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Autore: Hope O_Brien    05/07/2014    3 recensioni
Hope è un ibrido, metà umana e metà vampiro. Stiles è umano.
Eppure c'è qualcosa tra loro.
Riusciranno a ritornare ad essere quelli di un tempo oppure il demone che hanno dentro vincerà su tutto?
"Si sentiva un'adolescente. Aveva 16 anni da molto tempo e solo adesso, dopo anni, se ne era ricordata.
Le era bastato guardarlo e tutta la sua vita le sembrava vuota.
Ricordava solo i suoi sedici anni, quelli da umana ed avrebbe voluto passarli con Stiles, anche se non lo conosceva davvero.
Il tocco delle loro mani le aveva dato una sicurezza che nemmeno l'immortalità le aveva dato.
Si sentiva collegata a lui, come se fosse stato destino incontrarsi."

CONTIENE SPOILER SEASON 3B
Genere: Mistero, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Derek Hale, Melissa McCall, Nuovo personaggio, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
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Era buio già da un po', ma Chris continuava a guidare superando i 130 km orari.
"Non capisco perché tu voglia andare in ospedale. Sei un vampiro Hope, sei immortale."
"Vampiro per metà." disse prendendo le sue gambe e chiudendosi quasi a riccio sul sedile dell'auto.
Hope aveva avuto un altro brutto sogno. Stavolta non era riuscita a svegliarsi da sola, era intervenuto Chris.
"Cosa sogni di solito?" chiese lui all'improvviso.
Hope non rispose, non voleva e non sapeva nemmeno se quello fosse un sogno o la realtà. 
Non era più in grado di distinguere le due cose ormai.
A volte sognava Chris agonizzante in una valle di sangue oppure sua madre e suo padre vivi. Altre volte se stessa in una stanza buia, senza finestre.
In ogni sogno però c'era lui. Non sapeva chi fosse, ma ogni volta aveva i brividi.
Era terrorizzata al solo pensiero e si svegliava sempre tremando e piangendo.
"Hope..." Chris la riportò alla realtà.
"Non ricordo cosa sogno, Chris." disse semplicemente.
Erano arrivati a Beacon Hills, una cittadina vicino la loro.
"Perché siamo qui?" 
"La probabilità che conoscano i vampiri e facciano uso di verbena è poca, non credi?" disse lui.
Hope scendendo dall'auto barcollò. Non dormiva in modo decente da settimane. Chris la aiutò ad entrare in ospedale.
"Per me è una cazzata Hope."
"E' una cosa importante per me, ok?" disse senza guardalo nemmeno negli occhi perché sapeva che non avrebbe trattenuto le lacrime.
Chris fece sedere Hope e si avvicinò ad un'infermiera.
Hope non aveva documenti, ovviamente, quindi non poteva effettuare la registrazione ed era anche troppo debole per soggiogare qualcuno.
"Melissa..." disse Chris dopo aver letto il nome sul camice "la mia amica ha bisogno di esami, potresti gentilmente registrarla?" disse guardandola fissa negli occhi.
La donna acconsentì e compilò i moduli.
Intanto l'attenzione di Hope, che cercava in tutti i modi di restare sveglia e cosciente, fu catturata da un movimento che le era molto familiare.
Un ragazzo, o almeno credeva, continuava a toccarsi le dita in modo nervoso, come faceva lei di solito quando si svegliava dopo un incubo.
Non riusciva a vederlo in faccia perché c'erano altre persone sedute, ma con le forze che le erano rimaste cercò di ascoltare quello che stava dicendo.
"Scott i-io non so cosa mi succede, ok? Magari sono semplicemente pazzo come mia madre. Sarà una cosa di famiglia."
"Sta zitto. Ora andrai lì a fare gli esami e quando uscirai mi dirai che avevo ragione io. P-perché è così che deve andare." 
Hope avrebbe voluto sentire cos'altro avevano da dirsi i due, ma era troppo stanca.
Chris andò da Hope per informarla che le cose erano andate bene, ma che doveva aspettare perché c'era un altro paziente prima di lei.
A quel punto Hope si alzò ed andò verso il ragazzo che aveva sentito parlare poco fa.
Il ragazzo stava facendo il solito movimento con le mani e Hope per un attimo prima di avvicinarsi si fermò a guardalo.
