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Autore: full    25/08/2008    2 recensioni
Kai e Hiromi, due ragazzi dal passato misterioso. Lei che desidera diventare un medico, lui che è costretto a mangiare esseri umani. una notte si incontreranno e si scontreranno. in seguito verranno travolti da una guerra che cambierà il loro futuro. (I personaggi principali sono loro, però ci saranno un po' tutti)
Genere: Generale, Sovrannaturale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hilary, Kei Hiwatari
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: Contenuti forti
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2. The others can fly

Hiromi fissava inebetita il suo interlocutore. Indietreggiò fino a toccare il muro con la schiena, si lasciò cadere a terra a peso morto, poi rimase ferma per un po’ senza dire nulla.

Vorkof: non devi piangere per quello che hai fatto, era un mostro e meritava di morire, non ti devi preoccupare…

Hiromi: ma… ma noi…

Vorkof: noi? I mostri come quello non hanno diritto di essere un "noi" con un’umana...

Kai: non lo sa vero? Non ne ha ragione!

Hiromi: il fatto è che… non voglio commettere due volte lo stesso errore… ora perché non vai a fare una doccia? Sei lurido, poi ho dei vestiti da uomo, i tuoi sono ridotti a brandelli…

Il telefono squillò improvvisamente.

Kai: non risponde?

Hiromi: certo certo… e dammi del tu!

Alzò la cornetta e all’altro capo sentì la voce di uno dei suoi professori.

Prof: salve, chiamo dal Liceo Scientifico Nagajima, volevo sapere come mai Tachibana non si è presentata alle lezioni…

"saranno affari miei, no?"

Hiromi: salve prof… ecco ho un buon motivo per non essermi presentata è che…

Prof: non mi sembra che lei sia malata…

Hiromi: non lo sono, è che…

Prof: mi ascolti bene, già l’abbiamo ammessa sebbene sia una donna, veda di non infangare il buon nome della scuola cominciando una serie di assenze ingiustificate!

"però li giustifica tutti i miei compagni che non vengono perché si sono ubriacati la sera prima e hanno trombato fino all’alba!"

Hiromi: professore, questo non succederà mai, è solo che oggi ho un ospite…

Prof: e allora si può permettere di stare a casa?

"non mi poteva capitare un prof peggiore proprio l’ultimo anno!"

Prof: allora mi risponde?!

Hiromi battè un pugno sul tavolo facendo rovesciare le tazze. Poi guardò in basso stringendo i denti, ormai stentava a trattenere la rabbia accumulata contro quell'uomo. Kai le prese di mano il telefono, allontanandola col braccio libero.

Prof: perché non approfitta del suo ospite? Per una come lei non ci saranno problemi, poi so che ultimamente non vanno molto bene gli affari di sua madre…

Kai: ma vaffanculo!

Chiuse la chiamata e si voltò verso Hiromi che lo fissava sbalordita. In effetti non capiva nemmeno lui il perché di una reazione del genere, infondo quella ragazza non era altro che una sconosciuta per lui.

Hiromi: cos’hai… cosa, cos’hai fatto deficiente?!

Kai: gli ho risposto come si meritava.

Hiromi: no Kai, hai fatto un macello! Ma che ti salta in mente?! Quello era uno dei miei professori!

Kai: e questo gli permette di comportarsi così?

Hiromi: …sì, dati i tempi, sì.

Kai: ma è impazzita? Essere maschio o femmina non fa differenza!

Hiromi: se hai fame cosa ti cambia se hai di fronte un ragazzo o una ragazza? Te lo mangi in ogni caso…

Kai: ti ho detto che lo faccio perché devo!

Hiromi: mi hai anche detto che non hai rimorsi.

Il ragazzo guardò di lato, poi si girò dandole le spalle.

Kai: questo non significa che io lo faccia volentieri!

Hiromi: lo so, lo so, lo devi fare se no muori di fame…

Kai si voltò verso di lei inespressivo come sempre.

Kai: e questo tu come lo sai? Chi ti ha parlato di me?

Hiromi impallidì improvvisamente e indietreggiò di qualche passo.

Hiromi: ecco io…

Kai capì che per qualche motivo lei non poteva o non voleva parlare, allora lasciò stare per il momento.

Kai: affari tuoi, ma un giorno me lo dirai.

Detto questo andò a farsi il bagno lasciandola sola.

"mi ha dato del tu… gli assomiglia davvero, nessuno dei due capisce questo periodo…"

Eiji: Hiromi ti devo dire una cosa...

Hiromi: cosa c’è papà?

