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Autore: LauraPalmerBastille    05/07/2014    9 recensioni
“Dei Percy,sei così ottuso.”-dice,mentre il suo sguardo si perde negli occhi color verde mare del più grande.
“Non capisco Nico,cosa intendi?”-risponde,e sembra quasi che un piccolo sorriso di sfida sia comparso sulle sue labbra.
“Questo.”-si affretta a dire,prima di poggiare la sua bocca su quella di Percy.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jason Grace, Nico di Angelo, Percy Jackson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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I had a crusch on Percy.

Pernico/Percico?

Nico sente le guance scottargli. Per l'imbarazzo forse,o per la collera.
Ripensa alla faccia di Leo nel volerlo stuzzicare,o gli occhi di Piper che lo hanno scrutato per troppo tempo,o a quel bacio che ha dovuto dare al suo migliore amico.
Ma soprattutto,ripensa ai baci che Percy ha dato ad Annabeth. A quei sette minuti di inferno che hanno passato insieme in quella stanza.
E cerca di sfogare tutta la sua rabbia,correndo senza una meta nella notte.
Cosa pretendeva? Che Percy lasciasse la ragazza con cui sta da due anni,solo per una minuscola attrazione nei suoi confronti?
Nico si sente triste,oppresso. Questo era il suo sogno,ed è stato rovinato. Non è durato neanche un paio d'ore alla fine. Non ha avuto nemmeno il tempo di goderselo,che già questo si stava sgretolando tra le sue dita.
E vorrebbe urlare,e vendicarsi sul mondo.
Ma sa che non lo farà. Sa già che rimarrà in disparte con la sua maschera di impassibilità,mentre dentro di lui l'intero universo si smuove.

**

Nico è seduto sull'altalena del parco comunale. Intorno a lui è notte,ma non ha paura. L'oscurità lo ha sempre attirato.
Il buio è mistero,mentre la luce è realtà. E sicuramente,la realtà che lo circonda non lo attira così tanto.
Si dondola piano,mentre con un piede combatte contro un piccolo sassolino. Sente le lacrime pungergli ancora gli occhi,ma ha deciso di non piangere. Non vuole più soffrire per questa storia.
Non vuole più soffrire e basta. Anche se si sta rivelando più difficile del previsto.
“Nico?”
Una voce alta e fine lo chiama. Il moro alza lo sguardo,incontrando una figura snella nell'oscurità.
“Chi è?”
Dei riccioli castani escono fuori dall'ombra,scoprendo due occhi marroni e furbi. Leo lo sta fissando,con il suo solito sorriso sghembo. Si gratta con fare nervoso i capelli,abbassando lo sguardo.
“Ciao.”-saluta,sedendosi sull'altalena vicina a quella di Nico.
Il moro rimane in silenzio,continuando a giocare col suo piccolo sasso. Non ha intenzione di parlare con il ragazzo che per due volte di fila gli ha provocato dei guai. E soprattutto che lo ha chiamato 'codardo' di fronte a tutti.
“Bella serata eh?”-continua,dondolandosi con più forza-”Ho sempre desiderato fare un falò in questo parco,ma Frank non ha mai voluto”.
Si spinge con i piedi a terra per andare più veloce,alzando un polverone di terra.
“A quanto pare ha una strana paura per il fuoco.”-continua-” Eppure è strano,a me piace questo posto di sera. E penso anche a te. Insomma,sapevo che ti piacessero le cose oscure,ma non pensavo che ti avrei veramente trovato in un parco a notte fond--”
“Leo.”-ringhia Nico spazientito,bloccando la propria altalena-”Dimmi cosa vuoi da me.”
Il castano punta i piedi a terra,fermano anche la sua d'altalena. Evita lo sguardo di fuoco che l'altro gli sta rivolgendo,e borbotta qualcosa.
“Mdspc..”
“Eh?”
“Mi dispiace!”-ripete con tono più forte Leo,alzando le braccia al cielo-”insomma,non sono stato un gran gentiluomo questa sera nei tuoi confronti.”
