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Autore: HarryMacy2020    03/07/2014    9 recensioni
Quel TI AMO aveva destabilizzato il suo equilibrio e l'aveva portata a farsi molte domande, troppe forse. Curiose? Spero di sì...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Oliver Queen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cosa?


Oliver entrò nella hall dell'hotel con passo deciso.

Si era cambiato d'abito e ora indossava dei semplici jeans e una maglietta per cercare di dare nell'occhio il meno possibile e aveva chiesto a Felicity di attendere un suo segnale per entrare a sua volta; avrebbe preso la stanza cercando di far comprendere al receptionist di non voler creare troppo rumore al riguardo e poi sarebbero saliti al terzo piano.

Aveva con se una ventiquattrore dove aveva riposto il computer della sua it girl.

L'uomo consegnò a Oliver la chiave della stanza ammiccando sornione beccandosi un'occhiata glaciale.

In che guaio mi sto cacciando, maledizione. I suoi pensieri ancora vorticavano frenetici nella speranza di trovare alternative, ma niente.

Ciò che lo spaventata maggiormente era la reazione della sua partner se qualcuno li avesse scoperti. Lui era conosciuto per essere un playboy ma lei...lei era così...così sbagliata per uno come lui. Felicity era quel tipo di donna che non accetta compromessi, per cui un uomo avrebbe messo la testa a posto. Non potevi prenderti gioco di una donna come lei...amare Felicity avrebbe significato amarla per sempre, totalmente e incondizionatamente, qualcosa a cui non era ancora pronto.

Riscuotendosi da questi pensieri, prese la chiave e si voltò verso la porta scorrevole, indicandole di entrare.

Felicity s'incamminò domandandosi come le era potuta venire un'idea così stupida e come mai Oliver le aveva dato ascolto, di nuovo.

Prese un profondo respiro e si fece avanti pregando che la sciarpa e il cappello che aveva calcato sulla testa riuscissero a mascherare la sua identità.

Quando si ritrovarono entrambi nell'ascensore, Felicity riprese a respirare.

-Forse non è stata una buona idea.

Oliver le scoccò uno sguardo perplesso.-E' una tua idea...di nuovo.

-Lo so ma...

-Non dire che non credevi ti avrei ascoltato perché lo abbiamo già fatto questo discorso.-sembrava esasperato.

-Vero ma...oddio, immagini se dovessero vederci insieme?-si voltò di scatto, fissandolo con aria sconvolta.-Cosa penseranno di me? Ecco, diranno che la povera e sfigata segretaria si è fatta fregare dall'affascinante e sexy datore di lavoro ed è finita per...oddio, non ci voglio pensare...anche perché tecnicamente io non lavoro più per te, giusto?-davvero cercava aiuto da lui? che se ne stava imbambolato con le braccia conserte appoggiato alla parete.-Insomma ho lavorato sodo per arrivare dove sono e la mia reputazione sarebbe distrutta se nascessero certe voci nell'ambiente, non credi?-Senza lasciarlo rispondere, riprese il suo frenetico monologo.-Ma dai, chi crederebbe mai che uno come te voglia fare...insomma si...hai capito...

Il colore del suo volto ora era bordeaux. Qualcuno davvero doveva fermarla quando iniziava a straparlare.

Dall'auricolare al suo orecchio destro sentì distintamente Roy farneticare un -Troppo tardi-

Sistemò meglio la borsa in cui teneva il dispositivo e lanciò uno sguardo perplesso al compagno.

-Che significa?

Oliver aveva ascoltato tutto in silenzio, pregando che smettesse di parlare per non peggiorare la situazione già abbastanza imbarazzante. Ma ovviamente le cose non potevano andare bene, no, ora ci si metteva anche Roy.

-Roy, cosa intendevi quando hai detto troppo tardi?

La tensione era palpabile, qualcuno avrebbe dovuto parlare o Felicity si sarebbe nuovamente prsa in uno dei suoi sproloqui.

-Roy?-fissando Oliver negli occhi-Oliver? Qualcuno può gentilmente dirmi...

-Alla QC giravano delle voci...-non sapeva davvero come affrontare il problema. A Mosca aveva cercato di depistare la Rochev con il suo atteggiamento ma, evidentemente, alla fine la cosa era arrivata alle sue orecchie. Maledizione.

-Quali voci, Oliver?

Felicity vide il volto dell'arciere cambiare espressione e capì, inorridendo.-Stai scherzando, vero? Cosa?

John prese in mano la situazione.-Ragazzi siete arrivati, dovete scendere. Avete del lavoro da fare, potrete discutere dopo di ogni cosa.

Le porte dell'ascensore si aprirono e la donna si catapultò fuori lanciandogli poi uno sguardo eloquente.-Puoi giurarci che ne discuteremo.

Detto ciò si avviò verso la loro stanza.

Lui la seguì, in silenzio, consapevole di avere un problema molto più grande da risolvere: trovare un modo per evitare di rispondere alle sue domande, perché davvero non aveva idea di come gestire la cosa. Non poteva dirle che aveva cercato di arginare il problema andando a letto con Isabel, non avrebbe aiutato. Né poteva ammettere che era stato distratto tutto il tempo dal volto di un'altra donna.

Avrebbe cercato una soluzione più tardi, ora avevano un criminale da acciuffare.

Una volta entrati in camera, Felicity prese dalla sua borsa il congegno e lasciò che Arrow le passasse il suo computer, riuscendo a collegarsi immediatamente al pc dell'uomo e iniziando la sua ricerca per confermare le loro ipotesi. Doveva essere lui il loro uomo e se avesse trovato le prove avrebbero potuto chiamare il detective Lance e lasciare a lui il resto del lavoro.

