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Autore: lur    03/07/2014    2 recensioni
la storia di Ran e Shinichi, con tutti i loro amici e nemici, dall'inizio. parto dal primo episodio presentato nel primo volume del manga. mantengo i dialoghi pressoché invariati, aggiungo pensieri e introspezione psicologica, trascrivo gli atteggiamenti e le azioni come sono presentati nel manga originale, talvolta integrando con le differenze che si riscontrano nell'anime. non inserisco disegni. la dedico a tutti coloro che hanno perso qualche puntata dell'anime o qualche volume del manga, e mi scuso con chi odia gli spoiler. quando ne ho avuto bisogno, nessuno mi ha dato l'opportunità di leggere integralmente la storia, ho dovuto aspettare mesi, voglio provare a concedere questa opportunità agli altri. ripeto che solo i dialoghi sono pedestremente copiati dal manga. buona lettura, e grazie se passerete!
Genere: Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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File.6
Un nuovo super detective
 
 
DRIIIN
«aaaungh… » La sveglia svegliò con ben poca finezza il neo bambino dal suo sonno.
"Sono passati già tre giorni da quando sono diventato piccolo… per il momento, nessuna notizia degli uomini in nero… sono venuto ad abitare qui proprio per ottenerle, ma… con un investigatore così… qui non arrivano né informazioni, ne lavoro…"
I primi pensieri mattutini, mentre si alzava, lavava i denti, ed entrava nello studio da detective del padre di Ran erano tutt'altro che allegri.
«eh eh eh … ah ah ah ah ah ! » Goro era impegnato a guardare la tv, con una birra in mano, la barba ancora da fare, la camicia smessa e la cravatta allentata. Il suo ufficio sembrava un centro di smistamento rifiuti. «ooh, ma è Yoko! » s'illuminò all'improvviso, corredando la propria soddisfazione con un fischio d'apprezzamento davvero poco adulto e professionale.
«sei carina come al solito! » la tv lo stava deliziando con l'inquadratura della sua cantante preferita.
«eh eh eh… » sospirò Conan, a bassa voce "ma guarda questo, alla sua età…"
«vado un po' a giocare fuori… » annunciò, con voce innocente.
«go! Go! Yoko! Let's go, Yoko! » il detective nemmeno si accorse di lui
"Tipico esempio di adulto mancato…" pensò il bambino, acido..
 
 
 
«ah ah ah ah ah! È davvero così pessimo quel Mori? » il professor Agasa cercava di scherzarci sopra.
«sì… è un disastro completo! »
«dai, non dire così… un tempo era un abile poliziotto… »
«accidenti, a me interessa trovare in fretta gli uomini in nero e recuperare la sostanza che mi ha rimpicciolito! »
«non avere fretta, Shinichi… » al dottore non mancava mai il sorriso sulle labbra.. «appena scopriranno che non c'è il tuo cadavere ti cercheranno di sicuro! Quelli ti volevano uccidere… piuttosto - si preoccupò - non avrai detto tutto a qualcun altro? Se si viene a sapere chi sei in realtà… »
«lo so! - non gli lasciò nemmeno finire la frase - metterei in pericolo anche coloro che mi sono vicini, no? Tranquillo - concluse - sia per Ran sia per il suo vecchio sono Conan Edogawa! »
«A proposito… Ran è venuta qui anche ieri… » si ricordò Agasa
«eh? »
«sì, verso sera….
Ran era andata a trovarlo, preoccupata
"bisogna fare qualcosa, dottore! Shinichi è stato assente anche oggi da scuola! A casa non è più tornato… da quando siamo andati insieme al Luna Park è scomparso! Io cosa… cosa devo fare?!"
"cosa… in che senso?" aveva risposto lo scienziato, messo alle strette
"quel giorno Shinichi stava indagando su due tizi vestiti di nero… può darsi che quegli uomini… - si era fermata un attimo a riflettere - io vado alla polizia!"
"aspetta, Ran!"
"Suvvia, non è la prima volta con Shinichi… starà di nuovo indagando su qualche strano caso… non ti preoccupare… vedrai che tornerà presto!" ed il suo sorriso non era mai stato più forzato…
"Be', forse…"
Per il momento l'ho convinta così ma, - concluse - non so fino a quando… »
"Ran… - Conan si incupì - a casa non lascia trasparire niente.."  'è pronto!', ricordò la sua voce dolce e leggera mentre annunciava una delle sue prelibatezze…
«in ogni caso - riprese il dottore -  devi tornare com'eri... »
«già… adesso non posso fare niente… e poi… » il pensiero proseguì solo nella sua mente, senza uno sfogo verbale "…non devo far preoccupare Ran ancora di più…"
«aspetta! »
Agasa si mise a cercare in mezzo alle sue cianfrusaglie «c'è una cosa che ho costruito per te… »
«? » la versione ridotta di Shinichi era confusa
«ecco! » disse, presentandogli un normalissimo fiocchetto rosso
«…e cos'è? »
«un modulatore vocale a papillon! » era entusiasta, e la soddisfazione trapelava da ogni lettere che pronunciava.
«mo… modulatore? » ribadì, prendendolo in mano
«girando la rotella sul retro sarai in grado di imitare diverse voci! » spiegò di rimando, orgoglioso di se stesso.
«ooh… »
«potrai parlare da vecchio, da bambino… da uomo, da donna, tutto con quello! Ti servirà, vedrai! »
Ma probabilmente il giovane detective nemmeno udì le ultime parole, immerso com'era nel provare il nuovo "giocattolino".
«professore! - aggiunse all'improvviso, concedendogli quasi la speranza di qualche complimento…  - questo va bene, ma non è che può inventarmi cose più eccezionali? »
«eh? »
«per arrestare i malviventi in un colpo solo… qualche marchingegno speciale! Lo sai, no? Da quando sono rimpicciolito non ho più forza… anche se risolvo un caso non posso fermare il colpevole… » e adesso si era incupito davvero…
«va bene, ho capito! Ci penserò su! » tentò di rassicurarlo
«anche se, per quante cose tu possa costruirmi, rischio di non aver occasione di usarle, da quel detective disoccupato… »
«be', dipende da te, Shinichi… se ti dai da fare nell'ombra e risolvi tutti i suoi casi… potrai trasformare qul Mori in un grande detective - si infervorò, chinandosi per stringergli le spalle - diventerà famoso e i casi da risolvere non gli mancheranno! »
«quel tizio… un grande detective… » se non fosse bastato il tono di voce, la sua espressione era lì a dar forma a tutto il suo scetticismo…
 