Nico lo fissa inizialmente sorpreso,poi un piccolo sorriso va a tirargli su le labbra. Inizia a dondolarsi di nuovo,riprendendo a giocare col terriccio.
“Mi sei venuto a cercare perchè te lo ha obbligato Piper o Hazel?”
“Un po' tutte e due”-ammette il castano,sorridendo. Posa le mani sulle catene dell'altalena e si dondola di nuovo.
“Però mi dispiace sul serio.”
Nico annuisce.
“Non volevo obbligarti ad ammettere che ti piace Percy,anche se è stata una dichiarazione un po' devastante.” Il moro ride piano,e la sua piccola risata rimbomba per tutto il parco,facendolo ammutolire.
“Non volevi obbligarmi!?”-esclama,puntando il suo sguardo quasi divertito negli occhi del castano-”Davvero!?”
Leo arrossisce immediatamente,perdendo il sorriso.
“Bhe no.. Okay,forse un po' si. Ma non con cattiveria,insomma..”
“Va bene.”-lo interrompe il moro-”Penso di aver capito.”
Il castano annuisce,mordendosi il labbro inferiore.
“Quello che voglio dire”-ricomincia-”è che non voglio che tu ti senta a disagio. Insomma,sei il benvenuto. Non ci importa chi ti piace.”-conclude.
Qualcosa esplode nel petto di Nico. Qualcosa di colorato,immagina,perchè è una bella sensazione. Sorride,nascondendo il proprio volto con i capelli.
Trova strano questo ragazzo. Lo trova fastidiosamente simpatico e estroverso,ma anche impertinente e acido. E sente una strana sensazione alla bocca dello stomaco.
Invidia,capisce alla fine. Nico è invidioso della spensieratezza e felicità di Leo. Vorrebbe poter sorridere ogni giorno come lui,poter prendere tutto alla leggerezza,scherzare e ridere con i proprio amici.
Ma lui non può,ed è invidioso.
E per quanto Leo provi a dirgli che è il ben accetto nel suo gruppo,sa che non lo pensa davvero. Perchè Nico non sarà mai come loro.
Mai. E gli fa male,anche questo.
“Grazie.”-borbotta solo,prima di alzarsi ed incamminarsi velocemente via da quello strano ragazzino. E soprattutto via da quella sensazione di disagio che gli ha attanagliato il corpo.

**

Nico si ritrova di nuovo di fronte alla porta dell'appartamento di Jason. Ha camminato per oltre due ore,ed ora è notte fonda.
Ma lui sa che il biondo non sta dormendo. Se lo sente. O forse lo ha semplicemente dedotto dal fatto che le luci di casa sua siano ancora tutte accese.
Quindi bussa. Ma poi un dubbio lo assale.
E se tutte quelle persone stessero ancora a casa sua,a giocare a quello stupido gioco? Non potrebbe mai guardarli in faccia di nuovo,dopo la sua confessione.
Fa un passo indietro,e poi un altro,nella speranza di poter scappare. Ma poi la porta si apre,e Jason lo fissa con sguardo assonnato.
“Nico..?”
Il più piccolo smette di indietreggiare,e butta un'occhiata alla finestra dell'appartamento.
“Stanno ancora da te?”
Jason aggrotta le sopracciglia confuso,poi capisce.
“Ma chi? Gli altri? Ah,no. Se ne sono andati cinque minuti fa,grazie agli Dei!”-risponde,sbadigliando.
“Perfetto.”
Il moro passa vicino al corpo dell'amico,intrufolandosi dentro l'appartamento. Respira l'aria di casa che questo piccolo luogo riesce a dargli. Butta un'occhiata alla bottiglia di alcool riversa vuota sul pavimento,e il suo viso si contrae in una smorfia schifata.
Ma quando sposta lo sguardo sulla porta della camera di Jason,il suo cuore smette di battere per qualche secondo.
Odia dover fare delle supposizioni su cosa Percy ed Annabeth abbiano fatto in quella stanza. Odia non saperlo,e doverselo immaginare. Odia questa situazione. Odia Annabeth,e odia Percy.
Una forte mano poggiata sulla sua schiena lo ridesta. Sbatte forte gli occhi,e si volta verso Jason.
