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Autore: MadHatter96    04/07/2014    2 recensioni
"Non è facile per una sedicenne vivere da sola, soprattutto in un quartiere come Ikebukuro, ma in fondo a Yukiko non dispiace la sua vita; non può certo dire di avere tutto ciò che vuole, ma pian piano ce la farà, ne è certa."
Alcuni personaggi saranno leggermente OOC ma solamente in alcuni capitoli.
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Celty Sturluson, Izaya Orihara, Nuovo personaggio
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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True Love?

Capitolo 19


“Mi lasceresti andare?”
“No. Te l’ho detto. Non puoi scappare. Non puoi andartene da me. Mi starai accanto, per tutta la vita.”
 
Gli occhi di Yukiko sbattono rapidi.
Ancora nella sua mente sono fissi quelli di Izaya, scintillanti nella penombra, così vicini al suo viso, così perfetti e reali. Così amati.
Ma quegli occhi, ormai da sei mesi, si è rassegnata a vederli solo nei sogni.
Si rigira in modo da poter vedere il soffitto, portandosi il dorso della mano alla fronte.
È passato l’inverno e ormai anche quasi la primavera… ormai è da tempo che è uscita dall’ospedale, è stata per un po’ sotto la vigilanza di Kadota… è passato il Natale, il giorno di san Valentino, il suo compleanno, quello di lui… ma nessun segno.
Aveva pensato che sarebbe tornato. Aveva pensato che stesse solo lasciando calmare le acque e che poi se lo sarebbe ritrovato a casa, con i suoi soliti sorrisoni sornioni.
Invece no, se ne era andato per davvero.
Chiude gli occhi, cercando di immaginarselo accanto, cercando di illudersi per un momento di averlo vicino, in piedi sulla porta che la osserva, com’era  suo solito.
Ormai lo fa tutte le mattine, è l’unico modo che ha per averlo ancora, per portarlo in qualche modo con sé.
Si sforza di ingoiare quel nodo che le toglie il respiro e si alza a sedere.
Ha pensato molte volte in questi mesi di buttarsi tutto alle spalle. Si sta con un ragazzo, si passano momenti magnifici e poi tutto passa, non ci si vede più, succede.
Eppure non ci riesce, non ce la fa a sentirsi slegata da lui. Lei lo considera ancora il suo ragazzo, si sente sua e di nessun’altro, non riesce a cambiare questo.
“Dannazione…” Si alza, come di routine, e si prepara per la scuola.
Esce di casa, come fa sempre.
Tutto le sembra sbiadito, ora. L’unico vero sollievo sono le conversazioni con Celty… forse.
Osserva i grattaceli grigi. Ha provato a passare per casa sua più volte… ma è completamente chiusa.
Cammina tra la gente, la normale studentessa. La studentessa destinata ad avere una vita normale.
Certo, aveva conosciuto un po’ di gente interessante… come Shizuo… ma mancava quell’elemento fondamentale attorno a cui girava tutto.
A scuola si siede al suo solito banco, e ascolta la solita lezione.
“Yukiko…”
La voce di Kida le fa distogliere lo sguardo dalla finestra: “Sì?”
“Non sembri molto in forma ultimamente… forse dovresti farti visitare…”
Lei sospira lievemente: “Sto bene.”
Il ragazzo storce la bocca con disappunto. Naturalmente sa bene cosa succede, ma non vuole assolutamente affrontare l’argomento.
“Yuki-chan…” Una terza voce si aggiunge alle loro.
“Uhm? Qual buon vento Mikado!” Lo saluta Masaomi con una pacca sulla spalla.
Lei si limita a sorridere.
“A dire il vero… sono venuto per parlare con Yukiko.” Mormora il ragazzo moro, con il suo solito fare timido.
“Mh? Con me?” Chiede lei un po’ perplessa ma alzandosi d’istinto.
Ryugamine annuisce: “Possiamo…uscire?”
Decidono di salire sul tetto. Lì si può avere di certo privacy.
“Yuki-chan… io… so una cosa.”
Lei alza un sopracciglio sempre più confusa. Cosa c’è che non va?
Sembra titubante, come se si sentisse a rischio, ma allo stesso tempo è qualcosa di cui non può fare a meno di parlare.
“Ossia?” Prova ad incitarlo.
“… Un ragazzo che aveva bisogno di una certa informazione, pare sia riuscita ad averla poco tempo fa da un misterioso utente trovato on-line.”
Un brivido le percorre la schiena. Ma non vuole illudersi. Lo fa ogni giorno, ma senza sperare, non vuole credere di poterlo riavere per poi lasciarsi morire di nuovo.
“Non capisco…” Mormora scuotendo la testa.
“Ho modo di pensare che quell’utente sia Orihara-san…anzi…” Gli occhi del ragazzo fissano i suoi “ne sono totalmente certo.”
Lei sussulta leggermente facendo un passo indietro.
“Come lo sai?” La domanda è secca e decisa.
L’espressione di Mikado si mantiene perfettamente seria e controllata, un’espressione che vede per la prima volta sul suo volto solitamente puerile.
La fissa, e per un momento quell’atteggiamento così controllato, seppur in modo diverso le ricorda Izaya. Quell’atteggiamento superiore.
“Sii sincera. Ti interessa davvero?”
Le si mozza il respiro. Le sembra quasi un Mikado diverso. Perché quel Mikado è un Mikado che ha il potere di tenere le redini della situazione con saldezza, senza scomporsi.
Si sente un po’ invidiosa, ma non è più questo il punto.
“No.” Risponde secca mantenendo lo sguardo sul suo.
Finalmente le labbra del ragazzo lasciano emergere uno dei suoi sorrisi gentili: “Non so altro, ma credo che questo ti faccia tornare un po’ la fiducia, vero?”
Lei annuisce ricambiando il sorriso: “Ti sono enormemente debitrice.”
Lui ridacchia facendo un gesto con la mano per liquidare l’ultima affermazione.
 
