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Autore: Vanilla_91    29/04/2014    7 recensioni
Anno 1066
La lotta tra Sassoni e Normanni devasta l’Inghilterra, distrugge milioni di vite e demolisce ogni speranza.
Lady Kagome di Beaucastle è in fuga da un passato terribile che ancora minaccia di inghiottirla, ma il destino la farà finire proprio tra le mani del suo nemico.
Tra bugie da smascherare, false accuse, tradimenti, giochi di potere, gelosie, intrighi e congiure, una forte passione e un passato difficile uniranno i protagonisti, ma nell'ombra c'è chi già trama per spezzare questo fragile rapporto.
Dal testo:
"Quell'angelo bruno era la donna che avrebbe dovuto combattere e sottomettere."
[..]
- Potrete sottomettere tutti al vostro volere, ma ci sono due cose che non potrete mai domare: i sogni e la libertà. -
Genere: Avventura, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Koga, Miroku, Sango | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ciau,
no, giuro che non ho preso l'abtudine di scrivere ad inizio capitolo per infastidirvi xD
Volevo dedicare il capitolo a Nancy e Faby che hanno compiuto gli anni, rispettivamente, ieri ed oggi ^^ Tantissimi auguri ragazze :D Vi voglio bene ^^
Buona lettura!


Fissava, seduta sull’ampio davanzale della finestra, il cielo tingersi del colore del sangue, a causa del tramonto ormai imminente. 
Erano trascorsi 341 giorni dal suo matrimonio e il momento era quasi arrivato, le sarebbero bastato solo un mese per riscattarsi dalla promessa fatta a suo fratello in punto di morte.
Sospirò, affranta. Era rinchiusa in quella camera sudicia, sostentandosi solo con acqua e pane annerito, da quasi tre settimane. Suo marito quella volta c’era andato pesante e a lei toccava restare rinchiusa per nascondere i segni della sua follia.
Continuava a non spiegarsi il perché di quelle inutili precauzioni. Tutti, nessuno escluso, all’interno del castello sapevano cosa accadeva in quella dannata stanza.
L’uomo era sempre stato violento, ma le cose sembravano peggiorare di volta in volta. Tastò con mano delicata le costole, probabilmente incrinate, assicurandosi che stessero guarendo nel migliore dei modi.  
Tornò a fissare verso il basso, scacciando immediatamente i pensieri nefasti che le invasero la mente. Mille volte si era ritrovata a pensare che quello sarebbe stato il più veloce dei modi per metter la parola fine ai suoi tormenti, ma non avrebbe calpestato la sua fede commettendo il più grave dei peccati e non avrebbe infamato la terra che suo padre, prima di lei, aveva tanto amato, macchiandola con sangue disonorato.
La porta si aprì improvvisamente, facendola sussultare. Tremò per la paura, ma gioì nel riconoscere la figura di Sango.
Le era mancata terribilmente l’unica persona in grado di aiutarla ad affrontare il suo inferno quotidiano. Hojo sapeva che impedirle di vederla, o minacciarne la vita, era per lei il peggiore dei castighi..più doloroso di qualunque percossa.
Si riabbracciarono, grate di essersi ritrovate anche quella volta.
-Ti prego, dimmi che è partito, Sango.-
Si era sforzata di mantenere un’espressione neutra mentre suo marito le raccontava di aver ricevuto un messaggio da re Aroldo che lo invitava ad unirsi alle sue truppe.
-Sì, da più di due settimane, ma aveva dato ordine alle guardie di tenerti chiusa qui fino al suo ritorno.- le confessò Sango.
Kagome sbiancò. Aveva temuto che la pazzia del marito fosse peggiorata, ma non credeva d’aver la forza per sopportare anche quello.
-Cosa? No ti prego, non posso farcela.- si disperò.
Un’idea improvvisa le regalò al contempo speranza e frustrazione.
-Se tu sei qui vuol dire che mio marito ha fatto già ritorno?-
-Siediti, Kagome, c’è una cosa che devo dirti.- l’invito l’amica.
Si accomodarono entrambe sull’ampio giaciglio, ricoperto da pellicce logorate dal tempo.
-Da quando è partito, lord Hojo non ha fatto più ritorno, ma stamattina è giunto qui un messaggero. –
Respirò profondamente, tentando di bloccare sul nascere incaute fantasie e speranze.
-Re Aroldo invia a lady Kagome di Beaucastle le sue più sincere condoglianze a causa della terribile perdita che ha colpito la sua famiglia. Lord Hojo di Beaucastle è caduto combattendo con onore per difendere la sua patria e il suo re..questo recitava il messaggio.-
-H..Hojo è morto?- domandò, balbettando.
