[ ] Frasi in tedesco e, ove segnato, in inglese
(Cap.5-Uscita a 3)
Il moro si voltò a guardare la ragazza che era ancora
contro il muro, imprigionata nella possente morsa di Saki. Rimase li qualche
attimo ad osservarla, poi il suo viso si illuminò.
< [Laura?!] >
La
ragazza sorrise debolmente e annuì.
< [Saki! Spostati dai!] > rincarò
Bill facendo muovere l' uomo dall' amica.
< [Grazie...] > disse
flebilemente la giovane cercando di ricomporsi alla bene e meglio.
< [Non
pensavo che ci saremmo rivisti?!] >
Il moro sorrise e l' abbracciò
amichevolmente, facendola arrossire immediatamente fino alle tonalità più
vivide.
< [E' meglio spostarsi...] > propose saggio Saki indicando un
vicolo vicino a loro. < Qui diamo troppo nell' occhio. >
< [Si.]
> annuì Bill volgendosi verso l' amica che cercava ancora di riprendersi dal
piccolo shock che l 'aveva paralizata. < Tu conosci un bel posticino qui
intorno? > le chiese gentile.
Laura si scosse dai pensieri che le stavano
occupando il cervello e cercò di farsi venire in mente qualcosa.
<
[Emh...] > cominciò titubante. < [Un posto ci sarebbe...] >
<
[Bene, allora andiamo.] >
La ragazza portò il trio in un piccolo bar
posizionato in un grazioso giardino interno di un palazzo signorile li
vicino.
< [Wow.] > disse allegro il moro.
< [Passabile.] >
aggiunse Tom altezzoso.
< [Ah, ma allora ci sei anche tu?]! > scherzo
maligna Laura osservandolo. < [Non ti avevo notato.] >
Il rasta la
squadrò storto e sorrise beffardo.
< Sei l' unica FEMMINA che non lo fa.
>
< [Egocentrico...] >
I due si avvicinarono scrutandosi con aria
minacciosa.
< [Ehi, ehi!!!] > disse Bill dividendoli subito. < [Che
vi prende?! Se fate ancora così satò costretto ad aizzarvi Saki addosso!]
>
Laura rabbrividì al solo pensare di riavere quel omaccione contro e
assentì entrando nel bar.
Il locale era piccolo ma molto confortevole;
poltroncine bianche e nere si susseguivano ritmecamente intorno a tavolini in
stile liberty, accompagnate da deliziosi vasi di fiori di mille colori. Grosse e
pesanti tende coprivano per metà le innumerevoli portefinestre che si aprivano
per due delle quattro pareti della stanza, creando una atmosfera delicata e
fresca.
< Buon giorno. > salutò un giovane cameriere avvicinandosi al
gruppetto.
< [Salve, siamo in quattro.] > parlò Laura in un tedesco
fluido.
< [Certo.] > annuì il ragazzo. < [Da questa parte.]
>
Tutti seguirono il cameriere fino ad un tavolo posto in un angolo del
locale.
< [Grazie.] > disse gentilmente Laura mentre il govane gli
passava i menù.
< [Allora...] > intervenne Bill accomodandosi sul suo
posto, togliendosi gli occhiali < [Come va la vita?] >
La ragazza lo
guardò leggermente triste.
< [Non c' è male, tutto come al solito; lavoro,
casa, amici, tiro avanti...] >
< [Bene.] >
< [E voi?]
>
< [Solo lavoro. David ci sfrutta come al solito a più non posso...]
> cominciò il moro sorridendo. < [Non vedavamo la luce del sole da
settimane...] >
A quelle parole Laura scoppiò a ridere, portando l' amico
a fare lo stesso.
< [E come mai siete qui?] >
< [Visto che era da
molto che non ci prendavamo un piccolo breack, ho pensato di chiedere a David
una piccolissima pausa per fare un po' di shopping; e qui ci sono i negozi che
preferisco.] >
< [Certo...] > assentì la giovane. < [E siete solo
voi due?] >
< [No; Gustav e Georg sono rimasti in albergo perché erano
stanchi dal viaggio; già ho fatto fatica a convincere Tom a venire con me...]
>
< [Tzk.] > sbuffò il rasta sentendosi interpellato.
< [Sai
girare per negozi da solo è noioso...] >
< [Potevi avvisarmi, sarei
venuta io...] > disse impulsivamente Laura tappansosi subito la bocca come
per fermare quelle parole che sarebbero dovute solo essere un suo
pensiero. < [Ecco...io non volevo dire...] >
< [Scusami...ma
con tutto quello che avevo da fare non ho pensato...] >
La ragazza
sorrise.