“Oh, Yuki-chan! Sei tremendamente testarda! Testarda, testarda,  testarda! Testarda come un mulo!”
“Smettila Izaya! Lo so benissimo! È uno dei miei peggiori difetti ma non riesco a correggermi! Non infierire!”
“Beh…guarda il lato positivo. Se tu non fossi così testarda, non saresti qui con me, no? …Ragiona un pochino…”
 
Improvvisamente Yukiko scoppia a ridere.
È stata una stupida, deve ammetterlo.
È rimasta passiva, ha fatto affidamento solo su di lui… come ormai faceva sempre.
Ma in fondo se lei non avesse insistito, se lei non fosse stata così idiota da seguirlo, e cercarlo, e trovarlo, tutta questa storia sarebbe finita tempo addietro.
“Quel livido non è ancora guarito…” mormora sommessamente Mikado in riferimento all’alone violaceo sulla guancia della ragazza.
Lei lo sfiora sorridendo: “Ma è migliorato parecchio no?”
Lui annuisce rassicurante: “Buona fortuna Yukiko.”
Improvvisamente lei si sente piena di energie, e anche adrenalina. Riuscire a scovare Izaya in fondo non è un’ impresa da poco.
Esce da scuola il più in fretta possibile, senza nemmeno preoccuparsi di salutare, in fondo ha aspettato fin troppo tempo no?
Le cose da fare sono tante, ora, ma sa bene quale sarà il suo primo passo.
Apre velocemente la porta di casa e abbandona la borsa sul divano. Deve assolutamente trovare quel numero.
Non ha voglia di cercare nell’elenco telefonico, per cui decide che in fondo internet è la soluzione a tutti i problemi.
Digita velocemente sulla tastiera e la fortuna vuole che quel nome sia proprio in cima alla pagina: “Azienda farmaceutica Yagiri
Sorride soddisfatta. L’ha trovato, appena lì sotto c’è scritto il numero telefonico.
Non avrebbe mai pensato, né voluto, avere contatti con lei, con quella donna che era entrata in casa quella volta, quando ancora tra lei e Izaya non era successo nulla di significativo. Ma ora le serve necessariamente.
Perché non ci aveva pensato prima poi?
Fa per prendere il cellulare ma si accorge che la mano le trema. Se la porta al petto e constata quanto il cuore sia agitato.
Eppure è qualcosa di strano… non è paura, né ansia… è solo una forte eccitazione.
Non se ne spiega il motivo, eppure tutta questa situazione la manda in effervescenza.
Decide di calmarsi un po’, per cui se ne va in cucina, preparandosi una bella tazza di tè.
Si siede cercando di rilassarsi. La faccenda è lunga, di certo non troverà Izaya in giornata.
Osserva il liquido color ambra e la sua immagine resa così inverosimile dal colore.
Sorride di nuovo. Sorride sentendo quella paura e quella solitudine che la affliggevano da tempo sciogliersi pian piano da lei.
A detta di Mikado è cosa sicura che lui in un modo o nell’altro faccia ancora il suo lavoro. Può essere un punto a suo favore.
Prima comunque deve preoccuparsi di sentire Yagiri-san. È la sua segretaria no? Qualcosa in più saprà.
Sorseggia il tè cercando di prendersi il suo tempo senza lasciarsi trasportare dall’euforia.
Sa anche di poter sempre contare sull’aiuto di Celty… sì, ha parecchi assi nella manica, non le può sfuggire.
Si chiede dove sia Izaya ora… non sa nemmeno se è ancora in Giappone.
Chiude gli occhi ed immagina il suo profumo nelle narici. Le manca così tanto.
Chissà se la pensa anche lui; lei spera tanto di sì.
Quando finalmente finisce anche l’ultimo sorso di tè e si sente abbastanza calma, decide di digitare quel benedetto numero sul suo cellulare.
Pronto? Azienda Farmaceutica Yagiri.”
Prende un breve respiro per evitare di sembrare sospetta: “Buongiorno, vorrei poter parlare con la responsabile, Namie Yagiri… il mio nome è Yukiko Ishii.”
Sono spiacente ma la direttrice è troppo occupata.”
“Sono sicura che conosce il mio nome, è una cosa urgente!”
