Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: Vanilla_91    03/07/2014    6 recensioni
Anno 1066
La lotta tra Sassoni e Normanni devasta l’Inghilterra, distrugge milioni di vite e demolisce ogni speranza.
Lady Kagome di Beaucastle è in fuga da un passato terribile che ancora minaccia di inghiottirla, ma il destino la farà finire proprio tra le mani del suo nemico.
Tra bugie da smascherare, false accuse, tradimenti, giochi di potere, gelosie, intrighi e congiure, una forte passione e un passato difficile uniranno i protagonisti, ma nell'ombra c'è chi già trama per spezzare questo fragile rapporto.
Dal testo:
"Quell'angelo bruno era la donna che avrebbe dovuto combattere e sottomettere."
[..]
- Potrete sottomettere tutti al vostro volere, ma ci sono due cose che non potrete mai domare: i sogni e la libertà. -
Genere: Avventura, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Koga, Miroku, Sango | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La nuova stagione abbracciava lo spazio circostante, donando alla natura un nuovo aspetto. Ovunque sembrava che la vita si stesse risvegliando: un fiore che spuntava tra la neve che ancora persisteva, gli animali che abbandonavano, discreti e accorti, le tane che per il lungo inverno erano state un rifugio sicuro.
Il mondo ogni primavera trovava la forza di rinascere, di superare anche il più gelido degli inverni, ma il suo spirito non sembrava esser provvisto della stessa energia, pensò Sango.
Si accarezzò il grembo, vuoto e freddo, e il mento le tremò impercettibilmente. A suo padre era bastata una sola notte per distruggerle la vita, per condannarla all’infelicità eterna.
Sobbalzò quando una pesante pelliccia fu posata, gentilmente, sulle sue esili spalle. Non si era neanche resa conto di aver freddo, fin quando la piacevole sensazione di calore non aveva permesso ai suoi muscoli di rilassarsi.
Forse il gelo che provava poco aveva a che fare con la temperatura esterna.
Si voltò, decisa a scoprire l’artefice di quel galante gesto e rimase profondamente stupita quando incontrò un paio d’occhi blu come il mare.
-A quest’ora la temperatura è molto bassa, vi raffredderete.-
Osservò il normanno per qualche minuto, prima di  volgere nuovamente il suo sguardo al vuoto.
-Vi assicuro che ho sopportato di peggio, sir. Sono avvezza a questo clima, ma vi ringrazio per il pensiero.- replicò, con tono cauto ma freddo.
-Cosa fate già in piedi all’alba?- le domandò Miroku.
La donna morse con forza il labbro inferiore, per evitare che un singhiozzo le sfuggisse. Non poteva mostrarsi debole di fronte al nemico e non avrebbe di certo potuto spiegare ad uno sconosciuto che dormire da sola, in un letto ormai troppo grande, le portava alla mente terribili ricordi.
Indurì lo sguardo ed eresse nuovamente quell’armatura che le permetteva di proteggersi dagli altri e dal dolore che la straziava dentro.
-Lo faccio per aiutare lady Kagome, immagino sappiate bene che il vostro signore l’ha condannata ai lavori forzati.-
Miroku ghignò, divertito dall’impertinenza della nobildonna.
-Non credete di esagerare?La signora ha rifiutato di sottomettersi e ora ne sta affrontando le conseguenze del suo gesto.-
Oltraggiata, Sango si voltò a fissarlo e per la prima volta si concesse di guardarlo davvero.
Era alto, ed aveva il fisico muscoloso ed atletico che caratterizzava un po’ tutti i guerrieri del suo rango. I lineamenti decisi e piacevoli suggerivano una giovane età e i profondi occhi blu risplendevano di furbizia e intelletto. I capelli neri, tirati in un basso codino, evidenziavano ancora di più il bel viso.
Era avvenente, forse più di tutti gli uomini che aveva incontrato nella sua giovane vita.
-Kagome ha riconosciuto il vostro re per proteggere gli abitanti del castello, ma ha rifiutato di vendere la propria lealtà ad un signore che neanche conosce solo per avere salva la vita. Non so, Normanno, come nelle vostre terre queste cose vengono chiamate, ma da noi, in questi casi, si parla di orgoglio e coraggio.- sibilò.
Lo fulminò, prima di voltarsi ed andare via.