“Forse è un po' tardi per dirtelo,ma hai fatto la cosa migliore stasera.”-gli dice il biondo,con sguardo carico di dolcezza.
Nico scuote la testa.
“Non penso. Ho dichiarato davanti a tutti che mi piace Percy. Annabeth ora dichiarerà guerra aperta nei miei confronti,e tutti gli altri staranno sicuramente dalla sua parte.”
Il più piccolo si prende la testa tra le mani,sentendo gli occhi farsi lucidi. La presa di Jason si stringe sulla sua spalla.
“No,non tutti.”-ammette,sorridendogli.
Nico si sente per poco più sollevato. Scosta le mani dal viso,e ricambia il sorriso che il biondo gli sta rivolgendo.
Per quanto Jason abbia i suoi difetti,rimane comunque il suo migliore amico. L'unico che gli è rimasto affianco sempre,qualsiasi cosa sia accaduta.
“Grazie,Grace.”
Si muove verso il divano,togliendosi dalla presa del più grande. Si siede,e guarda con sguardo cupo quella stramaledetta porta.
“Penso non entrerò mai più in camera tua.”-soffia,sentendo all'improvviso il sangue pulsargli nelle tempie. Jason gli si affianca,sedendosi vicino a lui.
“Sapevo che sarebbe stata dura avere un rapporto con lui,quando è ancora fidanzato con Annabeth. Ma non pensavo fosse così difficile.”
“Non penso che Percy si stia comportando bene.”-sputa il biondo,con la voce carica di risentimento.
Nico si volta,posando il suo sguardo stanco sull'amico.
“Come?”
Jason alza lo sguardo,incontrando quello del moro.
“Non si sta comportando bene. Né nei tuoi confronti,nè verso quelli di Annabeth. Questo si chiama doppiogioco.”-ammette,alzando le spalle.
“Lo dici solo perchè non ti è simpatico.”
“No,lo penso davvero.”
Nico assottiglia gli occhi,mentre qualcosa dentro di lui si smonta.
“Percy vuole troppo bene ai suoi amici per ferirli. È questo il fatto. Sa che con questa decisione farebbe soffrire o me o lei,e la sta posticipando il più possibile.”
Nico non sa perchè lo sta difendendo. In fondo,quello che Jason sta dicendo è vero. Il biondo gli rivolge un'occhiata preoccupata.
“Peccato,che comunque tra voi due,abbai scelto di far soffrire te.”
Queste parole sono come lame affilate,che trafiggono il petto del più piccolo. Nico si ritrova a boccheggiare,non sapendo cosa rispondere.
È vero. Jason ha ragione.
Annabeth è ancora la sua ragazza. È lei che lui ha voluto portare nella stanza,non Nico. È lei che lui ha salutato con calore di fronte a tutti,non lui.
E lei che ama,non di certo lui.
Nico sente gli occhi farsi sempre più lucidi,e le lacrime minacciare pericolosamente di uscire. Jason gli si avvicina,cingendogli le spalle con un braccio.
“Io.. io non volevo essere cattivo. Ho esagerato,scusa.”-dice,con sguardo pieno di preoccupazione. “In fondo,se lui ti ha baciato fors--”
“No,Jason. Hai ragione,tra me e lei lui non ha scelto me,ma Annabeth.”
Il più piccolo si copre il volto con una mano,per non far vedere la prima lacrima che ha solcato la sua guancia.
“Non so chi lui abbia scelto veramente,Nico,ma semplicemente non voglio che lui ti ferisca. Non ho mai provato molta simpatia verso Percy,e adesso ne provo ancora di meno.”
Il moro annuisce,poggiando la fronte sulla spalla di Jason.
“Non voglio che tu stia male per lui,tutto qui.”-ammette quindi il biondo,posando una piccola carezza sulla testa del più piccolo. “Sai che sarei capace di fargli male se lui dovesse ferirti ancora.”
Nico sorride poco,col viso nascosto sul petto di Jason. Anche se non glielo ha mai detto,gli piace quando si prende cura di lui. Insomma,è bello sapere che qualcuno tiene a te.
