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Autore: RedDisposition    04/07/2014    1 recensioni
E se Rachel e Santana fossero migliori amiche sin dal secondo anno? Se per caso Rachel avesse cantato una canzone per Finn e avesse impressionato Santana che avrebbe rivelato alcuni suoi segreti dopo che Rachel avesse ricevuto una granita ed essere diventate amiche inseparabili?Per poi nel corso degli anni sviluppare qualcosa di più senza rendersene conto? Pezberry, Finchel, Brittana e Klaine.
#Testo
Rachel fece per alzarsi –quale segreto?- Santana fece finta di niente –non puoi fare finta che non esista Santana, devi accettarti- Rachel le porse una mano per aiutarla ad alzarsi –sto con Puckerman Rachel- entrambe le ragazze si stupirono del torno di Santana –lo sappiamo tutti che Puckerman sta solo alla ricerca di quelle porcherie lì- Santana rise –Noah è innamorato di Quinn- Rachel spalancò gli occhi e tossì –forse non dovevo dirlo- Rachel si calmò –a Finn piaci, provaci- Santana le fece un occhiolino e si avviò verso l’uscita, Rachel rimase a fissare il cielo per un attimo –ah Berry?- Rachel fissò di nuovo la figura della latina –che c’è?- Santana le sorrise –credo che tu ti sia fatta una nuova amica- la latina andò via lasciandosi una Rachel stupita alle sue spalle.
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Finn Hudson, Kurt Hummel, Rachel Berry, Santana Lopez, Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt, Brittany/Santana, Finn/Rachel, Puck/Quinn, Rachel/Santana
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 4
-San svegliati- la ragazza sbuffò sentendosi chiamare –avevi detto che mi avresti accompagnata alla lezione con Cassandra- Santana spalancò gli occhi e si alzò –ci metto cinque minuti Rachel- Santana fece colazione, e in pochissimo tempo riuscì a mettersi qualcosa a dosso e a raggiungere Rachel sull’uscio della porta –allora Kurt, noi torniamo fra qualche ora, io e San andiamo a scuola- il ragazzo ancora in vestaglia alzò la testa dalla sua tazza di caffè –Santana a scuola? Scusa ma solo io oggi non ho lezione?- Rachel annuì –mi accompagna alla lezione di Cassandra- Santana sorrise al ragazzo –hai fatto tardi ieri Porcellana? Hai una faccia da schifo?!- il ragazzo fece un gesto con la mano –va bene, noi andiamo, ci vediamo dopo Kurt- Rachel prese per il polso Santana –ciao Porcellana- ricevette uno sguardo infuriato da Rachel e scesero le scale –che c’è?- Rachel alzò un sopracciglio –ha litigato con Blaine, non ha dormito tutta la notte- Santana fece uno sbuffò –che c’è l’usignolo non l’ha fatto stare sopra?- Santana ricevette una gomitata da Rachel –lascialo un po’ in pace, sei una tortura San- la ragazza scoppiò a ridere –io non so come si fa ad essere gentili- Rachel la guardò storta –prendi la Metro per andare a scuola? Stamattina non possiamo andare a piedi?-Rachel sbuffò –la NYADA si trova a minimo mezz’ora da qui, mi stancherei prima di iniziare la lezione di danza- Santana sbuffò –muovi le chiappe Berry, il movimento ti fa bene- Santana sorrise beffarda, andando dalla parte opposta di Rachel –Santana!- la ragazza ebrea la chiamò qualche volta, ma poi stanca si avvicinò all’altra –cos’hai contro la metropolitana?- Santana guardò l’altra ragazza –ci sono andata solo due volte, e una volta un barbone ha rovesciato un bicchiere d’alcol sul mio vestito preferito di Marc Jacobs , e la seconda volta mi hanno palpato una tetta per tre ore, ho dovuto prendere a schiaffi un adolescente!