-Sono dentro.-confermò non distogliendo gli occhi dal suo portatile.

Oliver era fermo davanti alla finestra ad osservare la bellezza della sua città di notte.

-Maledizione, si sta muovendo.

-Felcity riesci a mantenere il collegamento.-John era apprensivo dall'altra parte dell'apparecchio.

-Se non si allontana troppo si ma...ci sono, ho trovato i file...oh mio dio...

Ridestato dai suoi pensieri, si affiancò alla donna, avvicinando il volto al suo.

Lei sentì crescere l'imbarazzo e si scostò leggermente, riprendendo a battere le dita frenetiche sulla tastiera.

Oliver percepì il suo disagio e se ne rammaricò, era colpa sua in fondo...era lui quello che mentiva e creava certe situazioni.

-No..no...no...

-Che succede Felicity?-chiesero all'unisono i suoi amici.

-Stò scaricando i file ma lui se ne stà andando...John, hai detto che non era in stanza...

-Mi dispiace, non so come possa essermi sfuggito...

-Ok, datemi solo 2 min...no! Cavoli! Segnale perso.

-Ma hai trovato i file, no?

-Si, Oliver ma non sono riuscita a scaricarli e questo significa che non abbiamo le prove.-detto questo si alzò in fretta e prendendo le sue cose si avviò alla porta.

-Dove vai?

-Lo seguo...

-Scusa? Sei impazzita?

-No, ma se non riesco a caricarli ora potremmo non avevre un'altra opportunità. Per quanto ne sappiamo potrebbe essere diretto verso la sua prossima vittima.

Senza ascoltarlo neppure, si catapultò nel corridoio, appiattendosi contro la parete quando vide il loro uomo voltare verso l'ascensore.

-Ora blocco gli ascensori così sarà costretto a prendere le scale...

-Felicity...

-Non ti sto minimamente ascoltando, ho del lavoro da fare e tu puoi criticarmi o darmi una mano, Oliver, scegli.

Il tono della sua voce era imperioso eppure Oliver non riuscì a nascondere un sorriso e un moto d'orgoglio per la sua donna...partner.

Arrivati all'angolo, sentirono l'uomo imprecare per gli ascensori e dirigersi verso le scale di servizio.

-Seguiamolo...

-Va bene, ma resta dietro di me. Ti voglio al sicuro.

-Questa l'ho già sentita...e non mi pare sia finita bene.

Cercando di non cogliere la frecciatina della ragazza, le si parò davanti, seguendo il sospetto. Lasciarono passare diversi minuti.

-Dobbiamo seguirlo o perderò...

-Non dobbiamo farci vedere o saremo morti.

Aveva ragione e lo sapeva ma non voleva dargliela vinta, era troppo arrabbiata. Le aveva davvero nascosto delle voci su di loro? E chi gliene aveva parlato? Non poteva lasciarsi il lusso di perdersi nei suoi pensieri, aveva un cattivo da arrestare.

Oliver le fece segno di seguirlo e, senza far rumore, aprì la porta e si accinse a scendere le scale.

Sotto di loro il rumore dei passi dell'uomo.

Quando lo sentirono aprire una porta, allungarono il passo cercando di essere cauti alla stesso tempo.

Ora erano al primo piano, vicino alla sala congressi.

Felicity nel frattempo continuava a digitare all'impazzata mentre tentava di stare al passo dei due uomini.

-Sì!

Lo aveva detto ad alta voce? Notando lo sguardo di disapprovazione del suo partner la risposta doveva essere sì. Ancora.

Oliver la prese per un braccio e la fece voltare verso di lui, appiattendola contro il muro, cercando di nascondere all'altro quello che aveva in mano la donna.

Si fissarono negli occhi, constatando che i passi si stavano avvicinando a loro ora.

Felicity cercò di scusarsi con lo sguardo addolorato, non ne combinava una giusta.

-Che succede, ragazzi?

-John, si sta avvicinando, abbiamo bisogno di un diversivo.-sussurrò all'amico, facendosi sempre più vicino alla ragazza, come a volerla proteggere con suo stesso corpo.

Se si fosse avvicinato abbastanza avrebbe mangiato la foglia e lui non poteva combattere lì, circondato da telecamere.

Ormai era ad una manciata di passi da loro.

-Dobbiamo distrarlo.

-Non so come aiutarvi, mi spiace.-John non aveva idea di come ne sarebbero usciti stavolta.

-Idee Oliver?

Nell'istante stesso in cui lei pronunciava quelle parole, Oliver le si avvicinò fino a sfiorarla.

La guardò intensamente e calò su di lei, lasciando che le loro labbra si unissero in un casto bacio.

Non di nuovo....perché mi fai questo, di nuovo? Fu l'unico pensiero coerente di Felicity prima che Oliver rendesse il bacio più caldo, schiudendole le labbra e prendendo possesso della sua bocca.

Il tutto durò pochi istanti nella realtà, il tempo necessario affinché il rapitore si sentisse in imbarazzo e si voltasse riprendendo la sua strada.

Ma per loro fu un'eternità.

Il primo ad allontanarsi fu lui, lasciando vagare lo sguardo sulle sue labbra rosse e umide.

I loro occhi si cercarono imbarazzati.

-Ma che diavolo?

Entrambi si voltarono sentendo una voce famigliare.

Laurell era a pochi passi da loro e li fissava sbigottita.




Nota dell'autrice: :3 Che ne dite, sis? Biricchini i nostri ragazzi... Spero vi sia piaciuto anche questo capitolo e anche se non vi è piaciuto, fatemelo sapere, ok? Scusate, come sempre, se ci sono errori, di qualsiasi tipo :P. A presto. :*


  
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