 
 
«ciao, Conan… bentornato… »
La voce di Ran lo accolse, indaffarata com'era la ragazza a sistemare la confusione nell'ufficio del padre
«hai fame, vero? Ti preparo qualcosa! »
"è impossibile - pensò, trovandosi davanti quello scempio - non sarà mai un grande detective…"
DRIIIN
«uh? »
Goro si era addirittura addormentato sulla scrivania, in mezzo a tutta quell'immondizia. Solo la sveglia, puntata per l'ora della trasmissione che si era riproposto di seguire, lo ridestò
«ehi ehi ehi! » iniziò ad agitarsi, non trovando il telecomando, ed una volta terminata la caccia al tesoro, fu un lampo a premere ON, sotto lo sguardo confuso del bimbo.
«la mia Yoko! » ecco qual era la trasmissione tanto importante da portarlo ad interrompere i suoi sogni…
"cento per cento impossibile." Concluse Conan nella propria testa.
DRRIIN
« mh? Chi cavolo è, proprio adesso? » chi mai aveva osato disturbarlo mentre stava per fare la sua apparizione la sua adorabile Yoko Okino?
Comunque, si risolse ad aprire la porta, ancora assonnato e mal messo
«sì, Mori, investigazioni private… »
Davanti all'uscio sostava una ragazza giovane, dai lunghi capelli biondi. Indossava un soprabito colorato e un cappello nero quasi a coprirle il volto.
«a… avrei bisogno di parlare on lei… »
Il detective rispose d'impulso
«eh, no, l'orario d'ufficio è finito per oggi! Se è per lavoro, domani. Provi a ripa…
Si bloccò, senza finire la frase: qualcosa di fondamentale gli era sfuggito…
Corse alla porta, dove la ragazza era ancora in attesa, e lo sconvolgimento sul suo viso, quando si accorse che…
«ma… ma… ma lei… impossibile… YOKO OKINO?! »
«sì - rispose timidamente - sono io… »
Era accompagnata da un uomo alto e magro, che restava immobile dietro di lei, senza parlare..
«ma… proprio adesso, in tv.. » Goro continuava a girarsi verso il televisore e tornare ad osservare la signorina che aveva bussato alla sua porta. Non poteva crederci.
«è una registrazione… » rispose, indecisa se pentirsi di essersi rivolta a quell'uomo o sentirsi in imbarazzo per tutto quel frastuono dovuto ala sua presenza.
«cosa ci fa una star della tv a casa nostra? » anche Ran era stupita, con un po' più di contegno…
«è per un lavoro » rispose timidamente l'attrice
«un… lavoro… » pensava che gli sarebbe scoppiato il cuore se fosse stato un altro secondo in quello stato pietoso di fronte a LEI.
Si mosse talmente velocemente che si vide quasi il fumo che la sua corsa aveva lasciato, bruciando il pavimento e si sentì solo il violento SBAM della porta del bagno che sbatteva dietro il suo ingresso. Una confusione di movimenti frenetici ed ultra rapidi (sotto gli sguardi sconfortati della figlia e del detective in miniatura), poi la dolce apertura di quella stessa porta mostrò un uomo totalmente diverso: lavato, profumato, ben vestito, pettinato, con tanto di cravatta.
"e tu chi saresti?" lo scetticismo di Conan diceva tutto
«mi dica qual è il suo problema, signorina… »
«sì… a dire il vero… »
«qualcuno la sta spiando?! » dopo il racconto della ragazza, Goro si era agitato molto più del consueto
«sì… »
«non sarà qualche paparazzo? »
«anch'io l'ho pensato, al principio… ma il suo comportamento è strano… e non è tutto… quando torno a casa, a volte trovo i mobili spostati… mi arrivano per posta foto scattate di nascosto che mi ritraggono… poi le telefonate… e, ieri sera tardi, un uomo mi ha rincorso… sono terrorizzata al punto che non riesco neanche a dormire! »
«chi osa farle una cosa del genere?! »
«le indagini dovrebbero essere svolte col massimo della riservatezza..  - fu la prima frase che uscì dalle labbra dell'uomo che accompagnava l'attrice - se venisse coinvolta la polizia, l'immagine di Yoko… »
«e tu chi sei? » chiese il detective, senza lasciarlo nemmeno finire di parlare, irritato.
«ah, scusi… - e porse il proprio biglietto da visita - sono Yamagishi, il manager di Yoko.. »
«pfui… il manager… »
«accetto l'incarico! Indagherò col massimo della riservatezza » e la sue espressione assunse un'autorevolezza ed una professionalità che raramente dimostrava..
«ah, grazie mille! » nonostante tutto, la giovane Yoko ed il suo manager si sentirono sollevati
«scriva qui indirizzo e recapito telefonico.. »
«sì! »
«e mi firmi questo… »
«sì? »
«può scrivere "a Kogoro"… »
Ma la sua espressione seria e professionale si ruppe di colpo, non appena ebbe tra le mani la dedica autografata della sua adorata.
«lascia fare al grande detective Kogoro Mori! - aggiunse, con un sorriso tanto ampio da sembrare una risata - andrà tutto bene! » e si lasciò trasportare tanto, da metterle una mano sulla spalla senza imbarazzo alcuno. «non permetterò che la sfiorino neppure con un dito! Anzitutto, facciamo un sopralluogo a casa sua… »
«sì… »
«papà! Posso venire anch'io? » Ran iniziava ad emozionarsi: era un'occasione unica
«eh? »
«mi piacerebbe vedere la casa di una stella della tv! Anche a te, Conan, vero? »
«s… sì… » non avrebbe mai potuto deludere un'espressione così speranzosa, e poi in fondo sarebbe stato fondamentale per le indagini…
«potete venire, ma non disturbate il mio lavoro.. »
«sì! » Ran era estatica all'idea di essere appena stata invitata da una star della tv come la famosa Yoko Okino… beh, insomma, più o meno..
Per quanto contento per lei, tuttavia, il lato egocentrico di Shinichi prevalse anche nella mente del piccolo Conan "ma questa qui non era preoccupata per me?"
 