- Rachel rise –eh che vuoi farci, gli adolescenti non hanno proprio buon gusto- Santana alzò un sopracciglio –parla quella che al liceo non se la filava nessuno- Rachel ridusse gli occhi ad una fessura –ohoh, perché te invece? Ti sei scopata tutti e poi hai capito di essere lesbica e innamorata della tua compagna di squadra se non  amica bionda ma senza cervello! No ma mi prendi in giro?- Santana non rispose –affondata- Rachel sorrise –non osare dire che Britt non ha cervello! In tutta la tua breve e inutile vita, escludendo i momenti che hai passato con me, hai avuto tre ragazzi, di cui uno padre a sedici anni, uno ti ha tirato un uovo in testa e quell’altro è…- Santana si morse la lingua appena si rese conto che stava parlando troppo –è? l’altro è morto San? Questo vuoi dire?- Rachel la guardò mordendosi l’interno guancia per fermare le lacrime –no, io non volevo dire questo- Rachel scosse la testa e avanzò il passo –aspettami- la ragazza non l’ascoltò –Rachel fermati!- Santana la bloccò per il polso –io non volevo..- Rachel si girò verso la ragazza –è meglio se vai a casa- Santana rimase stupida, non dal modo freddo e duro che aveva usato Rachel, ma dall’aspetto dei suoi occhi cioccolato, erano ricchi di rabbia e delusione, Santana capì che per una volta non avrebbe dovuto far parlare snixx –Rachel aspetta io…- non finì di parlare che Rachel già andava verso scuola, Santana diede un calcio ad una grossa pietra che aveva avanti, urlò dal dolore e decise di ritornare a casa, era troppo orgogliosa per ammetterlo, ma sì, lei aveva ferito Rachel e la memoria di Finn, si sentiva più stronza che mai.
Quando arrivò a casa aprì la porta scorrevole si ritrovò Kurt difronte mentre sfogliava una rivista, accanto a lui c’era Blaine, Santana era contenta che i due avessero fatto pace, ma sul suo volto non si aprì nessun sorriso, aveva solo una faccia da cadavere –San che ti è successo?- Blaine le si avvicinò, ma lei si scostò e si buttò nel divano, affondando la faccia in uno dei braccioli, si sfogò urlando contro di esso, per poi girarsi e mettersi a pancia all’aria guardando il soffitto –ho bisogno di qualcosa, avete un martello? Che ne so una pistola?- Blaine si sedette sulla poltrona difronte a lei –si può sapere che succede?- Santana non smise di guardare il soffitto –ti ucciderei volentieri, ma poi dovrei affrontare l’ira di Rachel- Kurt sorrise, cercando di far ravvivare Santana istigandola, ma come risposta ottenne solo un sospiro –credo che  avrebbe voluto farlo giusto lei mezz’ora fa- Santana si sedette ritrovandosi i due fidanzati che la osservavano interrogativi –ci stavamo lanciando delle frecciatine, come ogni giorni, poi lei per scherzare mi ha detto che Britt è senza cervello e io le ho detto che in tutta la sua vita ha avuto tre ragazzi, due l’hanno presa in giro e uno è.. beh.. insomma quello, sono una cretina!- Santana si rigettò sul divano –San non preoccuparti, Rachel lo sa che spesso hai quell’alter ego che..-Santana guardò il ragazzo –Snixx- lo interruppe –si, Snixx, ti fa parlare a vanvera e tu dici cose che possono offendere, ma solo perché ha toccato qualcuno che ami- Blaine le mise una mano sulla spalla, Kurt era rimasto ancora seduto su quella poltrona immobile, lo stesso sguardo che aveva Rachel –ma che cazzo fai Santana? Ma dico, sei cretina? Lo sai Rachel come ci sta per questa cosa di Finn! Ha chiamato Brittany stupida e allora? Lo sai che lei scherza! Magari si era anche dimenticata di quello che è successo un anno fa e tu che fai? Glielo fai ricordare? Io non ho parole!