- È disperso, non hanno riconosciuto il suo cadavere tra i mille corpi, ma non hanno speranza di ritrovarlo in vita. –
Kagome cadde in ginocchio, portando le mani a coprire il volto per attutire i profondi singhiozzi che la scuotevano. Sango le fu subito vicino, abbracciandola.
-Sei finalmente libera, amica mia.- le sussurrò.
 
-Lady Kagome, vi sentite bene?-
Trasalì, rischiando di ferirsi con il coltellino che stava maneggiando. Scosse leggermente il capo per abbandonare quel mondo di ricordi e fantasie che non le apparteneva e tornare alla realtà.
Le colline che la circondavano erano quelle che tanto amava e sir Miroku le aveva detto qualcosa che lei non era riuscita a comprendere.
-Perdonatemi, milord, non ho udito le vostre parole.-
L’uomo le sorrise, cordiale, affascinato dai modi dolci e gentili della signora di Beaucastle.
-Mi chiedevo se vi sentiste bene, Signora. Ve ne stavate con lo sguardo perso nel vuoto e nessuno al castello sapeva dove foste andata.-
-Mi spiace avervi causato preoccupazioni. Ero uscita per raccogliere delle erbe, ma devo essermi distratta.- disse, mostrando il cestino colmo di piante erbacee, a testimonianza delle sue stesse parole.
-Avete trovato ciò che cercavate?-
-Sì, ho tutto ciò di cui necessito per curare le ferite dei soldati.-
-Allora sarà meglio rientrare, lord InuYasha ha convocato tutti nella sala grande.-
Storse appena la bocca, celando il suo malcontento, ma Miroku comprese il suo disaccordo.
-So che gli avevate consigliato di restare immobile almeno per qualche altro giorno, ma quel testone è impossibile da contrastare.-
Kagome si rialzò, accettando l’aiuto del cavaliere. Colpì diverse volte le ampie gonne, tentando di ripulirle dalla terra e dalla polvere.
-Credete che il vostro signore comunicherà notizie spiacevoli per gli abitanti del castello?- domandò la dama, cercando di mantenere un tono neutro.
Miroku esitò, trovandosi in difficoltà. Non aveva una gran considerazione delle donne, le aveva sempre pensate come esseri frivoli, incapaci di mostrare onore e lealtà. Cercava la loro compagnia per saziare il suo piacere e dimenticarle subito dopo.
-Questo dipende da quanto gli abitanti di Beaucastle si mostreranno disponibili a collaborare. Non dovete temere, però, lord InuYasha non è un uomo crudele, non compirà stragi di innocenti.-
-Vi ringrazio per la vostra sincerità, milord.-
Kagome si sforzò di sorridere, nonostante il gran magone che le serrava la gola.
Miroku continuò a studiarla, silenziosamente. I modi amabili potevano anche esser frutto di inganno, ma la disponibilità e l’accuratezza con le quali la donna si era prodigata di curare le ferite degli uomini che avevano invaso la sua stessa casa, l’avevano piacevolmente sorpreso.
Poteva davvero essere quella donna dal viso angelico la lady Kagome di cui tanto si parlava, quella che si era macchiata dei crimini più feroci?
-La mia dama, Sango, negli ultimi giorni mi è parso di vederla molto nervosa.-
Gli occhi chiari dell’uomo risplendettero, interessati.
-La vostra dama è molto bella.-
-La mia dama è anche titolata. Sentite, milord, so cosa accade nei castelli quando questi vengono conquistati, ma le origini nobili di Sango dovrebbero garantirle una certa protezione.-
Miroku lasciò passare qualche secondo prima di risponderle.
-Milady, immagino che voi sappiate che le cose non sempre vanno come dovrebbero. In guerra molti degli ideali cavallereschi vengono dimenticati.-
Kagome si voltò a fissarlo, terribilmente preoccupata. Sapeva come gli usurpatori si comportavano con le donne che consideravano “loro proprietà” e non voleva assolutamente che un destino simile toccasse proprio a Sango. Avrebbe fatto tutto ciò che era necessario per impedirlo.
-Mi state dicendo che..-
-Vi sto dicendo, che se aveste accettato la resa, le cose sarebbero state più semplici. I miei soldati non sono bestie, ma sono pur sempre uomini e non posso negare che la vostra amica ha attirato molte attenzioni. Tuttavia, tranquillizzatevi, mi occuperò io stesso della sua sicurezza.- promise, con tono solenne.
La donna lo studiò con attenzione. Aveva visto il cavaliere flirtare con molte delle serve più giovani, ma le aveva dato impressione di essere un uomo giusto e leale.