“Calma,cavallo selvaggio. Qui nessuno si farà male.”-bofonchia,tirandosi su e allontanandosi dalla presa di Jason.
Il biondo sta per controbattere,quando il bussare alla porta lo interrompe. Nico lo fissa interrogativo.
Non è forse tarda notte? Chi mai lo verrebbe a trovare a quest'ora?
“Uhmm..e se fosse Piper per una sveltina?.”-scherza Nico,abbozzando un sorriso. Jason gli da un piccolo schiaffo sul braccio,sorridendo.
“In tal caso vai ad aprire tu,così capirà che sono occupato.” Il moro si dirige verso la porta,scuotendo divertito la testa.
“Non ti bastava solo dire che non ti andava di alzarti?”
Jason sta per rispondere,ma viene interrotto nuovamente dall'urletto spaventato e sorpreso di Nico.
Infatti,il più piccolo non si sarebbe mai aspettato di ritrovarsi di fronte due grandi occhi verde mare. Insomma,il destino si diverte così tanto a farli incontrare nelle occasioni meno adatte?
“Nico?”-chiede sorpreso Percy-”Cosa ci fai tu qui?”
“Io.. Io sto qui..”-annaspa,alla ricerca d'aria.
Percy lancia un'occhiata infastidita al biondo,che si sta alzando dal divano. Il ricordo del loro bacio è ancora fresco,e ancora fastidiosamente radicato nella sua mente.
“La vera domanda è:cosa ci fai tu qui,Percy?”-chiede infastidito Jason,appoggiandosi allo stipite della porta con la sua grande mano e guardandolo con sguardo di sfida.
Il sopracciglio di Percy guizza verso l'alto,quando incontra lo sguardo pieno di rabbia del biondo.
“Ho dimenticato il mio giacchetto.”
Jason sorride impercettibilmente.
“Tutto qui?”
Percy scrolla le spalle,senza staccare il contatto visivo.
“Tutto qui.”-ammette.
Il biondo si sposta dalla porta,facendogli cenno di entrare. Nico,dal canto suo,è totalmente rosso in volto. Mai si sarebbe immaginato di ritrovarsi in questa situazione. Un Jason arrabbiato da una parte,e un Percy infastidito e a disagio dall'altra.
E lui,lui è totalmente in mezzo.
Percy e Jason non si sono mai trovati molto simpatici. Avendo entrambi caratteri dominanti,si ritrovavano molte volte a cercare di superarsi a vicenda.
Questo aveva intaccato il rapporto che sarebbe potuto nascere tra di loro.
“Accomodati sul divano. Vado a cercarlo in camera,dove sicuramente lo hai lasciato durante i tuoi sette minuti d'amore.”-dice il biondo,scoccando la lingua sul palato.
Nico gli lancia un'occhiata infuriata,mentre la rabbia gli monta addosso.
Vorrebbe urlargli di fare silenzio,e smettere di mettere a disagio entrambi. Ma l'unica cosa che riesce a fare è sedersi sul divano,a qualche centimetro di distanza dal corpo di Percy.
Il più grande sembra non avere intenzione di avvicinarsi,troppo infastidito dal commento del biondo.
Nico rimane in silenzio,incapace di formulare una frase con un qualsiasi senso. Ma alla fine è Percy a parlare,eliminando l'imbarazzante silenzio che si era venuto a creare.
“Mi dispiace,Nico.”
Il più piccolo si volta,e guarda i suoi occhi color mare riempirsi di tristezza. Incerto,allunga una mano,fino a sfiorare una gamba del più grande,ma poi la ritira subito indietro,come scottato.
Percy si volta,butta un'occhiata alla mano ritratta del più piccolo,per poi ricambiare il suo sguardo.
“è tutto troppo complicato.”-ammette,mordendosi un labbro.
Nico sente qualcosa dentro di sé bloccarsi. Vuole già interrompere il piccolo legame che hanno finalmente legato? Vuole dirgli che tra di loro non potrà mai nascere una vera e propria storia?
Sente tutte queste domande affollarglisi dentro la mente,e incapace di parlare,rimane in silenzio.
