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Autore: Kalibrah    03/07/2014    3 recensioni
Sona era una ragazza sola, Sona aveva un suo modo di immaginare le cose, un suo modo di esprimersi, e tutto sommato le andava bene così. Ma non immaginava che la realtà facesse così tanto male.
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Garen, Sona
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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  I giorni passarono, e Garen e Sona ebbero modo di avvicinarsi sempre di più l’uno all’altra. Il tempo che passavano assieme diede loro modo di approfondire e capire i sentimenti che avevano l’uno per l’altra. Non si erano mai dichiarati apertamente, ma era chiaro a molti che entrambi provavano qualcosa di veramente forte. In particolare due persone sembravano interessate alla relazione dei due ragazzi. Luxanna, la sorella di Garen, era una di quelle. Nel vedere suo fratello così felice per la prima volta assieme ad una ragazza si sentì spinta ad amare Sona a sua volta, sebbene la conoscesse solamente di sfuggita. Lux chiedeva spesso a Garen di invitarla a mangiare con loro, o gli domandava semplicemente di presentargliela, ma Garen era sempre riluttante a farlo, trovando ogni minima scusa pur di non fare uscire la sorella assieme a loro. Non che ci fosse qualcosa di male nel presentarle Sona, Lux era una brava ragazza e lui le voleva molto bene, ma temeva che per Sona forse sarebbe stato un po’ troppo presto, e poi sapeva quanto Lux si lasciava entusiasmare dalle cose. 
 L’altra persona interessata alla relazione nata tra Garen e Sona era Jarvan, il principe. L’unica differenza era che quest’ultimo ne era quasi infastidito, o forse deluso. Ogni volta che li vedeva assieme, ogni volta che Garen si permetteva di prendersi del tempo libero dai suoi turni di guardia per uscire con lei, Jarvan provava uno strano senso di  disapprovazione. O forse, cosa che non avrebbe mai ammesso a se stesso, anche lui provava qualcosa per Sona, ed il sentirsi rifiutato aveva aumentato il suo “desiderio” per quella ragazza. Soprattutto ora che lei si stava avvicinando ad un suo fidato sottoposto, nonché amico. La cosa non gli andava giù, per niente, e già aveva qualcosa in mente che sapeva avrebbe funzionato a dividere i due, e far cadere Sona tra le sue braccia. 
 “Xin Zhao, hai capito bene il piano?” 
 “Se posso darti il mio consiglio, credo che non sia il caso fare patti con gente di Noxus, soprattutto non per una ragazza”
 “Non ti ho chiesto consigli Xin Zhao, fa come ti ho detto”
 
 “Come volete signore”  

 Quella mattina cominciò come le precedenti, al solito modo. Sona si svegliò serena e contenta, pensando a lui. Le capitava spesso ormai di addormentarsi o svegliarsi pensando a lui, e di pensarlo anche mentre suonava. Sapeva che lui quella mattina avrebbe lavorato come guardia, e lei da parte sua doveva dare una mano come cameriera alla locanda in cui suonava, in cui avrebbe suonato anche quella sera. Sapeva che Garen sarebbe andato a sentirla dopo il lavoro, e probabilmente avrebbero poi passato il resto della serata assieme, in intimità. Non le piaceva molto lavorare li, ma l’idea che poi avrebbe passato del tempo assieme a Garen le diede la forza e la voglia di farlo. Si vestì in fretta, preparandosi per la giornata che avrebbe dovuto affrontare. 
 Fortunatamente il lavoro era poco, e la giornata passò in fretta, ma il gestore della locanda le diede una strana notizia; quella sera lei non avrebbe suonato li. Si chiese perché, negli anni in cui aveva suonato per loro nessuno si era mai lamentato, piuttosto le avevano chiesto di suonare sere extra, ma mai di restare a casa. Il dubbio non fece in tempo a sorgere in lei che subito le fu chiarito. 
 “Sai che non ti chiederei mai una cosa del genere, ma sono ordini del principe. Questa sera sei richiesta a palazzo per suonare privatamente per Jarvan IV” 
 Jarvan voleva che lei suonasse per lui, privatamente. Un brivido le percorse la schiena ed il sangue le si gelò nelle vene. Ricordava bene il suo ultimo incontro con il principe, nella Landa degli Evocatori. Il solo guardarlo negli occhi l’aveva fatta tremare, capiva benissimo che intenzioni aveva lui nei suoi confronti, ed il fatto che quella sera avrebbe dovuto suonare per lui la spaventava, soprattutto ora che non avrebbe potuto rifiutare.
 Si preparò mentalmente per la serata che la aspettava, pregando in cuor suo che Jarvan si sarebbe comportato da nobile principe quale era. 