< [Ma cosa dici! Io sono solo una ragazza conosciuta per puro
caso in una tua sosta di lavoro...non hai nessun vincolo con me...] >
<
[Ma noi siamo amici...] >
Laura sganò gli occhi per la sorpresa a tali
parole, e cercò di ricomporsi subito.
< [Grazie.] > sorrise
lei.
< [Volete ordinare?] >
Il cameriere tornò dal gruppo e tirò
fuori il suo tacquino.
< [Si...allora...] > disse Bill spulciando il
menù. < [Direi un caffé e una fetta di torta della casa...] >
< [Io
un caffé freddo.] > aggiunse piatto Tom.
< [Del thè alla pesca per me.]
> continuò Laura.
< [E lei?] > chiese il giovane rivolto a Saki, il
quale negò con la testa.
< [Dai, prendi qualcosa anche tu...] >
piagnucolò il moro per convincere il suo bodyguard.
< [Va bene. Una
bottiglietta di acqua naturale.] >
Il cameriere annuì e si smaterializzò
da loro velocemente.
< [Ah!] > esordì Laura gurandosi verso Saki che le
stava accanto. < [Non ci siamo ancora presentati come si deve...] >
continuò con un sorriso a trentadue denti. < [Mi chiamo Laura e ho conosciuto
i ragazzi un paio di mesi fa quando vennero qui...] >
< [Piacere.] >
rispose piatto il bodyguard stringendole la mano.
< [Saki!] > sbuffò di
nuovo Bill. < Si un po' più umano....non siamo mica al lavoro....
>
< [Tranquillo, è tutto a posto.] > sorrise la ragazza.
< [A
proprosito...] > continuò rivolgendosi verso il rasta davanti a lei. < [Tu
continuerai a fare il silenzioso musone per tutto il giorno?] >
<
[Penso che con un po' di riposo potrei essere più simpatico...] >
<
[Eddai Tomi...] > si lamentò Bill. < [Perché mi devi far pesare tutto?!]
>
< [Perché dopo aver dormito solo 4 ore sono leggermente stanco...]
>
< [Uffh...] >
< [Se vuoi...] > si intromise Laura. <
[...potrei farti compagnia io...così Tom potrebbe tornare in hotel...]
>
Bill la osservò un istante interogativo.
< [Cioè...era solo un'
idea così...] > si affretò ad aggiungere la ragazza sprofondando nella
sua poltrona.
< [Sarebbe perfetto!] > gridò il moro tutto felice. <
[Tanto il nostro albergo è qui vicino...] >
Tutti annuirono.
<
[Bene!!!! Allora è deciso.] >
**************
< [Grazie.] >
Tom sorrise a Laura mentre
salutava tutti prima di salire in camera. La ragazza arrossì e contraccambiò il
sorriso.
< [Finalmente un po' di umanità.] > scherzò lei per smorzare
l' atmosfera.
< [Ma smettila...] > rispose il rasta ridacchiando.
Laura, chiamata da Bill salutò velocemente il ragazzo avviandosi verso l'
amico.
< [Sono felice di averti rivisto...] > disse in un soffio
Tom.
La giovane si girò di scatto e sorrise felice.
< [Anche io.] >
rispose smagliante. < [A dopo Tom!] >
< [Allora, da dove partiamo?]
> chiese allegro Bill appena Laura lo raggiunse.
< [Io direi che via
della spiga sarebbe un buon inizio...] >
< [Ti adoro quando dici così!]
> sorrise a trentadue denti il moro cominciando a dirigersi verso la
direzione appena decisa.
Laura lo guardò un' istante, incredula ancora di
quello che stava accadendo e si avviò velocemente accanto a lui per cominciare a
svaligiare quanti più negozi sarebbero riusciti ad entrare.
< [Allora come
va il lavoro Bill?] > chiese la ragazza per istaurare una qualche tipo di
discussione. < [Sempre se ne puoi parlare...] >
< [Beh...stiamo
andando avanti con il nuovo album...ma per adesso e top-secret...] >
<
[Oh...capisco...] >
< [Magari ti farò ascoltare qualcosa...]
>
Laura cominciò a saltrellare allegra, scatenando le risa del moro acanto
a lei.
< [Non ti consiglio di ridere così tanto o qualcuno si accorgerà
di te!] > disse saggià la giovane sorridendo divertita.
< [Ma
piantala!] > rispose lui tirandole un colpetto amichevole sulla spalla. <
[E' tutta colpa tua se accade...] >
< [Lo so!] >
Laura corse in
avanti facendo la lingua al moro.
Quella sarebbe stata una giornata
indimenticabile se lo sentiva.
***************