- Kurt si alzò dalla poltrona e continuando ad urlare parole contro la latina andò in camera, Santana era scoppiata a piangere, lo sapeva che Kurt aveva ragione, ma non sapeva certe volte come frenare la lingua –l’omino bianco di là ha ragione- Santana mise la testa fra le gambe –si, un po’, però lo sai che Rachel ci tiene a te, devi solo farti perdonare- Santana alzò la testa, aveva gli occhi che brillavano, a Blaine fece quasi paura, ma poi la vide sorridere e si calmò –ci vediamo dopo- Santana si alzò e corse verso la porta –ma ora dove vai Santana?- Blaine incrociò le braccia al petto –vado a trovare un modo per farmi scusare- gli lanciò un’ultima occhiata e poi scese le scale più veloce che poteva, si rese conto che era troppo tardi, la lezione sarebbe iniziata fra meno di un quarto d’ora, Santana sapeva che se sarebbe andata a piedi non sarebbe mai arrivata in tempo. Si ritrovò ad un bivio, a destra la metropolitana e quindi sarebbe arrivata in cinque minuti alla scuola e a sinistra la strada e sarebbe arrivata in mezz’ora, non sapeva che fare, se fosse andata a piedi non sarebbe arrivata alla lezione in cui Rachel aveva bisogno di sostegno , del suo sostegno, quindi si girò ed andò verso la metropolitana, il treno era sporco e puzzava, era ricco di gente, dai barboni agli alcolizzati, dai ragazzi in sedia a rotelle alle ragazze in sedia a rotelle, Santana era un po’ disgustata dall’ambiente, ma pensò che per Rachel avrebbe fatto quello e altro, così si mise verso la porta e rimase in silenzio.
Non si mosse finchè le porte non si aprirono con un fischio, scese dal treno quasi correndo e salì le scale che la portarono direttamente difronte la NYADA, vide alcuni ragazzi entrarci e li seguì –fatemi passare marmocchi- Santana si fece spazio fra i ragazzi nel corridoio, arrivò davanti ad una porta, pensò che fosse l’aula di danza, dato tutte quella bamboline con le punte, fra quelle barbi la vide, bassina ma splendida, Rachel era una delle più belle in quella stanza con quel tutù che le fasciava il corpo, Santana rimase per qualche secondo a fissarla, finchè una donna, bionda, sui trent’anni, si avvicinò a Rachel aveva un bastone, ciò significava che era l’insegnate –Swimmer che stai combinando? Dov’è che hai rimasto la testa?- Santana vide la faccia di Rachel –a che pensi? alla mammina che sta in Ohio e che aspetta le tue lettere?- Santana serrò la mandibola –io in realtà ho due padri, signorina July- l’insegnante battè il bastone a terra delicatamente –davvero? Non ci interessa, Swimmer è il tuo secondo anno e non hai capito che qui di chi sei e da dove vieni non importa a nessuno, sei solo una stupida ragazza dell’Ohio che è entrata qui per puro caso- Rachel abbassò lo sguardo –allora? Qual era il tuo compito?- Rachel deglutì –se non sbaglio dovevi perdere almeno dieci chili, ma io ti vedo sempre la stessa, sempre quelle grandi guanciotte e quelle gambe a forma di prosciutto- Santana strinse i pugni vedendo la sua migliore amica mordersi un labbro –è stato un momento difficile io..- l’insegnante battè di nuovo il bastone a terra, più violentemente –che c’è ti è morto il gatto?- tutta l’aula scoppiò a ridere mentre a Rachel iniziavano ad inumidirsi gli occhi, a Santana ricordò una delle scene vissute al liceo, quando veniva ridicolizzata dai giocatori di Football –che fai piangi? Swimmer alla sbarra! Così vediamo se dimagrisci!