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Autore: ALY3468    04/07/2014    1 recensioni
"Io sono Kendall... Tu hai un nome? " Arrossii subito "Oh, io mi... " Ma in quel momento il suo telefono squillò e lui esclamò "ci vediamo in giro, ora devo andare!"
Lo guardai allontanarsi e mi scappò un sorriso.
Da dove era arrivato un ragazzo cosí?!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Carlos, James, Kendall, Logan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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3 - oh you know you're not invisible to me 

"But I wont let you fall, I see you trough them all, and I just wanna let you know: oh when the lights go down in the city you'll be right then shining bright, you're a star the sky's the limit and I'll be right by your side oh you know you're not invisible to me"
                     Cit.invisible

ELISABETH

La melodia di "invisible" mi rimbombava nella testa 
"Ooo iu nooo iu ar not invisibol tu miiii... "
Iniziai a cantare e le lacrime mi uscirono da sole. Perché Kendall preferiva Jean? Lei sapeva cavarsela da sola, lei poteva farcela, io no. Ogni cosa che facevo era sbagliata e non avevo nessuno, solo io, la mia chitarra e la musica. Solo la musica mi capiva. La musica si fermò per un attimo, mi era arrivato un messaggio! "Elisabeth vieni a mangiare, ti prego. Voglio sapere che cos'hai, dobbiamo parlare!"
Era Kendall. Non avevo per niente fame ma dovevamo parlare, aveva ragione, se non quel giorno comunque sarebbe successo prima o poi. Ma non volevo neanche dargli la soddisfazione di un si, quindi risposi con un secco "Forse" e andai a prepararmi.
Aprii l'armadio, che era gia pieno delle foto sorridenti di Jean. Come faceva ad essere sempre cosí felice e spensierata?! Io non la capivo proprio. Presi la mia maglietta preferita, con le maniche strappate, e un paio di shorts di jeans. Mi infilai le mie converse e uscii per andare al ristorante.
Scendevo dalle scale guardando il telefono, e sempre con le cuffiette nelle orecchie, quando sbattei contro qualcosa, o qualcuno, e caddi. "Oddio scusa, mi dispiace tanto, non stavo guardando avanti e..." Alzammo gli occhi nello stesso istante. Lui sorrise "C...ciao, io sono Carlos... Mi... Mi dispiace per prima, stavo pensando ad altro... Cioé, ho sempre la testa tra le nuvole, ma non che non sono una persona seria, al contrario... Cioé..." E iniziò a balbettare cose, delle quali compresi la metà. "Calmo, stai andando in corto circuito. Io sono Liz." Lui sorrise, prese un respiro profondo e si avvicinò di piú a me "Liz... sei per caso..." Oh, ricominciamo, stava per chiedermi se ero la cugina di Kendall... Tutti uguali, sempre la stessa storia! Lo guardai aspettando la frase che sapevo ormai a memoria "...Sei per caso un angelo caduto dal cielo?" Il mio cuore iniziò a battere forte. Nessuno mi aveva mai detto una cosa del genere. Sorrisi "Non so se sono un angelo, ma so che sono caduta, e tu potresti aiutarmi a rialzarmi" Probabilmente in quel momento si diede dell'idiota un paio di volte. "Oh, si certo." Mi porse la mano e io l'afferrai. Appena le nostre mani si sfiorarono ebbi un brivido.Rimanemmo fermi qualche istante, poi lui si svegliò dal suo sorriso e mi tirò su, ma con troppa forza e invece di rimanere in piedi caddi in avanti, addosso a lui. "Oh, scusa, non volevo!" Sussurrò lui "Ma sai dire solo scusa?" Gli chiesi rialzandomi. Lui mi trattenne attaccata al suo petto "No, so dire anche..." "Liz! Sei arrivata finalmente!"
E chi poteva rovinarmi l'unico momento decente della settimana? Ma mia sorella ovviamente!
"Ciao Jean, dov'é Kendall?" Chiesi schivando il suo abbraccio. "Sono qui" sentii la sua voce avvicinarsi. 
"Ciao, noi dobbiamo parlare!" Uscirono altri due ragazzi e altre due ragazze dalla sala da pranzo. Carlos si avvicinò a me con l'intento di prendermi la mano ma io lo scansai. Odiavo queste cose sdolcinate! 
"Bene Elisabeth, loro sono Logan, la sua ragazza Mary, James, e mia sorella Alice." James mi si avvicinò e mi baciò la mano, poi passò davanti a Carlos, che gli tirò un calcio negli stichi. "Amico, grazie, dovevo proprio grattarmi!" A quel punto Carlos diventò rosso di rabbia e, se non fosse intervenuta Jean si sarebbero picchiati. "Calmatevi, Carlos non vedo il tuo sorriso" iniziò a fargli il solletico e lui cominciò a ridere di gusto. "E James..." Prese uno specchietto dalla tasca e glielo porse "...Sei spettinato." Lui prese lo specchio e cominciò a sistemarsi il ciuffo. Dovevo ammettere che peró era brava!
Kendall si avvicinò a me "Liz, dobbiamo DAVVERO parlare!"
  
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