Eiji: quattro anni fa è scoppiata la guerra civile… devi sapere che in quel periodo il governo pagava le chiese per alimentare le discordie tra i credenti…

Hiromi: bè, ma non avranno accettato tutti…

Eiji: chi si opponeva veniva fucilato. Durante questi quattro anni, il governo ha cambiato radicalmente la costituzione, ha abolito il concetto di uguaglianza, di diritto. Lo stupro ora è legale, tranne quello di gruppo, il lavoro nero è punito corporalmente, addirittura l’articolo 13* è stato del tutto abolito…

Hiromi: perché?

Eiji: per i loro sogni… per il potere totale, che presto verrà concentrato nelle mani di Vorkof…

Hiromi: papà, tu sei il ministro degli esteri, tu fai parte del governo, perché?

Eiji: ho intenzione di ribellarmi ai miei colleghi, ora, se muoio, sai la ragione.

La conservazione non sembrava aver turbato la quindicenne, nonostante lui si mostrasse serio come mai in passato.

Tre giorni dopo trovarono il cadavere di un uomo in un cassonetto, la mano destra piena di chiodi, le gambe distorte, con le ossa frantumate, la pancia squoiata con gli organi interni che ne uscivano, molli e imputriditi, il volto bruciato: le tipiche torture che si fanno per ottenere informazioni. Fu riconosciuto come Eiji Tachibana, ministro degli esteri. Della sua morte, per quanto assurdo fosse, fu incolpata l’intera opposizione, furono tutti giustiziati. Da quel giorno la madre di Hiromi divenne un’accanita sostenitrice del regime negatista.

Vorkof: Hiromi, so cosa pensi che sia successo ma non è così.

Hiromi: ah no?

Vorkof: per quanto possa sembrarti strano ora, devi sapere che il mondo non si riduce a come lo vedi, ci sono delle cose, belle e brutte, che bisogna imparare a riconoscere, io penso che tu nonostante l’età possa studiare queste cose, quindi in via del tutto eccezionale ti ho fatto entrare a far parte del nostro laboratorio militare…

"Così poteva osservarmi e vedere che non facessi nulla di sospetto… però a quanto pare uno dei loro esperimenti è riuscito a scappare… chissà se…"

Kai intanto era sotto la doccia che pensava a cosa fare, e si chiedeva cosa fosse quella strana sensazione che lo avvolgeva, quel modo quasi dolce di pensare ad Hiromi.

Vorkof: maledetto ragazzino! Non è altro che un esperimento mal riuscito! Invece che incrementare la potenza del nostro esercito lo distruggerà!

L’uomo era furibondo, lo fece chiudere in una camera buia per un mese, dandogli solo un tozzo di pane e una brocca d’acqua ogni giorno. Quando uscì il ragazzo aveva tanta fame da mangiarsi qualsiasi cosa. Ma non voleva restare lì, perché sapeva che altrimenti il primo pasto decente che avrebbe fatto sarebbe stata una persona.

"devo sapere come liberarmi di questo sangue senza morire, forse quella ragazzina sa come fare…"

Uscì dalla doccia e si mise l’accappatoio.

"basta! Non voglio aspettare ancora, non posso!"

Uscì dalla stanza e andò in cucina a passo sicuro.

Kai: Hiromi.

Hiromi: sì?

Kai: dimmi quello che sai di me.

Hiromi: ti ho già detto che non me la sento.

Kai: questo a me non interessa. Io voglio solo sapere come liberarmi di questa sottospecie di maledizione!

Hiromi: non è una maledizione, è un esperimento scientifico.

Kai: allora dovrebbe essere più facile, no?

La ragazza lo ignorò e continuando a pulire la stanza. Lui si sentiva strano, come spazientito. La prese per un braccio tirandola verso sé.

Kai: dimmi come devo fare.

Hiromi: ok…

Tirò via il braccio e andò verso il mobile più grande della stanza. Dallo zoccolo estrasse il coltello da anguria, quello più lungo e senza la punta in fondo. Glielo puntò al ventre senza esitazioni.

Hiromi: ficcatelo nella pancia, oppure amputatici le gambe o un braccio. È l’unico modo che hai di liberarti del sangue di vampiro che ti scorre nelle vene. Puoi solo morire dissanguato.

Gli lasciò in mano il coltello e se ne andò. Dall’altra stanza arrivò ancora la sua voce come un soffio gelido che accarezza dolcemente la pelle.

Hiromi: gli esseri umani sono l’unico cibo che ti nutre completamente, ma non è una maledizione, è proprio il tuo organismo ad essere diverso. So che è triste, ma è così e tu non puoi fare nulla per cambiare questo.