 
InuYasha, con sguardo ombroso, teneva attentamente d’occhio la sua preda. Da due settimane aveva sperato di piegare lady Kagome alla propria volontà obbligandola a svolgere le mansioni che tipicamente toccavano alla servitù, ma a nulla era servito. Non solo la donna aveva svolto ogni incombenza senza mai lamentarsi, ma la sua decisione aveva scatenato una serie infinita di silenziose insubordinazioni. Il cibo troppo salato, la birra annacquata e i pidocchi nei giacigli dei suoi guerrieri, erano solo le ultime di una serie di terribili “casualità” che si erano abbattute sulla sua gente.
 In più, cosa che lo rendeva maggiormente nervoso, la desiderava da impazzire e giacere con le altre donne non placava la sua brama.
Si perdeva nell’osservare i movimenti inconsapevolmente sensuali di quei fianchi morbidi, provava ad immaginare l’inspiegabile piacere che accarezzare quelle lunghe gambe avrebbe potuto dargli, ma quando era costretto a far ritorno alla realtà, il suo umore diventava sempre più cupo.
-Adesso basta!Dovete smetterla!- tuonò, sbattendo un pugno sul tavolo di legno..la birra traboccò dalla coppa che aveva davanti e tutti i presenti sobbalzarono.
Si alzò e a lunghe falcate raggiunse la donna che era diventata il suo peggior incubo.
Notò, con piacere, i muscoli di lei irrigidirsi e sorrise al pensiero del timore che le incuteva.
-Dovrei smettere di far cosa, esattamente?- chiese Kagome, con tono ingenuo.
Si sforzò di mantenere il contatto con quelle iridi ambrate e di nascondere il tremito che solo sentire la sua voce gli aveva causato. Non le piacevano gli uomini, tutti quelli che avevano fatto parte della sua vita, ad esclusione di suo padre, l’avevano segnata indelebilmente.
Durante le due settimane di convivenza forzata si era fatta un’idea precisa sul conto del normanno; per quanto assurdo le sembrasse, le aveva dato l’impressione di essere un uomo poco incline alla violenza ingiustificata e capace di regnare con giustizia..ma restava un uomo e per questo di lui non ci si poteva fidare.
-Credete forse che non abbia capito che tutti questi incidenti siano una chiara protesta per il trattamento che vi ho riservato? Davvero pensavate che non avrei capito che dietro a tutto questo ci foste voi?- l’accusò.
Kagome si risentì e non nascose il suo dissenso.
-Credete davvero che esporrei la mia gente ad un rischio simile? Per me nulla conta più della loro salvezza!- lo rimbeccò.
InuYasha ghignò, sordo di fronte alle sue parole.
-Pensate che creda a questa sceneggiata fasulla? Lady Kagome, gran parte del mondo canta delle atrocità che avete commesso, perché dovrei credere che mostriate pena o attenzione per il destino di qualche contadino?-
La donna strinse i pugni, sofferente per quelle accuse ingiustificate.
-Non capisco di cosa state parlando.- mentì.
Si voltò, cercando di prestare attenzione al lavoro che precedentemente stava svolgendo e nascondere gli occhi lucidi, ma il normanno le afferrò rudemente il braccio, costringendola a rincontrare il suo sguardo.
-Sto parlando, signora, delle decine e decine di donne e bambini che voi avete ordinato di torturare. Come riuscivate a dormire la notte mentre sentivate le loro urla strazianti? Come facevate a sedervi a questa tavola e dividere il pranzo con i vostri commensali quando sapevate che la loro testa stava per essere tagliata e impalata sulle mura del castello?
Dovrei riservare lo stesso trattamento a voi e alle vostre guardie.- latrò.
Kagome con un gesto brusco si divincolò, riuscendo a mettere una ragionevole distanza tra sé ed il suo nemico.
-Basta! Che potete saperne voi? Le vostre sono accuse prive di fondamento.- sussurrò.
Le lacrime le solcarono il viso, incontrollate.
InuYasha sogghignò, per nulla intenerito da quella dimostrazione di dolore.
-Come potrei mai credere alle vostre lacrime? Non credo alle donne, come potrei credere proprio a voi.-
Kagome tentò di placare il suo pianto, concentrandosi sulle parole pronunciate dal normanno.
-E così è questo che vi rende tanto ostile? Qualche donna vi ha spezzato il cuore? Probabilmente è fuggita di fronte alla vostra prepotenza, intimorita per la vita a cui l’avreste condannata.- lo insultò, decisa a ferirlo come lui aveva fatto prima.