- Rachel annuì debolmente e ancora con le lacrime andò verso la sbarra ed iniziò con degli esercizi –Swimmer sei grassa, sfrontata e senza talento, chi ti ha fatto entrare qui- Rachel deglutì e continuò a fare quegli esercizi, Santana aveva assistito a tutto e proprio non riusciva a stare zitta, era più forte di lei, aveva quello strano impulso di difendere Rachel, così spalancò la porta e fulminò l’insegnante con lo sguardo, in quel momento tutti fecero silenzio, le risatine che si sentivano si placavano, si sentivano solo i sospiri di Rachel –saresti?- la donna si avvicinò a Santana guardandola da testa a piedi –qualcuno che ha più talento, bellezza e sinuosità di lei o forse mi limiterò a dire che sono qualcuno che è meno sbronza di lei- Santana sentì subito la puzza d’alcol, Rachel si girò guardando la latina, mentre tutti gli altri ballerini l’avevano guardata con stupore, nessuno riesce a zittire o per lo meno a guardare negli occhi di quella donna come faceva Santana –esci dalla mia classe- Rachel fece un ghigno divertito –altrimenti? Mi espellerà? Ops! Non sono di quest’università, e meno male, perché non vorrei mai essere in una scuola dove i professori distruggono i ragazzi, ma lo sa le qual è il suo problema?- Santana trovò il consenso di parlare nel silenzio tombale dell’aula –lei è invidiosa, invidiosa perché ora è finita in questa scuola, quando poteva essere qualcuno, una “star” di Broadway, la metà dei ragazzi qui dentro potrebbero essere anche buoni a nulla, ma gli altri, quelli come Rachel, valgono qualcosa e sfonderanno, infatti la Berry ha fatto la protagonista a Broadway già per tre volte e l’aspettano altre cento volte, ha tutta la vita, lei cos’ha?-Santana diventava sempre più minacciosa e si avvicinava puntandole il dito, Cassandra si ritrovò senza parole da ribattere –cosa c’è ti è morto il gatto?- Santana le fece il verso, in quel momento suonò la campana e tutti i ragazzi uscirono dall’aula, tutti compresi Santana, che stava per andarsene quando qualcuno la prese per mano –grazie- Rachel le schioccò un bacio sulla guancia, facendo di poco arrossire Santana che scosse la testa per tornare al suo colorito normale –ho fatto quello che dovevo- le sorrise –come hai fatto ad arrivare? Ci vuole mezz’ora a piedi ed era tardi già quando ti ho.. ehm.. mandato via- Santana sorrise di più –esiste una cosa che si chiama Metropolitana, sai è un treno che va sotto terra e ..- non finì di parlare perché Rachel l’abbracciò –mi dispiace, io non volevo, lo sai che quelle cose non le penso, spesso dico cose che non riesco a fermare- Rachel la strinse ancora di più –andiamo a casa- Santana le sorrise e le due si avviarono verso la metropolitana.
-Kurt siaamo in casa- Rachel aprì la porta scorrevole e si bloccò, arrossendo e girandosi verso Santana che la guardò interrogativa –lo..lo..loro ha..hanno f..fatto pace- Santana spalancò gli occhi –LADY HUMMEL SMETTILA DI FARTI CAVALCARE DAL’OMINO PAPILLON! Ci viviamo anche noi qui dentro- Rachel diventò ancora più rossa –è lui che sta cavalcando me- la voce di Blaine risuonò –o cazzo- Santana spalancò gli occhi –o mio dio, Rachel andiamo via di qui- Rachel guardò la faccia di Santana e scoppiò a ridere –che c’è?