MI dispiace.”
“Almeno datemi un appuntamento, o qualcosa!”
Non si può parlare con la direttrice…”
“Come sarebbe a dire che non si può?!”
Con chi stai parlando?
Una voce femminile emerge dal sottofondo; una voce seria e in qualche modo altezzosa, una voce che Yukiko  non potrebbe mai confondere. Eccola Namie Yagiri.
Ah… c’è una ragazzina che insiste di voler parlare con lei…
Una ragazzina?
Almeno… la voce pare quella di una ragazzina… dice di chiamarsi Yukiko Ishii… dice che…
Passamela.
La ragazza dall’altro capo del telefono rimane sorpresa.
È Namie Yagiri, senza dubbio. Ma non si aspettava che accettasse tanto facilmente una conversazione con lei.
Quando, dopo un qualche debole tentativo di protesta da parte della persona che parlava al telefono, finalmente la responsabile prende in mano la cornetta Yukiko non riesce a non vacillare un attimo.
“B-Buongiorno…io…”
Lo so cosa vuoi, ma io non so niente.”
Lo doveva immaginare. Doveva immaginare una risposta simile.
Yukiko riprende il suo autocontrollo e la sua determinazione. Non si lascia battere così: “Mi spiace, ma io non le credo.”
Come?
“Non credo che lei non sappia nulla. Non credo che lei non mi possa aiutare.”
Senti ragazzina, se davvero conosci Orihara dovresti sapere quanto lui sia riservato. Se davvero ha voluto sparire secondo te avrebbe detto a me dove?
È sicura che quelle parole siano accompagnate da una passata di mano tra i lunghi capelli neri. Se la immagina in questo momento, mentre parla al telefono, bella e professionale come sempre.
“No. Ma sono sicura che lei abbia almeno qualche…”
Senti, non ho tempo di fare da baby-sitter a lui, è maggiorenne ed emancipato, ho altro a cui pensare.”
“Oh, al suo fratellino immagino.”
Come scusa?”
“Izaya me ne ha parlato. Lo conosco, è in classe con un mio amico…Seiji Yagiri…vero?”
Dall’altro capo vi è silenzio, un silenzio frustrato.
“Namie Yagiri-san?”
Dove vuoi arrivare?
“Da nessuna parte. Sono sicurissima che almeno lei abbia la chiave del suo appartamento a Shinjuku.”
La troverai domani per posta.”
Il telefono si riaggancia quasi prima che la frase fosse ferita.
Deve averla proprio colpita sul vivo. Suo fratello è davvero così importante da cedere così?
Beh… tanto meglio, altrimenti non avrebbe saputo come ricattarla… dovrà farsi dare ripetizioni da Izaya su questo.
Le scappa una breve risata mentre si accomoda sul divano.
L’aveva chiamata stalker… una volta. All’inizio. La sua stalker.
È quasi ironico. Perché con lui, lo potrebbe diventare per davvero. Si sente in grado di fare qualunque pazzia per lui.
È inutile criticare Namie Yagiri per il suo amore deviato per il fratello, perché in fondo il suo per Izaya non è poi così normale.
 
 
Eccomi qui con il nuovo capitolo. Questa volta sono riuscita ad essere rapida! Anche se… beh, anche qui Izaya è nominato dappertutto ma lui non si vede… sinceramente per me è davvero difficile fare i capitoli senza di lui D: si vede anche quanto mi vengano brevi…ma dal prossimo spero di riuscire a farlo rispuntare.
Oltretutto… questa storia sta andando avanti da quasi due anni… avevo in mente di aggiungere un altro episodio abbastanza forte, ma si allungherebbe ancora di tanto quindi non so bene che fare… se inserirlo oppure concludere questa fanfiction tra al massimo cinque capitoli… e in caso più avanti crearne un’altra magari inserendo qualche parte carina che avevo inizialmente scritto come One shot anche su Celty e Shinra (personalmente, adoro quei due.)… beh… se qualcuno esprime il suo parere in proposito ne sarei felice, sarebbe un bell’aiuto ^^’
Grazie mille come sempre a tutti quelli che seguono questa storia :D
A presto.
  
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