-Non parlate di cose che neanche conoscete.- urlò l’uomo, serrando i pugni per evitare di cedere alla tentazione di colpirla.
Sospirò, cercando di ritrovare la calma.  Era un guerriero, avere il controllo delle sue emozioni, in battaglia come nella vita, era per lui ragione di salvezza, ma quella donna e la sua lingua velenosa erano capaci di suscitare la sua collera come mai prima nessuno era riuscito a fare.
Mai aveva toccato una femmina per collera, ma in quel momento avrebbe volentieri fatto un’eccezione.
La studiò a lungo e, nonostante l’ira pochi istanti prima l’avesse quasi portato a perdere il suo saldo controllo, sentì la rabbia svanire e cedere il posto ad una nuova emozione: l’eccitazione.
Un’ idea, maggiormente allettante di quella di trapassare quel corpo procace con la propria spada, lo portò a sorridere furbamente.
L’avrebbe domata, ma l’avrebbe fatto a modo suo, senza ricorrere alla violenza.
Lady Kagome era una nobildonna, ma si diceva di lei che fosse una donna dai facili costumi..avrebbe sfruttato la perdizione di quella femmina a suo favore.
Si sarebbe servito della passione per domarla ai suoi voleri, per sottometterla; avrebbe placato quella brama insensata e scriteriata che quel corpo sensuale gli aveva acceso e poi avrebbe fatto in modo che quella femmina pagasse per i mille crimini commessi a discapito degli innocenti.
Soddisfatto del proprio piano, il normanno decise di metterlo in atto sin da subito.
Circondò i fianchi morbidi della donna- che colta alla sprovvista lo lasciò fare- e la strinse fino a creare un contratto tra i loro corpi.
-C..che cosa state facendo?- chiese Kagome, disarmata da quel gesto improvviso.
-Credo che farsi la guerra a vicenda sia molto stupido, signora. Potremmo avere entrambi dei notevoli vantaggi da una piacevole collaborazione.- sussurrò, suadente.
La donna batté più volte le palpebre, cercando di cogliere il significato di quelle parole. Quando capì le reali intenzioni del normanno cominciò a dimenarsi, cercando di allontanarsi.
-Per chi mi avete presa? Non mi concederò a voi né ora né mai.-
-Volete forse negare che mi trovate attraente? Non potete, Kagome. Ho notato il rossore che vi imporpora le guance quando mi fissate. Giuratemi fedeltà e io saprò bene come ripagarvi.-
-L’unico modo in cui potreste compiacermi, signore, è andando via dalle mie terre e lasciando in pace la mia gente.- dichiarò, con tono duro la donna.
Il guerriero non si lasciò irritare.
-Fidatevi, signora, se vi dico che conosco mille e più modi per compiacere il gentil sesso.- la stuzzicò.
Kagome nascose il rossore che le aveva colorato le gote, distogliendo lo sguardo da quello ambrato dell’uomo.
-Saranno fortunate quelle donne,a me non importa nulla delle vostre arti amatorie. Se avete pensato che attirandomi nel vostro letto riuscirete a piegare il mio spirito o ottenere la mia lealtà, siete solo uno stupido, signore. Forse voi sarete abituato a ragionare con ciò che avete tra le gambe, ma io non lascio che il piacere fisico annebbi la ragione. Dovrete trovare un altro escamotage, sir- lo sfidò.
Il normanno serrò i pugni, conficcando le unghie nella carne, mentre un verso gutturale, molto simile ad un ringhio, fuoriusciva dalla sua gola.
Aveva tentato di essere gentile, aveva provato ad usare le buone maniere, ma si era stufato. Nella sua vita aveva dovuto lottare molto per raggiungere la posizione che occupava, aveva dovuto far ricorso alla forza per imporre la sua volontà e nascondere l’infamia derivante dal suo marchio di bastardo, ma mai aveva tollerato le prese in giro.
-Voi vi piegherete, signora, e lo farete con le buone o con le cattive.- le ingiunse, sovrastandola con tutta la sua altezza.
-Io non..- tentò di dire la nobildonna, ma fu interrotta da una voce ansiosa che la chiamava a gran voce.
-Sango.- esclamò preoccupata, raggiungendo l’amica che ansimante si era fermata al centro della grande sala, attirando l’attenzione di tutti i presenti.
-Cosa ti è accaduto? Stai bene? Non ti avranno mica aggredita!-
-No, non è per me, è per Koga.-
Kagome sbiancò.