Poteva fidarsi al punto da affidargli l’incolumità di Sango?
Sospirò, sconfitta, consapevole di non avere molta scelta. Confidare nella protezione che Miroku poteva offrire alla sua amica, era la sua unica possibilità.
Si augurò solo di non essersi sbagliata sul conto del cavaliere.
-Forse non vi sembrerà, ma lady Sango, per alcuni versi è una persona fragile. Abbiate cura di lei.- si raccomandò.
-Avete la mia parola, milady.- la rassicurò.
Annuì e in silenzio percorsero il sentiero..a breve anche lei avrebbe dovuto affrontare il proprio destino.
 
 
InuYasha studiò con molta attenzione la grande sala del castello. I giunchi del pavimento erano lerci ed andavano necessariamente sostituiti al più presto, le pareti e gli arredamenti necessitavano di una profonda ed accurata pulizia e il tetto doveva essere riparato. La parte principale del castello era stata evidentemente trascurata e maltenuta e se ne domandò il motivo.
Forse la castellana non sapeva prendersi cura della sua casa? Lady Kagome era per caso una di quelle donne che dedicavano il proprio tempo alla scelta di abiti di lusso e gioielli scintillanti?
Occupava il posto principale alla tavola alta, quello spettante al padrone di casa, e dovette ammettere a se stesso che un po’ quella sensazione di potere gli era mancata. Quello era il posto che sarebbe spettato anche a lui, se suo fratello non l’avesse diseredato quando era ancora un bambino troppo inesperto per difendersi dalle accuse, condannandolo a vivere un’ esistenza sotto il marchio di bastardo.
Scosse il capo, cercando di concentrarsi su questioni più imminenti. Tutti gli abitanti del castello erano stati radunati nella sala ed erano in attesa di scoprire il loro destino.
 Incontrò gli sguardi terrificati e schivi dei servi e quelli più fieri e ostili dei soldati del maniero, ma tra la folla non v’era traccia delle iridi nocciola che tanto cercava.
Prese a tamburellare con le dita sul bracciolo del trono, in un chiaro segno di nervosismo. Dov’era quella donna?
La sua dama, dalla quale aveva notato si separava malvolentieri, era presente, ma di lei nessuno aveva notizie da quella stessa mattina.
Forse era stato troppo incauto, si rimproverò. L’aveva sottovalutata perché era una donna, ma, vista la fama della femmina in questione, era anche probabile che fosse fuggita lasciando tutta la propria gente ad affrontare la sua ira.
-Si può sapere dov’è la tua signora?- tuonò, indispettito da quell’eventualità.
Sango si sforzò di sostenere quello sguardo ambrato, nonostante le gambe le tremassero.
-Non avete mandato forse il vostro servo a cercarlo?-
-Lord Miroku non è il mio servo.- si sentì in dovere di chiarire.
-E Lady Kagome non è una codarda, se è ciò che state pensando.- replicò, fiera.
InuYasha tentò di rispondere, ma fu bloccato dall’arrivo di Kagome e Miroku.
Analizzò la figura della fiera e bellissima signora del maniero.  La tunica color avorio risaltava la carnagione chiara e la scollatura, anche se modesta, evidenziava comunque un seno pieno, che scrutò avido. Le ampie e lunghe gonne scarlatte creavano un piacevole contrasto coi capelli corvini, fermati da un cerchietto tempestato di gemme e una sottile cintura d’oro evidenziava la vita strettissima e i fianchi morbidi.
-Dunque, non stavate giocando a nascondervi.- l’apostrofò.
Kagome colse il suo malumore, ma decise di ignorarlo. Era abituata alla sensazione di fastidio che provava ogni qualvolta vedeva una figura che non era quella di suo padre occupare il posto d’onore alla tavola alta.
Squadrò il guerriero normanno, stupendosi della sua tempestiva guarigione. L’aveva considerato bello dalla prima volta che l’aveva visto, ma, ora che il suo volto aveva perso il pallore tipico della malattia, i suoi tratti le parvero ancor più affascinanti. Le sopracciglia nere erano folte e creavano uno spettacolare conflitto con i magnetici e suggestivi occhi d’ambra. Le labbra morbide completavano un viso dai lineamenti cesellatici e virili. Era alto, molto più di lei, e le spalle larghe, le braccia erculee e il corpo muscoloso gli conferivano una bellezza rude e pericolosa.
-Non era mia intenzione nascondermi, milord.-
Kagome lasciò scorrere, preoccupata, lo sguardo su tutta la gente riunita nell’ampia sala.