 Il Principe era li che la attendeva, all’entrata del suo castello. Non pensava che sarebbe stata ricevuta direttamente da Jarvan, in genere erano altre persone a ricevere gli ospiti. La cosa contribuì ancor di più a renderla inquieta. 
 “Benvenuta Sona, la tua presenza mi lusinga” 
 Disse il principe, chinando appena la testa e sorridendole. Lei fece lo stesso, chinandosi davanti a lui. Lui le ordinò di sollevarsi, prendendole sfrontatamente una mano e conducendola verso l’interno del castello. 
 “Sono davvero contento di averti al mio cospetto, senza altra gente attorno, finalmente” 
 Ridacchiò appena, il che rese il tutto ancora più inquietante. Avrebbe desiderato che lui le lasciasse la mano, avrebbe voluto essere altrove, tra le braccia di Garen.. Ma per quella sera la cosa sembrava non essere possibile. 
 “Ho sempre sentito parlare del modo in cui suoni Sona, ma ho avuto modo di vederti all’azione solamente sulla Landa, il che non si può proprio considerare un’esibizione. Ma finalmente questa sera potrò gustarti al meglio…” 
 Lui sorrise, stringendole ancor di più la mano, tirandola verso di se e fermandosi un momento a guardarla negli occhi. Per un attimo temette che lui volesse approcciarla in qualche modo. Non avrebbe avuto modo di opporsi, erano soli in quel lungo corridoio che conduceva probabilmente alle stanze private del principe. Improvvisamente lo sguardo le cadde fuori dalla finestra, nei giardini. Il cuore le sussultò, e lei si sentì subito meglio. Vide Garen, il ragazzo che amava, passeggiare all’aperto. Avrebbe voluto correre da lui, ma sapeva che non le sarebbe mai stato permesso. Garen però sembrava preoccupato, continuava a guardarsi attorno come se stesse facendo qualcosa di proibito, che doveva rimanere segreto a tutti. Che stesse parlando con qualcuno riguardo ad una qualche missione? Continuò a guardarlo, ma questa volta fu altro ad attirare la sua attenzione. Lunghi capelli rossi, curve abbondanti, quella era sicuramente una donna. Lei mise una mano sulla spalla di Garen, gesticolando appena ed avvicinandosi a lui. Lui abbassò lo sguardo, come a sentirsi colpevole ed imbarazzato. Lei gli stava troppo vicina, e a Sona questo non piaceva. Continuò a guardare la scena, e la ragazza si faceva sempre più vicina a lui. Improvvisamente lo baciò, un bacio intenso e provocante, ma la cosa che la meravigliò ancora di più fu il fatto che Garen rimase quasi impassibile, senza interromperla o respingerla. 
 “Oh, la ragazza di Garen… Non te ne ha parlato?" 
 Sona rimase immobile. Jarvan aveva notato la scena e la stava osservando assieme a lei, senza però averle lasciato la mano. 
 “Sona, sei una brava ragazza, e riconosco che forse non è il caso di dirtelo così, ma credo che tu per lui sia solamente un passatempo. Esce con quella ragazza da molto più tempo di te, e sai come possono essere gli uomini d’esercito a volte, a loro piacciono le donne.” 
 Disse Jarvan in modo serio. Che le stesse mentendo? Ma la scena a cui aveva appena assistito era chiara; Garen, il Suo Garen, era stato appena baciato da un’altra donna, e lui non aveva opposto resistenza. Si voltò verso Jarvan, chiudendo gli occhi e cercando di dimenticare la scena, mentre dentro di lei tutto le stava crollando. 
 “Suonerai per me questa sera, Sona?” 
 Le chiese lui in tono quasi smielato, guardandola dolcemente e cercando di rassicurarla, attirandola a se e sistemandole una ciocca di capelli che le cadeva sul viso. Lei si limitò a girarsi verso di lui, annuendo appena. Jarvan le strinse la mano e la portò in una stanza, facendola entrare per prima. 
 La porta si chiuse dietro di loro. 



 Nota dell'autrice 

 NON succede niente tra Jarvan e Sona, Sona è una brava ragazza, come potrebbe concedersi ad uno che nemmeno le piace??? 
 Siete una massa di pervertiti, niente biscotti per voi! e_e

  
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