- Santana era leggermente innervosita –hai la stessa faccia che avevo io il quarto anno quando irruppi nella tua stanza e tu stavi con Brittany- Santana scoppiò a ridere –sei rimasta per due giorni senza guardarmi Rachel- risero entrambe –va bene, Porcellana andiamo via, almeno avrete ancora un po’ di tempo per “fare pace”- Santana fece il gesto delle virgolette, prese il polso di Rachel e la portò via con sé –dove andiamo?- Santana prese il cellulare –da Starbucks, ora mando un messaggio anche a Brittany- Rachel fece per aprire bocca –e no non sarai la terza incomoda perché ora chiamo anche Quinn e Mercedes- Rachel sorrise. Il locale era a pochi passi da casa, così le due ragazze presero un tavolo e aspettarono che le altre tre arrivassero –San posso dirti una cosa?- la latina posò lo sguardo dalla porta agli occhi di Rachel, annuì –ho un appuntamento- Santana sorrise – e credo che lui voglia..- Rachel cercò le parole giuste –cosa? Ma sei impazzita! È il primo appuntamento! Non potete, cioè neanche lo conosci, ti avevo detto di fare nuove conoscenze, ma non così in fretta, non sono pronta ancora- Rachel alzò un sopracciglio –tu non sei pronta?- Santana si guardò in torno –ehm, si, insomma, non è facile sentirti parlare ogni giorno di, ehm, qualcuno- Rachel stava per scoppiarle a ridere in faccia, era diventata rossa come un peperone –comunque non mi hai fatto finire di parlare, credo che lui voglia creare un rapporto serio- Santana era tornata al suo colorito –si come vuoi, a me non cambia niente- si stupirono entrambe del tono freddo che aveva usato, ma non ci pensarono più quando arrivarono le altre ragazze, Santana ringraziò la sua ragazza per l’arrivo, non si spiegava la sua reazione, prima così protettiva poi fredda, sentiva una strana sensazione alla bocca dello stomaco, ma ci avrebbe pensato dopo, Brittany si sedette accanto a Santana e appoggiò le labbra sulle sue, un bacio tenero che subito fu trasformato in qualcosa di più da Santana che voleva dimenticare quella sensazione –prendetevi una camera!- Quinn le aveva urlato quando erano arrivate i loro frappè –oh, ehm, scusate- Brittany sorrise arrossendo –allora Cedes come va il tuo album?- la ragazza annuì –non mi posso lamentare, a te Rachel come vanno le prove per Funny Brice? So che devi fare altri sette spettacoli- Rachel annuì –sta andando bene, la nostra Berry è molto agguerrita- Santana rispose per Rachel –sei proprio una manager te eh ?- Quinn rise – e te sarai un buon avvocato Fabrey- tutti risero –avevi qualche dubbio Lopez?-  le due si guardarono ridendo –è scoppiata una nuova coppia, le Quintanaa- Mercedes battè le mani –ma neanche per sogno- Santana snobbò la ragazza –io e questa qui? È il perfetto prototipo di Puck al femminile- Santana la fulminò –solo che io sono: ispanica, bella, talentuosa- Quinn alzò gli occhi al cielo –si abbiamo capito, sei perfetta Lopez- Rachel finì di bere il suo frappè e si alzò –fatti una doccia perché sei arrossita- Rachel puntò Santana –non sono arrossita, mi è andato del frappè di traverso- fece finta di tossire, era arrossita eccome, non sapeva il perché però –credo che a quest’ora Lady Hummel abbia già concepito un’altra Beth- Santana guardo Quinn che le rispose con uno sguardo assassino –quindi possiamo tornare a casa, voi che fate venite con noi?- Santana continuò avvicinandosi a Rachel –io aspetto una chiamata da quella scuola di danza, quindi devo tornare a casa- Brittany baciò la sua ragazza –io devo controllare Sam, sta appiccicato su quei video giochi da mesi- le ragazze risero –io vado con Cedes- Quinn seguì Mercedes.