-Perché ci avete riuniti tutti qui?- domandò, nonostante fosse già sicura di conoscere il motivo.
-Quando Beaucastle è stato conquistato io non ero..lucido, credo quindi ci siano delle situazioni da sistemare. Questo castello appartiene a Guglielmo, legittimo re d’Inghilterra e per suo ordine ne eserciterò il possesso fino al suo arrivo.- dichiarò, con tono duro, volto a demolire possibili proteste.
-E se noi non accettassimo il suo dominio?- osò chiedere qualcuno.
InuYasha ghignò, facendo rabbrividire molti dei presenti.
-Ogni ribellione verrà sedata nel sangue. Guglielmo è il nuovo re d’Inghilterra, giurategli lealtà e non patirete nessun male.-
-La nostra lealtà va alla signora di Beaucastle.- gridò uno dei soldati, incurante della minaccia proveniente dalla spada che gli veniva puntata alla gola.
InuYasha indurì lo sguardo, segretamente meravigliato di una tale prova di fedeltà. Tuttavia, non poteva permettere simili sovversioni. Era buono che tutte quelle persone comprendessero dal primo momento a chi, d’ora in poi, avrebbero dovuto obbedire.
-La vostra signora è accusata di tradimento e dovrà affrontare le conseguenze di tali accuse.- dichiarò.
Kagome sentì l’aria cominciare a farsi tesa e decise di intervenire, impensierita per le sorti della sua gente. Dopo la morte del suo buon padre avevano già sofferto troppo..
-Milord, le accuse erano state rivolte a mio marito, la gente di Beaucastle è innocente.- proferì con tono sommesso, ma deciso.
InuYasha riportò la sua attenzione sulla donna, tentando di inquadrare bene la situazione. Non sapeva come avesse fatto, ma lady Kagome si era conquistata la lealtà e la fiducia di tutti gli abitanti di Beaucastle e se fosse riuscito a sottomettere lei, si sarebbe risparmiato parecchi grattacapi.
Sorrise, particolarmente attratto dai suoi pensieri: avrebbe assoggettato ai suoi voleri la signora  e, ottenuta la sua lealtà, avrebbe evitato ribellioni.
In più, l’idea di domarla, lo eccitava particolarmente.
-Inginocchiatevi e giurate fedeltà a me e Guglielmo di Normandia.-
-Non sono un cavaliere.- si ribellò l’altra.
-Si dice che vostro marito sia morto e finché il re non avrà deciso cosa farne di voi mi accontenterò del vostro giuramento. -
Kagome esitò, combattuta e in evidente difficoltà.
-Non farlo.- le sussurrò Sango.
Quando Hojo era morto, per un attimo, aveva sperato che le cose potessero andare diversamente, come suo padre avrebbe voluto, ma la realtà le era ricaduta sulle spalle più pesante che mai.
 Non voleva cedere nuovamente la sua casa, metterla nelle mani di un invasore straniero, ma non aveva possibilità. Se avesse assecondato i suoi desideri, la sua gente l’avrebbe seguita, ma avrebbe condannato tutte quelle brave persone ad una pessima fine.
Ancora una volta, per il bene di tutti, sarebbe toccato a lei sacrificarsi.
Mosse, esitante, qualche passo in avanti. Stava calpestando, di nuovo, il suo orgoglio, ma lo faceva per una giusta causa.
Tentò di assumere un’aria indifferente e reprimendo la voglia di fuggire via, si inchinò ai piedi del normanno.
-Io, lady Kagome di Beaucastle, giuro di obbedire e onorare Guglielmo di Normandia, riconoscendolo come re d’Inghilterra.- dichiarò, atona. –La gente di Beaucastle vi sarà fedele.- asserì, incontrando nuovamente gli occhi del suo oppressore.
Il normanno si sforzò di mantenere un’aria seria e indifferente. Era stato conquistato dalla fierezza della donna. Quegli occhi dolci e i modi gentili, nascondevano un temperamento forte e mal celavano la mancanza dell’aria docile e sottomessa tipica delle altre fanciulle del suo rango.
 Quella donna era dotata di una bellezza particolare, di una profondità e di un fuoco che avrebbero affascinato chiunque.
Sapeva che non era buona cosa fidarsi di lei –tutta la Normandia tremava al pensiero dei terribili crimini di cui si era macchiata-, ma questo non gli avrebbe impedito di placare la brama che quegli occhi nocciola gli avevano acceso.
-Avete dimenticato di giurare fedeltà a me.- le fece notare.
Le iridi di Kagome furono attraversate da una scintilla che InuYasha non seppe riconoscere, prima di tornare fredde e inespressive.