Si poggiò con le mani sui braccioli della poltrona dov'era seduto lui e provò a non barcollare.
"Che problema ha tua madre?" disse.
"Che problema hai tu, piuttosto." disse lui spaesato.
"Dimmelo e basta." disse cercando di sembrare il più dura possibile.
"Ma chi diavolo sei?" disse poi Scott prendendola per il braccio.
Hope scrollandosi le sue mani di dosso barcollò e cadde sul ragazzo che era sotto di lui.
Istintivamente lui la sorresse prendendole la mano.
A quel contatto Hope sentì una sicurezza mai provata prima. Ne fu spaventata e lasciò subito la presa. 
Si guardarono entrambi e Hope non si era accorta di quanto fosse bello.
"Stilinski. Stiles Stilinski." disse un'infermiera.
"Andiamo amico." disse Scott guardandolo incredulo.
I due continuarono a guardarsi finché Stiles, questo era il suo nome, entrò in sala.
"Hope cosa ti è preso, sei impazzita?" disse Chris
"L-lui ha quello che ho io. Lui..." disse Hope indicando la porta e poi puntando il dito su di lei.
"Calmati." le accarezzò la guancia.
"No, tu.. e lui.. non capisci. Io l'ho sentito parlare e lui ha quello che ho io. Ha detto che forse è la stessa malattia della madre, dobbiamo saperlo." 
"Vieni qui. Li aspettiamo fuori, ok? Qui c'è gente." disse abbracciandola e dandole un bacio sulla fronte, spostandole i capelli.
Faceva freddo lì fuori, ma Chris non poteva saperlo. Hope invece, essendo umana per metà, iniziò a tremare un po'.
A quel punto Chris le spostò i lunghi capelli castano scuro dalle spalle e le poggiò sopra il suo cappotto.
"Grazie." sorrise.
Aspettarono fuori l'ospedale per mezz'ora e Hope quasi non ci sperava più.
Vide due ragazzi uscire e subito disse a Chris che erano loro. Aveva riconosciuto l'ombra del ragazzo che le aveva preso la mano senza nemmeno conoscerla.
Non capiva se voleva davvero delle informazioni da lui o seplicemente era incuriosita.
"Vogliamo soltando delle informazioni, poi ce ne andremo." disse Chris chiarendo le idee a Hope.
Scott e Stiles restarono immobili.
"Mi dispiace per prima, è solo che ho quello che hai tu, Stiles. E' questo il tuo nome, giusto? Abbastanza insolito comunque." sorrise nervosamente.
"Quello che ho io cosa?" disse lui cercando di catturare il suo sguardo.
"Faccio degli incubi e non so cosa mi stia succedendo. Credo di essere pazza. Ti prego, dimmelo. Sono pazza?"
Stiles restò in silenzio.
"Per favore." si avvicinò verso di lui.
"Si chiama demenza frontotemporale. Alcune zone del cervello cominciano a ridursi. E' quello che aveva... mia madre." la guardò.
Chris e Scott guardarono Hope e Stiles in modo incredulo.
"Quindi..." disse Hope abbassando lo sguardo.
"Si. Ciao." disse senza allontanarsi davvero.
Hope alzò lo sguardo e si accorse che anche Stiles aveva gli occhi lucidi.
"Vado ancora al liceo." disse lui asciugandosi gli occhi. Dopo sorrise.
Hope lo guardò bene. Era davvero insolito. Il suo sorriso era così falso e triste eppure le trasmetteva allegria.
"Sarà la volta buona che non dovremmo andarci più." disse tirando su con il naso.
Si sentiva un'adolescente. Aveva 16 anni da molto tempo e solo adesso, dopo anni, se ne era ricordata.
Le era bastato guardarlo e tutta la sua vita le sembrava vuota. 
Ricordava solo i suoi sedici anni, quelli da umana ed avrebbe voluto passarli con Stiles, anche se non lo conosceva davvero.
Il tocco delle loro mani le aveva dato una sicurezza che nemmeno l'immortalità le aveva dato. 
Si sentiva collegata a lui, come se fosse stato destino incontrarsi.
"Stiles..." disse Scott.
"Si. Andiamo." si prese una pausa.
Fece un passo in avanti, verso Hope, e poi uno indietro e si avvicinò al suo amico.
Hope rimase lì in piedi a guardare la sua schiena allontanarsi mentre Chris si avvicinava e sentiva che anche Stiles provava quello che provava lei.
"Mi dispiace." disse accarezzandole il braccio tra le mani.
"Andiamo." gli sorrise.


Questa è la mia prima fan fiction, spero di essere di vostro gradimento(?)
 
   
 
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