Vorrebbe che Jason rientrasse dentro la stanza,prima che Percy possa pronunciare quelle parole. Lo sa che sta per dirgli questo,se lo sente,lo legge nei suoi occhi.
“Non voglio che tu stia male..”-soffia,allungando una mano verso la guancia del più piccolo.
La grande mano di Percy si posa sulla sua pelle,facendolo rabbrividire. Sente il calore di quel corpo,e vorrebbe averlo con sé per sempre. E visto che sa che forse questo sarà l'ultimo contatto che avranno,poggia la sua mano su quella di Percy.
Con più forza di volontà del previsto,riesce ad incrociare le sue dita con quelle del più grande,arrossendo immediatamente.
“Non voglio che finisca..”-sussurra il più piccolo,sentendo la sua voce rauca. Posa il suo sguardo sulle loro mani strette,e gli sembrano così..giuste.
Sembrano modellate per unirsi,per stringersi per tutta la vita. Si morde un labbro,e cerca di ricacciare indietro le lacrime. Deve essere forte. Se Percy vuole che tutto finisca,deve sembrare impassibile.
“Neanche io..”
Nico alza il volto,e fissa il moro con sguardo sorpreso. Preparatosi al peggio,qualcosa dentro di lui si accende.
“Devi solo capire cosa vuoi,Percy.”
Sente qualcosa dentro di sé muoversi. Le solite farfalle nello stomaco che minacciano di farlo sentire male. Il più grande annuisce,e stringe la presa tra le loro mani.
“Mi aspetterai?”-chiede Percy,continuando a mordersi le labbra. Fissa il più piccolo con lo sguardo pieno di dolcezza.
E Nico vorrebbe urlare di no,che non ce la fa a vedere le sue labbra su quelle di Annabeth,nè i loro sguardi o contatti. Ma pur di avere Percy,è costretto a fare di tutto.
E il suo cuore si sgretola in tanti piccoli pezzi. Già sa che dovrà prepararsi a giornate infernali. Momenti in cui vorrà solo avvicinarsi a lui e avere un piccolo contatto,ma gli verrà negato. Momenti in cui dovrà stringere i denti e andare avanti.
Lo sa,ma lo farà.
Quindi annuisce,e fissa il suo sguardo in quello del più grande.
“Ti aspetto da tanto tempo,Percy. Un altro po' non mi farà male.”-ammette,deglutendo. “Solo”-continua-”non fare mai più quello che hai fatto stasera. Non di fronte a me,almeno.”
Butta un'altra occhiata decisamente eloquente alla porta della stanza di Jason,per poi stringere la presa tra le loro mani. Il più grande sospira rumorosamente,socchiudendo gli occhi.
“Il mio cuore è diviso a metà,Nico. E non so come comportarmi. Il punto è che io non voglio farti soffrire. E non voglio far soffrire nemmeno Annabeth.”
“Lo so,Percy. Lo so. Il punto è che sei costretto a fare una scelta.”-dice il più piccolo,sospirando.
Si morde con forza il labbro inferiore per placare il turbinio di emozioni che si stanno riversando dentro il suo stomaco. Lo sguardo del più grande guizza verso quelle labbra,scrutandole con dolcezza.
Sente il bisogno di un contatto,di sapere che tutto questo è per qualcosa. Quindi si avvicina,e posa lievemente le sue labbra su quelle di Nico. L'altro,di conseguenza,sgrana per un secondo gli occhi,per poi rilassarsi a questo piccolo e dolce contatto.
Sente lo stomaco rigirarsi,ma non ha voglia di tirarsi indietro.
La mano del più grande si posa sulla schiena di Nico,dandogli delle piccole carezze,mentre le loro labbra sono ancorate l'una sulle altre.
E Nico vorrebbe rimanere in questa posizione per sempre.
Un colpo di tosse improvviso,però, li fa sussultare entrambi,costringendoli a separarsi. Nico guarda dietro le spalle di Percy,dove un imbarazzato Jason guarda il soffitto con un giacchetto blu in mano.
“Ho trovato la tua giacca.”-bofonchia,senza guardarli in faccia.
“Grazie.”-risponde acido Percy,che butta un'occhiata delusa al più piccolo e poi una carica di rabbia al biondo.