-Non posso farlo! Avete la fedeltà degli abitanti di Beaucastle, ma la mia va al signore del castello.-
Gli occhi ambrati di Inuyasha si assottigliarono, minacciosi.
Non era abituato ad essere contraddetto e non avrebbe tollerato di assecondare i capricci di una ragazzina che giocava a fare la signora.
-Vostro marito è morto e il nuovo signore di Beaucastle sono io.- tuonò, scattando in piedi.
La sovrastava totalmente, ma Kagome non arretrò.
-Giuratemi fedeltà.- le ingiunse.
-Non posso.- sussurrò la ragazza.
I lunghi anni passati a nascondere le sue emozioni, le tornarono più utili che mai. Odiava sentirsi minacciata e in difficoltà, ma si sforzò di non retrocedere.
La gente di Beaucastle non avrebbe pagato per le sue decisioni ora che, in quanto signora, aveva dichiarato di riconoscere Guglielmo di Normandia come re, ma lei non avrebbe mai accettato di riconoscere, ancora, uno sconosciuto come suo signore.
 Poteva accettare di obbedire ad uno straniero, avrebbe potuto cedergli le terre che da sempre le appartenevano, ma nessuno poteva estorcerle una promessa di fedeltà se lei non avesse voluto.
-Vi ordino di giurarmi fedeltà.- tuonò il cavaliere, portando una mano all’elsa della spada per rendere più minacciose le sue parole.
-Avete quella degli abitanti di Beaucastle, non vi basta?-
-Voglio la vostra promessa di fedeltà. La voglio ora, la esigo.- urlò, facendola tremare e avvicinandosi ulteriormente a lei.
-Non posso.- trovò il coraggio di ribadire ancora lei.
InuYasha ringhiò, sentendosi agitato come un animale in gabbia. Il sangue gli ribolliva nelle vene e se non si fosse allontanato immediatamente da quella ragazzina insolente, avrebbe rischiato di commettere qualche pazzia..desiderava ardentemente stritolarla con le sue stesse mani.
-Se è la guerra che volete, l’ avrete, ma sapete che io non perdo mai e otterrò, in un modo o nell’altro, ciò che voglio.- latrò, ad un centimetro dal suo viso.
La incenerì con lo sguardo,prima di oltrepassarla e lasciare la sala.
-Rinchiudete i soldati di Beaucastle nelle segrete, sarà lord Inuyasha a decidere della loro sorte in seguito.- ordinò Miroku.
Kagome sospirò, tentando di calmare il battito impazzito del cuore. Aveva temuto che lui la colpisse, aveva riconosciuto la scintilla di rabbia che tante volte aveva letto negli occhi di suo marito prima dell’inevitabile, ma quell’enorme guerriero era riuscito a domare la sua rabbia.
Aveva vinto una battaglia, ma aveva suscitato l'ostilità di un temibile nemico.
La loro sarebbe stata una battaglia di volontà e pregò solo di trovare le forze per continuare a combattere quei sensazionali occhi d’ambra.




Note dell'autrice: 
Rieccomi :D 
Non so perchè. ma questa storia mi sta prendendo tantissimo e spero di riuscire, attraverso le parole, a far giungere le emozioni che io ci metto nello scriverla anche a voi. So che per il momento vi potrebbe sembrare solo un gran casino, ma vi assicuro che il passato di Kagome ci riserverà un sacco di sorprese che spiegheranno anche il suo attuale comportamento. Del resto, anche InuYasha non ha un passato rose e fiori..di lui per il momento abbiamo solo scoperto che è stato ripudiato dal fratello. 
Kagome tira in ballo molte volte la figura del padre, al quale si capisce essere particolarmente legata...un pò meno lo era a suo marito, che decisamente ho reso un pò violento xD
Hojo era accusato di tradimento, Miroku e InuYaha credono Kagome una donna terribile, Kagome era legata a suo fratello da una promessa..insomma, sono davvero tantissime le cose da scoprire ancora :p
Ho notato che ultimamente siete diventati un pò pigri cn le recensioni..sarà a causa del tempo? xD
Vabbè, vi chiedo di dirmi che ne pensate..pareri, critiche e consigli, sono sempre ben accetti se permettono alla storia di migliorare capitolo dopo capitolo.
Invito ancora chi ne avesse voglia ad aggregarsi alla nostra pazza famiglia. Troverete tantissime delle vostre autrici preferite, spoiler e nuove amicizie..vi aspettiamo :D
Siamo qui: https://www.facebook.com/groups/758064124210814/ 
Baci
   
 
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