-Cosa gli è successo? Dov’è?-
-L’hanno preso, Kagome.-
Tentò di estorcere qualche altra informazione all’amica, ma fu preceduta dall’arrivo di un gruppo di guardie normanne.
Le osservò e tremò per ciò che vide. Circondato da sei guerrieri, Koga, il capo delle sue guardie, il suo più caro amico, veniva trascinato per le catene che gli bloccavano mani e piedi.
Il corpo smagrito, il viso ricoperto di ematomi e piccoli tagli ancora sanguinolenti, erano un buon indizio del trattamento che gli era stato riservato.
-Cosa gli avete fatto?- strillò la donna, tentando di avvicinarsi all’uomo.
InuYasha la bloccò, afferrandola per un braccio.
-Chi è costui?- domandò il normanno.
-A quanto pare il capo delle guardie di lady Kagome. Lo abbiamo trovato nella foresta. Da qualche giorno tentava di far pervenire messaggi alla sua signora, ma uno dei nostri soldati li ha intercettati. Dopo di ché non è stato complicato tendergli una trappola.- intervenne Miroku, avvicinandosi ad InuYasha.
-Lasciatelo andare, Koga è un brav’uomo.-  lo supplicò Kagome.
Il normanno si voltò a fissarla, studiandola in silenzio.
-A quanto pare tenete molto alla sorte di quest’uomo.-
La donna annuì.
-Cosa siete disposta a fare per salvargli la vita?- le domandò con tono insinuante e occhi carichi di malizia.
-Non quello a cui state pensando voi.- negò, disgustata.
-Bene, allora non ho motivi per lasciarlo in vita.- dichiarò, portando una mano all’elsa della spada.
Mosse qualche passo verso l’uomo, per rendere più imminente la sua minaccia, ma fu bloccato dalla voce della nobildonna.
-Fermatevi! Va bene, farò ciò che volete, ma in cambio lasciatelo vivere.- sussurrò, con tono mesto.
-Kagome, non puoi..- interferì Sango.
-Non intrometterti, non sono cose che ti riguardano.- l’ammonì la sassone.
La dama di compagnia sbarrò gli occhi, sorpresa per il tono imperioso.
Erano amiche, mai, prima d’ora, Kagome le si era rivolta usando quei modi.
-Concedetemi qualche ora per prepararmi.- chiese con tono freddo all’uomo.
InuYasha annuì, soddisfatto della sua opera e per il cedimento della donna.
-Ho la vostra parola che non farete del male al capo delle mie guardie?-
-L’avete..per il momento.-
La nobildonna annuì, prima di rivolgersi alla sua dama di compagnia.
-Sango, accompagnami, necessito del tuo aiuto.-
In silenzio, sotto lo sguardo attento dei presenti, si allontanarono dalla grande sala.
-Kagome, tu hai davvero intenzione di..-
-Mi spiace se ti ho interrotta in quel modo, ma avevo bisogno che la mia farsa risultasse convincente.- si scusò la donna.
-Farsa?-
-Non ho alcuna intenzione di dividere di mia spontanea volontà il letto con quell’uomo.-
-Cosa intendi fare allora?-
-Salverò la vita a Koga e se stanotte le cose andranno come ho previsto, da domani sarò nuovamente la signora di questo castello e la mia gente non dovrà più temere la minaccia normanna.-
-Cosa hai intenzione di fare?- le chiese preoccupata e incuriosita l’amica.
-Ho un piano!-




Note dell'autrice:
Salve a tutti :)
Se qualcuno segue questa storia, voglio scusarmi per l'immenso ritardo, ma purtroppo tra l'univerisità, il lavoro e le altre storie in corso, mi sembra che il tempo manchi sempre xD
Che dire? Nulla, le cose si fanno movimentate :D Non so voi, ma io amo InuYashae il suo carattere contraddittorio..non ha idea di quante ne combinerà Kagome xD
Lascio tutti i giudizi a voi, dal momento che mi farebbe tantissimo piacere conoscere il vostro parere. Se avete critiche, consigli, perplessità non esitate ad esporre.
Mi scuso per aventuali errori, ma vista l'ora tarda è probabile xD
Grazie mille a chi ha inserito la storia tra le seguite/preferite ricordate e anche ovvaiamente ai lettori silenziosi ;)
Vi lascio, come sempre. il link del gruppo: https://www.facebook.com/groups/758064124210814/
Baci
   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: Vanilla_91