 
«wow! Che bel palazzo! - la voce entusiasta di Goro interpretava il pensiero di tutti, in realtà - non per altro ci vive Yoko Okino! »
«non gridi così, per favore! » intervenne il manager: quale parte di "riservatezza" non gli era chiara?! «è meglio che non si sappia in giro! »
«ah… - e si rivolse ai due ragazzi che lo accompagnavano - ssst! Ssst! » con tanto di indice davanti alla bocca, in segno di silenzio
"pensa per te!" la vocina mentale di Conan si accompagnava bene anche all'espressione della giovane karateka.
«ooh… al venticinquesimo piano… »
«sì… la vista è fantastica. »
Mentre gli ospiti si perdevano nelle meraviglie del corridoio e delle finestre, l'attrice infilava la chiave nella toppa della porta.
«prego, accomodatevi… »
Non fece in tempo a dirlo.
Voltando lo sguardo dall'allegro gruppetto all'aspetto della propria dimora, il suo sorriso si trasformò in una maschera di terrore….
«ah… ah… »
Il primo ad accorgersene fu il fedele manager.
«Y… Yoko, che hai? »
Quella domanda fece scattare tutti. Spaventò Ran, innervosì Goro e fece sì che Conan/Shinichi attivasse la modalità "concentrazione".
Il primo a correre sul luogo fu il fan sfegatato della ragazza.
«COSA SUCCEDE?! »
«ma… »
«ma cosa?! »
Lo spettacolo che si trovarono davanti non fu molto adatto al lusso che regnava nel resto del palazzo…
Un uomo giaceva per terra, prono, con un coltellaccio conficcato nella schiena e fiumi di sangue che ne sgorgavano, macchiandogli la camicia e sporcando il pavimento.
Il piccolo era pronto a scattare.
Goro ci mise un attimo a riprendersi dallo stupore…
Yamagishi non poteva credere ai propri occhi…
Le due ragazze… beh… la loro reazione si può riassumere in un solo grido:
«AAAAAAH»
  
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