenti ti farai uccidere!” alzo la voce e si zittisce.

Ecco apparire la mezza strega “ciao Valentine” mi sorride, ma io non ricambio il sorriso, le faccio solo un cenno con la testa, non è sangue del mio sangue, rimane sempre un soggetto sacrificabile, sarà la sua anima ad essere divorata dalla pixies, poi il potere a cui avrà accesso mi sarà comodo.

La guardo negli occhi “tu e Clary dalla Regina delle Fate, vuole vedervi per discutere dell'alleanza, lascia parlare Clary, sono stato chiaro?” le dico duramente.

Annuisce e allaccia le mani dietro alla schiena “me ne sto sempre zitta, non occorre specificarlo” borbotta a bassa voce.

Stringo le labbra “è perchè tu non sei una Morgenstern, devi stare al tuo posto!” le urlo contro.

Annuisce e le spalle le tremano.

“Ora piantala! Ieri sera era tua figlia adottiva solo perchè ti faceva comodo e adesso è tornata ad essere lo scarto!” Jonathan avanza verso di me alzando il tono della voce.

Poso gli occhi nei suoi, ultimamente è suscettibile quando si parla della strega “non ho intenzione di discuterne con te, io l'ho allevata per uno scopo!”

“non sei stato tu ad allevarla, era sempre con Clary e la mamma!” mi urla in faccia con gli occhi spalancati, poi si volta a guardare la strega e sospira. Una espressione triste gli cala sul viso, scuote la testa come a scacciare un pensiero che fa male e si incupisce. Si volta senza salutare nessuno ed esce dalla palestra in silenzio con la testa bassa.

Mi tremano le mani. Jossy..


 

PERLA

Sbuffo, siamo qui da venti minuti in piedi in un prato fiorito. C'è profumo di erba tagliata e boccioli di rosa.

Se penso che tutto questo si trova sotto terra mi vengono i brividi, qui non vedono mai la luce del sole eppure i fiori sono rigogliosi. Le pareti sono splendide, ricoperte di vegetazione. Edere e piccole margherite si intrecciano per creare composizioni amorose, un piccolo cupido che lancia una freccia ad un cuore. Per l'Angelo, le piante si muovono per creare un nuovo disegno, una coppia che bacia. Mi si stringe il cuore.

Jonathan..

“quando dovremo attendere ancora? Sono stufa di aspettare” la voce di mia sorella fa cessare le visioni, le sorrido e faccio spallucce “avrà da fare” le dico ammiccando.

“Come va con il cacciatore dei sogni?” chiedo con un sussurro come se fossimo ascoltate.

Gli occhi le si illuminano di pura lussuria “ci siamo baciati, ma ha detto che vuole fare le cose con calma” sospira per l'emozione “è stato fantastico, ho visto la runa. Una runa angelica ma non so a cosa serva” mormora agitata.

L'abbraccio e la stringo forte “andrà tutto bene, anche lui cadrà ai tuoi piedi come succede sempre, ne sono sicura”. Nessuno può resisterle.

Ridacchia e ci allontaniamo “Jhon sta andando fuori di testa” sussurra accarezzandomi il viso “devi lasciarlo perdere” dice sicura di sé.

Stringo le labbra in una smorfia addolorata “non voglio lasciar perdere, lo amo Clary”. La gola mi si stringe e mi imbroncio, perchè non mi ama?

Sorride dolcemente “dai una possibilità ad Emmanuel, mi sembra un bravo vampiro. Dolce e premuroso, stasera lasciati andare un po', ok?”

Sospiro pesantemente e abbasso lo sguardo sulle mani intrecciate, desidero solo l'amore di Jonathan. Ma forse ha ragione Clary, come sempre..

Guardo mia sorella, è molto bella anche con la divisa addosso, è sempre perfetta.

I capelli legati in una treccia morbida, lentiggini che le spiccano sul naso e sulle guance e degli occhi del colore giusto, verdi come quelli di Jonathan.

Distolgo lo sguardo, non mi ama, mi ha lasciata..