Jason,sentendo lo sguardo di Percy su di sé,abbassa di istinto il suo,squadrando da capo a piedi l'altro. 
Poi nota il viso rosso di Nico,ed i suoi occhi lucidi. Il fastidio e la rabbia gli montano addosso quando Percy allunga una mano infastidito per riprendere il proprio giacchetto.
“Spero che tu e Annabeth vi siate contenuti nella mia stanza. Sai,io ci dormo.”-sputa acido il biondo,ghignando. Nico sgrana gli occhi,e sente le guance bruciargli per la collera.
Percy sembra essere stato preso in contropiede. Apre la bocca per controbattere,ma poi la richiude immediatamente,con le sopracciglia aggrottate.
“Non sono fatti tuoi,Grace. Pensa invece a non lasciare qualche altro ricordino sulle labbra di Nico,quando non ci sono.”-risponde,ghignando a sua volta.
Il più piccolo sbuffa infastidito,sentendo le guance bruciargli sempre di più. Sente la gelosia nelle parole di Percy,e lo gratificano,ma odia questa situazione.
“Le tue labbra invece,Jackson? Vanno alla ricerca di quelle di Annabeth?”-la piccola cicatrice vicino alla bocca del biondo si aggrotta insieme alle sue labbra.
Nico sente qualcosa di affilato trafiggergli lo stomaco. Come può Jason star dicendo queste cose di fronte a lui? Dopo tutto quello che gli ha detto?
E per quanto lui sappia che il biondo lo sta facendo per proteggerlo,il dolore prende possesso del suo corpo.
“Taci,Grace. Se hai qualche problema vedi di--”
“No,sai.”-lo interrompe il biondo-”Perchè ho notato che tendi a baciare qualunque cosa tu ti ritrovi davanti. Il nostro povero Nico ne è la pro--”
“Basta!”-esplode il più piccolo,alzandosi di scatto dal divano. Punta il suo sguardo deluso e arrabbiato su entrambi,e sente gli occhi diventare lucidi per le lacrime che gli premono impellenti per uscire.
Percy e Jason ammutoliscono,zittiti da quello sguardo di fuoco. Percy abbassa lo sguardo,Jason invece assume un'aria preoccupata.
“Nico,io..”-prova a dire il biondo,zittendosi subito.
“Siete due idioti. Ecco cosa siete.”-urla,prima di uscire per la seconda volta di corsa,dalla casa di Jason.
**
Okay,ecco il fantomatico quinto (?) (ho perso il conto lol) capitolo!
Ho notato che tendo a finire i capitoli con Nico che scappa da una parte all'altra xD Ma vabbè,dai,sono uscite di scena!
Comunque,in realtà avevo scritto anche un'altra parte,ma con quella il capitolo sarebbe risultato TROPPO lungo,quindi ho deciso di metterla nel prossimo capitolo!
Qui iniziamo a vedere i primi problemi che si creano a causa di questa realazione.
In primis tra Nico e Percy,ma anche tra loro due e gli altri.
Jason è come un fratello maggiore per Nico,e non avendo questa grande simpatia nei confronti di Percy tende a proteggere il più piccolo "a modo suo".
Naturalmente Nico non la prende bene (e ci credo!) quindi si ritrova a scappare un'altra volta.
Ah,e non potevo lasciare Leo con la parte dell'"acido impicciacavoli" dell'ultimo capitolo. Quindi ha fatto la sua entrata di scena anche il piccolo e dolcioso Leo wòoqcnljk*^*
*parte con le frasi da soap opera*
Ma come andrà a finire tra i tre?
Percy si preoccuperà per Nico? O sarà Jason a inseguirlo per consolarlo?
E come si aggiusteranno tra di loro le cose?
*urla alzando le braccia al cielo*
LO SCOPRIREMO NEL PROSSIMO CAPITOLO!
lol.
Come al solito,lasciate una recensione se ci riuscite!
Mi farebbe DAVVERO DAVVERO piacere sapere cosa ne pensate del capitolo^^
Un bacione,LauraPalmerBastille.

 

  
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