Restò un po’ di là senza farsi sentire, ma presto tornò con una maglia e dei jeans.

Hiromi: vestiti in fretta!

Kai: perché?

Hiromi: ti porto dove sicuramente starai meglio.

Kai: cioè?

Hiromi: dove ci sono persone pressappoco come te che ti possono capire, persone che volano come tutti sognano di fare.

Uscirono, Kai vedeva per la prima volta quelle strade, non sapeva da che parte andare, ma doveva stare davanti. Per quanto nulla lo vietasse, non erano ben viste le donne che camminavano affianco agli uomini e gli uomini che lo permettevano. L’aria puzzava di fritto ed era umida, il marciapiede pieno di foglie e sporcizia, mentre sull’asfalto c’erano i segni di sgommate suicide, ma non una macchina passava. I negozi erano aperti e in giro c’era abbastanza gente, ma aleggiava un silenzio inquietante.

Kai: perché fanno così?

Hiromi: diciamo che negli ultimi sette anni il maschilismo ha ripreso piede in una maniera impressionante, purtroppo con esso anche la misoginia… gira a destra… comunque il fatto è che tra poco sarà mezzo giorno, e tutti saranno a casa a mangiare.

Kai: tutti alla stessa ora precisa?

Hiromi: è l’ora a cui pranza il capo del governo, e tutti organizzano la propria giornata in base a come fa lui, riposarsi in luoghi pubblici o mangiare in un locale mentre lui "lavora" non è "una buona cosa".

Kai: una dittatura in piena regola.

Dopo un paio d’isolati si trovarono di fronte alla macchia verde della città.

Kai: un bosco recintato?

Hiromi: una volta era il palazzo dei regnanti, a differenza di quello cinese ed inglese, hanno preferito far crescere tanti alberi piuttosto che ricoprire tutto il terreno di pietre… è qui che sono gli altri. Dai entriamo, tanto a quest’ora non c’è nessuno per la strada è il momento migliore per non farsi notare.

Scavalcarono la recinzione e si addentrarono nell’ex dimora reale. Hilary più che guardare dove andava era proiettata verso l’alto.

Kei: sai, mi piacciono molto i rami spogli degli alberi che s’intrecciano nel cielo della prima primavera, perché mi ricordano i tuoi capelli sul mio cuscino

Hiromi: ma una ragazzina e un vampiro non si dovrebbero amare…

Kai: …?

Due figure scesero di fronte a loro, due vampiri dalle ali nere e lucenti che puntarono le loro balestre contro gli intrusi.

Hiromi: un’accoglienza davvero affettuosa…

 

 

 

*l'articolo 13: nella costituzione giapponese l'aticolo 13 è quello che parla della privacy e del suo rispetto.

In questo capitolo c’è la parola che è un po’ il fulcro della storia, ma scoprirete in seguito… grazie a tutti quelli che hanno letto!!

Dato che siamo più serii mi prendo la briga di rispondere costantemente alle recensioni (cosa molto complicata per il mio piccolo cervellino).

 

X Iria_ grazie davvero, vedrai che non ti deluderò! O almeno, penso… spero ti sia piaciuto questo cap. ciao! =SmaK=

X Padme86_ grazie mille per la recensione! Misteriosa e intrigante dici? mah, speriamo che non diventi un flop totale… grazie ancora! Ciao ciao =SmaK=

X jessy16_ mi fa piacere che ti sia piaciuto l’inizio, spero che il seguito non ti faccia pentire! ^^ ciao =SmaK=

X Solarial_ inopportuna? Ma se sei un mito! Grazie infinite per avermi detto di quegli errori! Se la mia prof d’inglese sapesse cos’avevo scritto mi rimandava a settembre. Comunque adesso starò più attenta e cercherò di non fare errori da quinta elementare… So che col discorso diretto ci vorrebbe la maiuscola, ma ho imparato a scrivere molto velocemente con la tastiera senza ricordarmene e ora lascio perdere perché a pensarci perdo la trama e dimentico quello che volevo scrivere (lo so, non sono molto normale), perdona questa inadempienza per favore!

Riguardo alla trama non ti preoccupare! Prima o poi tutti i nodi vengono al pettine, probabilmente prima perché non ho intenzione di fare una storia lunga.

Non ti fare scrupoli di nessun tipo a scrivermi, si sente benissimo che non sei "una cattiva ragazza"! fandom inglesi? Eheh… leggere una fanfic in inglese… eheh…

Magari preferivi una mail, ma adesso non ho tempo, ti prego scusami. Ciao =SmaK=, full

 

 

 

Ciao a tutti full

 

 

  
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