Musica, una deliziosa musica mi riempe le orecchie, è dolcissima. Wow, ma da dove verrà? E' fantastica, mi alleggerisce il peso che ho sul cuore, mi fa sentire felice. Mi guardo attorno, non c'è nessuno a parte Clary.

“La senti?!” le chiedo con un sorriso.

Mi guarda alienata “cosa?!” borbotta.

Inspiro profondamente e le sorrido ancora “Una melodia dolcissima”.

Scuote la testa sospettosa “stai all'erta Perla, le fate sono malvagie”.

Annuisco ma la musica si sta facendo sempre più alta, mi fa sentire bene.

Chiudo gli occhi per un secondo seguendo il benessere e quando li riapro sono in una sala bellissima.

Impossibile, non ho desiderato d'essere qui. Una luce calda mi avvolge, non so da dove provenga ma è fantastica, sembra il sole. Mi sento così bene, il canto soave mi entra dentro, lo sento vibrare fino nei polmoni. Che sensazione meravigliosa.

Inizio a volteggiare senza volerlo in questa meravigliosa stanza circolare, le pareti sono decorate con dei fiori rosa e viola. Hibiscus sbocciano man mano che mi muovo, wow, sono bellissimi. Il pavimento è caldo e in legno, la divisa è sparita, non so come ho fatto ma ho i piedi scalzi e indosso un abito azzurro leggero e fresco. Tutto è così perfetto.

Rido mentre volteggio, mi sento una farfalla, è bellissimo qui..

Sono in paradiso forse?! Per l'Angelo, voglio rimanerci per sempre.


 

CLARY

Mi metto le mani nei capelli.. dov'è Perla?!

All'improvviso entra nella sala la Regina della Corte Seelie avvolta in un leggerissimo abito colore del cielo, i capelli setosi e rossi le ondeggiano attorno come se fossero mossi dal vento. Sembrerebbe un angelo se non fosse per i terribili occhi azzurro elettrico freddi come il ghiaccio.

Mi vengono i brividi vedendo il ghigno malvagio che le adorna il viso. Non la saluto neanche, mi guardo attorno sconcertata “dov'è mia sorella?!” le chiedo severa, è stata lei!

La regina stringe le labbra e si porta il dito indice sul mento come se stesse riflettendo su qualcosa di molto importante “non hai sorelle cara Clarissa” dice canticchiando.

Al diavolo, che stirpe inutile “Perla, la mia migliore amica, la mia parabatai, la ragazza con cui vivo da quando sono nata. È come una sorella, dov'è?” le urlo contro, se le ha fatto del male le mozzerò la testa!

La regina ridacchia, le labbra incurvate in un sorriso non coinvolgono gli occhi, è malvagità pura “bè, si sta divertendo parecchio cara Clarissa, seguimi, te la mostrerò”.

Si volta fluttuando e si dirige verso la parete ondeggiando i fianchi e ad un cenno della mano i rampicanti si diradano mostrando un'apertura.

Per l'Angelo, eccola, balla senza musica, i piedi le stanno sanguinando, il pavimento è pieno di impronte di sangue.

Faccio un gesto verso di lei ma la regina mi blocca porgendomi un amuleto blu “Se riesci a convincerla ad andarsene prima che questo ciondolo diventi completamente bianco potrete andarvene assieme. Tuo padre avrà l'alleanza in ogni caso: se uscirai con la tua parabatai, se uscirai sola o se non uscirete affatto” dice ghignando.

Le braccia mi si ricoprono di brividi.

“Accetti la sfida cacciatrice angelica?” la Regina inclina la testa sulla spalla e chiude gli occhi a fessura “puoi anche andartene subito e lasciarmi qui tua sorella” dice giuliva.

Mi porge il ciondolo e subito lo afferro emettendo un grugnito, Perla mi ha sempre ascoltata, usciremo in un attimo assieme. Mi sono addestrata per una vita intera anche contro i trucchetti delle fate, non cadrò nel vortice vizioso.

Infilo la collana al collo e oltrepasso la soglia della stanza, mia sorella mi sorride gaia.