-Kurt siamo tornate- dall’altra parte della porta silenzio tombale –hei Porcellana!- Santana provò a bussare, ma niente, le due ragazze si guardarono – entriamo?- Rachel annuì deglutendo, Santana aprì lievemente la porta, non c’era nessuno, Rachel andò nella stanza di Kurt, niente, mentre Santana leggeva un foglio lasciato sul tavolo –“sono da Blaine non preoccupatevi, buona serata. Kurt”- Santana lesse ad alta voce, per poi dare il foglio a Rachel –possiamo stare tranquille, vado a farmi una doccia- no, non potevano stare tranquille, soprattutto Santana, ma che le succedeva? Si sentiva in imbarazzo, perché poi? Stava da sola con Rachel spesso sin da quando aveva sedici anni, cosa le succedeva all’improvviso. Uscì dalla doccia e si fasciò il corpo bagnato con un’asciuga mano, si rese conto di essersi dimenticata i vestiti e sbuffando passò per il soggiorno, dove Rachel era intenta a scrivere dei messaggini al cellulare, alzò lo sguardo verso Santana e rimase a guardarla, facendola arrossire, abbassò lo sguardo per non mettere in suggestione la latina –sei arrossita, solo per dirtelo- Rachel amava sentirla in imbarazzo –ho solo caldo- Santana corse nella sua stanza, Rachel lo sapeva quando la ragazza inventava scuse, diceva cose buttate a caso ma con un certo senso e scappava velocemente, la latina uscì dalla sua stanza poco dopo, sedendosi di peso accanto a Rachel iniziando a leggere una rivista, sentiva Rachel che sghignazzava  -cos’hai da ridere Berry? Mi stai innervosendo- Rachel guardò la sua migliore amica –scusami, è Brody- era strano sentila così fredda –chi è Brody adesso?- Santana chiuse la rivista e si concentrò sull’altra ragazza –il ragazzo con cui domani uscirò- la latina ritornò fredda in un attimo –cosa ti scrive di così divertente da farti ridere?- Santana alzò un sopracciglio –non sono cose che ti riguardano- Rachel si strinse il cellulare al petto –va bene, fa come vuoi, io vado a dormire, dato che qui la mia compagnia non è gradita- si alzò e posò la rivista gettandola violentemente sul tavolino davanti a loro –oh andiamo Santana aspetta- la ragazza ancora di spalle rimase ferma –qual è il problema? Sei stata tu a dirmi di andare avanti- Rachel le si avvicinò –si lo so, ma ho paura che qualcuno di faccia del male- Santana si girò facendo sorridere Rachel –oh no, non l’ho detto davvero- la ragazza si coprì la bocca facendo ridere l’altra –quanto vuoi per far si che tu non lo dica a nessuno?- Rachel sembrò pensarci –voglio che ti lasci dare un abbraccio e la colazione a letto ogni mattina- Santana alzò un sopracciglio –non se ne parla neanche- Rachel sbuffò –andiamo è solo un abbraccio- Rachel mise il suo broncio irresistibile –non è per quello, che poi l’abbraccio è un danno per te, dato che non ci arrivi ad abbracciarmi, intendo la colazione, tu la mattina bevi quelle schifezze che puzzano di broccoli- Rachel scoppiò a ridere per poi smettere sentendo qualcuno che le cingeva la schiena con le braccia –se ti abbraccio io non credo sia un danno giusto?- Rachel mise le labbra nell’incavo del collo di Santana e la strinse forte, sentì subito quell’odore, quell’odore che le ricordava Finn, quell’odore di casa, quell’odore che la riempiva di sensazioni, sensazioni che la facevano sentire sicura –profumi di casa- Rachel sospirò, il suo respiro si infranse sul collo di Santana che fu riscossa da brividi, si staccò –mi so..sono appena fa..fatta una doccia mi sembra normale, io..io vado a dormire- Santana deglutì –va bene, buona notte Santana- le diede un bacio sulla guancia –notte Hobbit- Santana fece uno dei suoi sorrisi bastardi e si diresse in stanza –hei! È da mesi che non mi chiami così!- Santana scostò la tenda mostrando solo il busto –non ti chiamo così da quando, ehm, da un anno insomma, credo sia ora di ritornare alle vecchie usanze Berry- la ragazza scoppiò a ridere, per poi fermarsi quando vide Rachel correre verso di lei –cosa vuoi fare? Non puoi picchiarmi- Rachel sorrise per poi agganciarsi al collo della ragazza  e stringerla come aveva fatto poco prima –lo so che tu mi vuoi bene più di qualsiasi altra persona al mondo, forse oltre a Finn- Rachel diventò triste a quel nome, ma poi sorrise, sentendo che l’altra ragazza la stringeva –buona notte tesoro- Santana si avvicinò all’orecchio di Rachel, le stampò un bacio sulla guancia e tornò nella sua stanza, si stese sul letto, ma non riuscì a dormire, pensava e ripensava alle reazioni e alla sensazione alla bocca allo stomaco che ancora la perseguitava.
  
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