Si avvicina volteggiando e mi prende le mani “Clary, che bello vederti!” mi abbraccia forte “vieni anche tu, è bellissimo qui, mi sento così bene!” scioglie l'abbraccio e mi prende per mano “ti voglio bene Clary, non sono più triste, mi sento felice e accettata da tutto e tutti!” Perla ride sguazzando nel suo stesso sangue.

Le accarezzo il viso con una smorfia di dolore, il rifiuto di Jonathan l'ha fatta cadere nella depressione. La poca sicurezza che aveva in sé stessa è svanita del tutto. La guardo negli occhi, da arancioni sono diventati blu elettrico, è sotto il dominio fatato ora. Non può essere troppo tardi, devo salvarla. In questi giorni è a pezzi. Le prendo il viso tra le mani e le sorrido tristemente “tesoro, dobbiamo andarcene, altrimenti moriremo qui” le sussurro.

Scuote la testa e gli occhi le si incupiscono “è triste il mondo fuori da qui. Jhon non mi ama, tuo padre mi tratta sempre male. Emmanuel è dolce ma non è Jonathan.. sono solo una mezza strega. Sono come un pinguino Clary” si allontana di un passo e sospira “ho le ali ma non sono capace ad usarle” mormora affranta.

No, non è la verità.

Poi fa un radioso sorriso e guarda la luce sopra le nostre teste “ma qui sono un cigno Clary” apre le braccia e simula il volo.

Inizio a sentire la musica, è davvero dolce, per l'Angelo, afferro il ciondolo, si sta scolorendo.

Scuoto la testa e mi concentro su di lei “sei dotata sorellina, io ti voglio bene. Sei una strega a tutti gli effetti, anzi, di più. Io credo in te. Jhon è scemo, ma non è l'unico ragazzo al mondo” l'afferro per le spalle e la scuoto leggermente.

“ma io amo lui” dice con un lamento.

Il cuore mi si frantuma per la tristezza della mia parabatai.

La musica si fa sempre più alta, inizio a percepirla chiaramente, sembrano dei lamenti di dolore. Sono qui da troppo tempo, devo affrettarmi “Perla, dobbiamo andarcene subito, muoviti!” l'afferro per un braccio e la strattono, ma non riesco a muoverla di un passo nonostante ci metta tutta la mia forza, dev'essere un incantesimo fatato.

La mia parabatai inclina la testa e sorride, si avvicina e mi bacia dolcemente la guancia “tu vai Clray, tu sei perfetta, tu vivi bene fuori di qui, ma io no. Ti voglio bene sorella” dice dolcemente prima di voltarsi.

Si allontana velocemente saltellando e volteggiando.

Non posso andarmene senza di lei! Il ciondolo sta per diventare completamente bianco, ma non posso lasciarla qui, devo portarla via con me. Ora la prendo per i capelli e la trascino fuori!

Faccio un passo per raggiungerla ma inizio a sentire i piedi leggeri.

Per l'Angelo, NO!

Il ciondolo ha cambiato completamente colore.

Cosa sono venuta a fare qui?!


 

JONATHAN

Mio padre fa irruzione nella biblioteca sbattendo la porta talmente forte da far vibrare le pareti.

Spalanco gli occhi appena intercetto il suo stato d'animo, è puro panico quello che vedo sul suo viso “Devi recarti con delle guardie alla Corte della Regina delle fate. Mi ha mandato un messaggio, le ragazze sono state trattenute. Armati fino ai denti, porta a casa tua sorella a costo di scatenare una guerra. Portati i cacciatori nuovi, Pangborn e Blackwell” si passa una mano nei capelli “un lavoro pulito. Ricorda la strega è sacrificabile, tua sorella assolutamente no!”

Scuoto la testa, bastardo, stringo i pugni e lo guardo negli occhi “Perla non è sacrificabile!”.


 

√v^√v^√♥ Spazio Autrice √v^√v^√♥

Carissime lettrici, grazie per avermi aspettata :)

Broken Dreams è terminato ed eccomi qui con un nuovo aggiornamento.

Fatemi sapere cosa ne pensate.

Consigli? Cosa devo approfondire o chi?? Sono un tantino agitata, spero vi piaccia questa nuova ff <3

A presto, kisss

Perla

   
 
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